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Hugin

Circolo degli Antichi
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  1. Kord E' più complicato di così. rispondo alla domanda di Mark con le stesse parole rivolte ad Hewyn, poco prima. Solo che ora non dò altra spiegazione: non è quello il momento. Provo ad attirare l'attenzione. suggerisco sussurrando. Voi muovetevi di soppiatto e cercate di coglierli di sorpresa. Tanto io non riuscirei a nemmeno se volessi a non fare rumore. un sorriso amaro mentre le mani sono ancora strette attorno al manico della mia ascia.
  2. ciao @Pippomaster92, io avevoruolato qualche tempo fa una scena con Yotul in cui le chiedevo un favore, è nella pagina precedente. Non so, magari ti è sfuggita...altrimenti attendo senza problemi 😉
  3. Kord Io ed Hewyn ci incamminiamo per raggiungere gli altri, che in realtà non sono poi così lontani. La campana sembra perdere il ritmo e la cosa mi incuriosisce: chi è che tira i fili di quell'enorme arnese metallico? Con le mani stringo il manico della mia possente ascia mentre mi avvicino al resto del gruppo. Novità? sussurro nella loro direzione, mantenendo lo sguardo puntato dinnanzi a me.
  4. Fildesmido da Molleano Il viaggio di ritorno è silenzioso e privo di pericoli. C'è una strana aria in giro: Rovo non c'è più e probabilmente ha lasciato un vuoto in tutti noi, o forse la magra consapevolezza di non essere mai al sicuro in un mondo fin troppo severo. Darina, per fortuna, è abile a ricondurci alla strada maestra evitando tracce di lupo, sembra quasi fiutare in anticipo i pericoli. Senza di lei, probabilmente, qualcuno di noi avrebbe emulato il fu ranger. Quando ormai siamo ad un tiro di sasso dalla Rocca, un rumore tra le fronde ci riporta alla realtà: senza pensarci metto mano alla spada e la sguaino prepotentemente, puntandola verso l'origine di quel suono. I miei occhi però impattano sulal figura di un uomo, un tipo che sembra averne viste e vissute fin troppe. Abbasso l'arma e faccio un passo avanti, sperando che i miei modi gentili riescano a rassicurarlo. Il mio nome è Fildesmido e vengo dalle lande di Molleano. ripongo rapido l'arma nel fodero. sei stato fortunato ad incontrarci: non immagini i pericoli che si annidano in questa fosca foresta. il mio pensiero torna al bulbo, al ranger, alle disgrazie passate. Cerco di sfoderare un sorriso. Stiamo andando verso la Rocca, saremo ben lieti di accompagnarti. Ti attende un rifugio, un pasto caldo e... sorrido, facendogli un cenno con il capo. ...e un bel bagno.
  5. sisi l'idea era rivenderla ahah
  6. Fildesmido da Molleano Scuoto la testa alle parole dei miei compagni, ma in fin dei conti hanno ragione. Per quanto io sia restio nel bruciare un cadavere senza una pira funeraria e senza i dovuti riti, ma devo ammettere che le condizioni in cui versiamo non sono delle migliori. Non abbiamo tempo da perdere. faccio un cenno a Kevroar. bruciamolo. In fretta. e togliamoci di qui prima che ne venga fuori un altro di quei cosi.
  7. Io se possibile prendo la sacca a tracolla e basta 😉
  8. Fildesmido da Molleano I tentacoli non mi afferrano. Risucchiano gli altri miei compagni, ma evitano me, come se avessero timore di ingoiarmi. Urlo, sbraito, cerco di farmi prendere, ma non c'è verso. Nel frattempo le lame degli altri tagliano la bestia dall'interno, riuscendo ad eliminarla una volta per tutte, ma per Rovo è ormai troppo tardi. Estraggono il suo corpo esanime, la sua salma mezza digerita dagli intestini del bulbo. Accorro ad aiutarli e mi getto sul corpo del ranger, scuotendolo vigorosamente. Avanti Rovo! Non puoi essere morto! ma le mie parole sono solo vane, come la speranza di vederlo di nuovo in piedi. Una lacrima silente mi riga il volto mentre sono piegato sulle membra dell'uomo. Una lacrima scende solitar,a a terra, bagnando le punte dei miei lunghi capelli castani. Una lacrima e poche parole sono l'ultimo saluto che dono a Rovo. Addio Amico. Possa la tua anima riposare in pace. Ci rivedremo, un giorno.
  9. One Eye La situazione è strana: la piazza è gremita di persone che sbraitano e urlano, mentre un uomo su un soppalco in legno cerca di mantenere la calma con frasi di circostanza. Non sono solo, mi ritrovo con uno di quelli che ieri sera erano alla locanda, ma non vedo gli altri, totalmente avviluppato dalla folla che mi circonda. Osservo con apprensione il piccolo Moreno, intimandogli di rimanermi attaccato e di non allontanarsi per nessun motivo, poi mi rivolgo verso quella che ha tutta l'aria di essere una guardia. CHE STA SUCCEDENDO? urlo a gran voce con il mio tono cavernoso. Il mio volto sfregiato e austero è puntato sull'uomo appartenente alla milizia di Andorn e il mio unico occhio buono lo fissa impietoso. DIFESE PER COSA? lo incalzo cercando di superare le grida degli altri. E FATE SILENZIO, DANNAZIONE, BRANCO DI CAPRE! inizio a stancarmi, inizio a perdere la pazienza. Grido come un forsennato quell'ultima frase, voglio che gli altri rimangano in silenzio e diano la possibilità all'uomo di darci maggiori spiegazioni. Faccio appello a tutto il fiato che ho in corpo, a tutta la severità che possiedo: devono starsene zitti, maledizione! dm
  10. E voi che volevate affrontare il troll... Ci ha quasi ucciso una pianta ahhaha Fildesmido manco l onore di venir ingoiato. Poraccio
  11. chiedo a Yotul se conosce 😎
  12. Fildesmido da Molleano La situazione è pessima: quel dannato bulbo ha risucchiato Rovo e Kevroar con i suoi malefici tentacoli. Quel che è peggio è che il mostro non può essere ucciso dall'esterno, cosa che mi fa andare su tutte le furie. Ho solo un modo di aiutare gli altri: non mi resta che farmi ingoiare. Coraggios tupida bestia! ringhio agitando la spada e facendomi avanti. Sono qui! Sono qui davanti a te! mi avvicino il più possibile e tento di colpire uno dei tentacoli così da richiamare la sua attenzione. Poi, qualora dovesse afferrarmi, mi lascerò ingoiare: spero solo che non sia troppo tardi.
  13. In sintesi c'è la possibilità di salvare per lo meno Kevroar, Rovo ci vuole una botta di cul.o. Ottimo, so cosa fare allora. Per la cronaca, su dnd mi sono trovato spesso in situazioni del genere: per salvare i miei compagni da morte certa andava a finire che morivo solo io...la storia si ripeterà? ahahahha
  14. Ora che è il mio turno posso farmi mangiare E attaccare o devo aspettare che tocchi ancora a me? Perché se per farmi mangiare devo aspettare il suo turno, Kevroar e Rovo sono morti. Se ora che è il mio turno posso farmi mangiare e attaccare prima che lui danneggi Rovo e Kevroar, abbiamo qualche speranza, a patto che tutti ci facciamo mangiare e tutti attacchiamo da dentro utilizzando fortuna per i danni. Non vedo altre soluzioni. Sono anche disposto a farmi mangiare pur sapendo di attaccare al turno successivo...in questo caso dobbiamo solo sperare che faccia un 1 ai danni per Rovo e meno di 8 per Kev. Se avete altre opzioni fatemelo sapere
  15. Ma che cazz....che diavoleria è mai questa? @Brenno ho letto tutto in fretta, puoi farmi un recap dei punti ferita rimasti a rovo e kevroar e di quanti ne prendono ogni turno?
  16. One Eye Dovrebbero essere i raggi del sole a risvegliarmi, invece è la piccola mano di Moreno che mi scuote e mi schiaffeggia. Apro gli occhi a fatica, e mi rialzo dal giaciglio ancora mezzo nudo,l 'occhio buono che saetta verso la finestra, proprio dove il garzone indica con veemenza. Mi avvicino incuriosito e noto dei gruppetti di persone che si stanno dirigendo in piazza, verso il castello. Mi gratto la barba con la mano destra. Voglio vederci chiaro. assottiglio lo sguardo con il muso puntato all'esterno, mentre sento Moreno punzecchiarmi sulla gamba. Mi volto verso di lui e mi fa un cenno inequivocabile con la mano. Si sta toccando il petto e di rimando indica me: vuole venire anche lui. Mugugno, scuoto la testa, lui si acciglia. Potrebbe essere pericolso. tento di dissuaderlo, ma di nuovo con i suoi cenni mi fa capire che potrebbe essere più pericoloso rimanere da soli in bottega. Sospiro. So già che non c'è verso di fargli cambiare idea. In fretta mi rivesto dei miei stracci, afferro tutto l'equipaggiamento e soprattutto le mie due armi che reputo sacre. Solo io so il sacrificio compiuto per impugnare quei due strumenti perfetti, intrisi di magia divina...e solo io posso stringerli. Seguito dal piccolo Moreno, che ha arraffato un paio di cose qua e là, mi precipito all'esterno, e ordino al garzone di non allontanarsi un attimo da me. Sono categorico, non ammetto repliche. Lui annuisce e mi si appiccica alla gamba, venendomi dietro come un fido segugio. Una volta all'esterno mi guardo freneticamente intorno, le armi sguainate, il loro potere che fluisce nel mio corpo. Che sta succedendo? domando più a me stesso che a Moreno. dm
  17. Fildesmido da Molleano Prima ancora che io mi renda conto del pericolo, il lupo stramazza al suolo dopo i colpi feroci dei miei compagni. Annuisco soddisfatto, poi mi volto verso Rovo e Darina, gli unici in grado di seguire una pista. Andiamo, in fretta!
  18. io ieri sono stato a corto di tempo 😞
  19. One Eye Le parole dell'uomo sono fin troppe per uno taciturno come me, abituato alle chiaccheire silenziose di Moreno, il garzone muto che mi aiuta nella bottega. Mi gratto la barba incolta puntando l'occhio sui tre con cui ho deciso, di mia sponte, di indagare sulla facenda dei maghi. Siamo un bel quartetto: una femmina affascinante con le corna da demonio, un elfo talmente pallido che sembra uscito ora dalla bara, un tipo logorroico, per i miei gusti...ed infine io, un uomo con un occhio solo. Le mie labbra s'increspano in un leggero sorriso, sebbene il mio sguardo rimanga quello austero di sempre. Parli sempre così tanto? domando senza troppi fronzoli all'uomo che intrattiene una conversazione con l'orecchie a punta.
  20. One Eye Un fiume di parole a cui presto attenzione con il mio unico occhio indagatore, prima che l'oste mi porga la mia birra. A quel punto afferro il boccale con una mano e lo porto alle labbra, trangugiando avido buona parte del suo contenuto. Il biondo nettare degli dei irrora le mie fauci e porta il ristoro desiderato dopo una lunga giornata di lavoro: rinasco di nuovo, come spesso mi accade, all'Occhio Infame. Rivoli di liquido sgorgano famelici dagli angoli della mia bocca inzuppandomi la barba brizzolata e le vesti, ma non me ne curo, per lo meno non prima di aver concluso quell'infinito sorseggiare. Solo allora con l'avambraccio andrò a pulire le mie labbra, dopo aver posato il ligneo bicchiere sulla superficie del bancone. Con rinnovata curiosità ora continuo ad osservare la scena davanti a me. Dapprima un elfo, o presunto tale, poi un uomo che sembra sapere il fatto suo, salgono abilmente in cattedra. Le loro parole, specialmente quelle dell'umano, mi colpiscono: vuole andare a cercare questi maghi, anzi, lancia un appello a quanti vogliano unirsi a lui. L'idea mi alletta, e mi alletta più per spezzare la mia monotona routine che per vero interesse. Ci sei andato vicino. mugugno in direzione dell'oste quando sento il nome del panciuto. Sload, mi è nuovo, così come il fantomatico "Gatto", di cui assolutamente non conosco nulla. Non fa di certo differenza per uno come me. Faccio un passo nella loro direzione, e con il mio solito vocione mi appresto a rispondere alle parole della femmina, le cui corna chiaramente suggeriscono un retaggio infernale. O forse non hanno meglio da fare. L'occhio buono si posa su di loro, generando uno sguardo austero, indagatore. Senza dar possibilità di replica continuo con il mio dire, rivolgendomi al tipo che ha lanciato il suo "grido di reclutamento". Curioso credo sia l'espressione giusta. Hai la mia attenzione. Curioso, per l'appunto, come a volte possa bastare una semplice bevuta in locanda per spezzare quel ritmato rumore del martello che batte feroce sull'incudine.
  21. Arkail dm
  22. Kord Le parole di Hewyn mi incuriosiscono. Sta facendo andare gli altri avanti, come se volesse rimanere più dietro con me. Che voglia dirmi qualcosa? Non presto attenzione, al momento, alla domanda di Dadalan, sono più concentrato a capire le intenzioni del vecchio.
  23. Per me possiamo andare!
  24. Kord Sto per dire la mia sul giustiziare o meno i goblin, prima che i miei compagni li leghino...quando la campana interrompe il flusso dei miei pensieri. Voglio vederci chiaro in questa faccenda. commento austero mettendo immediatamente mano all'ascia. Non possiamo lasciarli qui, nemmeno con tutte le precauzioni del mondo. indico i tre goblin: sono capaci di tutto quelle piccole creature. Tuttavia, mi sono macchiato di crimini orribili in passato, e benché quelle tre bestiacce non siano migliori di molti a cui ho reciso la gola, mi sono ripromesso di non affondare mai più una mia arma nel corpo di qualcuno incapace di difendersi. Ora, però, sono combattuto. Lasciarli vivere significa rischiare che si liberino...e chissà cos'altro potrebbero combinare. Scuoto la testa come a voler liberare la mia mente da tali rovelli, quindi osservo di nuovo i miei compagni. Come vogliamo muoverci? chiedo con malcelata curiosità.
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