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L’ho scritto come “promemoria”. Anche per me. A fine sessione, quando la risoluzione dei legami può dare un punto esperienza extra, farò riferimento a quell’episodio. Riassumendo, i legami servono a tre cose: a far guadagnare PX, a dare uno spessore narrativo (caratterizzare i PG, approfondire i BG, etc..), a dare bonus nella mossa Aiutare/Ostacolare. - Il primo punto è a discrezione dei giocatori coinvolti. In questo caso io e Knefröd. Se per lui quel legame non è stato esplorato/risolto, io non guadagnerò un PX a fine sessione. - Il secondo stabilisce un fatto che in qualche modo deve entrare nella fiction. A dirla tutta è più complicato quando i PG non iniziano insieme, come nel nostro caso. Il gioco presuppone che lo facciano, che si trovino già in medias res, e che abbiano dei buoni motivi per stare insieme (legami). Prendiamo il: “Rispetto le credenze di Daleor ma spero che un giorno si convertirà alla retta via.” Se fossimo partiti insieme (quindi sottintendendo che ci conoscevamo già) potevo avere voce in capitolo sul BG di Daleor. Ad es. avrei potuto dire che solo Khalya sapeva del contratto di Daleor (magari dicendo in che circostanza l’ha scoperto), e della sua intenzione di svincolarlo da quel contratto. Finché non contraddiceva quanto precedentemente stabilito, Knefröd non poteva opporsi - Il terzo è un banale bonus meccanico, però di difficile applicazione su PbF. In pratica, nel mentre un PG tira per una mossa, un altro PG potrebbe inserirsi per aiutarlo od ostacolarlo, applicando rispettivamente un bonus (+1) o un malus (-2) al suo tiro. In un PbF, siccome nel post precedente si sono già tirati i dadi, tecnicamente non è più possibile aiutare/ostacolare con un post successivo. La mossa Aiutare/Ostacolare è tira+Legami. Ad esempio, avendo Khalya due legami con Daleor, se volesse aiutarlo/ostacolarlo prenderebbe +2 al tiro. @Knefröd Per evitare cross post come l’altra volta, dimmi tu se preferisci “muovere” prima o dopo Khalya. Per me è uguale
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“Non ci sono turni, round o giri in Dungeon World, non ci sono regole che dicono di chi sia il turno di parlare. Invece, i giocatori si alternano seguendo il flusso naturale della conversazione, che prevede sempre un po’ di botta e risposta.” [Come Giocare] Purtroppo il botta e risposta non è possibile via PbF. Ci sarà inevitabilmente qualche sconfimento, ossia il far dire/fare qualcosa a qualcuno che non spetta a noi decidere. Finché è nei limiti della plausibilità, è un compromesso accettabile… sennò, l’unica soluzione resta di giocare ad un tavolo. Nel mio caso ho colto il passaggio: “Daleor, mentre sorpassi il grande portale in direzione della capanna senti lo sguardo della Paladina addosso, e non puoi fare a meno di chiederti se si rivelera' un problema per i tuoi intenti.” Cioè, narrativamente (immagina di leggere un libro), mi sembrava sensato dare continuità a questa frase, pur restando coerente al mio personaggio. O meglio, mi sembrava stridente che un paladino con capacità curative, abbandonasse il campo di battaglia senza prestare soccorso a chi ne avesse bisogno. Segue il passaggio: “I simboli irradiano ancora potere, e sai che l'incanto, ancora attivo, potrebbe continuare ad accumulare potere se propriamente nutrito ed indirizzato. Anche studiarlo, magari ricopiarlo, ti potrebbe permettere col tempo di creare qualcosa di simile, esponendoti a ovvi pericoli certo, ma in fondo nessun rischio e' mai troppo alto per il potere” Mi ha fatto immaginare che Daleor e Ren stessero ragionando sulla cosa. Ad ogni modo sarebbe più che lecita l’obiezione di Knefröd: “Aspé, mentre che tu hai curato l’elfo e il templare, da mo’ che mi sono messo il rubino in tasca” Avrei editato la parte finale del mio post senza problemi. Non lo avrei trovato migliorativo per la storia, ma non è detto che ciò che è interessante per me, sia interessante anche per gli altri
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Rieccomi! Approfitto dell’attesa per discutere alcune “technicalities”. Il post in questione è il l’ultimo di @Knefröd, che a scanso di equivoci mi piace molto, e non vorrei cambiasse di una singola virgola. Insomma, faccio un po’ una “chiacchierata nerd” - Un gregario è comunque un PNG. Mi riferisco a Ren. Come gregario esegue gli ordini di Daleor, ma in quanto PNG è il GM che decide come reagisce alla mia mossa (fare ciò che dico, fuggire o attaccare, che appunto funziona solo sui PNG). Ovviamente Daleor può intervenire con un ordine, anche in senso lato, ed eventualmente innescare la mossa relativa al Gregario, o intervenire personalmente (chessò, Ostacolando ad esempio), ma sono due passaggi distinti. - Le mosse determinano la fiction a livello meccanico. “Una volta che hai capito quali sono gli effetti della mossa, inseriscili nella fiction e torna alla conversazione. … Questi effetti sono sempre un riflesso del mondo della fiction in cui si trovano i personaggi; assicurati di usare la narrazione per descrivere gli effetti della mossa” [Come Giocare, Gli Effetti delle Mosse] Se il risultato di “Io sono la Legge” stabilisce che Ren scappa (non ci prova, ma lo fa)… beh, in qualche modo accade che Ren effettivamente scappi. Dire che scappa, ma a conti fatti sta sempre lì, significa trovare un escamotage per bypassare l’effetto della mossa. Come dire, sì ok mi hai tagliato un braccio, ma all’ultimo ho ammortizzato il colpo… e non me l’hai tagliato davvero davvero xD Se la mossa stabilisce il taglio del braccio, al massimo dopo puoi risanarlo, ma nel frattempo l’effetto del braccio tagliato è fissato nella fiction, e all’atto pratico non è come l’effetto di un braccio non tagliato. - Sfidare il Pericolo. Dalla narrazione sembra emergere una minaccia imminente da sventare: la paladina ha messo mano alla spada, e se non fai qualcosa in fretta attaccherà Ren. Parentesi: non era intenzione del mio PG (le ha solo intimato di dire la verità, e fino ad ora la paladina ha mostrato un temperamento controllato), ma ci sta nella concitazione della scena. Comunque, come si è detto, in genere è il GM che “chiama” uno Sfidare il Pericolo. A volte però la narrazione lo rende esplicito. Per come è stato raccontato, in questo caso potrebbe essere +DEX (mi frappongono in fretta tra le due), ma anche +INT (colpo di genio: ho ancora un po’ di potere e charmo la paladina prima che attacchi). - Meccanica dell’incantesimo di Daleor Non mi è ancora chiaro come vi siete accordati sugli incantesimi. Quanti, quali, come lanciarli, etc. Anche il 9 del tiro non è chiaro cosa implichi, e in effetti pare sia stato lasciato in sospeso. - Incanalare Energia In particolare il passaggio “mi concentro ed incanalo tutta l'energia sulla Paladina, mentre pronuncio parole dal suono gutturale”. Beh, se è stata incanalata energia del Caos… al momento la paladina è immune ai suoi effetti xD - Ammaliare Se l’incantesimo è preso dalla lista del mago, l’apparire come un amico si riferisce all’ “ammaliatore” (Daleor) non ad una terza persona (Ren). Non è detto che Khalya non consideri Ren un legame pericoloso per il suo “amico” Daleor… e in effetti non sarebbe nemmeno tanto distante dalla fiction: Ren fa gli interessi del patrono, che usa Daleor per i suoi scopi, e il fatto che scappi sembra tradire qualcosa di “inconfessabile”. Beh, come al solito ho scritto un po’ di cose, ma ripeto, non sto contestando (nemmeno in parte) il post di @Knefröd, che narrativamente mi piace così com’è. Né mi interessa influenzare l’arbitrio del master. Per quanto mi riguarda, è importante che il gioco si muova verso una direzione interessante, più che il rispetto accademico delle regole… anche se le due cose non si escludono. Anzi, teoricamente le regole dovrebbero spingere proprio in quella direzione.
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Tnx. Danno tirato 5 e scheda aggiornata.
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Hahaha sorry spero che non tu non ci abbia lavorato parecchio
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Cap.1, Un tempo di presagi.
Marco NdC ha risposto alla discussione di Crees in Discussioni in Caos Calmo
Khalya, paladina di Yvet Lorne Il via vai dei superstiti verso un luogo di quarantena mi rasserena. Almeno lì saranno al caldo, al pulito, ed il pretesto di interrogarli lì terrà ancora in vita. So bene che il solo sospetto che il Caos abbia attecchito, basti per “meritarsi” un affondo di lancia nel cuore, per venire poi ammucchiati su qualche pira. Passerò più tardi per accertarmi delle loro condizioni e per qualche domanda. «Usare il male per combattere il male, porterà solo ad altro male Ser Daleor.» Non mi aspetto che adesso lo capisca. Forse capirà un giorno. Gli avevo chiesto di descrivermi esattamente cos’è successo al capanno, ed ho ricevuto una risposta vaga. Vaga e non del tutto sincera. Quando lo vedo avviarsi al capanno, faccio per seguirlo, quando un mugolio attira la mia attenzione. Dal fango spuntano due occhi tersi come il cielo di inverno. Un giovane elfo, di bell’aspetto, boccheggia i suoi ultimi respiri: sta per spegnersi. «Ho fatto del mio meglio per evitare tutto questo. Perdonami se ho fallito», gli sussurro chinandomi su di lui. «Come ti chiami?» «Non agitarti, non ti abbandonerò.» Ha perso molto sangue. Il palmo della mia mano sulla sua giugulare tranciata. Sembra che Lèvoras, questo il suo nome, abbozzi un sorriso mentre perde i sensi. Tolgo la mano, il taglio è rimarginato. Lo affido alle cure dei soldati. È ancora messo male, ma almeno è fuori pericolo. Ci rivedremo Lèvoras. Mi rialzo. Chiudo gli occhi: ‘Stringi i denti Khalya, non è ancora finita…’ Goccio ancora sangue. Il dolore che ho preso da Lex mi fa ancora vacillare, ma il vederla premurosa col Templare è la mia ricompensa. Forse sta nascendo qualcosa tra i due, ma la gamba di lui ha un taglio orrendo. Troppo profondo e aperto per ricucirlo con le cure, seppure premurose, di lei. «Lascia che ti aiuti cara.» Se la Signora vorrà, poserà la sua mano su di lui attraverso la mia. Un fluido caldo, luminoso ed evanescente contorna le mie dita, mentre sento lo squarcio sotto, richiudersi perfettamente. «Non è questo il momento delle domande», anticipo il Templare. «C’è qualcosa di più importante da capire. Credevo che le direttive al Magister fossero di indagare sull’origine dei segni al capanno, non di dover “stabilire l’ordine” alla rivolta. Si è forse preso delle libertà?» Ascolto attentamente la sua risposta, e mentre lo aiuto a rialzarsi aggiungo: «Sono certa che converrà di mettere subito al rogo quel capanno.» Mi assicuro che nessuno mi segua mentre finalmente raggiungo il Magister. È lì che se la intende con la sua “amica”, mentre osservano un artefatto che non avevo mai visto. Una pietra rossa e luccicante. Forse un rubino. Mi avvicino per indagare, ma lei si frappone. «Ancora tu… Nel nome di Yvet Lorne, voglio sapere esattamente chi sei, e qual è il rapporto che ti lega con Daleor… e voglio la verità. Adesso!» -
Se la fiction lo giustifica, puoi/devi farlo. “Sfidare il pericolo si usa anche quando fai un’altra mossa nonostante un pericolo non previsto da quella mossa.” [Mosse, Sfidare il Pericolo] Discernere Realtà mentre sei nel mezzo di una tormenta, o sei ammaliato da un incantesimo, sono esempi lapalissiani. Direi che è un caso più border line, ma è comunque sotto tua discrezione. Se per te il tempo di una perquisizione meticolosa, rende probabile che le guardie possano pizzicarlo sul fatto, allora è Sfidare il Pericolo. Ripeto però, considera anche chi compie l’azione. La perquisizione di un uomo comune, non è professionale (rapida e meticolosa) come quella di un ladro, anzi del ladro, che in quanto PG si distingue per una certa eccezionalità.
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@Crees In riferimento a: Il passaggio Suona più come una ricerca alla buona, ma a scanso di equivoci si dovrebbe chiedere a @Gizekh il come lo fa. È quello che fa la differenza, ed è buona norma che tutti si abituino a specificarlo. Discernere Realtà ti pone come obiettivo qualcosa che non potresti ottenere, a meno che non studi attentamente qualcosa/qualcuno. Per una frugatina nelle tasche basta infilare una mano e tirare fuori quello che c’è. Non vedo uno studio attento. Un risultato di Discernere potrebbe essere: - Quel pendente che sembrava senza valore, a guardarlo meglio non è affatto un vetro colorato… - Noti il segno di un orecchino. Che nella colluttazione sia rotolato sotto quel carro? - La mano insanguinata celava un anello d’oro che ti era sfuggito ad una prima occhiata. Etc.. La pericolosità è a tua discrezione. Immagino che un cadavere per strada sia almeno circondato da un capannello di curiosi, ma tu puoi benissimo stabilire che la violenza è ormai all’ordine del giorno nel quartiere, e che la gente ormai si è del tutto assuefatta. In tal caso, una narrazione tipo “aspetto che non passi nessuno prima di rovistare il cadavere”, potrebbe non sfidare alcun pericolo, a patto di perderci del tempo prezioso. Considera anche che è un ladro, che vive di questi espedienti, e che sa esattamente come muoversi in queste circostanze.
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Cap.1, Un tempo di presagi.
Marco NdC ha risposto alla discussione di Crees in Discussioni in Caos Calmo
Khalya, paladina di Yvet Lorne Nugoli di mosche verdi-metalliche iniziano a sciamare sui cadaveri che, scomposti in un fango impastato col sangue, restituiscono al Sole un luccichio beffardo e sinistro. ‘Una strage evitabile’, ne sono certa, mentre osservo gli insetti danzare su occhi e bocche ancora sbarrati in una smorfia sovrannaturale. A qualcuno ne socchiudo pietosamente le palpebre. Cerco lo sguardo di Lex, le sue mani. Le raccolgo in grembo. «Sorella», bisbigliandole a quattrocchi «siamo chiamate ad immolarci affinché il Caos non dissemini ulteriormente i suoi orrori. A volte anche accettando un male minore… A volte anche mettendo da parte le nostre vicende personali…» Mi volto in direzione del Magister. Lex capisce a cosa mi riferisco. «Ti prometto che farò luce sulle sorti di tuo fratello. È un tuo diritto sapere cosa ne è stato di lui, ma adesso dobbiamo sfruttare ogni possibile aiuto.» È più forte di me, la abbraccio. Il desiderio ardente di guarire le sue ferite, se non quelle del cuore, almeno quelle di questa battaglia. La sento sollevata dal suo dolore, mentre lo faccio mio. «Ora scusami un attimo…» Mi giro e faccio qualche passo, per poi poggiarmi sulla spada. La vedo attraversata da un rivolo di sangue, il mio, dall’elsa fino a terra. Ordino ad alcuni soldati di prestare soccorso ai sopravvissuti. Intendo interrogarli appena si saranno rimessi. «Ser Aubert, terremo conto che l’ira di questa gente è stata alimentata da una “febbre” arcana e maligna.» Faccio cenno ai simboli ritrovati al capanno. «In quel luogo si è consumato un orrendo sacrificio, tuttavia non è stato ritrovato alcun cadavere. È mia intenzione scoprire a chi appartenesse quel sangue, per poi risalire a coloro che hanno officiato il rituale.» ‘Il vecchio giustiziato stamattina non può aver agito da solo’, penso tra me e me. ‘Dovrò accedere ai carteggi relativi al suo caso per capirci di più.’ «Lei e i suoi uomini siete molto stanchi, Ser. Apprezzo il vostro sacrificio. Avrei preferito che le cose andassero diversamente, ma abbiamo tutti fatto del nostro meglio.» Mi congedo benedicendolo. Dopodiché la mia attenzione ricade sul Magister e la sua inquietante alleata. L’ho visto accusare il potere del Caos prima, quello del templare dopo, per poi vederlo tornare travolgente e tuonante, innervato da una nuova e terribile forza. «Daleor», evito di chiamarlo “Magister” per tagliare corto con i convenevoli «è stato ardito il tuo contrordine, mentre i riottosi approfittavano già delle nostre lasche difese. È andata com’è andata, tuttavia temo che il tuo potere potrebbe essere una cura peggiore del male. Cosa è successo esattamente nel capanno mentre ero impegnata sul fronte, e cosa ha alimentato improvvisamente il tuo potere?» Con gli occhi fermi nei suoi gli sto chiaramente dicendo “non mentirmi, me ne accorgerei”. -
La pericolosità è arbitraria. “Questa mossa verrà solitamente messa il gioco dal GM. Ti dirà qual’è il pericolo mentre fai la tua mossa. Sarà qualcosa come «Devi sfidare il pericolo prima.»” [Mosse, Sfidare il Pericolo] Se dici: “Sfoggio il mio sorriso e chiedo alla signora se mi regala una veste” è probabile che il GM risponda: “La signora non ti conosce, le vesti le vende ad un giusto prezzo e non capisce cos’hai da ridere. Se non vuoi che ti mandi a quel paese, devi prima Sfidare il Pericolo” Per il resto ho solo detto cosa vedo io nella tua narrazione. Se tu vedi qualcosa di diverso, va bene lo stesso. Avremmo solo masterato diversamente
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Lo decidi tu se la stai manipolando o no. Non puoi non saperlo Se stai chiedendo una veste pulita in cambio di lavoro, allora non è Parlamentare. È una richiesta. Se la stai influenzando per farle fare qualcosa, allora è Parlamentare. Insomma... basta l'intenzione. Vuoi manipolarla sì o no? Se le stai raccontando un mare di frottole, il trigger della mossa non cambia. È il modo in cui lo attivi che è più pericoloso. Mi sembra che ne abbiamo già parlato. La leva ci può stare come non ci può stare. Dipende dal PNG, quindi dal GM. (Metto il link al tuo post, sennò chi legge potrebbe non capire a cosa ci riferiamo.)
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@Crees Capisco le tue buone intenzioni, ma ciò che stabilisci è vincolante. Non puoi contraddirti… e non è per essere pignoli, ma è proprio una regola del gioco. E invece il mio tiro sarebbe stato utilissimo: sapevo che agendo potevo solo intralciare. In quel momento lo spot light era sul Magister, aveva lui lo “scacco matto”, ed infatti non ho agito proprio per non cambiargli le cose sotto il naso. Per inciso: anche il non agire, o il far agire prima gli altri, ha un valore strategico. Al limite sarei intervenuto poi, se qualcosa fosse andato storto… ma non è andato storto nulla. Il Magister ha “imbambolato” gli elfi, i soldati hanno causato loro ingenti perdite, e da fiction gli elfi non dovevano essere più un pericolo. Invece lo sono ancora. Perché? Non serve trovare escamotage, o complicarsi in qualche modo la vita. Basta rispettare la fiction. Tutto qua. Se tu stabilisci A, i giocatori si regolano in base ad A. Se poi A diventa B, i giocatori non sanno più come regolarsi Aspé… Per subire una mossa dura, devo prima ignorare una mossa morbida. Forse ti riferisci a questo? “devi guardarti dagli elfi armati, fra le mani protese che strattonano e cercano di farsi largo oltre la lunghezza delle lance, guizzi di armi bianche minacciano di ferire i soldati ed aprire potenziali brecce e sono gli unici che in uno scontro diretto potrebbero realmente sperare di avere qualche possibilita' contro di te.” Ma qui hai solo risposto ad una mia domanda. Non puoi infilarmi una mossa morbida nel risultato di un Discernere (riuscito per giunta). Ed anche se avessi voluto usare il fail ad inizio gioco, una mossa dura non può comunque contraddire la fiction. Te ne dovevi inventare un’altra
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@Crees non odiarmi… ma devo ravvisare un’altra incongruenza nella fiction Come risultato del mio precedente Discernere, hai stabilito che (sottolineo la parte in questione): Beh, l’incantesimo è stato lanciato, gli elfi sono stati attaccati mentre erano inermi ed hanno subito ingenti perdite… Tuttavia rappresentano ancora un pericolo. O almeno questo è quello che ho capito dal tuo: A parte questo, come dicevo sopra, per me sarebbe narrativamente una pecionata attaccare gli elfi già in difficoltà, quando il mio PG si è prodigato in tutti i modi per evitare/limitare i danni. Tecnicamente poteva anche starci un terzo Parlamentare - sono cambiate la condizioni - ma a parte che poteva fallire il tiro… insistere sempre con la stessa tiritera, ripeto, narrativamente parlando mi sembrava orrendo. Quindi boh, ho proceduto con ciò che mi sembrava meno illogico… però di fatto gli elfi continuano ad essere un pericolo, e questo non sarebbe dovuto accadere. Poi c’è una cosa che non mi quadra con il contratto di Daleor e la distruzione dei segni di sangue, ma forse solo perché i loro effetti forse funzionano diversamente da come mi aspettassi. @luisfromitaly Non preoccuparti per la questione dei caratteri. Almeno su Chrome il testo è leggibilissimo. Riguardo Parlamentare, la mossa è più semplice di quanto credi. Il trigger è: hai qualche modo per far LEVA su un personaggio del GM e lo MANIPOLI. Le condizioni sono due, ma quella che ci interessa è la seconda. Stai MANIPOLANDO la venditrice, oppure le stai semplicemente chiedendo di lavorare per lei? Piuttosto, io vedo un grosso Sfidare il Pericolo +CAR, per il mare di frottole che le hai raccontato
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Cap.1, Un tempo di presagi.
Marco NdC ha risposto alla discussione di Crees in Discussioni in Caos Calmo
Khalya, paladina di Yvet Lorne Urlo a gran voce ai soldati di indietreggiare. Stringendo il ventaglio della loro formazione, ricompatteranno anche le loro fila. Sui loro volti l’inclemenza e gli schizzi di sangue. Sangue perlopiù elfico. «Sir Aubert, lasciamo che siano loro a farsi avanti. Non c’è bisogno di accorciare le distanze. Abbiamo il vantaggio delle lance: usiamole per anticiparli.» Dietro ogni singola vita spezzata c’è una famiglia che non vedrà più tornare il padre, il fratello, oppure il figlio. È un dolore che mi fa tremare i polsi. Mi chiedo se il terribile potere dimostrato dal Magister avrebbe potuto evitare questa mattanza. Cerco tra i varchi che i soldati stanno concedendo agli elfi, quei riottosi che stanno guadagnando maggior vantaggio. «Non avete alcuna speranza di sfondare!», intimo al loro indirizzo. «Nel nome della mia divina autorità: abbandonate le armi e ritiratevi!» Mentre avanzo verso di loro il mio sguardo non è minaccioso, ma implorante. -
Nessun problema. Era solo un chiarimento per me, presumendo di essere stato poco attento in qualche passaggio. Quindi grazie per il chiarimento In generale comunque conviene non complicarsi la vita. Per la serie: - Ok, hai accumulato un grosso potere. Cosa vuoi farne adesso? - Voglio fare questo… - Bene, lo fai. Oppure, se quello che vuoi fare è troppo grande rispetto il potere accumulato: - Bene lo fai ma… E qui può entrare in gioco lo “spiega le conseguenze o il prezzo da pagare e chiedi di nuovo”, un pericolo da sfidare, etc.. Lo dico perché rifarsi alle meccaniche del mago dà solo delle noie da un punto di vista meccanico, e magari è anche limitante per raccontare al meglio quel certo punto della storia. Riguardo il Parlamentare, se questo è rivolto a Ser Aubert e i suoi uomini, non vedo in cosa li stai manipolando. Se gli elfi si “imbambolano” per un po’, immagino che i soldati vogliano già approfittarne il più possibile. La tua sembra più un’esortazione che una manipolazione Per il resto... analisi è una brutta rogna
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@Crees Direi sia più sensato aspettare l'esito del post di @Knefröd prima che proceda io. @Knefröd Se ho capito bene il tuo incantesimo è un Ammaliare potenziato e "lontano" (per dirla alla D&D), più un attimo di imbambolamento generale degli elfi. Per cui c'è stato, nell'ordine: - Un tiro per assimilare il potere (Sfidare il Pericolo +COS) - Un tiro per lanciare l'incantesimo (usando le meccaniche del mago?) - Un tiro per Parlamentare conseguente all'incantesimo? Ammetto che non sto capendo bene la situazione... (post di riferimento)
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Bene. Aspetto l'azione di Daleor prima di proseguire. Riguardo il suo incantesimo, questo è customizzato, quindi può essere qualsiasi cosa, anche senza pescarlo dalla lista del mago. Se non ricordo male, la questione dell’ammaliare è stata detta off-game (in spoiler), quindi non c’è bisogno di modificare la fiction… cosa che comunque eviterai di fare. Comunque la paladina non attaccherebbe delle persone, vedendole a quel punto inermi, soprattutto se consapevole che le loro colpe sono perlopiù causate da un incantesimo.
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È un classico nella letteratura fantasy, anche senza andare necessariamente nell'heroic. Le azioni impossibili (considerando il contesto) restano tali. Quelle estremamente improbabili invece dovrebbero essere il "pane quotidiano" dei PG. Altrimenti che avventurieri sarebbero?
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@Crees A scanso di equivoci torno a ripetere che la mia è sempre una critica costruttiva. Il fatto che c’entri il mio PG è puramente incidentale. Il fine del gioco è raccontare insieme una bella storia, usando diciamo… un metodo concordato. Se non ci intendiamo, la storia che mettiamo su diventa solo confusa. In questo caso l’equivoco è evidente: da una parte io che cerco in tutti i modi una soluzione non violenta (o il meno violenta possibile), dall’altra l’impossibilità di concretizzarla, nemmeno in parte e aldilà dei risultati di dado. A volte conviene fermarsi e chiarire, piuttosto che procedere con quello che per me è un non-sense. Aldilà del rispetto della fiction (quello che si è stabilito in game) che ha un suo margine di interpretazione, però ci sono le meccaniche, che sono più stringenti. Se con Taglia e Spacca faccio 10 danni a uno che ha 5 punti ferita, le meccaniche determinano che lo ammazzo. Punto. Stessa cosa, se con Discernere si determina che la tal cosa è utile e di valore, le meccaniche determinano che quella cosa è utile è di valore. Punto. Sono concetti chiari e blindati, e affinché cambino, devono esserci dei motivi altrettanto chiari e blindati. Ad es. tiro e faccio 6-, e il GM: Quello che pensavi di aver ammazzato, si rialza in piedi. Sarà uno zombie? (Rivela una verità sgradita) Oppure tiro e faccio 6-, e il GM: La folla aumenta. Se prima una carica poteva respingerli, adesso non più. (Rivela una verità sgradita) La tua mossa dura invece è stata: “Gli elfi in rivolta stanno attaccando il blocco” Ossia non hai stabilito un motivo chiaro e blindato per cui gli elfi, prima erano destabilizzati dal fango/vulnerabili alla carica, poi non lo erano più. La giustificazione (a posteriori) che sono aumentati di numero, non aiuta, perché magari per me, proprio perché sono aumentati di numero, sarebbero ancora più instabili ed auto-lesionisti sul fango, tant’è che morivano per la pressa sulle lance. Ma non è questo il punto: nessuno è esperto di folle sul fango, e nessuno deve esserlo. È una questione “grammaticale”, cioè puramente meccanica. Il riferimento utile e di valore, chiaro e blindato, resta il tuo: “I piedi della folla elfica affondano nel fango e nella terra, essi nonostante il numero, non sarebbero in grado di respingere in dietro una carica frontale” Al limite, se vedi un misunderstanding e vuoi tagliare corto, giocati il “Spiega le conseguenze o il prezzo da pagare e chiedi di nuovo”. Ad es., io: “«Ser Aubert, per quando possibile eviteremo danni letali, ma non c’è più tempo da perdere: respingiamo definitivamente i riottosi», gli urlo, sperando che il fango a terra tolga loro stabilità, e che il dolore fisico li desti dalle brame dell’incantesimo.” Tu: “Ser Aubert scuote la testa. La folla ormai è troppa e fuori controllo. Sarà impossibile intervenire senza avere un gran numero di vittime.. da entrambi i lati. Sei sicuro di voler procedere?” Avrei storto il naso, ma mi sarei tenuta la cosa per me. Per la serie: a saperlo prima, non sprecavo tre tiri buoni. --- Riguardo la leva. La leva di Parlamentare non è la mossa in sé, ma è il suo trigger, ossia l’innesco che attiva la mossa. Se confondi il trigger con la mossa (non solo di Parlamentare, ma di qualunque mossa), resta sempre un problema “grammaticale”. Di nuovo: non lo decide né il giocatore, né il master quando si attiva una mossa. Lo auto-determina, appunto, il suo trigger. Es.: “Meno le mani” = trigger di Taglia e Spacca (attacco in mischia); Tiro i dadi, faccio 8: io do un pugno in un occhio a lui. Lui dà un pugno sul naso a me = mossa ed effetto sulla fiction. Nel nostro caso: “Qualsiasi sia la vostra richiesta, possiamo e dobbiamo discuterne” = trigger di Parlamentare (leva e manipolazione); Tiro i dadi, faccio 8: voglio che la folla si fermi. La folla si fermerà a patto che passi la giornata con loro, per renderti conto delle condizioni in cui sono costretti a vivere = mossa ed effetto sulla fiction. Qualsiasi sia la mossa non dimenticare mai i tre esiti di DW: 10+: Lo fai senza problemi. 7–9: Lo fai ma con imprevisti o un prezzo da pagare. 6-: Il GM dice ciò che succede e tu segni un PE. Ora il tuo: “la richiesta [degli elfi] e' chiara ed univoca, farli passare subito e poi ritirarvi.” È un prezzo da pagare oggettivamente incompatibile con la mia richiesta… visto che io voglio proprio l’esatto contrario: che si fermino, dunque che non passino oltre. Dov’è il mio “Lo fai ma con imprevisti o un prezzo da pagare”? Se non l’ho contestato, e perché ho immaginato che in quel momento non ti fosse venuto in mente nulla… anche se in fiction l’ho detto che era una richiesta irragionevole Su una cosa hai ragione: le mosse servono proprio a fare cose straordinarie. Siamo qui per questo, e siamo fan dei personaggi… non c’entrano i paralleli con la polizia al G8. C’entra il metodo condiviso, la grammatica del gioco. Veniamo al secondo Parlamentare, quello in cui ho fatto 10+. Da come ho capito non lo hai preso proprio in considerazione. Ora… è vero che eccezionalmente un trigger può considerarsi non valido, ma parliamo di un’impossibilità oggettiva, supportata dalla fiction. In altre parole: va giustificato. Esempio da manuale: “Un personaggio senza un qualche tipo di arma non attiverà la mossa taglia e spacca mentre combatte un drago, perché un pugno a mani nude non ha un grande effetto su scaglie spesse un centimetro. Non conta quindi al fine di attivare la mossa.” [Come Giocare, Mosse ed Equipaggiamento] Quindi ok, se prendo a pugni un drago, mi dici che non c’è una possibilità su un milione di fargli oltre che il solletico. Ma perché è impossibile che gli elfi non si fermino, né con le buone, né con le botte dei soldati? In che punto la fiction o le meccaniche lo stabiliscono? Fino a quel momento il Caos sembrava avere solo una forte influenza, non che li comandasse come dei burattini. In conclusione, ripeto, non c’entra il protagonismo del mio PG. Possono pure tagliarle la testa e giocarci a pallone se ciò aggiungesse qualcosa alla storia. Magari mi sbaglio, ma sembra che tu abbia in mente il problema e la soluzione del problema, ed anche senza accorgertene spingi verso la tua di soluzione. Nel dubbio ripropongo un passaggio chiave: “È in questo modo che si gioca per scoprire cosa accadrà. Sei coinvolto anche tu nel divertimento di scoprire come i personaggi reagiranno e cambieranno il mondo che stai rappresentando. Siete tutti partecipanti nella grande avventura che sta per svolgersi. Quindi, non fare troppi progetti per il futuro, o le regole ti ostacoleranno. Fidati, è più divertente scoprire le cose mentre accadono.” [Il GM, Obiettivi] Chissà, si poteva creare una parentesi socio-politica interessante, una contrattazione stoica e storica in cui si gettavano le basi per ridefinire il rapporto tra gli elfi e le autorità, con eventuali ripercussioni future, anche su larga scala. Per me è stata un’occasione sprecata, ma qui andiamo sul soggettivo
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@Crees Riguardo l’ultimo post, due cose. Sulla questione del terreno fangoso. Qualche post addietro, al mio Discernere “Cosa qua è utile o di valore per me?”, si è stabilito che la folla affondava nel fango, e che non sarebbe stata in grado di respingere una carica dei soldati. Ok, nel mentre ho fatto altre mosse (per forza di cose), e meccanicamente ho perso il +1, ma l’info sul fango e sull’impossibilità di resistere ad una carica… resta utile e di valore, a meno che nel frattempo non sia successo qualcosa che ne giustifichi il contrario. Chessò, l’entropia del Caos ha malignamente seccato il fango, o qualcosa del genere… Se tale cosa è successa e mi è sfuggita, allora il mio “sperando che il fango a terra tolga loro stabilità”, etc.. non ha alcun senso. Altrimenti dovresti specificarlo (anche indirettamente, ma preferibilmente prima che decida le mie mosse), visto che le baso su quanto si è già stabilito. --- Sulla diplomazia sfumata con gli elfi forse non ci siamo capiti, e sarebbe il caso di essere più chiari sul parlato off-game. Mi riferisco al tuo: “Mentre prima le tue parole avevano riscosso parte degli elfi dai i loro intenti di rivolta, forse mostrandoli un alternativa alla violenza” Se questa era la tua intenzione, a me non è sembrato. All’atto pratico, la parte di elfi che avrei destato, voleva la stessa cosa degli elfi che non ho destato. Cioè entrare subito al porto, senza restrizioni, e che noialtri ci togliessimo dai piedi. Tant’è che: “la richiesta e' chiara ed univoca, farli passare subito e poi ritirarvi.” Nell’ordine, La mia leva: “Qualsiasi sia la vostra richiesta, possiamo e dobbiamo discuterne!” Sottolineo: non ho promesso di dargli tutto ciò che volessero, ma di poter e dover discutere su qualsiasi cosa volessero. La leva non è l’accordo in questo caso. Però quando ho tirato un 7+, Hai stabilito tu l’accordo (cioè la “garanzia concreta della tua promessa, subito”), senza margine di discussione e con la mossa morbida del fronte destro che stava cedendo (almeno era scritta in grassetto, l’ho interpretata così), e che volevano subito qualcosa di abbastanaz inaccettabile: scavalcare completamente le autorità, nonostante avessero degli ordini dall’alto, che si dileguassero nonostante i morti, etc.. Nessun punto di incontro, nessuna mediazione… chessò, tipo: lasciate entrare solo una parte di noi, oppure un torneremo tra qualche ora, o qualcosa del genere. Insomma, senza tirarla per le lunghe, ci può stare che la folla sia così infervorata da non voler sentire ragioni, ma a questo punto sembra che non prevedevi una vera soluzione diplomatica. Il che, ripeto, ci può stare, ma sarebbe meglio specificarlo… anche con una mossa morbida. Tipo: L’incantesimo ha obnubilato le loro menti. Qualsiasi tentativo di farli ragionare sarà inutile… e ormai stanno per sfondare la linea difensiva. Cosa fai? Lo dico perché non sto capendo la piega che hanno preso gli eventi. Di fatto ho due Parlamentare (un 7+ e un 10+), e uno Sfidare il Pericolo (7+), che non sono serviti a nulla: Quello che voleva la folla prima, voleva esattamente anche dopo. Bagno di sangue era prima, bagno di sangue è ancora. A che pro tirare i dadi? Bastava un “Ser Aubert, siete voi al comando, ma se non farete passare questi disperati… vi assumerete la responsabilità di una carneficina.”
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Cap.1, Un tempo di presagi.
Marco NdC ha risposto alla discussione di Crees in Discussioni in Caos Calmo
Khalya, paladina di Yvet Lorne Vedo il mio scudo, consegnatomi il giorno della mia partenza dal Tempio di Alabastro, strappatomi e profanato, mentre passa di mano in mano con una foga selvaggia. E non posso farci nulla. La situazione è disperata ma la mia fede non vacilla. «Lex resisti! Arrivo subito!», levo la mia voce oltre le urla. ‘Madre, non so più cosa fare, ma tu sì. Guidami nel fare la cosa giusta.’ Prego ad alta voce, mentre analizzo la situazione in cerca di ogni possibile spiraglio. Dopodiché metto mano alla spada ed accorro in soccorso di Lex. Spero solo che nel frattempo il Magister si stia adoperando per contrastare questo spietato incantesimo… -
Non c'avevo fatto mai caso. Grazie per avermelo fatto notare. Beh, se lo dice la mossa, allora non ci sono dubbi a riguardo
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Il tempo non è menzionato tra i requisiti della mossa. Se è ragionevole che uno "studio attento" richieda del tempo, allora lo richiederà. Minuti, ore, giorni... quello che è. Al limite si Sfida il Pericolo, qualora un discernere frettoloso aggiungesse una difficoltà aggiuntiva. Qualcosa tipo: devo trovare un passaggio segreto, ma le guardie che mi inseguono tra un po' sfonderanno la porta. Dire semplicemente al master "mi guardo attorno per capire dove posso scappare o nascondermi" e il master risponde "dalla finestra o sotto il letto", non è Discernere Realtà. Che poi dalla finestra rischi l'osso del collo, e sotto il letto sarà il primo posto dove guarderanno le guardie, è un dettaglio che scoprirai a suo tempo. Se invece studi attentamente la stanza/situazione, e chiedi "cosa qui mi è utile?", la risposta potrebbe anche non essere "la botola nascosta sotto il tappeto", ma anche rimanere "sotto il letto". Con la differenza che lì non sarà il primo posto dove guarderanno le guardie. Perché? Perché la mossa impone che la risposta sia utile. Il contesto che il master potrebbe rivelarti, è che la finestra è socchiusa, e che nel dubbio verificheranno prima se non te la sei squagliata di lì... lasciandoti la possibilità di sgattaiolare o colpirli alle spalle. Nessuna mossa fa riferimento al celare il tuo Segno Rivelatore (monociglio). Anzi, si specifica che: "Il tuo Segno Rivelatore rimane, non importa quale forma tu prenda." La mossa dice solo che quando ti trasformi in animale, gli oggetti che porti con te prendono parte di quella forma. Non menziona il caso inverso, per cui vale il "dipende dalla fiction", cioè il "come lo racconti". Se riesci a spiegare plausibilmente dove finisca il sangue cha hai addosso, partendo dal presupposto che non puoi incorporarlo (a differenza di quando ti trasformi in animale), non vedo il problema.
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Cap.1, Un tempo di presagi.
Marco NdC ha risposto alla discussione di Crees in Discussioni in Caos Calmo
Khalya, paladina di Yvet Lorne «L’accesso al porto è momentaneamente interdetto a chiunque, non solo agli elfi.» Assolvo al mio dovere di rispondere alla loro richiesta, pur consapevole che non sortirà alcun buon esito. Il mio sguardo volge prima sul lato destro del fronte, che ormai vacilla, poi verso Lex. ‘Ho fatto ogni tentativo per evitare ulteriori perdite’, cerco di comunicarle con gli occhi, mentre con voce ferma le dico: «Non possiamo rischiare nemmeno l’incolumità dei soldati. Ho bisogno del tuo sostegno su questo lato dello schieramento. Preparati.» Per equilibrare la formazione, mi sposto sul lato destro e do manforte al cordone di scudi. «Ser Aubert, per quando possibile eviteremo danni letali, ma non c’è più tempo da perdere: respingiamo definitivamente i riottosi», gli urlo, sperando che il fango a terra tolga loro stabilità, e che il dolore fisico li desti dalle brame dell’incantesimo. Tuono alla folla: «Le vostre richieste sono irragionevoli. Il ripristino del transito avverrà quanto prima. Per tutti. Nel mentre nessun disordine sarà più tollerato! Sgomberate l’area immediatamente o ne pagherete le conseguenze!» L’attenzione che prima avevo richiesto con le buone, adesso la pretendo con un pugno di ferro. «Ser Aubert, precediamo!» -
Avrei editato il mio ultimo post di gioco, in accordo con quanto chiarito sulla questione fiction. Non me lo permette, forse è passato troppo tempo, vabé... Sul discernere di Wilfrido, in generale DR si tira quando si intende carpire qualcosa che non salterebbe normalmente all'occhio, per cui è necessario uno "studio attento". Ovviamente la normalità è relativa all'osservatore. Se un giaguaro ha i sensi più sviluppati di un uomo/elfo, per lui il percepire qualcosa che per un uomo/elfo richiederebbe uno "studio attento", potrebbe essere la normalità, e magari non necessiterebbe di un tiro in DR.