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confronto Master, perché?
JaN ha risposto alla discussione di nolavocals in Discussioni GdR Generiche
Essenzialmente perché nel mio gruppo bene o male a turno ci provavano tutti, e quindi ho finito col dirmi "e io chi sono?"... Poi avevo i miei progetti da testare/collaudare ed il ruolo di master mi permetteva di avere cavie a disposizione. La cosa più bella è sempre stata l'eccitazione di inventare storie, vederle prendere forma, farle crescere fino a prendere direzioni inaspettate, lasciarmi stupire dal punto di vista dei giocatori che era invariabilmente diverso dal mio. -
stili di gioco Flashback nelle avventure.
JaN ha risposto alla discussione di Ash in Discussioni GdR Generiche
La mia risposta breve, per quanto concerne la mia esperienza di master, è "non più di una volta e solo per fare scena". Ora, se vuoi una risposta meno breve vedi sotto. Ho provato robe simili in due occasioni,la prima volta ho fatto lo sbaglio di metterci dentro delle azioni nel "passato" che potessero avere conseguenze sul "presente" con tutte le conseguenze del caso (ossia dover scegliere tra forzare i giocatori verso un'unica strada è togliere loro ogni possibilità decisionale oppure arrivare ad una incoerenza tra "passato" e "presente").era un gioco a tema fantascientifico ma personalmente non mi attirano le idee di universi alternativi ed altre scorciatoie per cercare di conciliare eventuali incongruenze (es.considerare che tutto il macello che stava emergendo fosse frutto di un intervento da un ulteriore punto di partenza in un futuro più o meno indefinito e che i pg fossero li sospesi tra passato-presente-futuro per risolvere paradossi et similia). La seconda volta che l'ho fatto è stato con uno scopo simile al tuo,ossia un espediente per dare ai pg informazioni extra.la prima "scena" ha un bell'effetto perché come espediente narrativo è inaspettato,ma poi ho visto che coi miei giocatori tendeva a sapere di "già visto" e perdeva di effetto,portandomi a trovare idee alternative (es incontro con altri personaggi,ritrovamento di diari o filmati o chissà cosa) per dare quelle informazioni in modo più variegato. Considera poi che non puoi mai sapere quando un giocatore farà qualcosa di incredibilmente inaspettato (o stupido, o furbo, o tutte e tre le cose insieme) ed anche la situazione più tranquilla e serena può avere conseguenze nefaste,specie se hai appena finito di descrivere un "presente" e poi spedisci i giocatori nel "passato"! -
confronto "Quello che dirige la baracca"
JaN ha risposto alla discussione di MadLuke in Discussioni GdR Generiche
Oddio, "depersonificazione" è una parola con troppe lettere, non mi bastano i neuroni! Però il concetto era proprio quello -
confronto "Quello che dirige la baracca"
JaN ha risposto alla discussione di MadLuke in Discussioni GdR Generiche
Se dovessi essere ultra-pignolo chiederei di inserire la dicitura "voce narrante", perchè è la descrizione più calzante di quello che - a mio umile avviso - dovrebbe essere il ruolo. Però anche "narratore" è già un'ottima approssimazione ed è il termine che, le prime volte che mi sono cimentato nel ruolo, ho cercato di usare. Poi nel quotidiano si usava sempre il termine "master" e non sono mai riuscito a disintossicare il gruppo con cui giocavo da questo termine arrivatoci dalla perfida albione (giusto per restare in tema col fuori-tema) -
confronto durata della sessione di gioco
JaN ha risposto alla discussione di Ji ji in Discussioni GdR Generiche
E' probabile, ora che me lo fai notare... [EDIT] ripensandoci ho realizzato che buona parte di quello che ho scritto dopo questa frase non c'entra lo scopo della discussione e va fuori tema. Meglio cancellarlo! [/EDIT] Devo dire che però non mi sono mai sentito palesemente forzato o "trascinato". -
confronto Ti piace fare il master?
JaN ha risposto alla discussione di Ji ji in Discussioni GdR Generiche
Visto che finora mi pare che bene o male la risposta oscilli tra il "sì" ed il "dipende", mi inserisco per dovere di varietà. Premesso che sono fermamente convinto che sia un'esperienza da fare per apprendere il "mestiere delle armi" del gidierrista, la mia risposta è NO Sicuramente è una questione di carattere e di modo in cui si vive la cosa, ma per me fare il master è sempre stato fonte di ansia molto più che di divertimento: 1) prima ancora che richiedere tempo come già altri hanno fatto notare, fare il master richiede VOGLIA. Penso a quando andavo all'università: i lunedì/martedì sera non erano certo pieni di impegni, e neppure lo erano le ore in treno sul tragitto casa-studio e viceversa. Però magari volevo leggere un libro, o guardare un film, o in generale rilassarmi senza dover pensare. Se dopo un po' di sessioni di gioco mettermi a studiare un'ambientazione, preparare una sessione o un'avventura passano dal "evvai, che facciamo fare a quegli altri domani?" al campo "eh no, DEVO arrivare pronto a domani"... beh, è indizio che il ruolo non è più mio, semmai sono io ad essere diventato del ruolo! 2) per me essere master è sempre stato prima di tutto una responsabilità: da giocatore può capitare la serata in cui non sei ispirato o semplicemente svogliato. Se un giocatore è poco partecipe pazienza, ce ne sono altri N che tengono viva la serata; se il master non è ispirato o semplicemente svogliato la sessione rischia di prendere una brutta piega, magari il gruppo (e non solo il master!) finisce col non divertirsi... 3) fare il master richiede flessibilità e disponibilità, perchè i giocatori non faranno MAI quello che ci si aspetta ed è compito di un bravo master accettarlo (nb. non è una critica nè un ode al "povero master strapazzato dai giocatori cattivi", è una mera constatazione del fatto che siamo persone diverse, abbiamo interessi diversi e pensiamo in modo diverso). Magari ho pensato ad buna bella storia, ad uno sviluppo che mi intriga e che vorrei vedere "messo in scena", ma i giocatori si muovono - come è loro diritto, ripeto - in direzione diversa e inaspettata. Io mi sono ritrovato a fare il master perchè volevo testare il "livello di ricchezza" dell'ambientazione che stavo sviluppando, o perchè mi erano venute in mente delle meccaniche per risolvere determinate situazioni che mi ero ipotizzato e volevo metterle alla prova (non è una caso che io sia molto soddisfatto della mia ambientazione ma non lo sia per niente del resto!). Sicuramente vedere i tuoi amici che si divertono e vengono trascinati dentro il "tuo" mondo è una grandissima soddisfazione, ed alcune occasioni in cui ho visto e sentito questa sensazione mi sono rimaste bene impresse... però alla fine i miei ricordi più belli legati al gioco di ruolo mi vedono in veste di giocatore, e non di master. -
stili di gioco Messaggi segreti DM-PG
JaN ha risposto alla discussione di ESkyride in Discussioni GdR Generiche
Beh, io ho sempre avuto la tentazione di andare ad appoggiare l'orecchio e guardare dalla toppa della serratura 🙄 -
stili di gioco Buchi di trama
JaN ha risposto alla discussione di Pau_wolf in Discussioni GdR Generiche
Evitare i buchi di trama e le incongruenze era la parte più faticosa ed ansiogena del mio lavoro come master (oltre che una fonte di frustrazione quando io per primo arrivavo ad un punto della storia in cui mi accorgevo di non esserci riuscito), ed il motivo per il quale in tali vesti non riuscivo mai a durare a lungo... il mio record è CREDO sei-sette mesi di masteraggio, poi sono andato in burnout e mi sono fatto da parte per ricaricarmi e ripartire in attesa che il cervello fosse sufficientemente refrigerato. Diciamo che ho imparato sulla mia pelle che come master non sono in grado di prevedere ogni possibile follia che potrebbe passare per la testa dei giocatori, ci sarà sempre il rischio che salti fuori qualcosa che non avevo pensato e che mi lascia "in mutante". Ciò detto, mi è capitato di essere "colto in fallo" apertamente in più di un'occasione, anche se devo dire di non essermi mai accorto di giocatori particolarmente puntigliosi o che traessero godimento dal notare le mie mancanze. Col gruppo con cui giocavo abitualmente la soluzione migliore è sempre stata quella di Ajora: sorridere, tirare fuori l'espressione più sorniona che ho e lanciare frasi del tipo "è vero, ti sembra veramente strano e non sai spiegartelo..." dando l'idea che quella cosa sia lì VOLUTAMENTE e non per mia dimenticanza... e poi passare il resto della settimana a scervellami su come recuperare qualora il giocatore (ed il suo personaggio) insistano su quel punto specifico. Nella mia piccola ed umile carriera di master altre strategie (dall'inventarmi qualcosa al momento al banale prendere nota della cosa ed interrompere la sessione per parlarne) non hanno mai funzionato in maniera altrettanto efficace. -
confronto durata della sessione di gioco
JaN ha risposto alla discussione di Ji ji in Discussioni GdR Generiche
Ai bei tempi del liceo/università noi si giocava al sabato pomeriggio, indicativamente dalle 14:30 / 15 fino alle 18:30 / 19 (ricordo ancora il treno per tornare a casa che partiva intorno alle 18:47 oppure alle 19:17, ero ancora senza auto). Poi con il lavoro cominciammo a giocare la sera in infrasettimanale, inizialmente dalle 21 fino a mezzanotte, poi finendo sempre più presto ed iniziando sempre più tardi. Diciamo che negli ultimi anni facevamo due orette scarse. Onestamente al di là dell'umano dispiacere del non poter dedicare più tempo ad una cosa che mi piace (lo stesso dispiacere che provo adesso ogni volta che ripenso ai giochi di ruolo...) non ho mai avvertito in maniera forte il problema legato alla riduzione del tempo di gioco. I casi sono due, o ho sempre avuto a che fare con master dannatamente bravi e capaci di creare una storia "episodica" calibrata sulla durata media delle sessioni (in effetti da giocatore ricordo molti cliffhanger settimanali!) oppure sono sempre stato troppo tonto per realizzare la cosa. Da master, essendo già in una situazione stabile sulle due ore di gioco, mi sono sempre concentrato sul concepire avventure che avessero degli "intermezzi" o comunque dei momenti relativamente tranquilli in momenti ragionevolmente vicini a quelle scadenze. Certo non si potevano fare grandi cose, comunque essendo orientato più a temi di "esplorazione ed immersione nell'ambiente" che all'azione alla fine le mie avventure non sono mai state particolarmente concitate. -
stili di gioco Messaggi segreti DM-PG
JaN ha risposto alla discussione di ESkyride in Discussioni GdR Generiche
Ho sempre fatto ricorso alla "stanzetta attigua",rapendo l'interessato e lasciando che fosse poi lui a decidere come gestire la cosa.certo così tutti sanno che lui ha visto o sentito qualcosa che gli altri non sanno,ma allo stesso tempo rendo plateale che loro non lo sanno e quindi devono comportarsi di conseguenza (o farmi incavolare,con esiti potenzialmente peggiori!) -
stili di gioco Giocatori che gradiscono il rail roading
JaN ha risposto alla discussione di MadLuke in Discussioni GdR Generiche
"Saltuariamente" a entrambe le domande. Al di là di tutto quanto, mi sono capitati momenti in cui un'imbeccata è stata necessaria, immagino possa capitare di arrivare ad un punto in cui ci si guarda a con aria bovina ci si dice: "e mo'?" Anche perché in fondo uno dei piaceri del giocare di ruolo mi deriva dal soddisfacimento della curiosità del capire dove il master vuole andare a parare, quindi se vedo che "da solo non ci arrivo" un aiutino per andare avanti con la storia non è che mi infastidisca. Poi esattamente come negli esempi che hai fatto "c'è modo e modo", i giocatori devono avere la sensazione di essere tutto sommato liberi di agire come meglio credono. E, aggiungo, pagarne tutte le conseguenze. -
Star Wanderers (8 - stelle e pianeti)
JaN commented on MattoMatteo's inserzione blog in Navigando nei mari della fantasia
Non so se e quanto possa interessare e/o essere utile, visto anche se sono passati un po' di mesi dal post... All'epoca dello sviluppo del mio gdr mi ero anche messo a sviluppare una procedura per la creazione di sistemi solari. Se può essere d'ispirazione, è qui -
confronto Autovalutazione del master
JaN ha risposto alla discussione di MadLuke in Discussioni GdR Generiche
Beh, andando banalissimamente a statistica... Nel gruppo in cui ho giocato per parecchi anni, contando anche chi è andato e chi è venuto siamo in 8 ad esserci cimentati nell'impresa di fare da master (cosa che per inciso è stata una bella palestra, vedere come gli altri gestiscono il ruolo mi ha permesso di imparare tanto... copia un approccio da tizio, aggiungi il modo di fare di caio... penso che sia vedendo gli stili di tante persone che puoi maturare un "tuo" modo di masterare). Tornando sul pezzo: in maniera del tutto personale, ritengo di aver fatto un po' meglio di un paio di loro, e di giocarmela con un terzo. Questo vuol dire che ci sono altre quattro persone sopra di me. Direi quindi che la risposta sia scontata! -
stili di gioco Nuova campagna: spiegone generale all'inizio o no?
JaN ha risposto alla discussione di ZeroShadow90 in Discussioni GdR Generiche
Mai avuta l'esperienza dello "spiegone" al di là di una descrizione dell'ambientazione. Un riassunto un po' dettagliato del sistema di gioco potrebbe avere senso con giocatori "novelli": nella mia primissima esperienza (Martelli da Guerra, sono passati... oddio, 15 anni? Forse di più) mi avrebbe fatto estremamente comodo e quasi di sicuro mi sarei meglio orientato sulla scelta del PG - mettermi a fare un druido (ma poi, un druido io??? Io che ho la coscienza ecologica di un AD della Monsanto?!) per poi scoprire che avevo delle limitazioni che non condividevo è stato un grosso malus al mio divertimento (e devo ancora chiarire a me stesso perchè essendomi capitata un'aquila come famiglio dovessi tassativamente usare armi da botta). Con giocatori più "sgamati" ho avuto esperienza di domande dirette del tipo "penso di interpretare un personaggio così e cosà, c'è qualcosa che devo sapere in particolare?", dando l'attacco per lo spiegone o comunque per una condivisione di come vengono gestite le cose - cosa che in generale è sempre un bene, piuttosto che un "eh no, non si può fare, lo dice il LIBRO!!!!" -
avventura Consigli su come arricchire un'avventura
JaN ha risposto alla discussione di JaN in Discussioni GdR Generiche
quindi dovrei fare un enigma che mi paia quasi impossibile da risolvere, così probabilmente ai giocatori sembrerà una banalità =D! Scherzi a parte, è il grosso dubbio che avevo io, ossia la paura di creare qualcosa di frustrante con l'obbligo di dovermi inserire a gamba tesa per dare loro la giusta "imbroccata". Farò qualcosa di semplice ma che li obblighi a girare per trovare quello che serve loro (ed intanto si guardano in giro, dovrò immaginarmi bene gli ambienti per renderli interessanti ma quello mi viene abbastanza facile, è il resto che mi difetta!). Mi sono buttato giù uno schizzo della zona da esplorare, a mano a mano che la riempivo ho avuto qualche idea in tal senso. Bella l'idea dell'astronave aliena, la inserisco di certo (anche se, confesso, per altri motivi e non per dare ai PG un dreadnought aggratis!), mi ha dato degli spunti che non avevo considerato: per esempio, idea che mi è ronzata nella mente qualche tempo addietro, potrei dare agli alieni una tecnologia organica per cui il relitto dell'astronave è una vera e propria forma di vita "incistata" in attesa che qualcuno la risvegli (addirittura in questo momento mi sta venendo la malsana idea di dotare la "creatura" di un sistema immunitario, per cui i PG potrebbero venire attaccati da un equivalente gigante di un globulo bianco. Colpa mia, ho da poco riletto Viaggio Allucinante!). A quel punto il cantiere astronavale potrebbe essere stata una sorta di enorme incubatrice destinata a "partorire" astronavi da far maturare. -
stili di gioco Titolo cerca avventura
JaN ha risposto alla discussione di Pau_wolf in Discussioni GdR Generiche
L'alchimista degli orrori. fuga + esplorazione Fine XVII secolo. La piccola cittadina di Bittermock, nel Maine. Trecento anime in tutto (tutti miti e rispettosi puritani, ovviamente). Qui si è da poco trasferito uno strano forestiero. Le donne del posto nel loro consueto chiacchiericcio serale dicono che sia uno studioso europeo (c'è chi dice arrivi dal Galles, altri dalla Cornovaglia, altri ancora dalla Normandia). La routine del villaggio è stata scossa da questa novità, e tutti guardano con sospetto il nuovo venuto ed i suoi strani modi: parla in maniera molto affettata, usando parole difficili e che suonano antiquate (perfino per una realtà di quattro secoli fa!), è esageratamente cavalleresco e galante, ed ha cercato in ogni modo di farsi amico di padre Holmes, il prete che gestisce la chiesetta del paese. Il sospetto si è fatto ancora più forte quando hanno cominciato a verificarsi strani fenomeni: tombe inspiegabilmente saccheggiate nel cuore della notte, animali uccisi e trovati orribilmente mutilati, strane luci e suoni che sembrano arrivare dalle profondità della foresta dietro alla collina su cui il nuovo venuto ha fatto costruire dai suoi due servi dalla pelle colorata e piena di tatuaggi, forse degli indiani, che si sono visti solamente in quel frangente, poi sono letteralmente scomparsi e nessuno li ha più visti. I giocatori arrivano a Bittermock una sera, nel corso di un violento temporale. Possono essere lì per svariati motivi: potrebbero essere cacciatori di ritorno a Kitterly dopo un viaggio a nord per procurarsi pelli e pellicce; oppure potrebbero aver fatto affari con le tribù indiane, o ancora potrebbero essere gente più benestante di ritorno da una visita alle cittadine francesi nel Quebec o nell'Acadia. La loro carrozza spacca l'asse della ruota a poche miglia dal paesino, ed il cocchiere indica loro la piccola cittadina dove trovare riparo per la notte. I locali accolgono i nuovi venuti con freddezza, ma lo spirito cristiano ha la meglio nei cuori dei sospettosi abitanti, che finiscono con il portare tutti alla locanda del posto (che di fatto è solamente una casa un po' più grande delle altre, ed offre quattro stanze libere al piano di sopra, un piatto di zuppa calda e corroborante (specie dopo il gelo della notte e la pioggia), un boccale di birra ed una fetta di torta di mele, il tutto ad un prezzo più che ragionevole (accettano anche di barattare il pernottamento con pellicce o altro equipaggiamento). Al caldo del fuoco, i viandanti possono sentire gli altri avventori confabulare tra di loro, dicendo molte delle cose fin qui narrate sullo straniero europeo che abita in cima alla "vecchia collina". Spesso si fermano e fissanoi giocatori ed i loro compagni di viaggio, con aria tra il sospettoso e l'ostile. Ad un certo punto tutti si zittiscono, ed entra un uomo estremamente elegante ed ordinato, alto, biondo e con gli occhi di colore diverso (uno azzurro ed uno castano scuro). Sembra che la pioggia non lo abbia neppure toccato: è lo straniero che abita sulla collina. I locali si zittiscono e fissano i loro boccali o i loro piatti. L'uomo non dà segno di accorgersi dell'ostilità che lo circonda, e si dimostra ben più cordiale degli altri cittadini, cerca di attaccare bottone con i nuovi arrivati, si offre di mandare i suoi servi a recuperare eventuali bagagli rimasti nella carrozza (cosa che avviene puntualmente in caso di risposta affermativa). Sembra molto interessato a ciò che accade nel mondo, si fa raccontare quanto più possibile delle vicessitudini dei viaggiatori ma resta molto vago su di sè e sulle sue origini. Dopo che se ne sarà andato, uno degli abitanti andrà dai giocatori e consiglierà loro di stare lontani da quel tizio, è uno strano, se ne sta sempre chiuso nella sua casetta, come minimo è un criminale che è fuggito dall'Europa per scampare a chissà quale condanna dopo chissà quale crimine orrendo, forse è addirittura uno stregone in combutta col diavolo per chissà quale misterioso rituale satanico. Se i giocatori saranno stati a loro volta schivi e poco disponibili con l'uomo, questo potrebbe perfino apparire come una buona cosa agli abitanti di Bittermock, che saranno più cortesi con chi non ha "dato corda". Uno ad uno, gli avventori se ne vanno alle loro case, ed anche i viaggiatori prima o poi si ritirano nelle stanze per riposare: viaggiare in carrozza non è molto comodo, le loro gambe sono doloranti ed un bel letto morbido è quello che ci vuole per recuperare e preparsi a ripartire: sono tutti convinti che l'indomani sarà possibile, con l'aiuto del fabbro locale, riparare la carrozza e riprendere il tragitto. MA... Al loro risveglio il giorno dopo, i giocatori si ritrovano con loro grande sorpresa sperduti nel fitto della foresta, in una radura in cima ad una collina: un masso piatto al centro della radura è macchiato di sangue rappreso, e su di esso giace il corpo esamine ed orribilmente mutilato del cocchiere. Eventuali viaggiatori che avevano accompagnato i PG sono scomparsi, ma i loro corpi straziati potranno essere incontrati più tardi nella foresta, legati agli alberi o sparsi (letteralmente) nel sottobosco. Neppure gli insetti osano avvicinarsi ai resti immondamente maciullati, e le espressioni di orrore che si intuiscono da ciò che rimane dei volti lascia trapelare indicibili terrori che hanno accompagnato gli ultimi minuti (perchè si spera che siano stati solo minuti) della loro vita. Da questo punto in poi, è tutta una corsa per cercare di tornare alla civiltà, braccati da orrendi ibridi tra uomo e bestia - nei quali i giocatori potranno riconoscere anche le fattezze del cocchiere e degli eventuali compagni di viaggio di cui sopra, fino a ritrovarsi sulla "vecchia collina" dove dimora lo straniero. L'uomo è Cecco da Ascoli, mandato al rogo nel 1327 ma la cui anima è sopravvissuta grazie alle sue conoscenze di astrologia ed alchimia, e si è reincarnata in un corpo che l'eretico aveva costruito usando parti recuperate da cadaveri, e a cui aveva dato la vita - ma non l'anima - sfruttando le sue conoscenze. Da allora, egli continua a sperimentare per trovare un modo di stabilizzare i corpi morti e rianimati, creando immondi esseri privi di volontà ma utili come guardie del corpo e come assassini per recupeare "carne fresca" dalle vittime designate, e nel frattempo recupera parti per riparare il suo corpo in costante deterioramento. I giocatori a quanto pare sono i prossimi "pezzi di ricambio" prima che Cecco se ne vada da Bittermock, dove la sua presenza ha ormai destato troppi sospetti. -
stili di gioco Come funziona la creatività?
JaN ha risposto alla discussione di Pau_wolf in Discussioni GdR Generiche
Oddio, capisco benissimo essendoci cascato innumerevoli volte, e lo dico giusto perchè sono ripartito con questo genere di (dis)grazie pochi giorni fa. Quello che mi capita di solito è di venire "assalito da un climax", una scena che mi appare assolutamente memorabile (a torto o a ragione) e che sento nelle mie corde quanto a masteraggio. Quando l'impellenza diventa insopportabile, mi rassegno all'idea di dover di nuovo cascare nel vortice ed inizio a buttare giù tutto quello che mi passa per la testa: personaggi che sembrano interessanti, ambienti che possono essere belli da esplorare, etc. etc. Poi faccio "figliare" le varie idee per vedere quali mi danno spunti per creare ulteriori sfaccettature (ad es. il personaggio X che mi sembra tanto interessante mi ispira anche un ambiente in cui potrebbe muoversi oppure resta lì sospeso a mezz'aria? Una scena che mi pare carina mi fa venire in mente i personaggi che possono popolarla o resta disabitata?). In questo modo scremo (le idee meno profilifiche "muoiono" da sole) e finisco col crearmi degli "episodi", che devo collegare con un "filo conduttore": so dove voglio arrivare, quindi prendo le idee che hanno passato il "primo turno" e vedo se mi danno delle ulteriori idee per un collegamento tra di esse e verso l'obiettivo che mi sono prefissato. -
avventura Consigli su come arricchire un'avventura
JaN ha inviato una discussione in Discussioni GdR Generiche
Buonasera e buon Natale a tutti... Penso sia meglio ripetere le presentazioni in questa sede, visto che finora la mia partecipazione alle attività del forum è stata... in sola lettura, diciamo. Quindi: sono un "perennemente - quasi - ex" giocatore di ruolo, e - nel tempo libero - autore di un mio piccolo progetto per un gdr di ambientazione fantascientifica. Venendo al sodo: sto attualmente buttando giù idee per una campagna nella mia piccola ambientazione personale. Ho messo insieme un "primo episodio" molto spostato sul lato "action", con molte occasioni per "menare le mani" - gli stessi PG sono fin dall'inizio abbondantemente equipaggiati in tal senso. A questo punto la seconda avventura la vorrei molto più orientata all'uso della testa. A grandi linee gli spunti di partenza che ho formulato sarebbero questi: - ambientazione su di un pianeta morto, un mondo terraformato che a seguito di un non meglio precisato disastro è stato abbandonato, e senza manutenzione l'ecosistema è collassato ed è avvizzito. Se qualcuno ha letto Fondazione e Terra, allora forse capirà cosa intendo se gli dico che stiamo parlando di una roba simile a Melpomene - ci saranno un mucchio di rovine da esplorare ed investigare per recuperare informazioni - alla fine delle peripezie i PG se ne andranno con una mappa delle rotte commerciali della regione - delle rotte di qualche decina di migliaia di anni prima, tracciate da una razza molto potente (apparentemente scomparsa nel nulla) che controllava il settore eoni fa. - appunto per il master, rendere il più possibile claustrofobica l'ambientazione, quindi giocatori sempre infilati dentro una tuta spaziale, che "vedono" solo ciò che la torcia fissata al casco mostra loro, tanto buio, spazi ristretti, aria che finisce, etc. etc. Quello che mi manca e la ragione di questo post è qualche bell'enigma da risolvere, perchè a parte qualche banalissima porta che non si apre al momento (complice forse anche la massacrante sequenza di aperitivi - pranzi - merende - cenoni - spuntini tipica del periodo) non sono riuscito ad escogitare niente... JaN -
supporti di gioco Lista GdR Gratuiti
JaN ha risposto alla discussione di Edheldui in Discussioni GdR Generiche
non c'è di che. già provveduto a fare le apposite presentazioni =) bz JaN -
supporti di gioco Lista GdR Gratuiti
JaN ha risposto alla discussione di Edheldui in Discussioni GdR Generiche
SCI-FI Elite Plus gdr vagamente ispirato all'omonimo videogioco sotto CC bz JaN