regole per i post.
Iniziare ogni post con il nome del pg
Nel primo post inserire anche la descrizione del vostro pg
parlato in grassetto
pensieri in qualsiasi colore a scelta
spoiler per : azioni separate dagli altri, dialoghi privati fra alcuni se gli altri non possono/devono sentire, azioni meccaniche e regole.
Scrivere in prima persona presente.
In caso di più npc che parlano scriverò in grassetto ma di colori diversi
Alcuni tiri “critici” li farò tirare a voi.
Tutte le abilità “passive” (percezione, vedere, sentire, etc..) le considero sempre attive, quindi potete evitare “tiro su percezione” et similia, anche perché considerando al situazione do per scontato che i personaggi stiano all’erta.
LA FINE DI UN SOGNO (se volete l'audio cliccate)
Il regno era in pace e armonia, i campi e i laghi davano cibo più a sufficienza per la popolazione, le miniere fornivano materie prime in abbondanza e i sovrani erano amati e ben voluti dai loro sudditi.
Non ci fu alcun preavviso. Nessun segnale. La Teocrazia di Dorok si mosse rapidamente e di notte. L’attacco fu totale su tutto il confine, le armate nemiche varcarono i ponti superando il confine e attaccarono gli insediamenti di confine vincendo facilmente contro le esigue guarnigioni presenti.
Quando la notizia dell’attacco giunse al castello reale, metà del paese era già caduto.
Il re fece mobilitare immediatamente le forze del paese, ma diede anche ordine di fortificare le principali città. L’esercito reale riuscì solo a rallentare le armate teocratiche, che ora marciavano dirette verso la capitale.
Ed infine arrivarono.
Dalle torri del muro di cinta vedete bene, anche fin troppo, la marea nera che sta giungendo per cingere l’assedio finale. Torri d’assedio, arieti corazzati, catapulte e chierici intenti a benedire truppe e armi.
Dragoni sorvolano le mura con grida acute.
I vostri soldati sulle mura sono fermi e saldi, ma sapete bene che i loro cuori stanno tremando.
Improvvisamente sulle mura appaiono i sovrani. Non nelle consuete vesti regali, la regina veste l’armatura da capitano delle guardie reali e Arthur ha nuovamente indossato le vesti da avventuriero che ben conoscete.
C’è una strana quiete nell’aria rotta solo da qualche nitrito dei cavalli della guardia pronti a caricare appena le mura si apriranno.
Sarà una carica inutile, ma almeno farà guadagnare un po’ di tempo.
Sulle torri baliste e catapulte stanno venendo caricate con proiettili incendiari.
Arthur si guarda rapidamente attorno, solleva un braccio.
Gli arcieri incoccano le frecce.
Il re abbassa di colpo il braccio puntando la mano verso le schiere nemiche.
All’unisono le catapulte eiettano i loro colpi che esplodono con grandi fiammate fra le fila nemiche, una torre d’assedio vien rapidamente avvolta dalla fiamme, centinaia di frecce sibilano nell’aria abbattendosi e perdendosi fra le schiere nemiche.
Le porte della città si aprono con fragore metallico, con un unico nitrito i cavalli partono al galoppo, le lance abbassate, un piccolo cuneo rosso e bianco che penetra e devasta le prime file avversarie, per poi ripiegare e rientrare nelle mura della capitale.
La forze della teocrazia si muovono, i loro vessilli verdi e neri sventolano all’aria, il cupo suono di più corni riecheggia nella pianura, le fila si ricompattano, le torri d’assedio iniziano a muoversi lentamente verso le mura cittadine, mentre per un’istante il cielo viene oscurato dalle loro frecce che si abbattono per lo più contro le alte mura cittadine.
I dragoni con grida stridule si abbattono sulle mura ghermendo con gli artigli alcuni dei vostri arcieri.
L’assedio finale è iniziato.