Intanto ho messo giù un il bg della mia pg
Luna Nirinath
Luna è la Ngenita di una sacerdotessa e capo clan drow. Nemmeno lei sa quanti fratellastri e sorellastre ha, ma di sicura fra tutti è quella più attaccata a sua madre. Anche se non si vedeva alcun motivo, chi la vedeva aveva la sensazione ce lei fosse "particolare", sensazione accentuata da una voglia a forma di falce di luna su di una spalla. Passò parte della propria vita nel timore che anche la fioca luce delle torce potesse nuocerle, e in quel periodo si accorse di avere innati alcuni poteri arcani legati all'oscurità e alle ombre. Amata dalla madre venne instradata inizialmente per divenire sacerdotessa di Nocticula, ma Luna mostrò di essere decisamente ben poco religiosa, con grande dispiacere di tutto il clan. Cercò tuttavia di approfondire le sue conoscenze arcane e il suo potere per poter aiutare sua madre a guidare il clan e a continuare a farlo stando accanto a chi verrà dopo. Per fare ciò ha deciso di uscire dal sottosuolo, conscia sopratutto di poter resistere senza problemi alla luce del sole, e di viaggiare per imparare il più possibile su chi vive in superficie, essendo fermamente convinta che nessuna armatura potrà mai fermare il potere della conoscenza, accentuata anche dal fatto che, al contrario di molti suoi simili, non ama molto la distruzione violenta e senza senso, ma predilige quella pianificata e mirata.
Ha iniziato a viaggiare tenendo un diario, e mandando una lettera a sua madre da ogni posto che visitava. Durante il suo viaggio trovò rifugio in una locanda dove ebbe una notte agitata e popolata da strani sogni. Al mattino dopo, involontariamente infranse una promessa fatta il giorno prima e immediatamente iniziò a star male. Il malessere le durò fino all'indomani. Continuò a viaggiare e stavolta accadde l'opposto, si trovò in una condizione tale da difendere una persona e mantenendo la promessa fatta le parve tutto più facile. Impiegò alcuni giorni prima di scoprire che accanto ai poteri arcani si erano aggiunti poteri divini.
Il suo viaggio la portò in una città portuale, dove infreddolita e lievemente depressa, complici alcune figure bevve in modo eccessivo, e sotto l'effetto dell'alcool e dell'euforia del momento promise solennemente di aiutare e proteggere i suoi compagni, azzardando anche a usare la parola "amici" per creature non drow. ritrovandosi così suo malgrado legata a loro, nel frattempo ha sviluppato un po' di affetto per loro, lo stesso che un padrone può provare per i suoi animaletti domestici... (è pur sempre una drow che considera i non-drow schiavi o futuri schiavi!)
Manca "solo" tutta la parte di meccanica. Il terzo paragrafo del BG è ovviamente modificabile per venire in contro alle esigenze degli altri giocatori.