Trilli annuisce e alzatasi in piedi si avvia verso il castello. Superato ciò che rimane del portone passate attraverso il passaggio che si apre nelle mura difensive giungendo a un piccolo piazzale al cui centro c'è una fontana distrutta. Alla vostra sinistra vi è un'ampia rampa di scale che porta sulle mura, di fronte a voi due ingressi da cui ancora esce del fumo grigio, a destra, nella roccia, vi è un'altra apertura. Trilli si dirige verso quest'ultima.
Notate che l'ingresso al passaggio era chiuso da tre porte consecutive, il corridoio, pur essendo scavato nella roccia, era stato stuccato per renderlo liscio. A intervalli regolari delle luci magiche garantiscono la visibilità. Un forte odore di fumo aleggia nel corridoio. Avanzate per una decina di metri prima di trovare i resti di alcune porte a destra e a sinistra. Quando guardate dentro vedete solo resti di mobilio e persone carbonizzate. Trilli imbocca una rampa di scale che scende portandovi ad un lungo corridoio su cui si affacciano 10 celle, vuote, per lato. Il corridoio termina con una grande porta metallica aperta e parzialmente fusa. Trilli vi conduce oltre il portone.
Vi trovate in quella che doveva essere una grotta naturale molto ampia. Sembra l'uno ambiente risparmiato dalle fiamme. Disposte su tre file vi sono dodici sfere che vi ricordano un agrume sbucciato, gli spicchi sono sembrano fatti di vetro, e sono tenuti insieme da una robusta intelaiatura di legno e metallo. Ogni sfera è alta circa due metri ed è sorretta e tenuta sollevata da terra da un'ulteriore intelaiatura metallica. Dei tubi metallici corrono lungo il terreno collegando ogni sfera con uno strano apparato posto sul alto della stanza. Accanto ad ogni sfera vi è una scala di legno che permette di raggiungerne la sommità.
Dal lato opposto rispetto allo strano marchingegno vi è uno scaffale pieno di barattoli e bottiglie di varie dimensioni e alcuni libretti, poco più avanti, quasi all'angolo della stanza, un grosso tavolo in legno massiccio sporco di sangue, allineati su di esso vedete seghe, seghetti, coltelli e altri strumenti che fanno pensare a quelli di una macelleria. Vicino al tavolo, sulla parete contigua (quindi opposta all'ingresso) vi è un apertura circolare nel muro larga un braccio.
I-io sono na-nata i-in quella va-vasca... e indica la seconda sfera della prima fila.
@Chirone