Kord
Quando vedo i lupi stringo le mani sulla mia ascia e mi preparo all'attacco. Mi volto verso Gwyn, che di nuovo viene presa di mira dalle parole dei miei compagni. Gwyn! ringhio. Evito di chiamarla ragazzina, piccolina o in chissà quale altro modo infantile. Fa ciò che ritieni opportuno. annuisco con sguardo risoluto nella sua direzione. Non è una stupida, sa che non può affrontare quei lupi, ma sono convinto potrà salvarci il cul.o in qualche occasione. Sembra sapere il fatto suo. Osservo gli altri, uno sguardo fugace. Copritemi! poi la mia attenzione si sposta su Mark. Andiamo. sussurro severo, tornando ad osservare le bestie. Per alcuni istanti socchiudo gli occhi, portando l'ascia dinnanzi la mia faccia. La mente corre alla mia dea, una preghiera silente rivolta ad Elmia, atta ad invocare il suo potere. Immagini del passato rievocano in me terribili ricordi, fino a quando è la rabbia pura, la furia primordiale, a prendere il sopravvento. E' un'ira incontenibile scaturita dalle mie azioni, dall'odio per me stesso, dalla voglia di redenzione. Quando rialzo le palpebre non sono più il Kord di qualche attimo prima. Ora sono un feroce combattente con la bava alla bocca, gli occhi iniettati di sangue, che corre come un pazzo omicida nelle fauci dei lupi. Urlando parole incomprensibili mi getto nella mischia mulinando la mia ascia, con il chiaro intento di abbattere i miei avversari uno dopo l'altro.