sleepingcreep

"A onor del vero, Mastro Jeff, siamo qui soltanto per aiutare la città con la faccenda dell'acqua. Avevamo bisogno di un modo per uscire da lì, ma ci siamo sentiti in debito e, una volta fuori, abbiamo deciso di risolvere il problema di approvvigionamento idrico. Ora, Signore, non vorrei sembrare scortese, ma siamo stati onesti e vorrei lo fosse anche lei: cosa è successo qui e perché non arriva più acqua? Lei può dirci qualcosa? " Burke fece uno sforzo notevole per apparire calmo e rilassato, ma la pazienza non era stata mai una delle sue migliori qualità. Soprattutto odiava le persone inutilmente sospettose. Tra l'altro, se qualcuno aveva avuto un atteggiamento sospetto, non era certo il suo gruppo di compagni. Ma questo si guardò bene dal comunicarlo. Piuttosto, cominciò a guardarsi in giro, alla ricerca di qualcosa di insolito. O almeno, più insolito del solito.

"Questo posto brulica di gente ansiosa di fare una bruttissima fine" pensò Burke, squadrando il nuovo incontro. Non mise subito in guardia l'arco,ma si limitò a osservare l'energumeno, cercando di andare oltre le apparenze. Magari non era lui ad avere sfasciato i tubi, magari era solo lì per dare una mano. Magari era tutto un malinteso. D'altra parte, Alex aveva appena detto che non c'era segno di male, lassù. Che poi che c@##o voleva dire "non c'è segno di male" mica lo sapeva. Si rivolse allo sfasciatore dicendo "Buonsempre, signore. No, non ci interessa rubare niente, siamo qui per dare una mano alla città. Vorremmo capire come mai non arrivi più acqua da questo posto. Magari lei saprà darci qualche informazione in più..."

Burke si era già lasciato dietro la morte in passato, ma provò pena per Mike quando lo vide. In fondo, al di là del nome del proprio inseguitore, non erano riusciti a sapere molto... Meritava davvero di morire per così poco? Guidò, cercando di non pensarci, fino all'acquedotto. L'edificio non sembrava nascondere particolari segreti, ma la sua presenza minacciosa non prometteva nulla di buono. Istintivamente, parcheggiò la vettura è si mise a montare il suo fidato arco, mentre si assicurava di avere le altre armi al fianco. "Ehi, gente, sono io o mi pare che lì dentro so nasconda qualcosa di brutto? "

"Vabbè, va, speriamo che ci porti almeno a destinazione... " pensò Burke mentre si metteva alla guida della "Fuoriserie" della buonanima di Cooke. Prova pena per il ragazzo con cui ha lavorato, per tutte quelle anime perse in quel pozzo nero di città. "Tranquillo ragazzo, faremo il possibile per risolvere questo problema..." disse rivolto all'aiutante di Flint. Poi si rivolse agli altri: "Se non vi dispiace, guido io, ci so fare con le auto e non solo nel ripararle".

"Ma in questo posto non accade mai un c@%%o di normale? " pensò Burke avanzando verso l'amazzone. "Buonsempre madama Ella, io sono Burke e sono ben lieto di avere due braccia in più per aiutarci a uscire da qui... Quanto all'auto, vedremo cosa possiamo fare, mastro Flint, cercando di non darle troppo fastidio."

Sorry, era per dire "se viene qualcun altro".

Incuriosito, più che spaventato dalla presenza dell'enorme donna umana, Burke si avvicinò a Flint "Mastro Flint, che genere di aiuto può fornirci esattamente? E chi è esattamente il padrone di questo furgone? " Poi, rivolto ai suoi compari: "Penso che sia un buon momento per aspettare se arriva qualche amico di Cooke a reclamare il suo trabiccolo. Giusto per sincerarci che la sua auto sia in buone condizioni alla consegna... "

Vedendo l'enorme lottatrice, Burke ebbe un moto do curiosità: cosa aveva a che fare questa amazzone con i loro aggressori? E aveva seriamente lavorato sull'auto di un uomo che aveva cercato di ucciderlo? Si rivolse ai suoi compagni, specie all'elfa con uno sguardo interrogativo come a chiedere "E ora che si fa? " mentre chiedeva a Flint "Mastro Flint, non dubito che ci sia un prezzo da pagare per poter usare il vostro bolide. Ci dica, in che modo possiamo ripagarla? "

Probabilmente non avrebbero cavato molto da quel topo di fogna. A questo punto Burke si fece una scrollata di spalle e si diresse da Flint "Mastro Flint, quanto occorre per arrivare all'acquedotto? Avremo bisogno di provviste? "

Invidia a palate!

Burke guarda con soddisfazione il sacchetto porto da Gandolfo. "Molto bene buon uomo. Cominciavo a temere che la nostra missione finisse per essere un buco nell'acqua... Ho già visto simili creature e... Beh, le pozioni servono... " ciò detto, intasca le restanti pozioni, poi si rivolge ai suoi compari, dicendo "Bene madama Ermione, facci strada " e saluta con un cenno del capo Gandolfo "Farò ciò che posso per ritrovare tuo figlio, hai la mia parola e la benedizione del Signore della Luce. " Ciò detto, si avvia coi suoi compagni verso l'avventura, poco convinto ma con una missione da compiere.

"Jeff, eh? " chiese Burke nel tentativo di distogliere Flint dalla richiesta di Markus, mentre gli passa le tronchesine cercando di non farsi notare Beh, magari sarà bene fare una chiacchierata con lui... Che tipo è? "

Ciao @Demon_Rose_96, benvenuto nella banda!

Burke ascoltò con attenzione le storiografia di Flint. A quanto pareva, anche in quella terra non cambia a poi molto da quanto aveva visto in vita sua. Poi si rivolse al suo interlocutore "E invece questa storia dell'acqua? Cosa può essere successo e come mai non avete pensato di risolvere fino a ora? "

Burke guardò Flint, incuriosito dalla sua domanda "Onestamente? Penso solo avessero voglia di dare fastidio. Comunque, facciamo quello che possiamo per stare fuori dai guai." Dopo di che, Burke si dedicò interamente a rimettere in sesto quella che sarebbe stata la sua nuova vettura, sperando che l'interrogatorio del malcapitato andasse per il verso giusto...

Burke si posizionò nuovamente sulla vecchia carriola che stava riparando: "Ci scusi, mastro Flint, ma a quanto pare non siamo simpatici ai suoi concittadini... Una ragione di più per andare via, non crede? " è così dicendo si mise nuovamente al lavoro sul loro biglietto di uscita da quel c€%%o di città.

Prendo tutte e due, dato che sono senza arma da mischia e tengo il tubo per ricordo! Per la cassa comune, ok, basta che la tua tendenza al bere non te le faccia perdere... 😂

Finalmente questa storia di m€#%@ si era conclusa e Burke poteva tornare a mettere le mani su quel motore. "Beh, in qualche modo ce la siamo cavata. Io direi di legare questo signore come un salame e lasciare che qualcuno pratico lo interroghi" disse, scoccando un'occhiata ad Alex e Markus. "Intanto, io potrei aiutare mastro Flint a riparare l'auto. Magari la nostra amica potrebbe aiutarmi, credo che i suoi occhi sarebbero molto preziosi" disse rivolto all'elfa. Ciò detto, si avviò verso l'officina. Poi,voltandosi verso i compagni, esclamò "Comunque grazie per avermi coperto le spalle, signori, non sono certo che ce l'avremmo fatta se non avessimo collaborato". Non aspettò una risposta e proseguì.

Ne aveva piene le p@%%e di questa situazione. Aveva avvisato il poveraccio che ora gli si parava di fronte, più spavento che arrabbiato, ma quello non aveva capito che era meglio telare. Ci aveva provato con le buone e non era andata, adesso era ora di far parlare il tubo. Sperava solo di non colpirlo abbastanza forte da spaccargli definitivamente la testa, in modo da poterlo almeno interrogare. Alzò il tubo e lo calò con forza sulla capoccia dello sgherro di fronte a lui.

Burke non è uno sprovveduto e sa riconoscere una causa persa. Se l'elfo rappresentava una minaccia molto al di sopra delle possibilità sue e dei suoi compagni, questi quattro buffoni gli sembrano, invece, senza grosse speranze. Il suo unico rimorso è di non avere il suo arco, in modo da ridurli a un porcospino. Senza particolari remore, supera l'angolo, alza il suo tubo e lo rivolge verso la testa del malcapitato appena alla sua destra.

Ripenso alla mia esperienza nel fondo delle caverne sotto a Forte Metallo e rabbrividisco... Se andiamo nelle profondità, saranno necessarie torce, corde e pozioni: potrebbero essere la nostra unica speranza di vittoria. Il Signore della Luce è potente, ma il Male nel buio è sempre in agguato e, per esperienza, tende a scavare buchi profondi nei quali nascondersi. Mi guardo intorno, cerco di capire se Fiorenzo possa aiutarci con quello di cui abbiamo bisogno, poi esclamo: Soprattutto, cerchiamo di riposare: se domani partiremo di buonora avremo il favore della Luce ad aiutarci.

Diciamo che potremmo abbozzare: tipo se scrivi "c@##o" invece della parola per intero si capisce il senso e non si rovina l'interpretazione ricorrendo a "acciderbolina" o "perdindirindina" vari.

Burke si sentiva incredibilmente frastornato: per quel che ne sapeva, oggi era sfuggito alla morte un numero di volte sufficiente a esaurire la sua scorta di fortuna per un bel po'. Se finora la superiorità numerica gli aveva fatto sospettare che ci fosse ancora speranza, vedendosi sfrecciare davanti alla faccia la mazza del tipaccio appostato dietro al muro gli fece perdere anche la speranza di scappare. Malgrado le parole di sua nonna gli risuonassero ancora nella testa, pensò che se c'era musica nell'aria, somigliava incredibilmente alla sua marcia funebre. Piantò i piedi ben saldi a terra ed esclamò "Signori, non ho ben capito cosa vogliate da noi, ma non credete sia il caso di parlarne prima di sfondati la faccia?".

"Porca puttana, siamo in quattro contro uno e non sta funzionando..." pensa Burke, mentre cerca una via d'uscita da tutto questo casino in cui si è cacciato. Veloce, lancia un'occhiata ai suoi compagni in fondo al vicolo e gli urla "Temo che sarà più dura di quanto ci aspettassimo... cominciamo a squagliarcela!" prima di arretrare di qualche metro e posizionarsi dietro a un muro. Se avesse avuto fortuna, forse avrebbe potuto estrarre l'arco, montarlo e ridurre quel figlio di puttana a un puntaspilli, o almeno avrebbe coperto la ritirata agli altri. Certo, c'erano parecchi "se" nel suo ragionamento, ma aveva poco altro che la speranza, al momento.

A parte che abbiamo più culo che anima... Io me darei...