Maya
descrizione
Sono già rassegnata a passare la notte all'aperto sotto l'acqua quando inaspettatamente scorgo delle luci sulla via, poco lontano, sprono il cavallo per arrivare al riparo prima della pioggia e, una volta arrivata dò una rapida occhiata ai carri dirigendomi direttamente nel corpo principale dell'edifico.
L'interno è caldo e confortevole, e le sensazioni che dà mi ripagano del freddo che iniziava ad entrarmi nelle ossa. Osservo i presenti. La dama con al sua scorta deve essere la proprietaria della carrozza, un bardo elfico accanto al fuoco, due cacciatori umani e tre mercanti. Chissà se conoscono Dinar....
La cameriera mi fa accomodare non lontano dalla porta, avrei preferito un posto più vicino al fuoco... Chi sono io per avere simili pretese? Istintivamente porto la mano al petto, per sentire il lieve rigonfio del simbolo sacro che porto al collo, e per ricordarmi il percorso di penitenza e la mia condanna.
Inizio a mangiare, quando verso la fine della cena e nel pieno della tempesta la porta si spalanca di colpo, un uomo barcolla dentro e cade a terra, poco dopo la cameriera urla osservando l'ingresso.
Scatto in piedi, mano sulla mia fedele spada, per vedere cosa abbai spaventato la cameriera e preparandomi ad ogni evenienza.