Hugin

Krul Le parole di Ukra mi fanno riflettere sul capitano dei gendarmi. Questa situazione gli sta davvero a cuore, a quanto pare: ufficialmente non poteva girarci le notizie riferite dal mezzorco, ma ci ha mandato da lui volontariamente per sapere ciò che pure le guardie cittadine sanno. Mi fa pensare che pure loro siano in difficoltà se "accettano", in un certo senso, che qualcuno indaghi sulla faccenda. Ascolta Ukra...faccio al mio interlocutore stringendogli amichevolmente l'avambraccio. La faccenda è più complicata di quanto possa sembrare. Dici che non è facile entrare nel ghetto dopo il tramonto...indico i miei compagni. ...e noi siamo arrivati in città ora, se capisci cosa intendo. Indico la cintola, facendogli capire che siamo praticamente disarmati. Scommetto che...puoi ovviare al problema. Gli strizzo l'occhio. Alla fine, mi volto verso Florian per vedere il siparietto con Therai. Mi scappa un mezzo sorriso, quindi mi sporgo verso la ragazza sussurrandole qualcosa all'orecchio. È un musone anche lui, se riuscirai a farlo ridere di gusto ti pagherò tutta la birra che vuoi! Ci ripenso, per un attimo. Emh, volevo dire, tutta l'acqua che vuoi. Con tutti i fiori che desideri.

Dumaas Anche io, in una sorta di emulazione, accarezzo il mento pensieroso come Nash. Annuisco alle parole di Lucretia. Un mimic, dici. Già, potrebbe essere. Faccio una breve pausa, passando in rassegna i miei ricordi. Io però ho sentito parlare di altre creature, costrutti per la precisione. Molto diffusi nel Calimshan, ma si possono trovare un po' ovunque, come in vecchi sotterranei. Mi gratto la guancia. Tappeti soffocanti, per la precisione. Sono dei tappeti incantati da maghi, o geni, e servono per soffocare gli intrusi. Dico ai miei compagni. Emh, vostra maestà! Faccio al re attaccandomi alla porta. Questo tappeto... è stato forse un dono? Un regalo da parte di qualcuno? Oppure, magari, lo avete acquistato da qualche parte.

Dumaas La situazione, in effetti è piuttosto ingarbugliata. Non è semplice trovare un mutaforma, soprattutto quando ha l'aspetto di uno gnomo comune. Sentite...faccio sottovoce in modo che solo i miei compagni i possano sentirmi. Se davvero questo mutaforma esiste, come facciamo a capire che non sia dall'altra parte di questa porta? Liscio il mento. Pensateci bene: i due inventori parlavano in gergo...tecnico. se fosse stato uno dei due, l'altro l'avrebbe di sicuro scoperto. Non me ne intendo, ma non credo che tutti i mutaforma conoscano così bene la tecnologia, anche se non è escluso. Guardo sia Nash che Lucretia. Se vogliamo restringere il campo, mancano le due guardie, i cuochi e...indico la porta davanti a noi. Emh, signore, Maestà. Schiarisco la voce. Potremmo parlare anche con il suo compagno?

Krul Un sorriso sghembo mi compare sul volto alla risposta di Ukra. È tutt'altro che stupido e a differenza di molti della sua specie sembra piuttosto...affabile. oppure, cosa più probabile, adora il profumo dei soldi. Annuisco verso il pelleverde, afferrando con la mano il boccale. Lo porto alle labbra e ne bevo un lungo sorso. Ahhhh. Bella fresca. Mi pulisco la bocca con la manica prima di tornare a fissare il mio interlocutore. Allora Ukra...ci hanno detto che non si muove foglia in questa città senza che tu lo sappia. Lo studio, le dita corrono alla scarsella dalla quale estraggo una moneta d'oro. Sto cercando un tipo. Ora parlo al singolare, come se fossi solo in questa storia, ma non lo faccio per egoismo, piuttosto perché so che l'odio provato per quella persona prima o poi mi isolerà da tutti. Un mezzelfo...abbasso il tono della voce, il mio sguardo si fa serio. Un mezzelfo alto, molto alto, con una lunga treccia di capelli neri e un orecchino a forma di piuma rossa e verde. Metto la moneta sul bancone proprio dinnanzi ad Ukra. Si è spacciato per un mercante di tessuti, giù ad Itris. E solo gli dei sanno i danni che ha causato. Serro i denti, gli angoli della bocca si gonfiano. Credo sia a capo di un gruppo di cultisti...e se sono entrati in città dubito l'abbiano fatto volando, se capisci cosa intendo. Sospiro. Qualsiasi movimento sospetto, qualsiasi cosa inusuale che tu abbia sentito direttamente o indirettamente può tornarci utile, Ukra. È importante. Stavolta stringo la mano in pugno, le dita scricchiolano. E purtroppo non abbiamo più molto tempo.

Nella quiete dell'armeria riuscite a pianificare una buona tattica per affrontare le creature che sbarrano la via della libertà. Tuttavia, convenite all'ìunanimità che prima di "addobbare" il corridoio sarebbe necessario esplorare l'arsua per non venir colti di sorpresa. Nonostante le rassicurazioni del ragazzo, siete convinti di voler controllare anche i dormitori. Effettivamente non trovate nulla di strano qui, soltanto letti sgualciti dai quali potete recuperare pezzi di stoffa pulita, qualora vogliate trasfrmarle in bende da applicare su future ferite. Non trovate nulla di valore o altri oggetti che possano esservi utili. Le cucine, invece, sono zeppe di cibarie ed alimenti ancora freschi e commestibili. Non c'è nessuno, chiaramente, e potete riempirvi le tasche di qualsiasi cosa vi passi per la mente: stoviglie, coltelli, mestoli, ciotole o bicchieri, oltre a bottiglie e contenitori in cui infilare liquidi. Lasciate le latrine per ultime e vi soffermate per un istante davanti la porta di legno che vi separa dalla stanza. Il gocciolio sembra più sommesso ora, e constatate con piacere che pure i gorgoglii provenienti dalla sala d'ingresso sembrano scemati. Di certo, nessuno batte più sul portone per sfondarlo, sebbene i consueti rumori sinistri permangano come a ricordarvi della presenza di chi vuole assaggiare la vostra carne. Ad ogni modo, dopo attimi di silenzio, vi fate coraggio ed aprite la porta dei bagni. Quando l'uscio si apre venite invasi da un'aria stagnante, dall'olezzo di escrementi, urina e carne andata a male. Vedete diversi buchi sul terreno che fungono da turche, probabilmente comunicanti con una grossa cloaca sotterranea. Sulla parete a sinistra campeggia uno specchio che stranamente versa in ottime condizioni, mentre dalla parte opposta trovate una sorta di lavabo completamente rivestito di mattoni, di buona fattura. Il sistema per prelevare acqua è piuttosto semplice: una leva alla sinistra di un tubo che fuoriesce dalla parete serve per aprire e chiudere la conduttura che comunica con una probabile cisterna. Immediatamente, guardando in quella direzione, vi rendete conto di cosa stava provocando quel sinistro gocciolio. Il corpo di una guardia senza vita è riverso in avanti, con il busto poggiato sul tubo che fuoriesce dalla parete. Il soldato vi dà le spalle ed è vestito ancora della sua armatura. Probabilmente ha una ferita da qualche parte, visto il rivolo di sangue che scivola dal braccio penzoloni e finisce nel lavabo, completamente colmo d'acqua. Ma perché lo ha riempito poco prima di tirare le cuoia?

Krul La mano si conclude e alla fine si concretizza la mia disfatta. In un certo senso sono sollevato: questa vittoria sembra mettere Ukra di buon umore. Accidenti, era proprio la tua giornata oggi! Gli batto la mano sulla spalla sorridendo affabile. Seguo gli altri al bancone mentre osservo i miei compagni. Lo vedi Ukra? Vedi con chi devo girare? Sidro dolce. Tsk. Mugugno in un mezzo sorriso. Ahhh, oste! Una birra tra le più forti per me! Qui non stiamo a pettinare le marionette! Dico bene? Guardo il mezzorco, contando sul suo buon umore. Di sottecchi mi volto verso i miei compagni facendo loro un cenno d'assenso, poi torno ad osservare il pelleverde, cercando di ignorare, per il momento, le forme voluttuose della ragazza. Potrebbero decisamente distrarmi dal mio compito! Allora...dico ad Ukra mentre attendo la birra. Che si dice da queste parti?

Krul Mi volto a guardare Aradan quando mi urta e mi squadra sinistro, rivolgendogli di rimando un'occhiata confusa, quasi a voler dire "che vuoi da me?". La scena, comunque, cattura la mia attenzione. Sembra che Ukra conosca il nano menzionato dalla giovane e pare pure intenzionato ad accompagnarla. Che sia uno stratagemma per approfittarsi di lei? Cerco di studiare la reazione del mezzorco prima di spostarmi di nuovo sulla fanciulla e su Aradan. Oh io non lo farei se fossi in te. Indico le guance dello shadat-kai, ma è chiaro io mi stia rivolgendo a Florian. È di pessimo umore da...beh, da sempre credo. Strizzo l'occhio al mezzelfo, mi diverte canzonarlo. Ad ogni modo io sono Krul il fabbro. Ed ora, gentilmente, vorrei finire di giocare questa dannatissima partita con...indico il mezzorco. Ukra, giusto? Faccio finta di aver appena appreso il suo nome. Quindi, se volete continuare a conoscervi,fate pure, ma più in là. E non sperare troppo in un suo sorriso! Dico rivolgendomi alla ragazza. Master

Dumaas Sembrano abbastanza...con il dito indico la mia tempia mentre guardo Nash e Lucretia. Sciroccati, ecco. Sorrido mentre mi avvicino alla stanza del re insieme ai miei compagni. Lascio che sia lo scrittore a parlare. Spero non ti chieda quali storie hai sentito sul suo conto! Sussurro in modo che solo i miei compagni possano sentirmi, specialmente Nash. Inoltre, Vostra Maestà...stavolta mi rivolgo al re. Possiamo aiutarvi con tutti i problemi che state avendo da queste parti. Ci hanno parlato di qualche...guaio, per così dire. Beh, noi siamo bravi a risolvere le cose. Una breve pausa. Oh e a proposito, io sono Dumaas, è un piacere fare la vostra conoscenza.

Krul Continuo ad ignorare Therai e Aradan fino a quando non si avvicinano al tavolo e il mio sguardo si sofferma su di loro come a voler dire "che diavolo state facendo?" Sarà per la disattenzione, sarà per la sfortuna -come se realmente fosse una questione di abilità il gioco dei dadi-, fatto sta che le prime due mani vanno male. La mia attenzione si focalizza di nuovo sul tavolo. Dai dai, ventuno vittoria grande baldoria! Inizio a ripetere, e subito la fortuna gioca a mio favore. Ecco! Eheh, lo diceva sempre un vecchio giù ad Itris, aveva una fortuna sfacciata! Non so che diavolo voglia dire. Faccio verso Ukra aspettando una nuova mano. Mentre giochiamo, tuttavia, accade qualcosa che non avevo preventivato. Una ragazza si avvicina al nostro tavolo e rivolge la parola al mezzorco, come se questi sapesse vita morte e miracoli di tutti. La fanciulla è molto avvenente ed impiego molto più del dovuto per distogliere lo sguardo dalle sue forme...invano. diamine. Bofonchio. Però...mi volto verso il pelleverde. Te li sai scegliere gli amici. La conosci? Rido sguaiato cercando di perdere tempo. È chiaro sia una sconosciuta, per lui, altrimenti l'avrebbe salutato in ben altro modo.

Scusate ragazzi avevo programmato di postare ieri pomeriggio ma mi è capitato di tutto e di più. Questa campagna la posto sempre da pc, da cellulare non riesco come da player, tocca rimandare il post a domani pomeriggio! 🙏

Benvenuto/a 😉

Krul Ukra ride ed io lo emulo sedendomi al tavolo e puntando la fantomatica moneta d'argento. Mi metto proprio vicino a lui ed in un attimo mi immergo nel gioco d'azzardo, non prestando attenzione al teatrino di Aradan e Therai, tantomeno alle loro parole. Li guardo distrattamente, ignorando le loro parole, per poi tornare a guardare il mezzorco. Ahh allora sarà proprio interessante! Io sono nato fortunato, amico mio! E rido sguaiato come lui, o quasi. Facciamo due birre! Dico alla cameriera, strizzandole l'occhio. Gioco d'azzardo, alcool, donne...spero solo di non dimenticare la missione che ci è stata affidata.

Krul Un sorriso divertito mi compare sul volto alle parole di Aradan. E' chiaro anche ad un cieco quanto sia a disagio in un ambiente del genere. Evita di farti vedere schifato da questo luogo. Ti prenderebbero di mira quasi subito. Sii più disinvolto. gli sussurro all'orecchio. QUindi, all'invito dei miei compagni, annuisco facendomi serio. Tiro su le brache, come a voler dire "ora ci penso io", ma non ho la più pallida idea di cosa dire o di cosa fare, perciò credo proprio che improvviserò. Di solito, non mi spaccano mai più di due denti quando lo faccio, e ciò è bene. Gonfio il petto, cercando di essere ancora più massiccio di quanto non sia in realtà e mi avvicino al tavolo del mezzorco. Quant'è la puntata minima per entrare? commento con voce cavernosa incrociando le braccia al ventre.

Khitra si lascia sfuggire uno sbuffo divertito quando le proponi di fare la cameriera. Ti fa un cenno con la testa e ti indica Rufus pco lontano, che sembra stia rimproverando bonariamente il povero Scheggia, il goblin tuttofare. Guardalo come si prende cura di lui. Conoscendolo, mi direbbe di sì. sospira. Il problema è che...ora ho un figlio a cui badare. E vorrei...beh, vorrei lasciarmi questa m*rda alle spalle, un giorno. Racimolare abbastanza denaro così da potergli lasciare qualcosa. si volta verso di te, i suoi occhi taglienti ti scrutano mentre le labbra si schiudono in un debole sorriso. Diamine, mi sto rammollendo. Qualche anno fa non avrei mai pensato certe cose...beh, che vuoi che ti dica. Le persone cambiano. scuote la testa riafferrando il boccale. Un altro lungo sorso prima di voltarsi per l'ennesima volta verso di te. Goddrun è uno stron*o, Gruk'trha. Dovresti andartene da lì. Vuoi lavorare per me? bene! ti dà un buffetto sulla spalla con il pugno chiuso. Sei assunta. chiosa, lasciando il bicchiere sul bancone mentre ti strizza l'occhio.

fatemi un resoconto preciso di ciò che volete fare, di come volete allestire il corridoio e di ciò che usate. Inoltre, ditemi se prima di fare tutto volete esplorare le stanze di quest'ala.

Dumaas Il fiume di parole dei due gnomi mi travolge come un corso d'acqua in piena. Mi volto verso Lucretia e Nash, facendo fatica a capire tutte le nozioni che i due inventori ci sputano addosso. Sospiro. Sì beh, credo non ci rimanga altro che provare ad aiutarli. Come dice Nash, senza il loro aiuto la nostra missione non andrebbe a buon fine. mi giro verso lo scrittore. Spero solo che tu abbia capito qualcosa in più di me, amico mio. Temo di essermi perso tra desvitatori e quant'altro.

Krul Rido di gusto, anche piuttosto sguaiato, alla battuta del tiefling. Vedi Therai...commento con il sorriso sul volto. Se mi chiedessero di scegliere tra una donna e quell'arma...beh, sarei seriamente in difficoltà. Ammetto candidamente, dimostrando quanto le armi, soprattutto quelle di alta qualità, abbiano un forte ascendente su di me. Ad ogni modo...ritorno serio per un momento. Trovare il bersaglio e neutralizzarlo sarebbe già come salvare un sacco di gente. Non facciamocelo sfuggire. In più...stavolta mi volto verso Aradan. Credo che abbiamo ottenuto il massimo dal capitano. Ed abbiamo scoperto molto più di quanto abbia voluto dirci. Il ghetto, ad esempio...tiro su con il naso mentre cammino. Mi nasconderei lì se non volessi farmi trovare. Potrebbe essere un buon motivo per andare a controllare. I Montacarichi si palesano dinnanzi a noi come un quartiere di collegamento tra la città e le fornaci, oltre alle miniere del sottosuolo. Mi basta uno sguardo per rendermi conto che tipo di persone bazzicano in queste zone. Sospiro osservando i miei compagni, prima uno poi l'altro. Già. Commento all'ultima frase di Aradan. Troviamo Ukra. Ma fatemi un piacere...li guardo un istante in più. Non parlate troppo, voi due. Un lieve rossore mi compare sulle gote. Beh ecco, i vostri commenti, come dire, taglienti, potrebbero infastidire un mezzorco. E visto dove siamo...mi guardo intorno. Ci scommetto due soldi che quello ha criminali come compagni. Annuisco. E siamo pure senza armi. quindi...ingoio un amaro boccone. Parlate poco, ecco. O non parlate affatto. Senza offesa...aggiungo infine. Dm

Krul Faccio un cenno con la testa a mò di saluto verso il capitano. Prima di uscire, lo sguardo si posa ancora sul grosso martello, come se io fossi quasi affascinato da una tale arma. Scuoto il capo per un attimo dirigendomi verso l'uscita per raggiungere i miei compagni. Allora...esibisco un vistoso sorriso, scrocchiandomi le dita delle mani per sgranchirle. Direi di andare a cercare Ukra prima di una locanda. Che dite?

Sì tutto in pietra, tranne le porte di legno. Sì, ci sono delle boccette di olio per le torce.

Intanto vi metto qui la mappa della zona in cui vi trovate

Dumaas Per fortuna la mano riesce a tirarci fuori dagli impicci: non sarebbe stato semplice senza l'aiuto della magia. Quando le lame si fermano io schiocco le dita e la mano sparisce in uno sbuffo di fumo. Bene. mormoro sorridendo mentre mi avvicino alla stanza con gli altri. I due gnomi li sento parlare, ma dei loro discorsi non capisco un accidente. Solo Nash, a quanto pare, conosce la loro lingua. Lascio perciò che sia lui ad annunciarsi, ma nel frattempo lo affianco, esibendomi in un teatrale inchino. Dumaas, per servirvi.

per me sì 😉

Rispondo qui Zarkov: non c'è bisogno di alcun tiro 😉tu sei un personaggio addestrato nell'arte della guerra e i tuoi compagni sono tutt'altro che stupidi, potete tranquillamente escogitare qualcosa. Nella fattispecie, vi fornisco un elenco delle armi presenti all'interno dell'armeria. Domani provvederò a creare una mappa del corridoio, ma per darvi un'idea, è praticamente speculare all'altra ala, solo con più porte. All'interno dell'armeria trovate: -24 armi su asta (10 picche, 10 lance, 4 alabarde) -40 spade (20 corte, 20 lunghe) -20 armi a due mani (4 magli, 4 asce bipenni, 12 spadoni) -15 martelli da guerra -15 morning star -10 mazzafrusti -un baule pieno di pugnali (un centinaio all'incirca) -15 archi (7 corti, 8 lunghi) -15 balestre (7 leggere, 8 pesanti) -600 frecce -600 quadrelli -4 armature di ogni tipo con rispettivi manichini -altri tre bauli (1 vuoto -conteneva le vostre cose-, 2 pieni di dotazioni).

1 è Karthia? Se fosse, Itris quanto è lontana da lì?

Krul Ukra. Ripeto come a volerlo marchiare nella mente. ci parlerò, sperando non voglia essere pagato troppo pee le informazioni. Abbozzo un lieve sorriso. Quindi a Khitra esiste un quartiere che funge da ghetto. Tiro ad indovinare, sperando che possa dirmi qualcosa in più. Solo tiefling abitano lì?