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Discussioni sul Capitolo 1
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Mi sembra una buona idea. La scheda di Robard il druido è già pronta e aggiornata. Se vuoi rifarla anche tu… come preferisci, ma non è indispensabile. Il paladino e il ladro adesso hanno un’occasione d’oro. I gargoyle sono distratti, unicamente concentrati sull’artefatto rubato (che adesso è nelle mani di Robard). Non avrebbe senso che non provino almeno a sfruttare l'occasione… e comunque non mi piace l’idea che Robard abbia salvato Tivah, condannando gli altri due alle grinfie dei gargoyle. Facciamo così, cancello la tua giocata, muovo il ladro e il paladino, poi tu giochi Tivah e il druido. Poi si vedrà… P.S.: Due post settimana vanno più che bene. Ma anche uno, se non diventa un’abitudine e/o non ti fa perdere il filo del discorso… -
Discussione sul Capitolo 2
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Ragazzi ho il pomeriggio pieno. Sicuramente per domani proseguirò col gioco e sbloccherò le risposte. -
Oropher, Maestro del Sapere L’odore della carne cauterizzata fa uno strano effetto mischiandosi con quello medicinale delle bende, rendendo il vostro luogo di rifugio, già affollato da uomini sudati e malandati, ancora più irrespirabile. Kalyst il cartografo se ne sta lì, sdraiato, col sorriso stampato, come se fosse reduce da una lobotomizzazione, più che un’amputazione. Erwen lo osserva. È pensierosa, forse si interroga se la sua volontà di salvarlo, dunque di restituirlo un giorno ai suoi cari, sia realmente stato un gesto così altruistico. A riguardo Meglor si era già espresso. Adesso la questione lo riguarda relativamente. Si limita a ripulirsi dal sangue, indifferentemente, come avrà fatto innumerevoli volte dopo una qualche battaglia. Il resto del gruppo ti segue come una scolaresca in attesa della prossima lezione. O meglio, del prossimo prodigio per sbalordire gli astanti quando torneranno alle loro taverne. Purtroppo le silenti e riservate biblioteche di Ishar sono un lontano ricordo. Scostata la tenda che vi separa dall’esterno e tuffandosi nel cuore della notte, Alexis si avvia alla ricerca di Grimm insieme ad Alduin Freccia Funesta e agli altri. Osservi il glifo tracciato con precisione magistrale, e quando i tuoi sensi avvertono che l’evocazione è andata a buon fine, il mondo spirituale vi avvolge con un abbraccio che mette i brividi. Anche la vivacità del caminetto viene smorzata, proiettando sulle mura riverberi blu e viola. Finalmente appare la figura di un uomo anziano, avvolto in una tunica verde scuro. Il suo sguardo rivela un’intelligenza vivace, per quanto disciplinata e autorevole. «Il mio nome è Hanzerleier Joserghed Votolos, più comunemente noto come “professor Votolos”» la sua voce riecheggia sull’ “ohh” di stupore degli astanti. «È un onore essere convocato da un Maestro del Sapere. Dalla “finestra” che si affaccia dalla mia realtà, ti osservavo mentre riflettevi sul messaggio che ho lasciato, tempo addietro, sul monolite all’ingresso del Tempio. Dal nostro piano dimensionale godiamo, se così si può dire, di un certo legame con i luoghi materiali per noi più significativi. Come quello della nostra dolorosa dipartita, ahimé. È una catena che ci attrae e ci respinge allo stesso tempo. Chiedo venia. Non posso esprimerlo in parole mortali meglio di così. Ne è passato di tempo. Almeno trent’anni, facendo una proporzione rispetto al vostro scorrere del tempo. Deduco che la Chiesa si sia decisa a mandare una seconda spedizione. Se la cosa sia un bene o meno, mi riservo di tenerlo per me… Ma basta con gli indugi. Per quanto mi tratterrei di buon grado a discutere con un Maestro del Sapere, il patto tra di noi, ossia il vincolo arcano che ci unisce, mi impone di rispondere ad una singola domanda. Se vuoi amplificare gli effetti di un incantesimo, puoi avvalerti dell’assistenza di Erwen E così farò al meglio delle mie conoscenze… augurandoti di riuscire dove io stesso ho fallito, se è quello che desideri.» Il professore ascolta accigliato la tua domanda. Poi abbassa gli occhi, preannunciando la risposta che segue: «Con mio rammarico devo ammettere di non conoscere un sistema per sbloccare quel monolite. Altrimenti io stesso lo avrei usato per farlo a suo tempo, ricongiungendomi con i miei uomini, o almeno liberandoli da quella maledetta trappola. Perché sì, quel Tempio è stato concepito proprio come una trappola. Tuttavia… il fatto che sia ancora chiuso, potrebbe significare che c’è ancora qualcuno di vivo che sta trattenendo. Ma chi? Mi dispiace non poter esserti molto d’aiuto. Però posso condividere con te una mia teoria. Sicuramente il Tempio prevede un sistema per permettere ai suoi celebranti di entrare o uscire senza rimanerne intrappolati. Forse una chiave, forse una parola d’ordine… o forse entrambi. In virtù del tuo potere di evocare qualsiasi spirito, da qualsiasi piano, al tuo cospetto, fossi in te evocherei il gran sacerdote che presiedeva alla celebrazioni. Sarà vincolato come me a risponderti al meglio delle sue possibilità. Per me è stato un piacere. Per lui probabilmente no. Ma non consiste in questo il fascino del potere arcano? Adesso devo andare, sento di aver assolto al mio compito. Buona fortuna, e attenti ai gargoyle…» conclude dissolvendosi in una nube di vapore bluastro. Un senso contrastante tra eccitazione e sgomento attanaglia il resto della spedizione. Lo sguardo di tutti è incollato sul punto in cui è accaduto l’evento, e probabilmente ci resterà incollato per parecchio…
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Alexis Yurol è visibilmente soddisfatto dalla tua reazione. «Beh, sentirmi appellare come “coso” mi lascia sperare in un qualche miglioramento nel nostro spumeggiante tête-à-tête» sorride da far suo. Prima che tu possa reagire – da far tuo – si incanala nel suo solito flusso verbale. «Notavo giustappunto quelle magnifiche sculture… sì, proprio quelle appollaiate sui bordi delimitanti le mura dal tetto. O di quel che ne resta almeno» ti indica puntando verso l’alto, più col naso che col dito. Aguzzando bene la vista, anche tu riesci a vederle, seppur non al primo tentativo. Sono statue non dissimili da quelle che prima avete intravisto tra le guglie del Tempio. Omuncoli alati, per qualche motivo immortalati in espressioni grottesche. Praticamente indistinguibili dalle pietre circostanti se non ponendo una particolare attenzione. «Tuttavia» riprende baldanzoso «non richiamavo la sua cortese attenzione… come dire… a scopo turistico. È che… non vorrei spararla grossa... ma scommetterei che quando siamo arrivati, quelle statue non ci fossero affatto. Ammetto di non essere il più credibile dei testimoni. Sono io stesso a prendere con le pinze tutto quello che dico. Eppure su una cosa posso testimoniare senza timor di smentita: che l’infuriare della tormenta ben si sposa con l’espressione corrucciata, seppur incantevole, del suo volto… Ma forse la mia lingua ha ecceduto nuovamente in quanto a lunghezza. Spero che l’affronto non rievochi la relazione tra le mie terga e qualche povera testa equina…» china il capo simulando compunzione. Non è chiaro se Yurol abbia inscenato un pretesto per rivolgerti un “complimento” nel suo stile, o se ci sia del vero sulla questione delle statue. Fatto sta che più le osservi, più ti senti osservata a tua volta. Yurol: «Eh già. Fanno anche a me lo stesso effetto. Ma saltando di palo in frasca… detto tra di noi, anche io avrei caldamente sconsigliato la somministrazione della droga al già sofferente cartografo» aggiunge, probabilmente mentendo. «Povero Kalyst! Questi elfi credono di saper tutto. È un bene che ci sia qualcuno come lei, che ogni tanto li rimette in riga. Detto ciò, potrei fregiarmi dell’onore di accompagnarla alla ricerca dei tre nani dispersi? Prometto di non proferir parola alcuna.» Il suo sorriso si allarga quasi da orecchio a orecchio, scommettendo tutto sul tuo pietoso consenso. Ad ogni modo, quando il tuo sguardo ritorna sulle statue, ti accorgi che il loro posto è adesso vacante…
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Muovo Grimm, Chierico di Amdar Il mio stesso sangue, ormai gelato, mi imbratta come una maschera viscosa, accecandomi. Provo a farmi leggero, se la cosa può avere materialmente un senso. Il povero Borovold ce la sta mettendo tutta, lo conosco, ma la sua presa non reggerà all’infinito e non ho la più pallida idea a quale altezza ci abbiano trascinato quegli esseri. Mi sorella poi, è una pazza… ma in senso buono. Non finirà mai di stupirmi. Stringo i denti, aspetto che mi abbia usato a mo’ di scaletto, per raggiungere gli "inquilini al piano di sopra"… e portargli le sue, le nostre, rimostranze. Ma a volte arriva il momento di mollare. Disse il vecchio saggio. Mi sacrifico volentieri. Sgraverò il buon Borovold del mio peso e gli lascerò una mano libera per difendersi meglio… Mentre il vuoto mi accoglie, mi affido ad Amdar, ma anche allo spesso strato di neve sottostante… e al mio considerevole girovita. Sarà un bel tonfo, magari poco aggraziato, ma confido di ammortizzarlo decentemente. O almeno spero… Condizionale Se dopo la caduta ne sarò in grado, lancio un Cura Ferite Leggere per arrestare l’emorragia, e mi ripulisco il viso con la neve fresca. 2d6+SAG = 1 +1 +2 = 4; Hahaha…. Non so se devo ridere o cosa xD
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Discussioni sul Capitolo 1
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Figurati… non me la sono “presa con te”. Qualsiasi cosa decidete sui vostri PG, a me sta bene. Le giocate devono essere di vostro gradimento. Se vi divertite voi, ci divertiamo tutti. Altro discorso è se agite con le idee confuse. Se mi chiedi se Tivah può essere salvata… quando è già praticamente salva, e tu la rimetti in mezzo ai gargoyle… potrò dubitare che non hai (nella migliore delle ipotesi) seguito la dinamica degli eventi? La fiction dice che i gargoyle tendono a circondarvi e ad attaccarvi subdolamente da più lati… questa è la risposta che posso darti, ma era già implicita, appunto dalla fiction. Cito tenendo le parti che ci interessano: “(Druido/Aquila) Spicchi il volo … intercetti la guerriera dai capelli rossi … la afferri per uno spallaccio … ed entrambi planate verso l’ingresso della galleria. … Appena atterri riprendi la forma di mezz’uomo, così da comunicare a Tivah il tuo piano: far crollare l’ingresso e svignarvela col maltolto. La sua formidabile arma non dovrebbe avere problemi nello scalzare la chiave di volta, la pietra in cima all'arco della galleria… @Maestro Menatorio se, e solo se, ti sta bene questo piano e vuoi l’aiuto del druido, puoi tirare Aiutare per lui. Avendo 1 legame con te, prendi +1 al tiro. Il +1 andrebbe applicato alla mossa “Piegare Sbarre, Sollevare Cancelli” Ok, non ci saremo capiti, può succedere, ma gli elementi per capire oggettivamente c’erano. Cito: “nel momento in cui vedono sottrarsi il cerchio da sotto il naso, l’attenzione di tutti i gargoyle … è unicamente rivolta verso l’aquila prima, verso il mezz’uomo poi. … in quello smarrimento generale, per Hallek e Bob si apre uno scorcio per uscirsene vivi. Forse l’ultimo.” Il paladino e il ladro già avevano una possibilità d’oro per filarsela. La cosa migliore per salvarli era aspettarli al varco, far crollare la galleria dopo il loro passaggio, e rinchiudere all’interno il resto dei gargoyle. Invece Tivah, anziché farsi aiutare dal druido in tal senso, decide di tornare nello stesso punto in cui il druido/aquila l’ha tolta (proprio per salvarla, per giunta), per rimettersi a combattere… in inferiorità numerica, su una scala pericolante, e senza che ci fosse una reale necessità. Di nuovo: a me sta bene qualsiasi giocata. Ma se mi chiedi se Tivah può essere salvata… cosa vuoi che ti risponda? Le sorti di Tivah sono in mano a te. Dall’11 gennaio (dunque non considero le festività natalizie) al 25 marzo (ultimo tuo post), ci sono 7 giocate. Ossia nemmeno una ogni 10 giorni. Ok, aspettavi le giocate degli altri… ripeto: non ti sto imputando nulla… ma è fisiologico che postando ogni 10 giorni si perda il filo del discorso. La mia reazione (che hai interpretato come un "prendermela con te") era relativa al fatto che questa successione di giocate non-sense, per te era risolvibile con un… “sai cosa? Magari mi faccio un nuovo personaggio e riprendo con l’altro gruppo”. Come se fosse quello il problema. Inoltre interrompendo la vostra storyline nel bel mezzo… Una storyline che avrei dovuto accollarmi io, sostanzialmente giocando da solo… Converrai che non ha alcun senso. Altro discorso è se vuoi annullare la tua ultima giocata. Perché non ci siamo capiti, perché si è perso il bandolo della matassa, etc.. Ok, può capitare. Questa è una proposta che ha un senso. Infine ti spiegavo quale fosse il mio problema, che evidentemente non era ancora chiaro: sto impersonando quattro PG (e con Tivah sarebbero stati cinque) oltre a fare da GM. Per la serie: io finché reggo, reggo. Poi la corda si spezza e arrivederci … Sono un essere umano, non un cyborg 😉 I giocatori fanno i giocatori, il GM fa il GM. Entrambi devono mantenere le fiction coerente. Non è che un attimo prima gli avventurieri sono gente cazzuta che sopravvive all’inverosimile, e un attimo dopo, perché ci siamo scocciati di loro, li facciamo morire come dei fessi. Se (sto usando il condizionale) ti sei scocciato di giocare con Tivah, lascia il gioco. Anche perché potresti scocciarti allo stesso modo del prossimo personaggio, e poi di quello successivo, etc.. Se non vuoi lasciare il gioco, l’unica possibilità di cambiare personaggio è prevista se e quando Tivah fallisce l’Ultimo Respiro. Dopodiché potrai farti una nuova scheda e inserirti SE e QUANDO la fiction lo permette… che in questo caso non corrisponde con il momento successivo alla morte di Tivah. L'altro gruppo è anch'esso nel mezzo della Foresta Primordiale. Che faccio? Ti paracaduto dal cielo tipo marines? -
Discussioni sul Capitolo 1
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Sono fan dei personaggi, ma che Tivah si salvi non dipende da me. Quando il druido l’ha portata di peso (letteralmente) all’uscita della torre, era proprio per salvarla. Gli altri due, il ladro e il paladino, dovevano solo approfittare del diversivo per seguirli e squagliarsela anche loro. Invece Tivah si è buttata di nuovo in mischia… per altro rendendo ridicolo il suddetto gesto (spettacolare e cinematografico a mio avviso) del druido, nonché il piano di filarsela facendo crollare l’ingresso e bloccando i gargoyle dall’altro lato. Quindi boh… Adesso Tivah e circondata nuovamente dai nemici. La sua sorte dipende da quello che fa e dal responso dei dadi. Io posso solo rendere le sue gesta più eroiche e fiche. Il problema è questo: sto muovendo un druido, un paladino, un ladro (do ormai @L_Oscuro per latitante), ed un chierico. Dovrei muovere anche un guerriero? Ossia dovrei fare il GM e muovere cinque personaggi? Non ne ho il tempo… e onestamente nemmeno la voglia. La cosa più semplice per me è che vi atteniate all’impegno preso quando avete deciso di partecipare al gioco. Ossia di postare con frequenza e regolarità. Se non avete tempo o voglia, ditelo chiaramente. È molto meglio darci uno stop che proseguire un’avventura che è diventata un non-sense dietro l’altro. Da parte mia sono ben disposto ad accettare consigli per muovere il gioco in una direzione che vi piaccia. Più di questo non posso. Quello che non posso (e non voglio) e dirvi cosa dovete fare. Ossia dovreste fare quello che vi piace. Se giocate scocciati ne risente l’esperienza di tutti. -
Discussioni sul Capitolo 1
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Vorrei semplicemente capire cosa devo fare, visto che @L_Oscuro da una parte dice che è intenzionato ad andare avanti, dall'altra partecipa con una lentezza a dir poco esasperante. E quando lo fa, giustamente non ricorda il chi, il cosa e il perché. Ha sempre addotto a cause nella vita reale, ma dal suo profilo vedo che posta più volte al giorno su altri PbF. Gli ho chiesto se avesse ancora voglia,. Mi bastava un sì o un no, senza spiegazioni, e mi ha detto di sì. Ho chiesto in cosa potevo rendere il gioco più stimolante, e non ho avuto risposta. L'ho accontentato accordandogli un stile di gioco più cazzeggiante, nonostante avevo specificato che l'avventura doveva avere dei toni cupi. Era richiesto che bisognava almeno conoscere un po' le regole (o comunque avere lo volontà di impararle) e a distanza di mesi non sa che mossa fare quando tira una freccia. Mi chiede di riassumergli la situazione. Lo faccio, e comunque non risponde lo stesso... e da allora sono passati (li conto fino ad oggi) 12 giorni. Cerco di essere sempre diplomatico, ma il lasciare appesi gli altri così, va oltre la maleducazione. Sembra ci sia una volontà precisa di prendere per il cul0. Dragon's Lair dovrebbe implementare la possibilità di segnalare questo tipo di utenti, in modo che chi inizia un PbF sappia in anticipo con chi ha a che fare... ... Tornando a noi. Il riunirvi all'altro gruppo sarebbe stata questione di 3-4 post al massimo. Non 3-4 post a persona, ma 3-4 post in totale. Avete la possibilità di uscirvene dalla torre dei gargoyle, e la chiave per sbloccare l'entrata al Tempio. Ho fatto di tutto per velocizzare la cosa, senza usare i "superpoteri" del GM, ma muovendo i personaggi lasciati vacanti. Se vuoi unirti all'altro gruppo, c'è un Chierico che è rimasto senza giocatore. Altre possibilità non ce ne sono. Per la serie: non posso farti "piovere dal cielo" nel mezzo della foresta. Per me è ok, ma dovresti leggere quello che è successo nel 2° capitolo e agire di conseguenza. Continueresti anche a giocare con Tivah? -
Discussioni sul Capitolo 1
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Per la cronaca sto aspettando la giocata di @L_Oscuro O quanto meno sue info riguardo cosa intende fare con questo PbF -
Discussione sul Capitolo 2
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
E' +1 perché si somma il punteggio in Lealtà che ha Meglor, che è appunto 1. -
Tutti (tranne Grimm) Infine la tormenta sopraggiunge in tutto il suo furore. Il rudere che vi accoglie oppone una dignitosa resistenza, soprattutto in virtù delle precauzioni che avete preso. E per quanto l'idea non rappresenti l’emblema della virilità, lo stringervi l’un l’altro vi è sicuramente d’aiuto. Alduin Freccia Funesta prende improvvisamente la parola, svettando su quelli rannicchiati nei loro mantelli. «È passato troppo tempo dalla partenza di Grimm, Mèla e Borovold. A qualsiasi cosa servisse il loro rituale, dubito che adesso se la stiano passando bene. Mi offro come volontario per andare a cercarli. Voglio dire… parliamo delle orme di tre nani. Tormenta o meno, potrei seguirle anche ad occhi chiusi. Ma sia chiaro: la mia sarà una passeggiata rischiosa. Forse avventata... o stupida, se volete metterla in questi termini. Di certo non me ne starò in panciolle mentre loro sono in pericolo di vita. Non chiedo che nessuno si sacrifichi per accompagnarmi, ma io ho preso la mia decisione…» Gondow: «Stai scherzando spero? Due passi me li farei ben volentieri. Senza offesa per nessuno, ma il posto e piccolo, e la puzza dei piedi inizia a darmi il mal di testa. Ho proprio bisogno di una bella boccata d’aria fresca» conclude risoluto quanto sarcastico. Cosa fate?
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Grimm, Chierico di Amdar Non avresti mai sospettato che degli artigli di pietra potessero ferire come lame d’acciaio. I tagli si moltiplicano su di te senza pietà. Un sapore ferroso ti lambisce le labbra. Anche se non puoi osservarti, scommetteresti che sei ormai ridotto ad una maschera di sangue. Ti appendi come puoi, ma almeno con il braccio sano, alla catena del turibolo. Provvidenzialmente penzolava dal forte pugno di Borovold, che ormai in preda ai gargoyle sta levitando ad una discreta altezza. Il fumo dell’incenso ti avvolge come un bozzolo sfilacciato. Tuttavia non è tanto quello ad offuscarti la vista, bensì le copiose perdite di sangue. Sei completamente accecato. L’effetto è in aggiunta al danno che è stato precedentemente tirato (e sottratto). Non hai idea di cosa stia accadendo intorno a te, né tantomeno a tua sorella. Senti solo che la sua ascia si schianta ripetutamente, riecheggiando come il battere di un fabbro nella fucina. Poco dopo qualcosa si aggrappa su di te. Il cuore ti balza in gola. Più esattamente ti sta usando a mo’ di scala, infilandoti prima uno stivale nella cintola, poi uno tra l’incavo del collo e la spalla. Quella sana per fortuna. «Tieni duro!» riconosci la voce di Mèla mentre sale. Le sue intenzioni ti sono subito chiare: non solo sta aumentando il peso del carico, onde evitare che i gargoyle prendano definitivamente il volo… e voi con loro. Bensì poiché vostro malgrado state formando una catena umana, si è messa in testa di scalarla e menare un paio di colpi ben assestati ai mostriciattoli in cima. Accecato e sopraffatto dalla rapidità degli eventi, non sapresti dire se quella sia una buona idea. Sicuramente tua sorella è più coraggiosa di quanto credessi. O forse sarebbe meglio dire "incosciente"... Con il suo carico in aggiunta, i due gargoyle dovrebbero quantomeno perdere quota. Tuttavia le vostre prese, in particolare quella di Borovold, non reggeranno tutto il peso ancora per molto. Cosa fai?
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Alexis Per quanto ti aspettassi una risposta, Oropher non ha reagito affatto al tuo grosso, pesante, dito sul suo petto. E nemmeno i suoi fedelissimi. Un affronto che in altri tempi, e in altre circostanze, poteva avere un epilogo diverso. La verità è che, chi per un motivo, chi per un altro, sicuramente non siete arrivati fin qui per mandare tutto all’aria. Sicuramente non a causa di una divergenza di vedute. Sarà per questo che Meglor Arco Lunare ti ha obbedito senza battere ciglio? Può darsi. Niente più droghe per il cartografo, che paradossalmente sembrava davvero non averne bisogno. Anzi, si è ormai fissato in un sorriso ebete, distaccato, come se stesse facendo un magnifico sogno ad occhi aperti. Beato lui. Si direbbe che avevi ragione tu alla fine. Sulla questione dell’amputazione però, a onor del vero, il Maestro si è egregiamente rivelato all’altezza. Secoli di vita passati tra biblioteche e dibattiti forbiti, con altri Maestri del Sapere, lo hanno edotto sotto molteplici discipline. Indubbiamente tutto ciò esercita un certo fascino sulla “plebaglia”. Intorno al giaciglio su cui sta operando si è creato un capannello che vede/non vede, alternando curiosità e repulsione. Stringi i pugni: i tuoi appetiti di fama e gloria si fanno sempre più incalzanti. Una gloria che ti viene sottratta da quel saputello dalle orecchie a punta. Fuori dal coro, come spesso accade, c’è il solito Yurol. Se ne sta sdraiato, mordicchiando un radice di liquirizia a mo’ di sigaro, e godendosi le stelle dallo scorcio che si spalanca sul soffitto. Ogni tanto butta un occhio su di te. Non è uno sguardo da marpione, ma più uno che cerca una qualche complicità. Ovviamente si guarda bene dal rivolgerti la parola. Non che non vorrebbe, ovviamente. Ad ogni modo, dopo l’ennesima occhiata, si azzarda ad aggiungere un gesto un po’ più eloquente: ti indica un punto in alto, sul limitare tra il soffitto e la parte crollata.
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Oropher, Maestro del Sapere. Avvolto in un panno di flanella ti viene mostrato un seghetto da falegname. Restituisce un luccichio minaccioso. Meglio che il cartografo non possa vederlo. Inoltre anche il seghetto è superstite dall'incendio, mezzo carbonizzato. E già in condizioni normali era buono per ricavare i pioli delle tende, a essere ottimisti. Almeno hanno avuto il buon senso di ripulirlo con l’alcol. È il momento di rispolverare la nobile arte della medicina convenzionale. Ti sbarazzi della fasciatura sulla gamba di Kalyst. A quanto pare l’amputazione dovrà essere piuttosto alta. Ad un palmo e mezzo dall’inguine. Ma la cosa che ti fa più rabbrividire è il pus giallo-verde che si è formato nel mentre. Schiumando, emana un odore nauseabondo. L’unguento cicatrizzante di Alduin non ha sortito l’effetto previsto. Ma non è questo il momento di indagare. Siete tutti molto provati. Meglio “togliersi subito il dente”. Ripulisci la ferita mentre mentalmente, gesto dopo gesto, visualizzi tutti i passi dell’operazione. A partire dalla gestione dell’emorragia. Rimediare degli impacchi di neve compattata non sarà un problema, mentre per un laccio di fortuna basterà la cintura di un volontario. L’acqua sul “caminetto” bolle da un po’. Panni, pinze ed altri strumenti saranno ormai sterilizzati. Punzecchi la viva carne di Kalyst in più punti e a diverse profondità. Nessuna reazione, dunque nessuna sensibilità. Perfetto. Probabilmente Meglor non ha dato ascolto ad Alexis. La droga sta facendo il suo effetto… o almeno questo è quello che sembra. Il seghetto inizia il suo truculento via-vai. Il sorriso del cartografo persiste, come se alienato in un mondo parallelo, folle. Forse è meglio così. La gamba in fine si stacca. L’orrore dei presenti. «Mettetela via. Sotto molti metri di terra possibilmente.» Meglor ti assiste. Il volto impassibile, punteggiato dagli schizzi di sangue. È il momento di lavorare di fino. La cauterizzazione nei punti strategici, seguita dall’allungamento dei lembi di pelle sul moncone. Il tempo trascorre lentamente, scandendo il formarsi delle gocce che ti imperlano la fronte. L’attenta Erwen ti deterge di volta in volta. Ma alla fine ricuci il tutto, disinfettando e fasciando con una precisione maniacale. L’operazione è andata a buon fine. La soddisfazione dei presenti brilla tutta nei loro occhi. Eppure senti che c’è qualcosa che non va… un qualche dettaglio. Qualcosa che ti è sfuggito, che hai sottovalutato. La stanchezza gioca dei brutti scherzi, anche ai migliori. Riguardo i tuoi tiri
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Tutti (tranne Grimm) Meglor Arco Lunare appartiene a quella categoria di persone tutte d’un pezzo, per cui il dolore fortifica. Il dolore è un valido alleato: può (e deve) essere incanalato in battaglia. In altre circostanze può essere comunque dominato, magari con tecniche di respirazione, forgiando la forza di volontà, il controllo di sé. Il dolore non è mai inutile. Di conseguenza è relativamente scettico sulle droghe. Possono infiacchire. Fisicamente, mentalmente, spiritualmente. Un lusso che un soldato non può permettersi. Ma il cartografo non è un soldato… Meglor invece, proprio perché è un soldato, si limita ad eseguire gli ordini. Sia quando si deve somministrare pietà – sentimento che ha dovuto reprimere fin dall'addestramento in tenera età – sia quando la pietà non è necessaria... se non addirittura controproducente. Osserva nei minimi dettagli l'alterco tra il suo Maestro ed Alexis. La tensione è troppo alta. Questo non va bene. La mano sull’elsa. Pronto a intervenire se necessario. Ma non è necessario. Se gli avessero chiesto un parere tecnico, avrebbe detto che in quel discorso la pietà non c’entra nulla. Quella droga andava somministrata per ragioni di sicurezza. Kalyst stava manifestando una forza anomala, che avrebbe potuto creare problemi. Ma questo non è affar suo. L’ordine di Alexis è stato preciso: smettere con la droga. La contrarietà del Maestro è condivisibile. Eppure non si esprime con un ordine contrario. Tanto basta. Mette via la boccettina. Non è necessario che il Maestro lo sappia. La tensione con Alexis è ancora troppo alta. Potrebbe sfociare in qualcosa di peggio. Se il cartografo darà problemi, la boccettina è lì, a portata di mano… … Per quanto il riparo di Alduin offra uno scorcio incidentalmente pittoresco sulla volta stellata, non è esattamente come quello della Lanterna del Genio, una locanda di Ishar rinomata per i “piaceri di una notte”. Poco importa: quel rifugio è il meno peggio che si poteva trovare. Ben prima che il gruppo sopraggiungesse, “Freccia Funesta” si è dato un bel da fare per sistemare gli interni. In particolare livellando le macerie. Pietra dopo pietra ha ridotto i cumuli crollati qui e là, distribuendoli orizzontalmente, sulla neve che si era adagiata a livello del suolo. Il pavimento risultante non è del tutto pianeggiante, ma è perlomeno asciutto. Quando arrivate, il cartografo è ben fermo sulla sua lettiga. Silente ma cosciente, come se fosse rassegnato. Per qualche motivo sfoggia un sorriso fisso… inquietante. Lo adagiate nei pressi della nicchia che Alduin sta accatastando a mo’ di caminetto. Lo spazio è angusto. Una volta acceso il fuoco sarete sufficientemente al caldo, vi assicura. Per quanto potesse andar peggio, il malumore della squadra si fa comunque sentire. Sotto forma brontolii di stomaco, e non solo. «Dopo tutto quello che abbiamo passato, dobbiamo ritirarci difronte ad una porta chiusa…» qualcuno borbotta vigliaccamente, confondendosi col vociare degli altri. Alduin: «Poche chiacchiere! Qui, lì e lì» li zittisce indicando i punti sul muro che andranno coperti con un mantello, o altro telo a maglia fitta. Il vento che si incanala nella metropoli si infiltra particolarmente dai lati dell’edificio, piuttosto che dal grosso squarcio che si apre sul soffitto. (Considerate l’altezza di circa tre piani) Così i più si mettono all’opera, le malelingue si tengono impegnate, e dopo non molto tutto è pronto…
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Discussione sul Capitolo 2
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
@MasterX “la droga.. smettetela di dargliela” è un ordine, non un consiglio. Per cui tira 2d6+1 per “Dare ordini ad un Gregario” Da come ho capito Oropher non è d’accordo, ma non sta ostacolando l’ordine di Alexis. Quindi non c’è da tirare “Ostacolare” -
Discussione sul Capitolo 2
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
e ...................... Ok… c’è un contrasto tra PG in atto. Prima di procedere va chiarita una cosa, e la domanda va posta a @Crees visto che è stato lui a definire Meglor come personaggio. Ossia, c’è la minima possibilità che Meglor agisca stando all’indicazioni di Alexis, nonostante il parere negativo di Oropher? Non necessariamente “tradendolo il suo Maestro”, ma magari per evitare seccature, litigi nel gruppo, per vedere cosa succede sospendendo momentaneamente, etc… - In caso di risposta positiva, Alexis tira per “Dare Ordini ad un Gregario” (2d6+1) e Oropher tira per “Ostacolare” (2d6+1). - In caso di risposta negativa, nessuno tira niente: non ci sono le basi fictional per far partire “Dare Ordini ad un Gregario”, e nemmeno Oropher ha dato un contrordine specifico a Meglor. -
Retro del Tempio di Kusùlth Muovo Grimm, Chierico di Amdar Tutto sussegue così velocemente, che devo destarmi per capire se stia accadendo davvero. In tal senso il taglio alla spalla mi assicura che sono ben sveglio. Il dolore è reale. Il sangue che sto perdendo, pure. Il mostro che ho d’avanti contorce un’espressione infernale. Ma il mio pensiero va agli altri due, che ho trascinato con me in questa faccenda… È colpa mia. Devo fare qualcosa per loro, e farlo in fretta. Per ora Difendere su Mèla… poi vediamo 2d6 +COS = 1 +3 +1 = 4; -_-‘ Indietreggio di istinto. La spalla mi ammonisce con una fitta, e il bastone d’ordinanza si fa sentire con tutto il suo peso (etichetta: scomodo). C’è poco da fare: il secondo attacco del gargoyle incalza senza che possa difendermi compiutamente. Faccio una narrazione condizionale, visto che era quella la “posta in gioco”, per portare avanti più velocemente lo scontro Danni subiti 1d6 = 3 -1 (arm.) = 2; È rapido, sfuggente, mi sta alle costole e si fermerà solo quando mi avrà fatto a pezzi. Gli artigli protesi e taglienti come rasoi. «Mèla, Borovold! Tenete duro!» grido mentre cerco di inventarmi qualcosa. Secondo Difendere su Mèla 2d6 +COS = 2 +6+1 = 9; 1 presa. Subisco un altro attacco del gargoyle: 1d6 = 4 -1 (arm.) = 3; Gli artigli mi sfregiano ancora, senza pietà, ma con un barlume di lucidità… e di fede, riesco ad allungare il bastone, con il braccio sano. La punta luminosa ad un palmo di naso, acceca la statua alle prese con mia sorella, confondendola per un attimo. Spendo l’unica presa e do +1 a Mèla sul suo avversario (dunque mettendola in una posizione di vantaggio, ed esponendo l’attaccante al suo attacco) Se la caverà, ne sono certo. Adesso devo pensare al povero Borovold, prima che i due volatili lo sollevino e lo impalino su una guglia, o peggio… Difendere su Borovold 2d6 +1 = 3 +6 +1 = 10; prendo tre prese Il mio avversario capisce. Si frappone malignamente. Giocano di squadra i maledetti. Con una capriola eludo (almeno in parte) le sue grinfie, lasciandolo spiazzato, disorientato. Danno subito dal gargoyle: 1d6 = 5; Spendo la prima delle tre prese e dimezzo: 5/2 = 2,5… -1 (arm.) = 1,5 arr. a 2 danni; Spendo la seconda delle tre prese per esporre l’attaccante ad un alleato; Un salto disperato, e afferro la catena del turibolo, che ancora pende dalla forte mano nanica di Borovold. 'Vediamo se questi mostriciattoli riescono a sollevarci entrambi…' Spendo la terza ed ultima presa per dimezzare l’effetto dell’attacco dei gargoyle su Borovold. Per dimezzare intendo che si sollevano più lentamente, dunque portandosi fuori dalla portata di Mèla, ma non dalla mia (etichetta: portata lunga del bastone).
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Discussione sul Capitolo 2
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Era solo una proposta… anche per velocizzare il gioco 🙂 Gentilmente allora dovresti tirare per la mossa: La “stupidità” – o l’insensatezza – dell’ordine dipende dal fatto che la droga che Meglor sta somministrando al cartografo, sta comunque avendo un effetto, seppur più blando rispetto a prima. Dal suo punto di vista non ha alcun senso smettere la somministrazione. Al limite avrebbe senso aumentare la dose. Considera anche il precedente fail. Per cui finché non recuperi la fiducia dei tuoi uomini, pur obbedendo “lo faranno di malavoglia, assoggettati dalla tua figura, o solo per non incorrere nella tua ira.” Prima di tirare aspetta la giocata di Oropher, che immagino sia più o meno sulla scena. ***** @Crees Avendo il sabato più o meno libero, muovo un attimo io Grimm. Non avendo ricevuto conferma in tal senso, non vorrei che scrivessimo la giocata in contemporanea -
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Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Ti ringrazio sempre per la stima, che ricambio. Sul masterare direi che è soggettivo. Non a tutti piaceranno i miei wall-text, per dirne una 😉 Dimmi tu se e quando vuoi un Grimm-chiavi-in-mano, anche se in questo momento te lo consegnerei mentre è un po' incasinato... Non credo che troverò un altro appassionato di DW su Dragon's Lair. L'idea del DW Club era di radunare almeno una piccola cerchia. Cosa che non è avvenuta, nonostante lo abbia abbastanza spammato. Giustamente Dragon's Lair ha un altro target. ------------- Meglio un tiro da annullare che fermare il gioco per un tiro mancante... Comunque non decido io quando si tirano i dadi. Le mosse si attivano quando si verificano le condizioni del loro innesco. Il punto è che nonostante sia passato un mese da quando abbiamo iniziato, ti vedo ancora incerto anche sulle cose di base. Facciamo così, nel dubbio specifica la mossa che vorresti fare e lancia i dadi. Se qualcosa non quadra ti aggiusto io la giocata, si annulla il tiro, tiro al posto tuo, etc.. Sempre se mi dai l'ok, ma a patto che impari quanto prima... Cioè, la cosa ha solo uno scopo di tutorial -
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Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Riguardo il giocatore del primo capitolo - SPOILER? - comunque dovrà unirsi a voi una volta che entrerete nel Tempio. Per esperienza, le nuove reclute difficilmente vogliono rimpiazzare personaggi creati da altri. Sempre per esperienza, lo zoccolo duro dei giocatori PbF è orientato a D&D. Gli altri giochi, soprattutto quelli indie, sono più un'alternativa alla "vediamo un po' che roba è". Per carità, sono il primo a dire che sono giochi, e non vanno presi come un impegno... ma di fatto quelli che lo prendono come un impegno, sono quelli che portano avanti i PbF (per mesi/anni) e sono quelli dello zoccolo duro. Non che intenda portare un PbF per anni ovviamente. È per rendere l'idea. Come dicevo all'altro gruppo, i thread di confronto servono anche a me, per capire in cosa posso rendere il gioco più stimolante per tutti. Sono aperto a suggerimenti, indicazioni, etc., ma non ne ho ricevute. L'idea che mi sono fatto è semplicemente che i PbF non sono per tutti. Anzi, bisogna averci un certo callo. All'inizio sembrano una cosa, poi, quando ti accorgi che per funzionare richiedono impegno (e concentrazione) ti passa l'entusiasmo iniziale. Nella migliore delle ipotesi le giocate iniziano a diminuire in frequenza, qualità o entrambe. E l'ho visto sia come GM, sia come giocatore... -
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Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Spiego il problema. In questo momento, nell'altro gruppo, è probabile che ci sia un'altra defezione. Sto cercando di muovere i personaggi "abbandonati" non come PNG, ma come PG. Lo faccio per dare un margine di incertezza alle loro gesta. Ossia limitandomi alle loro mosse e affidandomi ai dadi. Trovo che sia il male minore per non pilotare troppo la narrazione... ma di questo passo non ha più senso: sto giocando da GM e muovendo tre PG (tra un po' quattro, come dicevo) E questo lo dico al netto del tempo che mi prende. In questo momento la necessità, non solo sarebbe quella di trovare qualche giocatore di rimpiazzo, ma anche qualcuno che conosca il gioco... Perché di nuovo, non ho il tempo (e forse nemmeno la voglia) di rispiegare ogni volta partendo da zero. Per ora tengo botta. Di sicuro ci sarà un calo di ritmo. P.S.: Se qualcuno ha tempo/voglia di giocare con due personaggi, "adottandone" un altro, per me è ok. -
Tutti (tranne Grimm) La luna ha già compiuto un quarto del suo arco, ed Alduin Freccia Funesta è ancora in esplorazione. Il giovane elfo – giovane relativamente alla sua razza – avendo sempre vissuto in natura, è piuttosto avvezzo nello scovare rifugi più o meno di fortuna. In questo caso tuttavia ci sono molti soggetti da riunire, e ben pochi sono provvisti delle sue capacità di adattamento. Inoltre le condizioni meteorologiche si preannunciano particolarmente avverse. Il tempo passa quando finalmente giungono buone notizie: un verso simulante un cinguettio riecheggia dalla lontananza. A modo suo sta segnalando il punto in cui dovreste recarvi. È un luogo piuttosto nascosto rispetto gli edifici più imponenti, e nonostante non sia particolarmente spazioso, offre addirittura qualche porzione di soffitto, la cui solidità è stata comprovata da millenni di intemperie. Questo almeno è quello che Meglor Arco Lunare ha interpretato dalla modulazione dei versi in lontananza. Quei cinguettii che per la gente comune sono indistinguibili da quelli degli uccelli notturni, in realtà celano una comunicazione in codice adottata dalle bande elfiche, di cui entrambi, Meglor e Alduin, hanno fatto parte. In attesa di disposizioni da Oropher, sui tempi e i modi del trasferimento al rifugio, Meglor ritorna al capezzale del cartografo. È stato costretto a legarlo. Molto più stretto di quanto non fosse prima. Nonostante gli stia somministrando la stessa droga usata da Alduin, goccia a goccia tra le labbra socchiuse, l’effetto adesso risulta molto più blando. Anzi, l’agitazione di Kalyst è così incontenibile, da sembrare quasi sovrumana. Dalla distanza la bella Erwen, simile ad una statua sul suo piedistallo, si è ritirata sulla sommità di una colonna spezzata. Se ne sta in perfetto equilibrio, cercando il favore della luna mentre è immersa nella lettura di uno dei suoi prontuari. Ripete formule e gesti, come se dovesse utilizzarli da qui a poco. (Oropher, se vuoi decidi un incantesimo di primo livello sul quale Erwen si sta esercitando) Finiti i suoi esercizi, balza giù come un gatto. Torna a far visita al cartografo. Gli terge la fronte mentre si consulta con Meglor. Le rispettive espressioni non promettono nulla di buono. Informata nei dettagli ritornata da voialtri. Erwen: «La situazione sta peggiorando» vi aggiorna. «Per operare Kalyst a regola d’arte converrebbe aspettare l’indomani. La temperatura sarà più mite, la luce più favorevole e gli operanti più riposati e lucidi. Di contro c’è il rischio che il cartografo non passi la notte…» La decisione spetta a voi, Oropher e Alexis. In accordo con Meglor, Erwen valuta... Immaginando la delicatezza della situazione, si avvicina Giselbert detto “il bello”, con fare impacciato. Ordinariamente è lui ad occuparsi sia della cucina, sia delle scorte alimentari. Giselbert: «La signorina Erwen mi ha chiesto di rendicontare… si dice così?... riguardo le razioni per il gruppo» gracida, tradendo una certa timidezza al cospetto dell’elfa. «Come sapete, il grosso è stato carbonizzato nell’incendio… comprese le mie crostate di mirtilli» trasecola, visto che erano un lusso riservato per le occasioni speciali. «Ma bando alle crostat… alle ciance, quando siamo caduti nell’imboscata, solo in pochi avevano con sé cibo e acqua. Ora… con tutta questa neve, l’acqua non sarà il massimo, ma adottando qualche accorgimento non sarà un problema. Per il cibo invece siamo messi male. Quel po’ che abbiamo recuperato dalla tenda delle provviste, frutta e carne secca perlopiù, potrebbe bastare… stringendo la cinghia… per un paio di giorni.» Erwen: «Facciamo tre» aggiunge, facendo dondolare un sacchetto contenente del leggendario pane elfico. Lo stupore di Giselbert “il bello” si accompagna ad un rossore chiazzato, che lo rende ancora più… “bello”. Il pane elfico è simile ad un biscotto romboidale, leggermente dorato e dal sapore indescrivibile. O almeno qualcuno ci ha provato, giurando che è leggero come il vento tra le foglie, aromatico come un campo fiorito, dissetante come un ruscello di montagna, ma energico come il fragore di una cascata. «Mah... Leggende» gracida nuovamente Giselbert «anche le crostate di mirtil… ehm… scusate… ma a proposito di fragore di cascat…» In effetti proprio in quel momento un tuono riecheggia in lontananza. Il vento inizia ad incanalarsi tra i labirintici corridoi della metropoli, mentre un nevischio trasversale e pungente inizia a picchiettarvi le facce. L’arrivo della tormenta è ormai alle porte… mentre Grimm, Mèla e Borovold tardano a far spuntare i loro caratteristici nasi nanici, dal loro "giro di palazzo". Cosa fate?
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Grimm, Chierico di Amdar, nel momento in cui tocchi il monolite avverti che qualcosa si è risvegliato. Qualcosa che era meglio che non si risvegliasse… ma non sai cosa. Questa è l’unica “risposta” che ottieni dalla nuda roccia, nonché lo scrupolo che sia stato proprio tu la causa di quel risveglio. Come sempre la tua fede viene messa alla prova. Ma è una lotta interiore in cui Amdar ti assiste con la sua benevolenza (Assistenza Divina). Lo sconforto che ti è stato iniettato viene subito contrastato da un’ondata di consapevolezza: la vita di Oropher sta a cuore alla divinità, così come sta a cuore a te. Sai che il tuo amico riceverà l’ispirazione giusta al momento opportuno, e tanto ti basta. … Borovold ti osserva con defilata discrezione. Come se non avessi una buona cera, ma non fosse il momento giusto per parlarne. Meticolosamente dispone i grani nel turibolo, li appicca, e inizia ad oscillare lo strumento. Avanti e indietro. Un movimento flemmatico, che spande i fumi quasi a rintuzzare le grinfie del freddo. Formato il terzetto con tuo sorella, vi incamminate costeggiando il perimetro del Tempio. Iniziate a salmodiare. Mantenete un passo composto, cerimoniale. Non rapidissimo, ma nemmeno troppo solenne. Il percorso è lungo, il resto del gruppo vi attende – e forse nemmeno comprende la necessità di questo rituale – ed il tempo minaccia di peggiorare da un momento all’altro. Ma raggiunto il retro dell’edificio, qualcosa di sfuggente attira la vostra attenzione. «Shh» vi intima Mèla, stoppandovi e tenendo l’ascia ben salda tra le mani. Lo stesso Borovold si azzitta. Non avrebbe mai osato senza un tuo preciso ordine. L’incenso perde il suo movimento, quasi rifiutandosi di propagarsi oltre. C’è davvero qualcosa che non va? Quando fai luce allungando il bastone, è ormai troppo tardi. Dai margini delle tenebre spuntano figure malignamente accucciate. Hanno la pelle grigia, ruvida, simile a quella dei demonietti scolpiti sui cornicioni… E in effetti sono proprio loro: i gargoyle! Tutto accade velocemente: Uno di loro scatta ferendoti ad una spalla. Il ghigno gode del suo gesto, mentre si prepara ad un secondo tagliente attacco. Prendi 1d6 danni = 3 -1 (arm.) = 2 Il taglio non è profondo ma è doloroso. Inoltre, essendo la tua arma bella da vedere, ma dannatamente scomoda (etichetta), nonché da impugnare necessariamente con due mani (etichetta), qualsiasi Taglia & Spacca mentre la spalla è ferita, comporterà uno Sfidare il Pericolo (di non ignorare il dolore, o qualcosa del genere)). Un altro demonietto è alle prese con tua sorella. La tormenta tirandola per i capelli. Sbilanciandola su più lati le impedisce di caricare il colpo, mentre attende il momento propizio per colpire a sua volta. Altri due si sono fiondati sul povero Borovold. Afferrandolo lo stanno sollevando in volo… per portarlo chissà dove. Se qualcuno non interviene, saranno presto fuori dalla portata delle vostre armi. Cosa fai?
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Discussione sul Capitolo 2
Marco NdC ha risposto alla discussione di Marco NdC in Organizzazione in Le Nebbie della Follia
Va bene… mio malgrado dichiaro @matteo.fauttilli fuori dal gioco. Mi spiace. Per quanto poche, mi piacevano le sue giocate. @Crees mi pare che avessi un altro giocatore pronto a sostituirlo. Detto ciò, nel pomeriggio non avrò modo di continuare il gioco. Per cui il 2° Capitolo resterà momentaneamente chiuso. Penso di continuare e riaprirlo entro domani. ********************* Avevi gli unguenti e le erbe nel tuo inventario, nel momento in cui le hai usate? Sì o no? No. Fine della storia. Certo che puoi metterti a cercare delle erbe curative in giro. La fiction dice che hai le competenze per farlo? Sì o no? Per ora no. Ma puoi Declamare Conoscenze per stabilirlo retroattivamente. Una volta che si è stabilito che hai le competenze per cercare e fabbricare erbe e unguenti curative, devi cercarle e trovarle. Discernere Realtà -> Cosa qua c’è utile per me? E non è detto che la risposta siano proprio le erbe che ti servono. D’altronde la fiction dice che siete nel mezzo di una vallata sepolta dalla neve… Non è che l'universo di gioco si modella in base alle tue aspettative. L'universo di gioco deve avere una sua coerenza. --- Riguardo i “soldati”, hai subito una mossa dura che ti ha messo in cattiva luce ai loro occhi. Puoi certamente rimediare alla cosa. In particolare c’è una mossa ad hoc: Parlamentare. Leggila bene e vedi come applicarla in-game. Se non capisci chiedi, ma parti dal presupposto che funziona su un singolo PNG. Per farla funzionare su più PNG, si richiede qualcosa che la mossa non prevede, ossia si tira Sfidare il Pericolo (che solo uno resti influenzato dalle tue azioni) Ti ho solo fatto notare che i tuoi appetiti non c’entrano con i loro. Non puoi usarli come leva per convincerli. Non gliene frega niente. I tuoi appetiti sono qualcosa che spingono te, e all’occorrenza ti danno un bonus sul tiro. Non avendo fatto nessun tiro, non capisco quale sia la tua rimostranza. Come esempio ti ho dato l'actual play di Kraad, un barbaro che ho giocato di recente. Se può tornarti utile.