Hugin

Master domanda. A livello temporale, da quanto siamo lì in città? E quanto tempo fa gli avvenimenti di Itris?

Arrivo tardi mi sa! L'intro è davvero interessante, e in questi giorni ho anche io un po' di nostalgia della 3.5. Se non c'è posto vi leggo 🙂

Notturno La furia mi impedisce di sentire correttamente l'ennesima stronz.ata di Martino, e forse è un bene. Mi rendo conto da solo che questi che sto combattendo non sono altro che...pesci piccoli, nel vero senso della parola. Io voglio di più. Come un lupo che annusa la sua preda, con il volto sfigurato in una smorfia d'odio, mi muovo rapido verso l'altra stanza, pronto ad uccidere il pezzo grosso. La pelle vibra, più mi spingo oltre il limite più il mio cuore pompa sangueall'impazzata, accendendo la mia carne di un rosso cremisi. Il passaggio tra l'acqua e l'aria è indolore, piuttosto ora è come se io riuscissi a muovermi più rapidamente. Sì...ora posso sfogare tutta la mia rabbia! Muori, verme.

Red con Deneb

Krul Sto quasi per replicare quando interviene Carmilla. Faccio una smorfia contrariata alle parole della nobile, poi annuisco alla ragazzina, mettendomi in disparte in un angolo,con le mani conserte. Occhio. Sa essere stronz.a quando vuole. Cioè sempre. rispondo telepaticamente alla mia compagna.

Dumaas Guardo i miei compagni, poi guardo i due orchi, il loro aspetto non promette nulla di buono. E ci risiamo. alzogli occhi al cielo, la magia inizia a scorrere nelle mie vene. Non facevamo prima a pagare il tributo? sospiro tornando a guardare i pelleverde. Beh, scusate, avrei pure parlamentato...ma ormai...faccio spallucce mentre una piccola sfera infuocata compare sul mio palmo, pronta a partire.

Red con deneb

Krul Hey aspetta un secondo, aspetta un secondo...di nuovo faccio mente locale. Quando avete pregato? Poco prima che arrivassero le guardie? Perché io ero lì, e l'ho visto con questi occhi! indico il mio volto. Una creatura, un essere che ha fatto a pezzi gli uomini del capitano. E lui potrà di certo confermarlo. Cos'altro ti serve per capire che quelli che stavate pregando non erano diavoli? E probabilmente non era nemmeno una vera preghiera, ma una sorta di...rituale, credo. mi alzo in piedi, inizio a camminare in circolo, toccandomi la fronte. Quel che è peggio è che quell'essere è sparito,svanito nell'ombra. Ha sfondato una vostra finestra, possibile non ve ne siate accorti?

Dumaas Non è propriamente quella che si suol dire una biona giornata: il sole è assente, coperto da unacoltre di nubi, e l'aria umida e fredda non accenna a riscaldarsi. Sul carro mi stringo nei miei panni, cercando di non far penetrare quell'umidità nelle ossa. Con lo sguardo vago tutt'intorno, e dopo circa tre ore di viaggio i miei occhi catturano una presenza, o meglio due, poco lontano. A circa una ventina di metri dal carro, due creature si fanno largonella sterpaglia. Signori...faccio ai miei compagni. Abbiamo compagnia. Laggiù! li indico, cercando di nascondermi nel carro. Sono grossi, con pellicce addosso. Potrebbero essere orchi.

Krul Le parole di Carmilla risuonano nella mia testa come una sentenza, non che ne avessi dubbi, in realtà. Itris. faccio come a volerle precisare. E lo so, io c'ero, li ho combattuti quei demoni. d'un tratto, ho come un lampo, come se i pezzi del puzzle iniziassero a combaciare. Sgrano gli occhi, un vago senso di terrore mi pervade. Dannazione, dannazione! mi alzo in piedi, mi avvicino alla donna. Senti, forse c'è poco tempo. Quel tipo, quel mezzelfo, vi ha fatto leggere un libro? VI ha fatto, pregare, o qualche stupidaggine simile? Ti sto pregando davvero, perché forse non c'è più tempo. C'è lui dietro l'attacco di Itris, ha ingannato la mia amica, le ha fatto evocare i primi demoni, suppongo, facendole credere di venerare diavoli. E se lo ha fatto anche con te e tua figlia...scuoto il capo. Allora è già tardi. L'intera città è in pericolo.

Red con Deneb

fatto! Possiamo procedere 🙂

Dumaas Le parole di Adabra mi colpiscono, non avevo mai riflettuto sulla questione. Guardo le mie dita facendole schiocchiare ancora ed ancora, ed ogni volta una piccola fiammella compare tra i polpastrelli. Non avevo mai considerato questo punto di vista. sorrido alla donna. Beh, direi che ne terrò conto, da ora in poi. annuisco. E' sempre un piacere parlare con te, Adabra, anche quando non mi fornisci liquori per una sana sbronza! le faccio l'occhiolino mentre mi accingo a rialzarmi. Il dovere mi chiama, credo. Mi sgranchisco la schiena, la mano sparisce non prima di averla salutata. Ci vediamo presto, spero! e mi dirigo verso i miei compagni.

Notturno Poco prima di varcare l'uscio sento l'adrenalina iniziare a prendere il sopravvento. Muovo la testa a destra e a sinistra, stringo i pugni, le bende serrano la mia carne, facendola pulsare. Dalla schiena, il tatuaggio inizia ad espandersi sulla mia pelle, fino a raggiungere le mie braccia e le mie nocche, trasformando i miei pugni in teste di pesanti martelli. Poi, con un ghigno maledetto stampato sul volto, lascio che sia la furia a scatenarsi. Varco la soglia, mi dirigo verso la tempesta. Il fuoco divora il mio cuore, il veleno scorre nelle mie vene. I miei sensi sono ovattati, uccisi da quella malattia che serpeggia nel mio corpo, che mi rende inarrestabile. Qualcosa mi dona la forza, ma quel qualcosa ora mi controlla, ed io so che dovrò combattere con essa, e contro di essa, per il resto dei miei giorni. Con il volto trasfigurato in una smorfia di rabbia, un sorriso beffardo ad incresparmi le labbra, avanzo sferrando poderosi colpi a destra e a sinistra. La mia carne ora è di un rosso acceso, le mie vene sono come disegni in rilievo sulla pelle, che s'indurisce e diventa più spessa, a proteggermi dai miei avversari. Morirete, tutti! commento in preda alla furia crescente.

Krul Oh non potresti essere più in errore di così.scuoto il capo alle parole della donna. ognuno può credere in ciò che vuole, purché non danneggi qualcun altro. Anche una persona a me cara professa lo stesso culto. stringo i denti. Sono le sue azioni, i crimini di cui si è macchiato ad interessarmi. la mia mano passa tra i miei capelli rossicci, cercando un posto dove sedermi, di fronte alla donna. Sono stato anche io in una situazione simile. E avevo solo un topo con cui parlare. faccio un mezzo sorriso. Forse sono partito con il piede sbagliato, ma le mie intenzioni erano buone. E sì, non me ne intendo molto di filosofia, né tantomeno di giustizia, ma...sospiro. capisco quando qualcuno va fermato, prima che possa compiere qualcosa di grave, di nuovo.

Zeno Dannazione, la mia magia non è del tutto efficace contro il capo! Stringo i denti, e questa disattenzione mi costa cara: mi arriva un colpo che apre una ferita sul mio corpo, oltre ad un incanto che non riesco a decifrare, ma che fa sfrigolare la mia pelle come se scariche elettriche l'attraversassero. Vedo una delle guardie in netta difficoltà e decido di riversare su di lei tutta la mia furia. Agito la frusta, la faccio roteare a mezz'aria mentre i miei occhi s'incendiano di nuovo. Fiamme nell'oscurità raggiungono le stelle, Milioni di scintille si alzano danzando nel cielo. Oh Fuoco, io ti invoco. Illumina questo oscuro sentiero! La mia voce diventa sempre più roca, metallica, mentre le fiamme avvolgono la miafrusta che sibila e raggiunge la guardia, lasciando partire dall'estremità dell'arma un cono di fuoco dritto su di lui, ad investirlo completamente.

Krul Beh, io sono infastidito dai suoi, quindi siamo pari. commento nella mente di Carmilla. Perché? faccio un mezzo sorriso ironico. Perché sono stato autorizzato dal capitano, ecco perché. E francamente, temo che tu non abbia idea di ciò che sta per succedere. C'è qualcosa di più grande all'opera, qualcosa che non guarderà in faccia guardie, membri del tempio, inviati del consiglio...né tantomeno un umile fabbro come me. mi staglio dinnanzi a lei. Perciò lo ripeto. Che cosa sai del mezzelfo che avete ospitato? Ogni dettaglio può essere importante.

Red Con Deneb

Dumaas Ohhh, capisco. mormoro mentre gli occhi tornano neri e le scintille dalle mie mani prendono di nuovo forma a mezz'aria. Stavolta c'è la faccia di un uomo cornuto, poggiato con le mani sul vetro di un edificio qualsiasi, ad osservare uno scaffale all'interno pieno di bottiglie di liquore. Con uno schiocco delle dita l'immagine svanisce e i miei occhi si colorano di nuovo di viola. Un lieve sorriso mi compare sul volto. In realtà, madama Adabra...lo sguardo si posa sull'anziana signora. Non sono mai stato uno studioso. annuisco. La mia magia è...schiocco di nuovo le dita e una mano fatta di fiamme compare proprio vicino a me. ...innata, credo. La sento fluire nel mio corpo, non ho bisogno di libri per manipolarla. la mano volteggia vicino a me, si posa sulla mia spalla. Che ne dici, Mano...vuoi aiutare Adabra? quella rotola su se stessa, mostrando infine il pollice in segno d'assenso. Rapida vola vicino alla donna, afferrando con le dita il mestolo con cui le sta girando l'intruglio nel calderone. Il suo apporto sarà praticamente nullo, piuttosto sarà un divertente passatempo vederla sforzarsi come se stesse trascinando un piccolo bue. Ho lavorato per molto tempo in una compagnia circense. Questi tipi di giochi erano all'ordine del giorno. Ma la gente impazziva quando mi vedeva divorare le fiamme. sorrido affabile, continuando a controllare mentalmente la piccola mano magica. Suppongo invece che tu abbia studiato molto per creare tutte queste cose, giusto?

Krul Sospiro alle parole di Carmilla. Vedremo. Le rispondo nella mente. Prenderemo una decisione sul da farsi dopo l'interrogatorio. Concludiamo il pasto e ci dirigiamo di nuovo alle celle, ma le parole delle guardie non mi mettono per nulla di buon umore. Una lingua sconosciuta, che non è orchesco, né quella dei tiefling. Questo mi ricorda qualcosa...ma cosa, esattamente? Dannazione. Con questi rovelli in testa mi dirigo verso la cella della donna, che ci accoglie con aria talmente altezzosa da farci sembrare ospiti. Oh, ti sei sitemata bene per essere in prigione. me ne frego altamente di chi sia stata nella vita, del suo titolo nobiliare. La prigionia ci rende tutti sullo stesso piano. Speriamo di non disturbare vossignoria. non nascondo affatto l'ironia, perché già questa storia mi ha saturato i testicoli. E se penso a quanto c'è in ballo...calma, calma, devo riuscire a mantenerla. Tuo marito ha cantato come un grillo. Ci ha detto chiaramente che vi siete intrattenuta con il mezzelfo, nel salotto, quando lui si è ritirato nelle proprie stanze. Allora, dicci tutto quello che devi dirci, o rimarrai qui dentro per sempre. faccio un passo avanti. E senza il servizio da thé, milady. dm e Carmilla

Dumaas Sorrido ad Adabra ed ascolto le sue parole. Mentre inizia la sua spiegazione io annuisco ed inizio a muovere le dita delle mani, creando delle piccole scintille di fuoco magico a mezz'aria. Subito, come sempre quando manipolo la trama, i miei occhi diventano neri, ma non perdo quel sorriso divertito che mi increspa le labbra. Ora le scintille creano delle figure, una donna ed un uomo con un paio di corna che raccolgono bacche in un frutteto. Le figure si muovono e viaggiano guidate dal racconto di Adabra, e rappresentano di fatto tutto il procedimento per creare quel liquore tanto agognato. Infine, all'ultima sua frase, sorrido maggiormente, trasportando quelle due immagini su un tavolo di una taverna, con un bicchiere a testa ed una bottiglia nel mezzo. Un brindisi, poi le figure si dileggiano in una lunga bevuta, prima di svanire in un mare di scintille. I miei occhi tornano del consueto colore, un rosso violaceo. Ho indovinato? Sorrido divertito.

Krul Già. Annuisco alla guardia. Non sentivo una ragazza urlare così da...mi mordo la lingua. Lasciamo perdere. Scuoto la testa in un mezzo sorriso. Devo ancora abituarmi a parlare nella mente e quando Carmilla mi comunica quelle parole io sgrano gli occhi per la sorpresa. Scusa. Mi abituerò prima o poi. Comunque è... complicato, diciamo. Non riesco a fare due cose contemporaneamente, quindi mentre le parlo nella testa rimango immobile a guardarla, con il cucchiaio a mezz'aria. Innanzititto, io non sono una guardia, niente di più lontano. Non li ho arrestati io, diciamo che mi trovavo lì durante l'arresto e ho aiutato il capitano. Per arrivare da loro, comunque, siamo passati da un mezzorco e da un tiefling...e abbiamo pure combattuto. È stata una delle puttan.e...emh...delle donne del tiefling ad indicarci il quartiere e quella casa. A quanto pare lei era una spia del mezzelfo, o qualcosa del genere. Se devo essere sincero, non credevo nemmeno di trovare quella famiglia di nobili all'interno dell'abitazione.

Dumaas Ascolto con attenzione le parole di Adabra e osservo le sue mosse, il suo modo di fare. Sono piuttosto rapito dalla manualità della donna e dai gesti che compie per portare a casa un buon risultato. Con la coda dell'occhio presto attenzione a ciò che fanno i miei compagni, ma non mi soffermo molto su di loro, tanto li raggiungerò a breve. Oh, sono d'accordo, meglio non far morire le tradizioni! alludo al calderone, preferisco che la donna faccia quello che sa fare meglio, piuttosto che piegare il suo volere a nuove strumentazioni. Piuttosto...che mi dici del tuo liquore al mirto? afferro una sedia e mi metto lì, vicino a lei. Voglio confessarti una cosa. Il pensiero di quella bevanda è stata l'unica cosa che non mi ha fatto sprofondare nella follia, negli ultimi giorni. Quello, e pure i miei compagni. Pensare a noi, attorno al tavolo, con quel liquore...beh, lo ammetto. Mi ha salvato dalla pazzia.

Red Mentre mi metto in piedi a fatica stringendo l'elsa dello spadone, sento le parole di Elenion, al quale mi rivolgo con un debole sorriso. Sono stravolto sul viso, e continuo a perdere sangue dalle mie ferite, soprattutto quella alla gamba. Non...preoccuparti, Elenion. mormoro. Non vi farà mai del male. E se mai dovesse, so che tu lo fermerai. -Tsk. Quel bellimbusto?- -Oh, quindi sei tornato. Credevo fossi...- -Cosa, morto? Non farmi ridere, moccioso.- Sospiro. Non me ne libererò mai, temo. La casa sicura è una manna dal cielo, tuttavia so che un breve riposo non sarà sufficiente a farmi riprendere dalla stanchezza accumulata. Un buon pasto, comunque, è un ottimo metodo per recuperare le forze, anche se sul volto ho ancora i segni della stanchezza. D-dividerci? balbetto guardando gli altri. Se abbiamo fallito tutti insieme, non sarà più complicato se dividiamo le nostre forze? porto un tozzo di pane alla bocca, poi un bel pezzo di formaggio. Però...è vero che tutti insieme saimo...siamo...beh ecco...visibili. mi gratto la nuca infilando la mano nei lunghi capelli rossi, proprio tra le corna. voglio dire, non si può dire che passiamo inosservati eheh ridacchio abbozzando un lieve sorriso. E va bene, cerchiamo un modo intelligente per dividerci. Così possiamo svolgere entrambi i nostri compiti. Per esempio...mi volto verso il paladino. Forse tu sei unpò troppo...ecco...come dire...rumoroso...oh senza offesa! muovo le mani a mezz'aria. intendo dire che non ti vedo bene a far la posta ad una panetteria, in silenzio. Forse potremmo farlo io e Deneb! -hey, hey, frena marmocchio!- -Ed ora che c'è?- -Non voglio stare con un gatto!- -E perché mai, ora?- -Niente, è solo che...non mi piacciono, va bene?- -Beh, piacciono a me. E si farà quello che dico io. Il corpo è mio!- -Gne gne, il corpo è mio...- -Ti ho sentito!!- -Sì, beh...fa come ti pare...ma diventerò intrattabile con un coso pulcioso vicino!- Scuoto il capo. Come se fosse diverso dal solito. commento a bassa voce ciò che avrei dovuto dire nella mente. Emh, ecco, volevo dire. sorrido. Allora, che ne dite?

Krul Stringo i denti, serrando le mandibole. Quest'uomo ha detto tutto, forse ha omesso quel dettaglio su sua moglie per proteggerla. Non posso certo biasimarlo. Sta calmo, amico. Sta calmo. gli dò una sonora pacca sulla spalla, uscendo dalla cella insieme a Carmilla. Ottimo lavoro, piccoletta. il sorriso torna sul mio volto. emh,volevo dire...scuoto il capo. scusa, devo ancora abituarmi al fatto che tu non sia una bambina. Ad ogni modo...mi accarezzo il mento. Direi di andare dalla moglie prima. Puoi rifare quella cosa? E' utile vedere i suoi pensieri...