Yayi
E’ giunto il momento.
Rallento il passo lasciando che Tariam guadagni terreno. Le mie gambe continuano a muoversi, chiudo gli occhi e inspiro profondamente.
Anche la se la mia Signora è la signora del martirio e del sacrificio, anche se la mia religione mi indica il martirio come giusta via, è anche vero che buttare la propria vita inutilmente è un errore. Porto una mano al petto, e provo a richiamare nuovamente il mio potere arcano per potenziare le mie difese.
La mia corsa rallenta ulteriormente e infine mi fermo.
Osservo Tariam continuare a correre, e mi giro verso gli orchi prima che lui si fermi. A dopo… in questo o in un altro mondo…
Poi estraggo la mia sciabola elfica richiamando il potere della sua custodia, porto la lama parallela a me e vicina al mio corpo, pronta a muoversi contro il nemico.
Devo tenerli occupati fino all’arrivo degli altri…
Non è un’idea o un desiderio, è un ordine che mi pongo per il bene di tutti, anche a costo della mia vita devo farm si che quanto deciso vada a buon fine, e per farlo devo inizialmente affrontare 20 orchi da sola.
O mia Signora, assisti questa tua serva…
Mi concentro e intono un canto del mio clan elfico
"Chiome, rose dell’età, s’intrecciano così sul tuo viso
Vento, spazzare sento già, tutto il dolore che verrà.
Elfa tu volerai, vivrà in te la libertà
Ecco che abbraccerà questo mondo di guerra quaggiù.
Sola accanto a te, si compirà il destino mio e quello che sarà
Incespicando a te, lo sciame che, spegnerà il mio cuore.
Perso, sospinto qua e là, nei sogni sei"
E colpisco il primo orco che arriva a portata.
master