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Marco NdC

Circolo degli Antichi
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  1. @luisfromitaly Bello @cromagnon In effetti il background dovrebbe servire soprattutto per quello. Ho dato un'occhiata ai vocaboli nanici, e non c'è nulla che leghi bene con Zigil. Al limite Zirakzigil potrebbe essere una citazione a Lotr, un'enorme montagna metaforicamente rappresentata con un'enorme ascia.
  2. @luisfromitaly è che l'argomento mi appassiona, per cui se mi dai corda è peggio xD Sull'equipaggiamento iniziale, più che per una questione di bilanciamento, direi che l'intento sia di far brillare ognuno nel suo ruolo. Posso assumere che in un universo fantasy standard, gli elfi sappiano tenere in mano un'arco da appena nati, così come i nani un martello, etc.. Forse sarebbe più il caso di convenire col master se per qualche motivo la cosa non sia così, ma si può fare in un qualsiasi momento. Anzi, il gioco spinge a scoprire l'universo un po' per volta, anche al master stesso. Principio del master: "Fai domande e usa le risposte Giocare per scoprire cosa accadrà significa anche non conoscere esattamente tutto, e avere un po’ di curiosità. Se non sai qualcosa, o ti manca l’idea giusta, fai una domanda ai giocatori e usa la risposta." Quando nel precedento PbF è stata data una spada al chierico del gruppo, da master gli ho chiesto se in passato aveva avuto un addestramento marziale... però (furbamente?) non mi ha risposto
  3. Visto che c’è da attendere, faccio una breve disamina sulla questione background. La cosa potrebbe essere interessante da approfondire. A chi non interessa, può saltare benissimo questo post a piè pari… non tratta nulla di trascendentale. Disclaimer: è pour parler, visto che l’argomento è stato toccato, e pur prendendo dalle regole non è mio intento pormi a “maestrino”. Innanzitutto NON è obbligatorio scrivere un background. Non c’è scritto da nessuna parte. Quando il giocatore presenta il proprio PG, potrebbe aggiungere qualcosa riguardo al suo passato. Se questo qualcosa toccasse il mondo di gioco, il master deve dare l’ok. Il mondo di gioco è di sua competenza. Alternativamente il master potrebbe (non deve) chiedere qualcosa in merito al passato del PG, e usarlo come meglio crede: fai domande, usa le risposte (Principio). All’inizio del gioco ci sono due elementi che definiscono meccanicamente un PG: la sua descrizione e la sua scheda (mosse di classe, equipaggiamento, etc.). La descrizione è volutamente generica, e NON si decide arbitrariamente. C’è già: gli autori del gioco l’hanno scritta per noi. Es.: Il Ramingo non decide arbitrariamente di essere un cacciatore fenomenale, facendolo risultare da background. Di nuovo, la cosa è stata già stabilita dalla descrizione standard della classe: “[…]Hanno cacciato la preda con l’arco e il coltello come te? Certo che no. È per questo che hanno bisogno di te.[…]” Riferito agli altri PG. Mentre per il mago: “[…]Hai passato così tanto tempo chino sui tuoi tomi. Hai portato a termine esperimenti che ti hanno fatto quasi impazzire[…]” Tornando all’esempio del seguire una “preda” passando di tetto in tetto, in quel caso il Ramingo è il numero uno. Il mago, non solo non lo è, ma qualsiasi narrazione che strida col fatto che abbia passato la vita sui libri, può tranquillamente essere contestata. Non solo dal master, ma anche dai giocatori. La fiction, così come le mosse, in DW sono un’entità a sé. In un certo senso si autodeterminano: “Mentre il GM e i giocatori parlano, anche le regole e la fiction parlano.” Un druido può essere anche un esperto di veleni? Certo. Così come potrebbe essere un esperto di vini, di origami o di bon ton. Basta proporlo alla presentazione del personaggio. Questo comporta una modifica alla scheda? No. Non c’è nulla che da regolamento possa modificare la scheda iniziale di un PG. Ciò fa la differenza tra la mossa “Avvelenatore” del ladro, e il “sono un esperto avvelenatore” risultante dal background di un’altra classe. In un secondo momento sarà possibile aggiungere delle mosse personalizzate ad un PG: “La crescita, come qualunque altra cosa in Dungeon World, è sia prescrittiva che descrittiva. Prescrittivo significa che quando un giocatore modifica la scheda del proprio personaggio il personaggio cambia nella fiction. Descrittivo significa che quando il personaggio cambia nella fiction il giocatore deve adeguatamente modificare la scheda personaggio.” Dal paragrafo “Evoluzione dei Personaggi”. Che è quanto avvenuto al precedente PG di Crees che, ad un certo punto, è diventato un vampiro. All’inizio però la scheda è blindata. Allora che differenza fa lo stabilire “sono un esperto avvelenatore” da background? Partiamo da una precisazione: QUALSIASI personaggio può Declamare Conoscenze su QUALSIASI argomento. Es.: Gorgo il guerriero: “Vediamo cosa ne so di veleni da applicare sulla mia ascia.” (Tiro Declamare Conoscenze e faccio 10+) GM: “Sai che facendo macerare la radice di Babocoptus per tre giorni, e poi aggiungendo questo e quell’altro, etc., si ottiene l‘Olio del Prurito Inarrestabile: Il bersaglio inizia a grattarsi nevroticamente, ma l’effetto termina quando subisce danno. Tag: Pericoloso, contatto”. GM: “Come fai a saperlo?” Gorgo: “Me l’hanno insegnato all’Accademia dei Guerrieri Tarchiati.” Di fatto Gorgo sta retroattivamente definendo il suo background. Magari non l’aveva nemmeno mai menzionata l’Accademia dei Guerrieri Tarchiati. Diciamo invece che ad inizio partita, alla sua presentazione, Gorgo abbia detto: “Sono stato addestrato all’Accademia dei Guerrieri Tarchiati, dove insegnano diversi trucchetti, tipo come aggiustarsi l’armatura, ricavare dei veleni da mettere sulla propria ascia, etc.)”. Gorgo il guerriero: “Vediamo cosa ne so di veleni da applicare sulla mia ascia.” GM: “Non hai bisogno di Declamare Conoscenze, te lo hanno insegnato all’Accademia dei Guerrieri Tarchiati. Sai che facendo macerare la radice di Babocoptus per tre giorni, etc., etc..” In definitiva la storia dell‘Olio del Prurito Inarrestabile definisce il mondo di gioco, per cui Gorgo non ha più voce in capitolo, ma ce l’ha il master. Di certo Gorgo non sa come applicarlo senza pericolo (sennò ce l’aveva scritto già sulla scheda). Al limite il master potrebbe concedergli di sapere dove rimediare della radice di Babocoptus. Beh, spero che l’argomento possa aver interessato qualcuno
  4. Ciao @Gizekh Da come ho capito per ora siamo una paladina, un guerriero ed un ramingo .
  5. Vale la regola: finché puoi narrarlo, puoi farlo. Ovviamente per alcune classi sarà più facile fare delle cose anziché delle altre. Non è solo una questione di scheda o di mosse. Se il ramingo è descritto come un fenomenale cacciatore, puoi benissimo narrare: seguo la mia vittima dall’alto, saltando di tetto in tetto, e appena entra in una zona buia, la freddo con un colpo alla testa. Teoricamente anche un mago che è cresciuto col naso sui libri potrebbe imbracciare un arco e fare dei salti, ma la stessa narrazione per lui sarebbe inapplicabile, o al limite applicabile con una discreta sequenza di Sfidare il Pericolo.
  6. Credo che il tag abbia senso ai fini del bilanciamento, sennò tutti abuserebbero dei veleni. Comunque le mosse dipendono dalla fiction, e Sfidare il Pericolo è piuttosto discrezionale per il master. Se riuscissi a raccontare un metodo in cui non corri alcun pericolo mentre usi un veleno, per quanto mi riguarda, non te lo farei tirare. Di certo non lo applicheresti come un avvelenatore esperto (e il ladro lo è). Sgravo = Troppo forte, sbilanciante
  7. Figurati I veleni hanno anche il tag [pericoloso]. Tutti possono usare i veleni, ma correndo qualche rischio. Presumibilmente si dovrà Sfidare il Pericolo (di non auto-avvelenarsi). Per il ladro semplicemente non vale il tag [pericoloso] per un veleno a sua scelta, quindi in genere non dovrà Sfidare il Pericolo. Dico “in genere”, perché alcune circostanze potrebbero rendere comunque pericolosa l’applicazione di un veleno. Es.: sei sballottato da un Troll mentre cerchi di intingere il pugnale nel veleno.
  8. Dalla scheda del ladro: “Nota che alcuni veleni sono Applicati, il che significa che devi applicarlo con cautela al bersaglio o a qualcosa da mangiare o da bere. I veleni a contatto hanno soltanto bisogno di toccare il bersaglio, puoi anche usarli sulla lama di un'arma.” Quindi non puoi usare l’Olio di Tagete su una freccia, ma l’Ambrosia Rossa o le Lacrime di Serpente sì. In genere i veleni più sgravi hanno il tag [Applicati].
  9. Khalya, paladina di Yvet Lorne Crees dimmi se c'è da modificare. Per i legami aspetto la presentazione di tutti gli altri PG.
  10. Stai facendo un grosso lavoro. Mi piace molto e non vedo l'ora di iniziare, ma visto che mi chiedevi qualche consiglio, essendo la prima volta che masteri DW, per alcuni aspetti mi sembra che stai un po' fuorviando rispetto la sua filosofia. Cosa che si può anche fare, ma la filosofia di DW è che spesso il non detto è meglio del detto. Hai sempre tempo di definirlo (o farlo definire, se vuoi) successivamente, in modo da scoprire il mondo insieme, un po' per volta. Ad es. potresti lasciare benissimo un alone di mistero sulle divinità del Caos. Intanto buttiamoci nella mischia Riguardo il processo creativo, puoi definire il mondo (e successivamente i fronti) a grandi linee, cioè secondo una manciata di punti chiave. - Clima da caccia alle streghe. - Impero costituito da cinque contee. - Minaccia proveniente da nord. etc.. Una volta stabiliti i valori non negoziabili, sennò l'universo non reggerebbe, fai delle domande specifiche. Domande specifiche a giocatori specifici, non un "cosa ve ne pare" o "stiamo andando nella giusta direzione?". Noi non abbiamo la tua visione di insieme e, se ci esprimiamo, probabilmente non concorderemo su questo o su quello, rendendo il processo solo più lungo e caotico. Detto ciò, ripeto, mi piace molto ciò che hai fatto, è ben scritto, si percepisce che lo fai con passione, e non vedo l'ora di iniziare. Per la scheda del mio PG aspettavo l'arrivo di un quarto giocatore, ma se preferisci posso dartela in giornata.
  11. In DW le classi sono un unicum. Un bardo che guarisce o dà bonus, potrebbe essere il solo a saperlo fare. Il suo caso magari non è stato mai studiato e/o l'effetto della sua musica potrebbe passare come una "forte ispirazione". Forse va solo stabilita una relazione tra un certo tipo di magia (arcana?), e un certo tipo di problematica (Caos?). La relazione potrebbe avere anche un'origine superstiziosa e infondata, chissà. Avere grane perché si equivoca l'origine di una magia, ad esempio quella druidica con quella arcana, potrebbe far parte del gioco, del clima di sospetto che si respira in quel mondo. Quando giocavo a Warhammer Roleplay (anni fa), anche gli individui zoppi, gobbi o particolarmente brutti, erano oggetto di inquisizione. Si equivocava che fossero toccati dal Caos... quando invece erano solo dei poveracci
  12. Innanzitutto mi piace il flavour che stanno prendendo l’ambientazione e i personaggi. Faccio un excursus sulla questione religione/giustizia, proponendo qualche spunto. Da quanto ho capito, orbiterebbero attorno alla divinità principale, il dio della Luce, alcune divinità minori. Per semplificare propongo di ridurle a quattro, affidando ad ognuna (in qualità di patrono), una delle quattro contee dell’Impero. La quinta contea invece, quella della capitale, sarebbe patrocinata del dio della Luce stesso (poi magari vediamo per i nomi). Lo schema sarebbe a croce, con la divinità/contea principale al centro, e le quattro divinità/contee minori ai quattro punti cardinali. Ognuna delle quattro divinità minori incanala uno spicchio dello spettro emanato della grande Luce. Per cui avremmo: - Saggezza e Conoscenza (Nord) Simbolo: Lanterna a sinistra, libro aperto a destra. - Giustizia e Verità (Est) Simbolo: Guanto di ferro che regge un bilancia. - Armonia e Bellezza (Sud) Simbolo: Luna sopra, rosa bianca sotto. - Vita e Benessere (Ovest) Simbolo: Tre usignoli sopra, tre spighe di grano sotto. Ognuna delle divinità minori avrebbe un suo ordine clericale, che si occupa di officiare rituali, predicare, vita contemplativa, etc., oltre a svolgere attività specifiche secondo il proprio dominio, più o meno ordinarie. I paladini invece sono più rari, sono il braccio armato delle divinità, ne amministrano la giustizia (che può affiancarsi a quella laica), etc.. Ora, con il Caos che allunga la sua ombra su tutto l’impero, e con i focolai che spuntano qui e là, tutte le divinità hanno questo stesso nemico in comune (in quanto propagatore delle rispettive antitesi, ossia Follia e Brutalità, Corruzione e Sopruso, Orrore e Mostruosità, Morte e Decadenza). In questo contesto, i due paladini che sto “tenendo al ballottaggio” potrebbero essere: - Waldal, paladino di Giustizia e Verità In relazione con magistrati, comandanti ed altre autorità civili, ha un ruolo da inquisitore, ma anche da burocrate. - Khalya, paladino di Armonia e Bellezza Il suo ordine è esclusivamente femminile, meno rigoroso, ed applicherebbe la giustizia secondo sensibilità. Lascerei esplorare il rapporto conflittuale tra magia e legge dall’eventuale incantatore del gruppo. Ad ogni modo, se si volesse pescare da Dragon Age (e mi pare che anche in Warhammer Rolepay sia così), è interessante la connessione tra magia e Caos. Ad es. i 6- potrebbero determinare la manifestazione di quest’ultimo, sul profilo della sanità mentale, corruzione di corpo e/o spirito, aperture di “brecce”, etc.. Come paladino potrei inquisire e perseguire gli incantatori senza regolare licenza, e cose del genere.
  13. Benvenuto a bordo Luis. @Crees Confermato il paladino allora. Mi riservo di scegliere il sesso dopo la presentazione degli altri PG. Se circolerà molto testosterone opterò per Khalya, per dare più varietà/bilanciamento al gruppo. Conosco solo a grandi linee l'universo Warhammer. Ad ogni modo è un'ambientazione già rifinita, per cui immagino che le tue domande riguardino aspetti più marginali (cosa che mi va più che bene). Aspetto le tue domande allora, senza sbilanciarmi nemmeno sulla divinità. Immagino che Warhammer abbia già le sue. EDIT: Ok, ho letto adesso "sulla falsariga di Warhammer". Come non detto allora
  14. Presente. Come dicevo altrove, avevo pensato un paladino/a, più che altro perché è una classe che non ho mai ruolato. Se l'ambientazione è troppo malsana per un PG "lindo e pinto", posso anche cambiare. Fare un ramingo tipo Elendili non mi dispiacerebbe.
  15. Leggendo anche l'MP di cromagnon, mi fa piacere che abbiate gradito, e approfitto ancora per ringraziare tutti per la partecipazione. Riguardo il mastering, ho iniziato il PbF in un periodo in cui l'attività lavorativa era un attimo più soft. Tra un mesetto riprendo con un ritmo diverso, e sarebbe problematico per me, soprattutto masterare (infatti il terzo capitolo sarebbe stato l'ultimo). Se proprio dovessi impegnarmi, non mi dispiacerebbe fare il giocatore di DW, ma la vedo dura che qualcuno si offra per masterare qui su DL Sulle differenze DW/D&D, come dice Gizekh, il mondo è bello perché è vario, ma sulla questione "dadi" per me non c'è partita. In D&D il master tira dietro lo schermo, e il manuale stesso (almeno il 3.5) ti invita a barare se il gioco ne guadagna. Da quello che vedo in altri PbF poi, il master tira (sempre dietro lo schermo) anche per i giocatori... In DW invece è espressamente proibito che il master perfino li tocchi i dadi, quindi siamo su due pianeti completamente diversi. Comunque si può fare powerplaying anche su DW. Non in forza della scheda, ma "cavalcando il sistema" sì
  16. Non preoccuparti, il parlar chiaro è per gli amici. A questo punto, ossia dopo le defezioni di fed_44, celebris, e qualche altra partecipazione intermittente, direi che non è il caso di continuare. Capisco ma non condivido le tue perplessità statistiche. Da quello che ho visto eri semplicemente più sfortunato ai tiri, cosa che imputavi a Lapo, ma con Lapo ad es. Crees faceva tiri mediamente più alti. Comunque è una cosa pour parler, non voglio certo convincerti di nulla. Personalmente mi era piaciuto molto più il primo capitolo, nonostante tutto. Questo è stato troppo farraginoso. Forse l'idea di far partire le new entry da separate, non ha pagato. Peccato per il mancato PvP finale, almeno si poteva finire col botto
  17. Dichiaro terminata la sessione e il secondo capitolo. Segnate PX e verificate se salite di livello. PX Allineamento Controllate se avete perseguito il vostro allineamento almeno una volta. Per chi trovasse adeguato un cambio di allineamento, prego consultere qui: http://www.dungeonworld.it/come-giocare#allineamento PX Legami Risolvete un legame. Ossia chiedete all'altro se per lui quel legame è risolto, non più rilevante, etc.. Per i legami con Katterfelto e Florin risponderò io. Aggiungete un nuovo legame in sostituzione, oppure riempite quelli che sono rimasti vacanti, con qualcosa di attinente all'ultima sessione. PX per le Domande di fine sessione. Segnate PX per ogni risposta positiva. Le risposte non sono individuali (per il vostro personaggio), ma per il gruppo di giocatori. - Abbiamo imparato qualcosa di importante e nuovo a proposito del mondo? - Abbiamo sconfitto un nemico o un mostro degno di nota? - Abbiamo saccheggiato un tesoro memorabile? Per quanto mi riguarda è sì a tutte e tre, rispettivamente: - Vampiri. - Loschi figuri. - Libro Nero.
  18. @MattoMatteo @Tutti Atorion, regno di Tyrsis, Abazia – 21 Solcalidi, anno 6735 Baelnor, le mura di cinta dell’Abazia, che riprendono il colore scialbo della vegetazione circostante, si inerpicano su una collinetta seguendo un perimetro perfettamente ottagonale. Ad ogni angolo una torre di guardia ne ammorbidisce le geometrie con un contorno cilindrico, così ampio, che sulla sommità si potrebbe allestire un piccolo mercato. Avvicinandoti noti qualche movimento fuggiasco sulla vedetta, che si staglia irregolare sulla cima del palazzo centrale, quasi come un bernoccolo. Dopodiché parte un via vai sul camminamento di ronda delle mura, appena intuibile oltre la merlatura. Per essere dei chierici seguono un protocollo quasi militare, pensi. Gli enormi battenti si spalancano rivelandone il cortile. Sarebbe stato plausibile che ci fosse un gigante ad accogliervi dall’altro lato. Invece ci sono solo una ventina di chierici, ritti e disposti su due file. Con le loro alabarde formano un corridoio illuminato, diretto fino alla soglia del palazzo. Sotto i cappucci intravedi delle facce assonnate ma anche perplesse, probabilmente per l’inaspettato seguito di ospiti che il Reverendo porta seco. La quiete tuttavia non viene turbata. Finanche le comunicazioni di servizio passano da orecchio a orecchio, come in un gioco tra bambini. Qualcuno si attiva per condurre le cavalcature in scuderia. Altri invece vi fanno strada verso i vostri alloggi. Una volta nella sala principale, ora adibita ad uso cerimoniale, vieni investito da un’ondata di sacralità. Le mura tuttavia sono completamente rivestite da migliaia e migliaia di libri. È come se la Conoscenza fosse elevata a fondamento della loro spiritualità. Imboccate diversi corridoi, oltrepassate una cappella e finanche qualche camera di servizio, e tutto ha un comune denominatore: libri. Sembra quasi che l’intera struttura sia sostenuta da libri, anziché da mattoni. Almeno i portici lungo il chiostro, il cui cuore è un odoroso orto botanico, ne sono completamente spogli. Evidentemente solo per questioni di umidità. Lì si affacciano gli ingressi ai vostri alloggi, ed ognuno ha il suo. Il chierico che vi ha condotti vi assicura che tra un po’ riceverete i vostri pasti. La sua voce tradisce la commozione per la perdita del confratello Àntoras. Domattina la sua tumulazione. Ed anche tu, guardando alla luna non puoi non avvertire un tetro presentimento. Chissà dov’è adesso Florin. Siete tutti molto stanchi e, il profumo di bucato dei vostri letti, li rende così invitanti da tentarvi di saltare la cena. La notte porterà consiglio, e solo gli dei sanno quanto ne avrete bisogno…
  19. @Crees Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia, Rifugio dell’eremita) – 21 Solcalidi, anno 6735 Elendili, il vecchio ci mette un po’ a realizzare che sta accadendo davvero, che non sei solo un incubo partorito dal mondo dei sogni. «È arrivata la fine dei miei giorni!» Il suo cuore batte forte contro il tuo ginocchio, che lo tiene sottomesso a terra. «Non ho nulla, sono solo un povero vecchio», ripete ossessivamente, senza capire che non vuoi derubarlo. Quando finalmente inizia a ragionare: «Non ho idea di come farti entrare all’Abazia. Non saprei nemmeno dirtelo per una baracca incustodita, figurati per quella specie di fortezza», piagnucola. «Senti, facciamo così. Ci presentiamo d’avanti alla porta, e dirò che sei mio figlio che è venuto a trovarmi. Loro mi conoscono, mi apriranno senza esitare! Andiamo domattina all’alba o al tramonto, quando fanno la preghiera di saluto al sole. Così al massimo si presenterà solo uno alla porta, mentre gli altri saranno in preghiera. Cosa dici?» * L’odore dell’urina nei suoi pantaloni si fa sempre più pungente, e il cuore gli batte sempre più forte… Cosa fai?
  20. @cromagnon Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 20 Solcalidi, anno 6735 Jack. Katterfelto va in brodo di giuggiole quando gli chiedi delle delucidazioni, ed inizia ad enunciare una serie di teorie sui vampiri (alcune effettivamente temerarie), supportandosi con questo o quel testo scientifico. «Se è vero che il frassino sarebbe innervato da una linfa sacrale, si potrebbe sperimentare un catalizzatore realizzato integralmente in siffatta materia… Ehm, con tutto il rispetto per il mio pluridecorato bastone in ciliegio!», ne parla quasi come se il bastone potesse offendersi. «A tal proposito, hai rettamente giudicato che la mia arte permette di supplire alle carenze nel corpo a corpo», ridacchia della sua minuta figura. «Mi crederesti che i maghi moderni vanno in giro con balestre e pugnali? Robe dell’altro mondo!», anche il riflesso delle lenti a mezzaluna sembra particolarmente indignato. «Non si fidano nemmeno della loro stessa magia. Puah!» * Dopo un po’ salta sul carro anche Luqar. Asino protesta con una ragliata che strappa a tutti una risata. Luqar: «Jack, dovresti prendere una di queste», ti porge un’ampolla completamente trasparente. «Contiene acqua benedetta, e se Katterfelto ha detto il vero… e sicuramente lo ha detto», si affretta ad aggiustare il tiro «in caso di necessità potrebbe salvarci la vita.» Esce di scena con le altre due ampolle, destinate una a Baelnor, l’altra a Jedalf. Evidentemente, insieme ai due, siete considerati i più adatti nel poterle lanciare ad un eventuale vampiro.
  21. @Tutti Comunicazione di servizio: se volete arrivare al PvP (Player VS Player), senza svelare troppo della vostra strategia all'avversario, potete mandarmi mex privati. Cose tipo: mi nascondo qui oppure là. Comunque è la prima volta che gestisco un PvP in DW, sono anche io curioso di vedere se il sitesma regge. In particolare tra i PG esiste una mossa Ostacolare, che dà -2 al tiro dell'avversario. Dategli una lettura e, in caso di dubbi, chiedete.
  22. È il tuo PG, la sua classe, la sua descrizione, il suo background e quant'altro, che indicano quanto sei forte, intelligente, etc.. I punteggi al massimo indicano il buon uso che fai della forza, dell'intelligenza etc.. Ancora meglio servono a raccontare ciò che accade quando ne fai uso. Es.: Un barbaro con Forza 9 può dire benissimo "stendo un cammello con un pugno", perché lui è la copia di Conan. Se facesse 6- gli direi "...Ok lo hai steso. Solo dopo ti accorgi che era il cammello personale del gran sultano, e che ti sei messo contro di lui e il suo esercito" (Rivela una verità sgradita) Per il passare di livello valgono le stesse mosse degli altri. Ossia Accamparsi e Fine Sessione. La differenza è che non consumi razioni. Magari facciamo una mossa ad hoc che lo sostituisca col nutrirsi di sangue. Tipo: Quando una mossa ti dice "consuma una razione" e ti sei nutrito di sangue nelle ultime 24 ore, ignoralo. O qualcosa del genere.
  23. @Crees Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 21 Solcalidi, anno 6735 Elendili, è ormai notte fonda. Riconosci il paesaggio circostante all’Abazia, dalle immagini che Kajiue aveva proiettato nella tua mente. Subito dopo i tuoi occhi scorgono, da una distanza formidabile, anche la carrozza dei chierici della Luce. Addirittura riusciresti a contare le falene che orbitano sulle quattro lanterne, montate sui suoi quattro angoli, ma è ben altro che cattura la tua attenzione: i chierici non sono soli. Seguono altre persone, ed una di queste la conosci molto bene. Ti guardi attorno e, a parte i soliti arbusti e rocce, vedi solo un piccolo rudere. La parte superiore è parzialmente crepata e, poco a lato, resiste ancora un pozzo in pietra. L’edificio forse un tempo serviva a qualcosa, ma adesso è poco più di una piccionaia abbandonata. Anzi no: senti il russare intermittente di qualcuno. Sarà un vecchio eremita, così solitario da non desiderare nemmeno la compagnia dei chierici. L’Abazia invece si trova su una collinetta a distanza di un “grido”. È un edificio imponente, con alte mura, feritoie sulle sommità e tutto il resto. Insomma, è stata ricavata da un vecchio castello abbandonato, che all’epoca fu progettato per resistere agli assalti. Il gruppo di cui sei sulle tracce, arriverà a bussare alle sue porte entro un quarto d’ora, mentre le prime luci dell’alba spunteranno tra tre ore abbondanti. Cosa fai?
  24. @cromagnon Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 20 Solcalidi, anno 6735 Jack, le stelle sono ormai alte e fulgide quando intravedi i carri che avevate salutato in mattinata. Quasi di loro iniziativa, i vostri cavalli accelerano il passo per raggiungerli, attraversando una landa graminacea e sassosa. Il posto che i chierici hanno desiderato per la loro vita contemplativa, è più monotono e sperduto di quanto ti aspettassi. A Vulkor però non dispiace. A suo modo il bestione esprime una sua spiritualità, e immaginandolo con saio e cappuccio, sarebbe un monaco piuttosto credibile. Una volta agganciato il resto del gruppo, superate le domande di rito sulla questione Leodor, distribuite le lance di fortuna che avete pazientemente appuntito. Non saranno delle opere d’arte, ma meglio di niente. In particolare apprezza la sua il Furetto, che pare abbia anche l’ “invidiabile” talento di tenerla in equilibrio sulla punta del naso. Finalmente inizia a stagliarsi la sagoma dell’Abazia, sull’orizzonte piatto e nero. È ancora lontana, ma tra qualche ora sarete arrivati.
  25. @Gizekh Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 20 Solcalidi, anno 6735 Aakronn, ora che ci pensi, apprezzavi più l’aspetto bucolico della produzione della birra, anziché quello tecnico. Ti impegni a spiegare come Alguss orientava i filari di luppolo, il pretrattamento dell’acqua e la germinazione “alternativa” dell’orzo, ma per qualche motivo, Hendel non è del tutto convinto. «Mmh… va bene. Manderò un corriere con le tue istruzioni al mio mastro birraio, a Lerat. La birrà sarà pronta per quando tornerò nella capitale, e vedremo che ne esce. Ovviamente, se la metteremo in commercio, avrai la tua percentuale», ti stringe, anzi, ti stritola la mano, cosa che per un nano vale più di qualsiasi contratto scritto. «Ah! Dimenticavo, scegli quello che vuoi. Sono tutti oggetti di gran valore. Lasciami solo la mappa, che ha un certo valore affettivo. Sai com’è, me l’ha disegnata una signora di gran classe…», inizia a vagheggiare con lo sguardo. Per qualche motivo ti salta in mente la moglie di Aberforth, ma subito scacci l’idea che potesse intendersela col nano. Piuttosto, chissà se era meglio tenersi il segreto della birra, ed offrirlo a Karzheen anziché al nano, visto che gli ha pure storpiato il nome… Ma ormai è tempo di rimettersi in viaggio. @MattoMatteo Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 20 Solcalidi, anno 6735 Baelnor. «Perdonami, sono proprio uno zoticone!», Hendel si affretta a scusarsi agitando le manone. «È che sono come un cane da tartufo: quando il mio naso fiuta un affare, mi concentro solo su quello.» «Non so se potrò esserci al tuo matrimonio, ma almeno accetta un piccolo presente», inizia a girarsi intorno senza trovare nulla di adatto per quell’occasione. «Ah ecco! Accetta questo, e scusa se non ho modo di impacchettarlo», si sfila l’orologio/patacca che aveva fissato alla barba con dei fermagli. Quando nota la tua esitazione, aggiunge: «Lo usavano in miniera per capire il trascorrere del tempo. Forse non te ne farai nulla, ma è un ottimo oggetto d’arredamento, tua moglie apprezzerà. Ah, e non ammetto un rifiuto! Caspita, non ti ho nemmeno ringraziato di quando mi hai salvato la vita. Sii felice Baelnor, e porta i miei saluti a Storlock.» Riparte con le guardie al seguito verso chissà quale angolo di Tyrsis
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