Garol
Finalmente mi posso rivestire e asciugarmi.
Ci portano anche del cibo e dell’acqua, anche se non è acqua pare più un infuso di un qualcosa. Poi Vorrush torna fra noi. La vera prova è vicina.
Tra poco potremo raggiungere gli adulti, e lo faremo uccidendo degli umani.
Sì. Potrò riscattare il male che hanno fatto alla natura della mia terra.
Il grande sciamano ci porge dei pugnali. Mi metto in fila con gli altri orchi e prendo dalle sue mani l’arma che lui ha scelto per me.
Poco dopo veniamo raggiunti da altri orchi. Hanno pitture di guerra sui volti e sui toraci. Intonano grida di guerra. Riconosco due guerrieri del mio clan. Le urla mi incitano, il ritmico martellare delle armi sui petti e sulle armature, il battito dei piedi sul terreno mi danno un senso di esaltazione e allo stesso tempo di potenza, un desiderio di scendere in battaglia che mai ho provato prima. Che sia questo l’essere adulti?
Poi, all’improvviso ogni suono cessa, amplificando il desiderio che ho in me. Mi sento eccitata come se volessi sentire ancora quella sensazione, ma la volessi in modo più forte, più potente.
Nel cerchio vengono portati degli umani.
Sento le vene del collo pulsare. Stringo la mano sul coltello datomi dallo sciamano.
Loro saranno il tramite che mi porteranno degnamente nel mio clan. Come in natura il più debole soccombe e la preda viene divorata dal predatore.
@ master