Sostanzialmente un isekai al contrario, dove i pg da un fondo fantasy si ritrovano nel nostro (nostro in tutti i sensi, essendo ambientato in Italia)
Secoli fa un mago, compiendo degli esperimenti, riuscì ad aprire un portale verso un nuovo mondo. Un mondo popolato solamente da umani, scosso da continue lotte fra città stato, la totale assenza di magia e solo un barlume di alchimia. Un mondo di soli umani, ma pur pervaso da un grande senso dell’arte.
Il mago decise di fermarsi a vivere in quel mondo per aiutarlo col proprio sapere, nonché ammirato dalla cucina e dall’arte del posto. Scrisse un libro in cui descrisse il mondo e come giungervi, libro che poi lasciò alla sua famiglia per tranquillizzarli. Il mago si portò dietro anche il necessario per riaprire un portale per tornare nel proprio mondo e nascose i vari componenti per evitare che qualcuno del nuovo mondo lo potesse aprire accidentalmente e per poter, al caso, lui tornare indietro.
Il libro venne trovato da un giovane mago malvagio che riuscendo a capirne alcuni frammenti capì che avrebbe potuto facilmente conquistare quel mondo retrogrado con la magia e la tecnologia militare del suo mondo. Si stabilì quindi in una vecchia miniera di argento per effettuare le sue ricerche e capire quali componenti l’autore del libro avesse usato. Oltre che per comprendere il libro scritto in una lingua ignota e con strana grafia.
Il villaggio vicino alla miniera, preoccupato per quanto sta accadendo chiama degli avventurieri (i pg) affinchè la liberino.
Rapidamente gli avventurieri arrivano al cuore della miniera dove il mago che ha ucciso un demone e sta usando il suo sangue per compiere uno strano rituale. I pg arrivano a rituale ultimato e concomitante apertura di un portale. Tuttavia il demone non è morto, si ridesta, uccide il mago e mette all’angolo i pg la cui unica via di salvezza è gettarsi nel portale dove il mago lancia il libro.
Appena giunti nel nuovo mondo si ritrovano in aperta campagna di sera. Non sembra essere un altro piano. Apparentemente sono ancora nel loro mondo. Non vedono nulla di strano o particolare, anche se è un territorio sconosciuto: ampi campi coltivati, radi alberi e strette stradine sterrate … e luci che si muovono nel cielo (se guardano il cielo)!
In lontananza delle luci, forse un villaggio.
Leggendo gli appunti del mago (il libro è per i pg illeggibile) riescono a capire che per tornare indietro devono aprire un nuovo portale. Negli appunti è segnato dov’era la fiala di sangue e come riconoscerla, dove sono i componenti per tracciare il glifo e dove è al gemma catalizzatrice da porre al centro del glifo. Ciò porterà i pg in giro per l’Italia
Leggendo gli appunti del mago malvagio i pg comprendono che per tornare al loro mondo devono aprire un nuovo portale. Nel libro vi è scritto tutto.
Mentre si avviano verso il villaggio, notano in lontananza delle luci blu lampeggiare a livello del suolo.
Giunti in prossimità del villaggio notano subito cose strane: lampioni, strada asfaltata, macchine, le case sono diverse e “strane” e le persone che vedono camminare sono vestite in modo strano.
I pg vengono vengono guardati in modo strano, ma anche con ammirazione per il loro “perfetto e figo cosplay” e qualcuno chiedo se può farsi una “foto” assieme a loro con lo “smartphone” .
Vagando per le vie sentono degli strani rumori e una voce di donna che grida aiuto. Quando giungono sul posto trovano quattro persone che stanno per violentare una ragazza.
I quattro vedendo i pg tirano fuori dei taglierini e li minacciano (se c’è un pg femminile, la minacciano di farle anche a lei lo stesso)... ovvio come possa concludersi lo scontro!
Nel corso dell’avventura i pg vedranno dei fogli scritti nella stessa lingua, modo e calligrafia del libro: i fogli di Leonardo da Vinci.
I composti per ricreare il portale sono (modificabili come si vuole):
Il sangue di demone: sangue che pare solido, ma se mosso torna liquido (sangue s. Gennaro)
Composti alchemici per la stesura del glifo nascosti magicamente in una nicchia in un antico teatro della città santa di questo paese, in un antico luogo un tempo usato per i combattimenti fra uomini e fra uomini e bestie (Colosseo)
Del mythral che il mago nascose usandolo come fascia interna di una corona e divulgando che fosse un chiodo di una croce sacra (corona ferrea, monza)