- Da quando siamo diventati un circolo di alcolisti anonimi? - domandai infastidita.
Inutile dire che non l'avrei scampata, sopratutto con la situazione attuale. Quindi sospirai, sconfitta dall'idea di dover fare parole.
- La mia famiglia vanta numerosi mercenari, forse alcuni famosi, ma non mi sono mai interessata a loro od ai loro nomi. Io ero appassionata alla lotta. Ero, come dire... la pecora nera della famiglia... Sin dall'infanzia, la mia istruzione era severa ed indirizzata a diventare una mercenaria come il resto della famiglia. Studi, allenamenti, tutto legato a ciò. Beh, perlomeno ciò che ho imparato poteva essere utilizzato anche nella lotta - ridacchiai - Ma ho sempre sentito di non appartenere a quel mondo. Quindi una volta avuta la possibilità di scappare per diventare una lottatrice, lo feci. Il resto si può tranquillamente trovare in giro. Basta sentire un appassionato e vi dirà vita, morte e miracoli della sottoscritta - ridacchiai di nuovo - Per quanto riguarda i demoni... beh, non ne ho mai visto uno fino ad oggi. Perciò se vi aspettavate una storia di vendetta... vi sbagliavate... - e così terminai il mio racconto. Non era molto avvincente, ma non ho mai detto di essere come gli eroi dei libri.