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apetta88

Circolo degli Antichi
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Messaggi inviato da apetta88

  1. Iudicare saecolum per ignem

    Spoiler

    "Giudicare il mondo attraverso il fuoco" 

    Tratto dal Requiem, la messa in suffragio dei defunti. 

    Strilla il vecchio a quella brusca frenata, svegliandosi di soprassalto per poi mormorare smarrito, vedendosi il sotium addosso

    Cosa? Come? quando?  

    Il grido di Elvio é provvidenziale per portare all'attenzione di tutti la vera minaccia in agguato al momento. 

    Un paio dei sette ferox si lanciano contro il furgone e cominciano a graffiarne la carrozzeria. 

    Il Nonno non ha difficoltà a far ripartire il furgone e a rimetterlo in carreggiata (due di fiori su check 4) ma giusto un secondo dopo la sgommata iniziale un altro ferox esce dalla vegetazione e ti comincia a correre incontro al furgone. 

     

  2. Il Morto si rialza subito dopo l'impatto ringhiandovi contro, anche se i danni dell'urto sono ben visibili: ora poggia su tre arti, si trascina la gamba destra chiaramente fratturata e parte della spalla è lacerata.

    Ludovico spara dunque entrambi i colpi del suo canne mozze, mirando alla parte superiore del corpo, ciascuna delle due pallottole centra il bersaglio (4 di Fiori con check finale 6 per Malus Mira - 5 ) e la testa del morto, come pure la parte superiore del torace, esplode in mille frammenti cadaverici, per fortuna nessuno di essi va a insozzare il prezioso furgone.

    Elvio

    Spoiler

    La tua esortazione, a quanto pare, era destinata ad essere un veritiero quanto inascoltato grido di Cassandra.
    Dopo aver caricato il fucile, uno sguardo fuori dal finestrino ti permette di scorgere, nonostante il buio (Asso di Cuori), le sagome di uno... due... quattro... SETTE Ferox  che iniziano ad avvicinarsi al mezzo. E sono quelli che puoi scorgere dal lato in cui ti trovi, opposto a quello dove siede Ludovico che ora gioisce per il colpo andato a buon fine, probabilmente ignaro del fatto che ce ne siano altri...

     

     

  3. Ludovico

    Spoiler

    Re di coppe: Successo con risvolti negativi. 

    La manovra ti riesce come volevi, sfortunatamente non hai calcolato che la massa del Morto non è trascurabile.
    Quindi si, il Morto viene sbalzato ad almeno 3 mt da dove ti trovi ma il contraccolpo ti fa fare un minimo di testa- coda.

    Riesci a riprendere il controllo del mezzo, evitando che si cappotti o finisca fuori strada, ma nel farlo ti fermi, il muso del furgone è rivolto a circa 60 gradi a sinistra rispetto alla strada  ma sei ancora in carreggiata.

    .Quel che percepisce chi sta dentro il furgone, che stia dormendo, pregando o affaccendato in altro che non sia guardare una strada monotona e sempre uguale da circa 12 ore, è inizialmente  una brusca sterzata verso destra, seguita da un lieve impatto che vi sbalza leggermente in avanti e da uno slittamento improvviso e violento del mezzo verso destra, poi il furgone si ferma.

  4. @Iri

    Spoiler

    Mentre i due ecclasiastici si avviano verso il luogo stabilito Padre Geremia fa una domanda.

    Tu che lo hai letto, quel contratto, quali erano le condizioni per la nostra scorta?

    Dopo la tua diligente risposta il vecchio commenta pensoso

    Questo silenzio è davvero d'oro..

    Rimane in silenzio per un attimo per poi aggiungere. 

    Tante risorse spese per una scampagnata vicino Siena quando solitamente si va in posti più lontani senza nemmeno una scorta. E Fra Candido mi sembrava anche nervosetto, Santarosa deve avergli messo molta prescia.

     
    Padre Geremia, nonostante la sordità, coglie l'allegria del Nonno alla vista delle taniche e guarda il suo sotium alzando le sopracciglia, come a sottolineare qualcosa detto in precedenza.

    L'inquisitore segue coi suoi occhi annebbiati dalle cataratte la vostra breve discussione ma annuisce quando il Nonno gli fa capire che si parte.

    Spoiler

    eremita.jpg.011ec60dff7b55343dca51bf31ef4191.jpgUn insuccesso che ha effetto durevole sul Pg, tanto che quest’ultimo sarà insicuro quando si troverà in una situazione simile.

    Il viaggio prosegue sereno, avete anche possibilità di fare una sosta a Poggibonsi per sgranchirvi le gambe e pranzare (e forse è quell'ora di riposo la vostra rovina...), fino a superare Pian Dei Mori.

    Manca quindi meno di un'ora al vostro arrivo a Sovicille e il sole sta tramontando, si vede ancora bene nei tratti in pianura, un po' meno dove c'è vegetazione un po' più fitta.

    Ed è in uno di questi tratti a visibilità ridotta che Ludovico, mentre sta guidando,. vede qualcosa in mezzo alla strada, qualcosa che sembra umano ma di umano ha ben poco.

    Gli abiti sono ormai laceri e il corpo ha i segni di numerose ferite, alcune in via di necrosi, parte dello scalpo è andato via per lasciare a vista il cranio.

    Sta acquattato come una scimmia e l'impatto sembra inevitabile...

    Ludovico:

    Spoiler

    Lo vedi in tempo utile per poter reagire d'istinto, anche per il fatto che non stavi guidando troppo veloce.
    Provi a schivarlo? Acceleri? Freni di colpo?

     

     

     

  5. @Iri

    Spoiler

    Padre Geremia annuisce ad ogni  fase del ragionamento, se necessario facendosi ripetere qualche parola che inizialmente gli sfugge (anche se ormai il giovane Sotium ha imparato a scandire bene le parole per essere meglio comprensibile).

    Di certo i Templari non erano degli sciocchi.  

    Esordisce l'inquisitore

    E' dunque altamente probabile che, se hanno deciso di far affrontare a una coppa in vile metallo un viaggio così lungo, sicuramente avevano le loro buone ragioni... E anche il fatto che al suo scioglimento l'Ordine abbia riconsegnato oggetti di valore di molto superiore ma non questa coppa fa supporre che sapessero bene di cosa si trattasse e quanto valesse...

    sospira prima di continuare

    Questa questione stranisce anche me. Anche se i Templari di allora non hanno molto a che spartire coi Templari di oggigiorno, la zona è comunque sotto l'influenza della Rocca Templare Medicea a Siena ... Dunque se questa coppa è davvero a San Galgano, a Sua Santità basterebbe scambiare una parola con Renato da Chianciano [Gran Maestro dell'Ordine Templare NdM] per ottenerla in men che non si dica... Quindi perchè incaricare Santarosa [Grande Inquisitore NdM], e di conseguenza noi, di andarlo a recuperare in tutta segretezza?

    Tace per qualche secondo, un silenzio carico di senso di colpa mentre quelle domande scomode aleggiano per la cella, prima di conclude sbrigativo

    Ma sarà meglio andare a riposare, il viaggio non sarà breve nè comodo.

     

    FIRENZE, 3 MAGGIO 1958

    All'orario e al luogo stabilito per la partenza vi ritrovate. Il Magister vi ha fatto avere tre taniche di benzina e provviste per cinque giorni.

    Padre Geremia vi ha dato come destinazione Sovicille, un piccolo paese vicino Siena, dandovi piena libertà sull'itinerario da prendere e sulle soste da fare anche perchè, come da lui stesso ammesso candidamente, non saprebbe come arrivarci.

    La presenza dei due ecclesiastici non è di troppo fastidio: l'inquisitore è un tipo silenzioso che passa il suo tempo con il rosario in mano, addormentandosi spesso fra un Ave Maria e l'altro. Recita col suo Sotium, che legge diligente dal breviario i passi scelti, la Liturgia delle Ore agli orari stabiliti.

     

    Per i tre cacciatori:

    Spoiler

    Da Firenze a Sovicille la distanza è circa 73 km, per un tempo di viaggio stimato di 14-15 ore,  poichè le strade ancora percorribili versano nelle pietose condizioni tipiche del continuo decadimento di tutta la rete viaria del Sanctum.

    Partendo molto presto è quindi possibile arrivare in serata direttamente a Sovicille, sempre che tutto fili liscio e non si facciano soste.

    Sono possibili due itinerari, che differiscono per un tratta di strada parallelo che va da poco dopo San Casciano a poco dopo Monteriggioni:

    - Via Poggibonsi, unico centro abitato dove è possibile fermarsi in tutta la tratta senza dover deviare per Siena (e dunque dover affrontare la scocciatura di controlli alle porte, oltre al fatto che Padre Geremia si mostra riluttante a tale ipotesi se gliela proponete, pur senza motivare il suo dubbio). E' una tratta più lunga (15 ore) e la possibilità di incontrare Morti nel tragitto non è trascurabile.

    - Via San Donato, priva di centri abitati dove fermarsi ma la strada è indubbiamente in condizioni migliori e quindi la tratta è più veloce (14 ore) ma vi è il rischio di imboscate da parte di qualche temerario gruppo di briganti 

    Potete dunque scegliere in piena libertà che strada fare, se fare il viaggio in un solo giorno o in due, se fermarvi a Poggibonsi o andare a Siena nonostante il parere contrario dell'inquisitore, a che ora partire...

  6. Ciao a tutti, mi chiamo Silvia e sono una Narratrice di Vampiri la Masquerade.

    Cerco giocatori per una campagna di Vampiri a partenza da umani (quindi nessun problema anche da chi parte senza conoscere l'ambientazione) con Abbraccio in game.

    La campagna è ambientata nel 2016 a Miami (che però è retta dalla Camarilla... almeno per ora! :)).

    Cerco per cartaceo (ma posso adattarmi al Roll20 se avrete la pazienza di sopportarmi mentre mi adatto al nuovo sistema).

    Vivo a Gioia del Colle ma sono automunita e ho casa grande quindi posso sia spostarmi che ospitare (e inclusa nella giocata offro cena e/o stuzzichini ;) ).

     

    P.s: Se c'è un gruppo che gioca a Gioia mi aggrego anche come giocatrice!

  7. Ride lievemente al "Santità", l'ilarità di chi assiste a una gaffe.

    Oh, non mi prendete in giro... Sono ancora Eccellenza, di strada me ne manca fino al soglio pontificio...

    Guarda i cacciatori e poi gli inquisitori, squadrandoli uno a uno mentre firmano. 

    Alla fine il notaio raccoglie gli incartamenti per metterseli sotto braccio e Fra Candido allarga il suo sorriso

    Se non vi è altro, direi che potete andare. Accordatevi per una partenza celere e che Dio vi accompagni.

    E' il suo commiato prima di indicarvi la porta.

     

    Usciti dalla stanza, Padre Geremia si rivolge a Leo. Dovrebbe essere un sussurro rivolto solo al ragazzo ma il vecchio tende a parlare a voce più alta della norma, dunque è possibile per i cacciatori udirlo, sebbene con difficoltà. Conoscendo bene il suo novizio e le sue abitudini, anticipa quello che pensa possa essere il gesto più naturale per lui in questa situazione.

    Credo che per ora certe informazioni debbano rimanere confidenziali...

    Consiglia serio, dando mostra di essere meno rincoglionito di quel che a volte potrebbe sembrare.

    Dopo gli accordi logistici sul dove e a che ora vedersi, ognuna delle due fazioni torna alla propria sistemazione.

    @Iri

    Spoiler

    Per tutta la cena l'anziano inquisitore si mantiene silenzioso e silenzioso continua a essere fino a dopo Compieta, quando convoca il ragazzo nella sua cella, invitandolo a sedersi accanto a lui sul letto.

    Avanti, leggiamo questa fatidica lettera...

    commenta avvicinandosi il più possibile al sotium perchè non debba alzare troppo la voce.

    La lettera, manoscritta da una scrittura diversa da quella del Magister, recita così: 

    Cita

     

    Il luogo indicato dai neo-catari nelle loro confessioni è l'abbazia in rovina di S. Galgano, nei pressi di Chiusdino (Siena).

    Secondo alcune ricerche eseguiti da storici nella Biblioteca Vaticana, la voce potrebbe essere fondata. Sebbene siano solo ricostruzioni, sembra che la reliquia sia stata portata in Italia da un Templare di ritorno dalla Terra Santa a fine del 13esimo secolo ma, alla dissoluzione dell'ordine a inizio 1300,tale manufatto non compariva in nessun inventario delle proprietà sequestrate all'Ordine. Le fonti descrivono il manufatto in maniera povera: sappiamo che appare di metallo,di forma semplice e senza decorazioni e che vi sono incise sulla base delle scritte in un alfabeto nè latino nè greco.

    Tornando all'abbazia, essa fu abbandonata nel XVesimo secolo dopo un lungo periodo di carestie e pestilenze, il campanile crollò sul tetto distruggendolo un secolo dopo, tutti i materiali furono riutilizzati e da allora è stata lasciata all'incuria del tempo e ora non restano che rovine.

    Accanto ad essa, a meno di 500 metri, sorge l'Eremo di Montesiepi, famoso per la reliquia di San Galgano al suo interno, ovvero la sua spada conficcata nella roccia, è ben curato dai Templari che lo gestiscono essendo alquanto frequentato, soprattutto dai pellegrini che vengono a venerare la spada.

    La storia del santo è alquanto curiosa in quanto simile a quella di alcune leggende medievali mitteleuropee

    Si narra che il giovane Galgano, giovane cavaliere dissoluto e libertino, ebbe la visione dell'Arcangelo Michele che lo condusse presso Montesiepi, luogo dove qualche giorno dopo il suo cavallo si impuntò e dove il ragazzo conficcò la sua spada per consacrare il luogo. Da allora il ragazzo abbandonò la sua vita e si fece eremita.

    Durante una sua assenza, la spada subì un tentativo di furto e venne forzata da tre ladri, che non riuscendo nell'intento di sfilarla, la ruppero e l'abbandonarono.
    Uno venne fulmin
    ato all'istante, un altro annegato, mentre il terzo venne aggredito da un lupo che gli tranciò entrambe le mani (conservate nell'eremo), ma venne risparmiato all'ultimo momento perchè, pentito, invocò il perdono di Galgano.

    Al ritorno Galgano trovò la spada spezzata ma unendo i pezzi, la spada si ricompose miracolosamente.

    Da quel momento Galgano restò in quel luogo fino alla fine dei suoi giorni, morendo in preghiera sulla spada.

    Le fonti non indicano dove il manufatto dovrebbe essere nascosto ma è probabile che sia rimasto lì per secoli, ben occultato agli occhi dei più.

     

    Alla lettera è allegata una piantina, sebbene approssimativa.

    image.png.66d105cd57db3fd2c271a87fc29dc0d2.png

    Il commento di Padre Geremia , che ha seguito con attenzione ogni cosa, i parte ascoltando e in parte sforzando la vista nel seguirti mentre leggevi al lume di candela, non si fa attendere

    Tu cosa ne pensi?

     

  8. Fra Candido ignora la battuta del Nonno, liquidandola con un sorriso tirato, per poi prestare completa attenzione alle parole di Elvio. Lo scruta severo, come se ben stesse ponderando ogni virgola della modifica al contratto. Quando la voce di Elvio si spegne un attimo di silenzio precede un cenno di assenso col capo

    Ferdinando, aggiungiamo la postilla in calce, così come da lui formulata.

    Il ragazzo magro allunga le mani silenziosamente verso Leo, una muta richiesta di farsi ridare l'incartamento. 

    Il magister sorride della risposta di Leo. Un breve sguardo al vecchio Geremia che sembra, come al solito, aver capito nulla prima di dire

    Visto che siamo concordi, direi che voi potete firmare nuovamente sotto la postilla e i cacciatori firmeranno il tutto in calce.

    Incrocia lo sguardo con il notaio che a sua volta annuisce.

    Quando tutti hanno firmato apre leggermente le braccia

    Perfetto, le informazioni sono state date a chi di dovere, i patti sono chiari a tutti e voi potete partire già domani.

    Si rivolge ai cacciatori

    Avete già un mezzo o dovete esserne provvisti? Avete bisogno di qualcosa in particolare?

  9. Padre Geremia non ha chiaramente ascoltato una parola di tutto quel contratto ma appena il sotium finisce di parlare allunga una mano ossuta per prendere gli incartamenti in mano. Si muove lentamente verso il tavolo e, presa la penna che il Magister gli porge, piegato sul foglio, la testa a pochi centimetri dalla carta, verga attento e con mano malferma il proprio nome per poi voltarsi verso Leo e porgergli silenziosamente la penna. 

    Nel frattempo la risposta del Magister non si fa attendere. 

    Esattamente quanto scritto nel contratto, né più né meno. 

    Voi seguirete Padre Geremia e Fra' Leo senza abbandonarli un solo istante, verso la destinazione prefissata e ne proteggerete l'incolumità ad ogni costo

    Sottolinea queste parole ben scandendole

    Facilitarli nel loro compito non è un obbligo ma ciò che farete in più per velocizzare la missione sarà sicuramente gradito e ben ricompensato. 

    Aggiunge sorridendo

    Insomma, una semplice missione di scorta, come tante ne fate per mercanti e altre persone che per necessità o piacere viaggiano per le strade del Sanctum. 

    Lo sguardo va agli altri due cacciatori come a interrogarli sulla eventuale  presenza di ulteriori domande. 

    Quando il giovane Leo avrà firmato il Magister gli consegnerà una busta chiusa con un sigillo di ceralacca recante lo stemma del Magister con un'aria quasi solenne. 

    In questa busta sono contenute tutte le informazioni necessarie alla missione. Altro non vi serve sapere. 

    Conclude lapidario. 

  10. Il vecchio inquisitore guarda il foglio, poi il suo sotium, poi nuovamente il foglio e poi sorride

    Ah, contratto! Si, si...

    dice il vecchio mentre Leo gli avvicina gli incartamenti, che il Magister gli consegna, che il vecchio però respinge con un cenno della mano

    Sai che è compito tuo...

    mormora il vecchio, ricordandogli il motivo per cui da anni il ragazzo lo segue

    Leggi ad alta voce, meglio se in italiano, così tutti comprenderanno...

    aggiunge allora il Magister, osservando con la coda dell'occhio i tre cacciatori, particolarmente Elvio che sembra in attesa di leggere a sua volta il foglio.

    Si rivolge poi al Nonno con tono mellifluo, dopo aver sentito il suo commento

    Nel contratto vi sono tutte le condizioni, inclusa la paga che spero vi farà sorridere come state facendo ora...

    Il testo, rigorosamente in latino, recita così

    Cita

    In Nome di Dio e davanti ad Esso testimone,

    Le seguenti parti intendono stipulare codesto documento a sancire la reciproca volontà di collaborare al medesimo intento e le modalità utilizzate:

    Il Magister Inquisitorum Fra' Candido, Magister di tutti gli inquisitori in terra toscana, detto anche "Magister"

    L'inquisitore Padre Geremia e il suo sotium Fra' Leo, detti anche "inquisitori"

    Gli uomini d'arme [largo spazio vuoto], detti anche "cacciatori".

    Premesso che:

    Gli inquisitori, dato il loro voto di Obbedienza all'ordine, non possono sottrarsi dal firmare questo contratto ma è loro concesso rinegoziarne le clausole,

    Ai Cacciatori è permesso tanto sottrarsi quanto rinegoziare le clausole di codesto atto,

    Ogni informazione riguardo la missione andrà scambiata in forma esclusivamente verbale fra i contraenti ovvero in forma scritta secondo le modalità sotto indicate,

    Dopo la stipula di codesto contratto, essendo ogni cosa in esso trascritta assimilabile alla volontà diretta di Sua Santità Leone XIV, di cui il Magister è latore, ogni infrazione ad esso sarà considerato come un tradimento della fiducia del Sommo Pontefice stesso e come esso punito.

    E' accettato da ognuna delle parti quanto segue:

    Il Magister incarica gli inquisitori e i cacciatori di recarsi nel luogo stabilito e di concludere la missione con la maggiore solerzia e discrezione possibile.

    Agli inquisitori è richiesto di accertarsi della veridicità di quanto il Magister ha appreso ed eventualmente continuare a indagare, anche in altri luoghi, qualora le circostanze lo richiedano, informando il Magister di ogni evento rilevante.

    In caso di non veridicità, gli inquisitori e i cacciatori si impegnano a tornare immediatamente presso il Magister per riferire quanto appreso.

    In caso di veridicità, gli inquisitori e i cacciatori si impegnano a recuperare quanto richiesto e a recarsi direttamente presso la Santa Sede, previa missiva informativa al Magister che si occuperà di informare tempestivamente chi di dovere.

    Ai cacciatori è richiesto di seguire gli inquisitori in ogni spostamento e di garantire la loro incolumità da qualsiasi minaccia possa nuocergli o rallentare la loro missione.

    Il compenso per i cacciatori è stimato a 6 scudi cadauno per ogni giorno di missione, il cui inizio è fissato dalle Laudi, nonchè vitto e alloggio alle stesse condizioni degli inquisitori, ciò vuol dire a titolo gratuito negli ospizi ecclesiastici. Ogni altra necessità va esposta, specificando che si viene a nome del Magister, all'abate o alla badessa del più vicino convento che ne valuterà la congruità.

    I cacciatori, qualora rimangano offesi nell'adempimento della loro missione, verranno immediatamente esclusi dagli obblighi materiali, ma non da quelli morali, previsti dal suddetto contratto. Essi verranno liquidati con l'importo dovuto fino a quel momento e ricoverati in un ospizio francescano fino a completa guarigione. Nel caso di menomazioni permanenti, sentiti gli inquisitori per l'accertamento della dinamica, si valuterà un eventuale risarcimento per il danno subito.

    Tutte le comunicazioni per via scritta al Magister vanno trascritte in lingua latina e consegnate in plico sigillato con ceralacca e segnato dall'anello di Padre Geremia e consegnato brevi manu a un membro dell'alto clero (Vescovo o superiore) con la raccomandazione di avvertire il Magister di mandare un novizio di fiducia a recuperare brevi manu detta missiva.

    Questo si pattuisce, nel Nome Santissimo di Nostro Signore Onnipotente.

    Firenze, 2 Maggio 1958
     

    [Firma del Magister Inquisitorum]
    [Spazio per le altre firme]     

    Conclusa la lettura il Magister vi scruta, studiando le vostre reazioni


    _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

    @Nivix @nanobud @Fog

    Spoiler

    L'offerta è indubbiamente vantaggiosa, a partire dalla paga (per darvi una idea : Padre Geremia, un inquisitore praticamente a fine carriera, prende quanto voi e la paga di un operaio è 3.5 scudi/die. Voi, per un incarico di scorta, chiedete intorno ai 4.5/5 scudi/die) fino al trattamento (vitto, alloggio, cure mediche, equipaggiamento) equiparato a quello degli inquisitori (solitamente, anche quando lavorate per gli ecclesiastici, siete abituati  a condizioni più modeste).
    Il risarcimento, poi, è una clausola davvero eccezionale: solitamente la regola è "se succede qualcosa alla merce o al mercante voi non beccate un centesimo, se vi fate male fatti vostri!".

    @Iri

    Spoiler

    Da notare come la paga giornaliera offerta ai cacciatori sia il doppio della tua (3 scudi/die)!

    Questo, il contratto e la segretezza imposta sono circostanze davvero eccezionali nel tuo lavoro.
    Ti è inoltre facile comprendere quanto questo contratto sia "blindato", non lasciando nulla al caso.

     

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  11. Padre Geremia fissa coi suoi occhi, chiaramente poco funzionanti, i tre sconosciuti mentre si avvicinano.

    Grazie a dio la sua sordità gli impedisce di cogliere il carattere informale della conversazione e si limita a sorridere. Ode particolarmente bene le parole di Leo, la cui voce ode benissimo.

    Li squadra tutti con insostenibile lentezza e poi altrettanto lentamente inizia a parlare

    Come ha detto il mio giovane sotium, per il quale nutro infinita stima e affetto, poichè mi fu affidato tanti anni fa...

    E probabilmente continuerebbe a declamare uno dei suoi soliti sproloqui pieni di dettagli  inutili a cui il povero Leo sarà anche abituato ma i tre cacciatori assolutamente no... 

    Fortunatamente per tutti, alle sue spalle la porta viene spalancata e un giovane novizio fa cenno di entrare.

    I cinque entreranno dunque nell'ambiente che Leo già conosce e che dall'ultima visita è rimasto pressocchè immutato.

    Fra Candido è seduto alla scrivania e si alza immediatamente vedendoli. Alla sua destra un ragazzo occhialuto, magro e silenzioso.

    La Pace sia con voi. Vedo che siete riusciti a ricevere il messaggio in tempo. Temevo avreste fatto un giro troppo lungo... 

    Commenta il Magister.

    Ma credo siate tutti avidi di spiegazioni, giusto?

    Prende dalla scrivania un foglio scritto in bella grafia

    Come anticipato, le informazioni saranno date solo dopo 'la firma di un regolare contratto, che il nostro notaio autenticherà

    indica con un dito il ragazzo occhialuto che risponde con un cenno del capo. Il Magister fissa Geremia 

    Prima gli ecclesiastici....

    Padre Geremia rimane immobile, allorchè il Magister alza la voce

    Ho detto, bisogna firmare il contratto...

    Padre Geremia sembra svegliarsi

    Castrare il gatto? Siamo venuti fin qua per questo?

    Chiede al suo sotium guardandolo smarrito

     

    • Haha 2
  12. FIRENZE, 2 MAGGIO 1958

    Come ogni giorno, il sole del mezzodì batte sui tetti di Firenze. Il suono dei sei rintocchi, che ricordano alla popolazione che è ora di fermarsi dall'affanno giornaliero e rivolgere la propria anima all'Onnipotente in una veloce preghiera, accompagna tutti voi: il giovane frate Leo che insieme al suo Inquisitore canta i Salmi nel convento adiacente come pure i tre cacciatori che si dirigono a Palazzo Spini secondo quanto richiesto dalla lettera.

    Yelena, Elvio e Ludovico vengono quindi accolti nel palazzo e fatti attendere in una piccola ma comoda sala di attesa. Niente di sfarzoso o pacchiano ma sicuramente un ambiente ricco e confortevole.

    A conclusione dell'Ora Media Sesta, Frate Leo e Padre Geremia vi raggiungono dopo essere stati raggiunti in chiesa e avvertiti da un novizio.

    Appena entra nella stanza, Padre Geremia socchiude gli occhi e sussurra all'orecchio di Leo, come spesso capita in queste situazioni, per cercare di evitare figuracce

    Chi sono? Quanti sono?

     

  13. Frate Leo

    Cita

     

    La nuova risposta, accompagnata da quella reazione di pentimento, sembrano soddisfare il Magister, i cui tratti del volto si fanno più sereni e il tono più paterno.

    Davvero notevole. Sei molto acculturato per essere così giovane. 

    Sorride alzandosi in piedi mentre Padre Geremia, come sempre in queste situazioni, assiste muto al dialogo. Sarà tua cura, come sempre, ragguagliarlo su quanto detto in separata sede.

    Questo semplifica le cose, meno nozioni da doverti spiegare.

    fa il giro del tavolo lentamente mentre parla e si poggia al tavolo dandoti le spalle.

    Il Graal... chi sa davvero se esiste...

    continua a parlare, rivolto a te ma guardando la parete.

    Santarosa dice che è così, che ci sono scritti che ne comprovano l'esistenza negli archivi del Vaticano. 

    scuote la testa come a dire che gli sembrano baggianate

    E sembra che durante un interrogatorio sia emerso che ci sia un gruppo di eretici alla ricerca del manufatto.

    Lo sguardo incontra quello del sotium con severa determinazione per poi passare a Padre Geremia

    E la lunga esperienza di Padre Geremia sarà sicuramente di aiuto nel giudicare la veridicità di certe voci e l'autenticità di eventuali ritrovamenti.

    il Magister tace per un istante per poi cointunare con un tono più tranquillo

    Ho già preparato tutto per il vostro viaggio. Il Capo degli Excubitor della città si sta mettendo in contatto con un gruppo di mercenari fidati. Se accetteranno, si partirà già il 3 Maggio.

    Annuncia tornando dietro la scrivania, col tono di chi non accetta discussioni

    Ora andate pure a riposare. Il viaggio è stato lungo e lungo è quello che vi aspetta. Vi auguro buona serata e che Dio sia con Voi.

    Conclude accommiatandosi sbirgativo.

     

     

  14. Rassicurato dalle parole del cacciatore, Valerio sorride, voltandosi verso Yelena

    Bella, intelligente e diligente...  Se avessi anche un'anima saresti perfetta...

    Un commento accompagnato da un occhiolino, come a dire che quel pensiero così medievale non gli appartiene, se ne fa solo gioco.

    Il resto della serata scorre in maniera serena e conviviale e si conclude con il riposo in alcune stanze che Valerio ha fatto preparare, come sempre.

    Frate Leo

    Cita

    Il fatto che tu non rida e mantenga un decoro in quella situazione sembra indubbiamente fare il suo effetto, tanto che il rigido Magister non trova nulla da imputarti.

    Ascolta la tua spiegazione con attenzione e senza parlare, nè fare correzioni. Anche se forse qualche appunto lo ha, lo tiene per se.

    Il ragazzo ha studiato molto e con attenzione, non c'è che dire.

    Commenta infine il Magister a Padre Geremia prima di inasprirsi leggermente 

    Anche troppo...

    Prosegue tornando a te

    Sai che l'ultima parte del tuo racconto è pura eresia? Vediamo se ti ricordi quale...

     

  15. Valerio ride del motto del Nonno

    E ti fai anche pagare poco...

    commenta mentre si dirige verso l'interno della Domus Populi, sempre con la mano sulla spalla del Cacciatore.

    Ho un rosolio che mi ha portato mia zia che è la fine del mondo

    Ribatte socchiudendo gli occhi rivolto a Yelena.  Uno sguardo interrogativo a Elvio alle sue parole

    Cosa da sistemare? 

    Lo sguardo va velocemente alla meccanica per fermarsi sul Nonno, come a chiedergli lumi.

  16. Le parole di Ludovico stendono un sorriso sul volto dell'Excubitor 

    Però solitamente ci mandano pizzini sgualciti col primo che capita, non plichi sigillati con la ceralacca e il sigillo di un Magister Inquisitorium portato da un novizio...

    Commenta sorridendo al Nonno per poi cingergli cameratescamente le spalle con il braccio

    Ma si, certe cose si discutono meglio seduti e coi bicchieri pieni!

    Conviene annuendo, lo sguardo si sposta verso Yelena che legge, l'espressione si fa seria

    "finalità riservate", "missione conclusa a incarico ultimato", "dettagli in loco ed esclusivamente in forma verbale"... 

    Ripete pensieroso, come fra se e se, non aggiungendo altro.

     
  17. Il saluto è caloroso per tutti ma leggermente diverso per ciascuno, dall'abbraccio quasi fraterno col Nonno alla stretta di mano cordiale a Elvio, fino al cenno della mano, come a toccarsi la tesa di un cappello invisibile, per Yelena.

    Valerio osserva pensoso la lettera che passa di mano in mano. Non la ho aperta, non mi permetterei mai... spiega socchiudendo gli occhi Ma sarei curioso di sapere cosa ci sia scritto... prosegue colmo di curiosità per poi tornare al Nonno e alla sua domanda Bah, diciamo che è la solita storia... alza le spalle a volte non si fanno vedere per mesi e poi arrivano tutti insieme. Ora la preoccupazione più grande sembra essere la vecchietta dalla lingua lunga a tre isolati da qui che continua a fare luuunghe confessioni. sospira sarà una primavera movimentata... ridacchia 

  18. Spoiler

    Per rendere più scorrevole la narrazione, le parti riferite a un giocatore unico saranno colorate come segue

    Irene/Vanni

    FIRENZE, 28 APRILE 1958

    Lo studio di Padre Filippo, detto "Fra' Candido",  in Palazzo Spini è abbastanza umile e spartano per essere quella di un Magister Inquisitorum. Se non fosse per i pesanti drappi di velluto rosso alle finestre e un ritratto raffigurante lo stesso si potrebbe quasi pensare di trovarsi nello studio di un comune membro dell'intellighenzia gesuita.

    E' seduto dietro la scrivania che tu e padre Geremia lo trovate, chino su quei fogli sui quali verga parole che non avete tempo di leggere perchè, sentiti i vostri passi, egli vi blocca senza sollevare lo sguardo ma con un cenno imperioso della mano sinistra che si alza, con le ultime due dita e il pollice leggermente flesse, come un abbozzato saluto benedicente. Poche linee di  inchiostro ancora poi il tratto più armonico di una firma a piè di pagina prima che quella mano torni sul tavolo ad asciugare l'inchiostro su quel foglio, per poi piegarlo e sigillarlo con la ceralacca, marchiata con lo chevalier, unico gioiello indossato dal Magister.

    Finalmente i suoi occhi castani si sollevano dalla scrivania per posarsi sulla figura di Padre Geremia, ignorando completamente la tua presenza. La lettera viene affidata al giovane novizio che attende paziente alla sua destra fino alla consegna del plico, prima di accommiatarsi con un silenzioso cenno del capo e uscire chiudendo la porta dietro di se.

    "Padre Geremia, grazie di essere venuto" E' il veloce e sbrigativo saluto.

    "Buongiorno, Monsignore. Si, gli porterò il suo saluto!" Risponde sorridendo Geremia

    Filippo scuote il capo sbuffando e strabuzzando gli occhi ma non insiste oltre, limitandosi ad alzare il tono di voce a un livello che normalmente considererebbe fastidioso. "La ho fatta convocare per una questione delicata..." inizia a parlare, poi gli occhi si posano su di te e tace un istante "questo è il vostro Sotium? E' fidato?"

    "Occhi e orecchie mie, braccia e cervello nuovi di zecca che presto sostituiranno le mie" afferma Geremia annuendo con tono orgoglioso

    "Quindi parlo come se foste voi... " Si rivolge a te "cosa sai della leggenda del Graal, ragazzo?"

    FIRENZE, 30 APRILE 1958

    Il vostro peregrinare per la Toscana, la zona in cui vi muovete in questo periodo, vi porta oggi presso Firenze, città che voi ben conoscete poichè il capo della Domus Populi di Campo di Marte, Valerio Piazzai, col quale avete avuto spesso il piacere di collaborare nella bonifica di qualche isolato in cui i Morti avevano preso il sopravvento, è stato sempre ospitale e gentile con voi; avete dunque piacere ad andarlo a trovare ogni volta che tornate in zona, spesso ottenendo dei piccoli incarichi da parte di privati di cui Valerio viene a conoscenza per via della sua posizione, tendendo l'orecchio.

    Valerio vi accoglie con calore come di suo solito anche stavolta e ,dopo i convenevoli di rito, vi consegna un plico sigillato con ceralacca marchiata con lo stemma gesuita associato a un piccolo mammifero. 

    "Venne qualche giorno fa un giovane novizio gesuita a portarla di persona, da parte di Monsignor Candido" spiega Valerio "a quanto pare le voci corrono..." conclude sorridendovi.

    Chiunque sia di voi ad aprire quella lettera, leggerà il seguente messaggio:

    Spoiler

    Alle SS.VV.

    E' prevista a breve la partenza di un Inquisitore per una missione dalla destinazione e dalle finalità riservate. 

    Si necessita una scorta per detto inquisitore, affinchè possa giungere alla sua destinazione, adempiere al suo compito e tornare indietro senza innecessari ritardi o disagi di sorta.

    La missione si considera conclusa al ritorno in Firenze e a incarico ultimato, qualsiasi sia il tempo richiesto per assolvere il suddetto.

    Si prega di confermare la propria adesione o meno presentandosi di persona presso Palazzo Spini il 2 Maggio p.v. all'ora Sesta accompagnati da codesta missiva; in caso di assenso sarà compilato regolare contratto e ulteriori dettagli saranno forniti in loco ed esclusivamente in forma verbale a coloro che accetteranno l'incarico.

    Dominus Vobiscum

    Padre Filippo Franceschi 

    Magister Inquisitorum

     

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