Hugin

Si intendevo il pg di pippo, non l'ho specificato. Sempre che a lui vada bene, altrimenti mi invento qualcos'altro 😉

Avevo pensato tipo all'aiutante del tutto fare, un pò più istintivo del vecchio. Non credo nulla mi vieti di seguire una divinità naturale, così da giustificare il futuro path dello zelota. Avevo pensato anche ad una cosa carina, ma chiedo al master. Posso cercare di "modificare" per così dire, il sentiero dell'accolito entrando nelle grazie del pg di pippo (sempre che lui voglia)? C'è tra i tratti caratteriali una cosa figa, il primo punto: l'accolito venera un eroe della sua fede e si ispira continuamente alle sue gesta e al suo esempio. Potrebbe venir fuori che il mio pg cerca di imitarlo con scarsi risultati, o dalle conseguenze disastrose.

@Pippomaster92segue una qualche divinità il tuo pg? Perché volendo potrei provare a unirlo anche io

Fildesmido da Molleano Un troll? ripeto con un tono di voce abbastanza preoccupato. La situazione non mi piace per niente: farei volentieri a meno di andare nella palude, ma abbiamo stretto un patto con quelle donne che aspettano almeno delle notizie, sia esse belle o brutte. Per quanto io sia restio ad affrontare un troll devo dire che una parte di me, quella più avvenbturiera, freme dalal voglia di vederne uno. Cerco di sopprimere tali pensieri, ma la curiosità è troppa. e' vero che riescono a rimarginare le loro ferite? rammento le fiabe di mio nonno: c'era sempre un troll sotto ad un ponte, e quel particolare della rimarginazione mi è rimasto in mente. Se così fosse la faccenda si farebbe ancora più complicata.

Arkail Tutto è ormai pronto per il sacro rituale, per ridare la nostra terra agli spiriti, bagnarla con il sangue del nemico e sugellare un patto tra noi e forze invisibili che ci osservano. Insieme a Scania porto il corpo della strega bionda al cospetto degli sciamani e la strattono con forza quando lei si divincola. Le sue parole, il suo sbraitare, sono contrapposte al mio sguardo torvo e severo, un'occhiata truce che rivolgo anche agli altri umani che probabilmente stanno chiedendo pietà per la loro simile. Della voce di Kella capisco solo i nomi dei miei confratelli e del nostro capo, ma non mi lascio impietosire e continuo a trasportare la donna come se fosse un sacco di letame, fino alla pietra dove si svolgerà il rituale. Il mio corpo è pervaso da pura adrenalina per quel momento: avrei voluto ammazzarla senza pietà, sventrarla come un maiale per aver osato bruciarmi il volto, ma questa è la volontà del clan, degli spiriti, dei nostri sciamani e del luogo sacro in cui sostiamo, che reclama il sangue dei sacchi di pelle. Io non posso far altro che accettare la realtà. Ascolto le parole sacre di Garol, poi con forza metto la mano sul collo della strega e piego il suo corpo in avanti, premendo la sua faccia sulla ruvida pietra. Una falce ingloriosa pende sul suo capo, una falce dalla forma di ascia. Garol non indugia, fende un colpo nell'aria, netto e preciso...ed un ghigno mellifluo si dipinge sul mio volto mentre aspetto con ansia che gli schizzi di sangue caldo mi bagnino la pelle verde del viso.

Io avrei voluto molto postare, ma oggi non riesco perché sono in partenza ora, perciò comunico ciò che farà Arkail. O meglio, ciò che non farà : non risparmierà Kella nemmeno se prega in orchesco. Inoltre con il nuovo sobrio punteggio di intimidire, intimidisco il più possibile gli umani che provano anche solo a fiatare, Kella compresa.

Fildesmido da Molleano La situazione non era affatto delle migliori: in men che non si dica ci ritroviamo minacciati da un cane e dal quadrello di una balestra. Ascolto le parole dei miei compagni, poi decido di entrare in azione, sperando di risolvere la faccenda. Mastro Gravok, il mio nome è Fildesmido e vengo da Molleano. Provengo da terre lontane e la mia famiglia era un tempo di nobili origini. Ho vissuto tra gli agi per troppo tempo, fino a quando non ho deciso di percorrere queste lande come pellegrino. Perciò credete alle parole di un avventuriero: non siamo qui per derubarvi o arrecarvi disturbo. Alzo le mani con fare di resa, come a voler dire che non metterò mano all'elsa della spada. Veniamo da Podulus e Jif l'oste ci ha consigliato di rivolgerci a voi, messere. Siamo diretti alla palude, alcune donne del villaggio ci hanno pregato per riportare a casa i loro mariti, persi da giorni nei meandri degli acquitrini. Volevamo soltanto delle informazioni perché sappiamo con sicurezza che voi siete abile nel percorrere tali luoghi. Mastro Gravok, non siamo dei piantagrane, non avete di che preoccuparvi e soprattutto vi pregherei di non premere il grilletto di quella balestra: finireste per uccidere un manipolo di innocenti, mossi da buone intenzioni. non faccio un passo, non muovo un muscolo. Sono solo in attesa che Gravok risponda, in un modo o nell'altro.

Fildesmido da Molleano E' un'ottima giornata per mettersi in viaggio. Le condizioni atmosferiche sono favorevoli e il caldo dei giorni precedenti sembra aver allentato la morsa, concedendoci qualche salubre boccata d'aria. La mattina mi alzo di buona lena e consumo un parco pasto, per poi attnedere gli altri e mettermi in marcia verso la catapecchia di Gravok il Solitario. Un nano...introverso. Il cui appellativo è Il Solitario. mi gratto il mento mentre rimugino ad alta voce. Non sarà semplice estorcergli informazioni. concludo a mò di battuta, tanto per alleggerire il cammino.

Scusate ragazzi sono stato fuori, completerò la scheda domani 🙂

Arkail Tornare nel villaggio dopo il massacro mi fa un certo effetto. Positivo ovviamente. Forse è per questo che, dentro di me, ho deciso di accompagnare il fabbro a recuperare le sue armi. Il mio subconscio voleva vedere il massacro causato dalla mia gente, dalla nostra furia, dalle fiamme che le due nostre orchesse sono riuscite a sviluppare. Con estremo piacere e una punta di sadismo mi rallegro nel vedere i corpi carbonizzati e penso che quell'arma potrà tornarci utile, molto utile, se utilizzata con ingegno. Io sono uno di quegli orchi che vuole distruggere l'umano, che vuole difendersi da loro con tutti i mezzi, che vuole definitivamente cacciarli in ogni modo, e non riesco a provare né pietà né compassione per un popolo che si è appropriato di ciò che non era loro. Chi tocca me, la mia famiglia, i miei fratelli, subirà cento volte tanto. Ed è la pena che intendo infliggere a quei sudici sacchi di pelle. Quando penso alla famiglia, gli occhi cadono involontariamente su Yotul: è lei, ora, ciò di più vicino ad un nucleo familiare per me e cercherò di difenderla con ogni mezzo, pur senza calpestare il suo orgoglio...o lei calpesterà me, dannazione. Il giro di ricognizione non dura poi molto e in fretta e furia riusciamo a raccogliere quanto Rokul ritiene necessario. Ci avviamo rapidamente verso il grosso del clan, che troviamo accampato in un luogo sacro per i nostri spiriti. E' un buon auspicio. Appena giunti, è il capo a venirci incontro e chiede esplicitamente di me e Argor. Sono pronto ad ascoltarlo e a servirlo, come al solito.

Arkail Accetto la decisione del capo e degli altri sul recuperare armi ed armature. Equipaggiare al meglio le nostre truppe potrà fare la differenza nelle prossime battaglie e credo sia la scelta migliore. Beh, ora sono nostri. commento ringhiando alle parole di Rokul. Comunque non sono tranquillo a lasciarvi indietro. Farò il giro con voi. Yotul, vieni anche tu? domando osservando l'orchessa mentre le grosse mani si stringono rapidamente sul manico del mio grosso amrtello.

Fildesmido da Molleano Mentre attendo la cena, ascolto con attenzione le parole dei miei compagni e dell'oste. Sfioro il mento con la mano con fare pensieroso e rimugino su quanto appreso. Se di strada direi di parlare con Gravok. Magari ha qualche informazione. concludo guardando i miei compagni.

Dunque, il mio personaggio non ha caratteristiche mentali. E' stata una scelta perlo più dettata dal fatto che voglio provare ad interpretare un pg "bigotto", nel senso che ha i dettami della propria divinità e li segue più o meno alla lettera. Al terzo volevo seguire l'archetipo zelota, dello xanathar, così stavo seriamente pensando di fare un bg da accolito, ma non so se può sembrare una forzatura o meno.

Io ancora devo decidere il bg 😥

Anche se l idea di un guerriero halfling con fionda è stupenda ahah

Domanda: per le ricchezze iniziali? Se era stato detto mi è sfuggito

Fildesmido da Molleano Buonasera Jif. il mio fare è come sempre cordiale ed affabile. Ci stavamo chiedendo cosa di buono hai da offrire ai nostri stomaci affamati e alle nostre fauci assetate. salto i convenevoli, d'altra parte è lui l'oste della locanda, non siamo noi tenuti alle presentazioni. Nonostante ciò, lascio che un ampio sorriso increspi le mie labbra.

Arkail Hey Scania! ringhio in tono scherzoso. cercavo orchi brutti per la missione, ma non dovevi arrivare a tanto! indico la sua faccia sfregiata, su cui ora campeggia una vistosa cicatrice dopo le cure di Wurrzag. Nonostante sia chiaramente una battuta, è un bene che i nostri corpi siano coperti di vecchie ferite: testimoniano le battaglie vinte e fanno capire agli uomini che non è così semplice farci fuori. Quando il capo ci chiama ascolto attentamente le sue parole. Rokul il fabbro si fa avanti esponendo la sua idea, idea che non mi trova molto d'accordo. Capo, non possiamo lasciarli indietro. Non abbiamo avuto perdite, perché rischiare ora, per giunta con il fabbro? espongo i miei dubbi, ma è pur sempre lo scaldo ad avere l'ultima parola ed io, come solito, mi adatterò alla sua decisione.

Si era un'idea anche la mia. Vedremo, penso a qualche variante di bg, eventualmente mi accordo con pippo e con chiunque voglia fare un bg intrecciato. Il pg penso sia quello, attendo il bg per la divinità.

Ci penserò. Volendo se i pg si conoscono, si può fare anche un bg parallelo con pippo. Magari il suo tempio non ha avuto successo, ma il mio pg ha tipo avuto l illuminazione, o qualcosa di simile, non so.

Io pensavo di fare un barbaro umano e fargli seguire a tempo debito il sentiero dello zelota dello Xanathar's guide of everything, sempre che sia concesso. Mi piace l'idea di un barbaro credente in una divinità, anche perché tutti i miei pg sono solitamente atei ahah sono solo indeciso sulla divinità. Penso di scartare i troppo malvagi e i troppo buoni, quindi direi me ne rimangono pochi. @Voignar i culti di sole e luna sono circoscritti solo all'impero del sole?

Fildesmido da Molleano Scuoto la testa alle parole degli altri mentre un respiro profondo mi smuove il petto. Faccio un passo avanti, abbassando leggermente il capo. Perdonate la scortesia dei miei compagni, signore. Abbiamo sgominato una banda di orchi e abbiamo ancora i nervi tesi, la vostra notizia ci ha...come dire...sconvolti tutti. guardo di traverso gli altri prima di tornare ad osservare le donne. La ricompensa è più che adeguata e vi prometto che faremo il possibile per ritrovare i vostri uomini. Il solo pensiero che delle donne debbano dormire sole, la notte, mi rende inquieto. sfodero uno dei miei migliori sorrisi. Siete in buone mani, mie signore. e mi congedo con un cenno del capo, voltandomi poi verso gli altri. Siete forse impazziti? Il tanfo degli orchi vi ha dato alla testa? Kevroar... mi volto verso il guerriero. ti rendi conto di dove siamo? Per questa gente dieci monete è una grossa somma in denaro. Non ti sfiora minimamente l'idea che in quella palude possa nascondersi qualcos'altro oltre ai fuochini? Siamo diretti lì, investigare sugli uomini magari potrà salvarci la vita. Diamine, abbiamo già riscosso dal vecchio, abbiamo un buono dal mercante Vaporidis, venderemo i proventi della caccia ai fuochini...e per dieci monete, per dieci delle LORO monete, porterò a casa i loro uomini. li guardo uno per uno, come a voler dire "con o senza di voi. "

Interessante! Domani pomeriggio sbircio, comunico che vorrei fare un pg da mischia, come solito ahah

Se il ritmo non è troppo serrato potrei candidarmi 🙂

Arkail Voglio che la morte, per questi sudici umani, abbia il mio volto. Voglio che sia la mia faccia truce l'ultima cosa che i loro occhi spauriti vedano sulla faccia di questa terra. Voglio ucciderli senza pietà, disintegrando i loro fragili corpi sotto i colpi incessanti e violenti del mio martello. Ed è ciò che faccio. Uno dopo l'altro gli uomini cadono come spighe di grano, schiacciati dal peso delle nostre armi, dalla forza devastante della nostra carica, dalla furia che anima i nostri corpi, alimentata dai canti del capo. Li gettiamo tra le fauci della disfatta, li facciamo a pezzi senza mostrare il benché minimo briciolo di pietà, li apriamo come se fossero porci scotennati. E forse, a pensarci bene, mostriamo più clemenza e rispetto per le bestie che per quelle ignobili creature dalla pelle rosa. Nel giro di poco tempo il villaggio capitola. Non abbiamo perso nessuno tra le nostre fila, non è sopravvissuto nessuno tra quelle degli uomini. Il nostro attacco è stato un completo successo. Quando l'ultimo nemico cade mi guardo intorno con gli occhi ardenti d'ira, ma vedo solo figure dalla pelleverde. Urlo, ringhio, esulto alzando in aria il martello, arma che sparge pezzi di carne e gocce di sangue con la traiettoria circolare che gli faccio compiere. Spengo la mia furia, il respiro è affannoso, ma lo sguardo rimane truce. Cerco i miei compagni e li vedo tutti vivi, vegeti, qualcuno con cicatrici vistose quanto le mie. Poi cerco Yotul: stanotte le prenderò per non averla fatta partecipare alla scorta di Wurrzag, ma avevo bisogno di una persona fidata per guidare la carica oltre ad Argor e confido che il sangue che lei ha versato faccia placare il suo animo guerriero. Solo dopo averla trovata mi unisco insieme a lei alle urla di guerra e di giubilo per acclamare il nostro capo e per celebrare il nostro clan. WURRZAG! WURRZAG! ZAMPA DI SANGUE! ZAMPA DI SANGUE! ripeto con quanto più fiato ho nel petto, agitando in aria il mio pesante martello. E' un peccato che non ci siano altri uomini. L'esercito grondante sangue di pellerosa, che esulta per la vittoria dell'attacco appena concluso, con le fiamme che alte divorano il villaggio dietro di noi, è un'immagine gloriosa e terrificante al tempo stesso, in grado forse di spaventare anche il più coraggioso tra quei sacchi di pelle. Sempre che ce ne siano con le palle tra le gambe...