C'è una leggenda diffusa nei caravanserragli del deserto di [sceglere il nome]: un viandante vestito di bianco con in mano un nodoso bastone da pellegrino a cui è attaccato un piccolo contenitore in terracotta per l'acqua percorre solitario le piste, persino quando il simun infuria più violento. Qualcuno dei carovanieri, reprimendo un brivido lungo la schiena, afferma di addirittura di averlo visto e di averci parlato di persona, e di aver visto da vicino un volto che nei racconti è paragonato ad una distesa di crepe su di un terreno arso dal sole di mezzogiorno. Gli attuali carovanieri lo descrivono come un vecchio dall'aspetto ripugnante, con occhi completemante neri e privi di pupille, radi capelli giallastri filamentosi, una bocca larga e priva di labbra dai denti neri ed aguzzi, e mani scheletriche con troppe articolazioni per un uomo normale dalle unghia lunghissime; e allo stesso modo lo descrivevano i loro padri; e i padri dei loro padri; e così via fino a che i ricordi del sangue non sbiadivano e si perdevano, soffiati via dal vento del tempo come la sabbia rossa del deserto. Nelle fredde notti di viaggio, si racconta con un soffio che il "Vecchio del Sale" sia un essere immortale, e che la sua esistenza sia in grado di rivaleggiare per lunghezza con quella del deserto stesso; e che i grani di sale che porta nel piccolo orcio siano in grado di garantire la salute e l'eternità, in cambio però di essere perseguitati dagli Sherilleer, i malvagi geni che causano la follia tra gli uomini.
Molto tempo fa questa regione di Yraz era governata da una razza di maghi e scienziati, arrivati ad un enorme grado di raffinatezza nelle loro ricerche combinate di biogenetica-biomanzia da essere riusciti a trovare il modo di inibire l'invecchiamento biologico attraverso un processo che costituiva nell'assorbire un particolare sostanza presente nel corpo di ogni essere organico con l'effetto naturale di rallentare l'invecchiamento, di condensarla e potenziarla magicamente, sotto forma di una sostanza granulosa; il processo generalmente coinvolgeva semplicemente piante ed animali, a vantaggio delle classi più abbienti che comunque non avevano la possibilità di farvi ricorso più di una volta, essendo le leggi al proposito molto rigide e restrittive.
Dopo un periodo di instabilità politica sale al governo un dittatore che riesce a convincere la maggior parte della popolazione a sottoporsi al processo di "estrazione" in modo da "garantire al suo amato popolo l'immortalità, perennemente fusi in un unico organismo, sintesi perfetta della Nazione unita", e a costringere con la forza i dissidenti. Si appronte così un enorme apparato magico sciantifico che consentirà di estendere l'influenza del rituale-processo chimico ad una vasta area, privandola completamente della vita e creando l'attuale deserto.
Il cosiddetto Vecchio del Sale è ciò che resta dell'antico dittatore, portato alla follia dall'assunzione eccessiva della "vita concentrata" che si è rivelata una droga dagli effetti benefici sul fisico, ma deleteri sulla mente. Il Vecchio potrebbe rivelarsi utile per scoprire vecchie conoscenze biogenetiche ormai perdute, a patto che si riesca ad interpretare i sui farfugliamenti apparentemente privi di senso.