Vi sto portando da Folsom, gestisce l'unica locanda del paese... ecco, forse dovrei avvisarvi in anticipo per evitare equivoci... Folsom è un Lich. Però è una brava persona... bhè se si può usare il termine "persona" per lui...
Hulzak si ferma innanzi a una porta di legno verde e l'apre. La calda luce della taverna, i suoi profumi invitanti ed il calore interno vi investono in pieno, senza che ve ne rendiate conto siete dentro.
L'intenro è accogliente pur essendo un'accozzaglia di mobili e drappeggi che nulla hanno a che fare l'uno con l'altro, però l'insieme dà l'impressione di un posto sicuro e confortevole. Complice anche la luce rossastra che proviene dal grande camino posto i fondo al locale. Ai tavoli vi sono diverse creature: umani, ombre, demoni, tiefling, nani... c'è chi mangia qualcosa, chi beve liquidi rossi o verdi. Al bancone, intento a pulire con un panno bianco un boccale di birra vi è uno scheletro.
Hei Folsom... guardo cosa ho trovato! Pare che l'Assetto stia facendo ancora danni! Esclama Hulzak.
A quelle parole lo scheletro si blocca, alza la testa e notate che nelle sue orbite vuote vi sono due luci intense verde-giallastre, che paiono quasi due fiamme.
E non smetterà mai. Prego venite... accomodatevi. Vi preparo subito una zuppa calda. Sarete affamati.