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Theraimbownerd

Circolo degli Antichi
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  1. Perdonami @Von, non avevo visto il tuo primo post in cui ti rivolgevi a me, era stato fatto un poco di fretta. Spero che questo possa compensare.
  2. Seraphis Osservo il piccolo kender, abbassando lo sguardo. Non lo avevo notato prima nella folla, ma adesso la sua presenza mi incuriosisce. Ti faccio un cenno elegante di saluto, rispondendoti nella lingua comune Ti ringrazio Vesper. Questo è il tatuaggio che tutti i monaci della scuola dell' artiglio spirituale ricevono, un opera d' arte e di magia che mostra la nostra dedizione a seguire l' insegnamenti dei draghi argentei... L' elegante cadenza dell' elfo a un certo punto si ferma e lascia il posto a una smorfia decisamente poco elegante, mentre Seraphis si porta le mani al petto. Qualcosa non va. C'è qualcosa di innaturale qui. Dico, decisamente più brusco di prima. Distolgo lo sguardo dal vicolo, osservando il Qualinesti Anche tu hai percepito qualcosa vero? Qualcosa di particolarmente inviso a E’li Dico, utilizzando il nome silvanesti per Paladine. Istintivamente mi metto tra il kender e il vicolo. Qualsiasi pericolo possa provenire da lì dovrà passare su di me prima di arrivare al piccolo e indifeso Kender.
  3. Firoe della giungla Sicuro è una parola grossa. Rispondo al nostro druido. Effettivamente vedo le similitudini tra i due Ma se avesse voluto attaccarci lo avrebbe già fatto. Qundi penso possiamo avvicinarci. Con cautela. Mi muovo silenziosa, tentando di rimanere nell' ombra, guanto pronto a sparare fulmini al primo accenno di ostilità mentre mi avvicino lentamente al golem.
  4. Fiore Della Giungla Credo...ma si, è un golem alveare. Lo sciame di scarabei deve provenire dal suo interno. Stiamo attenti, possono lanciare incantesimi legati agli insetti. Il bastone è un oggetto magico, dovrebbe permettere a chi lo impugna di lanciare incantesimi del genere. Rispondo a Zarath, incerta sul da farsi. Muoversi più vicini potrebbe attivarlo, sempre che non sia già conscio della nostra presenza, ma la tentazione di avvicinarmi a studiarlo è forte...
  5. Prima di scrivere la mia risposta posso fare il check di conoscenze? Non ho particolarmente idea di cosa possa servire, nel caso la mia scheda dovrebbe essere pubblica.
  6. Scusami, questa settimana è stata un poco complicata anche per me. Domani posto la mia risposta.
  7. Zodeen Non siamo riusciti a confermare la sua morte purtroppo. Il portale l' ha assorbita in maniera particolarmente violenta e lei non sembrava affatto felice della cosa, ma potrebbe essere sopravvissuta. Non abbiamo avuto modo di cercarla nel Pandemonium...ammesso che sia finita lì come noi. Dico al mago, sperando che dandogli quante più informazioni possible possa indirizzarci in maniera migliore per la nostra missione
  8. Assolutamente, è vestito ma immaginavo una veste a maniche larghe, quindi il tatuaggio si vede senza troppi problemi. Non credo che dissimulerà, alla fine il mio PG è fiero di quello che è in tutti i sensi, e apprezza la curiosità altrui. Anche riguardo i Kender penso ci sia un certo rispetto del mio PG verso di loro, forse più della maggior parte degli elfi perché sono creature piene di risorse, che sanno andare avanti con le loro forze anche senza l' aiuto di altre razze. Poi lo mostrerò in gioco chiaramente.
  9. Seraphis Il mio viaggio è stato piacevole. Era da molto che non uscivo dal mio monastero. Rispondo con un sorriso. Rimango in meditativo silenzio quando ascolto le parole del mago elfo. C'è della saggezza in esse in effetti. Anche contemplare l' imperfezione ha la sua utilità, se non altro per bearsi della distanza da essa. Le tue parole sono sagge. Questo dimostra che anche alla mia età ho ancora molto da imparare riguardo a come interagire con gli altri popoli. Dopotutto è anche per questo che sono qui. Nelle mie meditazioni ho percepito il ritorno di forze antiche, quasi dimenticate. Il mondo sta cambiando e non avrei potuto partecipare a questo cambiamento rintanato nel Monastero dell' Artiglio Spirituale. Dico, informando così della mia provenienza il gruppo. Questo dovrebbe soddisfare la guerriera. Una colonia scomparsa? Molto interessante. Se quanto dite è vero io stesso dovevo essere molto giovane quando è successo. Recuperarne le vestigia è sicuramente un nobile scopo, c'è molto da imparare dalla nostra storia.
  10. L' ultimo post mi piace tantissimo. Il segreto del monastero, gelosamente conservato e custodito in religioso silenzio e conosciuto solo dagli iniziati. Si, mi piace molto. Riguardo alla tua domanda, credo che un drago d' argento sia il più adatto. Potente, legato agli umanoidi, e estremamente intelligente, ma più meditativo di un drago dorato.
  11. La 5e del 2014 principalmente, e poi il suo sviluppo nella 5.5. I miei problemi sono quelli che ho esposto prima. Zero bilanciamento negli incontri, il CR assegnato completamente a caso, zero supporto per creare i propri nemici, zero supporto per il downtime (le regole di Xanathar sono ridicole), gli oggetti magici hanno valori a caso e sono completamente sbilanciati tra di loro, oltre a non avere praticamente nessuna connessione col livello del pg. Inoltre c'è zero supporto per creare qualsiasi sfida ai pg che non siano trappole e mostri. Vuoi mettere il mago a ricercare un potente rituale per indebolire il villain? Devi fare da te. Vuoi meccaniche per conquistare il favore dei nobili al gran ballo del re? Arrangiati. Letteralmente in questa edizione il master deve fare metà del lavoro che normalmente sarebbe dei game designer se vuoi un' avventura un minimo interessante. Non si può manco dire che le regole supportano il dungeon crawl, perché lì chiaramente la gestione delle risorse e il bilanciamento degli incontri sono fondamentali e le RAW sono completamente insensate a riguardo. Riguardo al manuale dei mostri lui cita quello della 4e come esempio positivo. Un buon manuale dei mostri ti permette di creare incontri tematici e bilanciati rapidamente e con facilità. La 4e aveva un sistema di boss e minion perfetto per questo. Il manuale dei mostri della 5e NON aiuta a riguardo, anzi.
  12. Infatti, non c'è la volontà perchè non è importante regolamentare quello che succede al di fuori del combattimento per i creatori di D&D. Tutte le condizioni che menzioni sono funzionali, nelle cause e negli effetti, al combattimento. Anche la paura è pensata per essere applicata in situazioni di combattimento. La condizione "spaventato" simula bene il terrore sovrannaturale di fissare un lich nelle orbite vuote del cranio, molto meno la paura di deludere i tuoi genitori dimostrando di non essere all' altezza della prestigiosa scuola di magia dove ti hanno mandato. Entrambe sono situazioni possibili in un constesto fantasy, ma solo una è rappresentata meccanicamente. Qui non sono molto d' accordo con te, perché un TTRPG è le sue regole. Al contrario ad esempio di un videogioco, che ha anche un comparto grafico, di voice acting ecc... l' unica interazione tra il gioco e il giocatore in un TTRPG è mediata dalle regole. Quindi se le regole non supportano qualcosa, quel qualcosa nel gioco effettivamente non esiste. Se il master la vuole inserire o modifica le regole (ma creare regole dovrebbe essere il lavoro del game designer, non del master) o rinuncia alle regole e fa solo improv. Dipende. Il Darkest self è una sorta di "stance" forzata, uno stato d' animo particolare e molto negativo in cui il tuo pg finisce in determinate circostanze che ti forza a comportarti in un determinato modo, solitamente molto autodistruttivo. Poi esiste un sistema di keyword, le condizioni, ma quelle riguardano più come sei visto dagli altri che la tua interiorità (anche le due cose chiaramente possono combaciare). E poi ci poteri che si triggerano in maniera puramente narrativa, ma con conseguenze meccaniche. Per fare un esempio Il mortale, una skin che sostanzialmente è Bella Swan di Twilight, guadagna esperienza quando ignora comportamenti problematici da parte della persona a cui è più legato. Il gioco non definisce quali siano questi comportamenti problematici o che voglia dire ignorarli, ma la conseguenza meccanica del farlo c'è.
  13. Guarda, posso farti l' esempio di Monsterhearts visto che attualmente lo sto giocando su un server discord. Per darti un attimo di contesto è un Powered By the Apocalypse (quindi un gioco molto "leggero" meccanicamente) fatto per creare storie stile Buffy o Teen Wolf. Teen Drama con elementi sovrannaturali insomma. In quel gioco, ovviamente, l' aspetto sociale è quello preponderante. Quindi le meccaniche riguardano quasi interamente quello. Si rolla per decidere se il tuo personaggio mantiene la calma, se riesce a zittire qualcuno bullizzandolo verbalmente o, al contrario, se riesce a fargli prendere una cotta. I legami che i pg creano tra loro e tra i png hanno un peso meccanico, tanto che il modo principale di guadagnare esperienza è quello di essere convinti a fare cose da personaggi con cui il tuo ha un legame. E ci sono molte "mosse", i poteri speciali dei personaggi, che si triggerano solo quando il tuo pg si trova in un certo stato d' animo, o si trova in specifiche circostanze narrative. In D&D non cambia niente se attacco l' NPC che ha tradito il party o il mook n. 234. Il TPC è lo stesso. In monsterheart invece tra dare un pugno allo sconosciuto e darlo al tuo ex migliore amico dopo che ha baciato la tua ragazza cambia molto. Questo è un esempio di gioco focalizzato su meccaniche sociali, perchè le meccaniche sociali sono il focus del genere (il teen drama), così come i combattimenti epici sono al centro dello Sword & Sorcery. Chiaramente questo è un esempio un po' estremo. Per un approccio più bilanciato c'è Legend Of The Five Rings che ho citato sopra. Lì, trattandosi di un' ambientazione giapponese fantasy molto focalizzata su intrighi di corte un incontro tra cortigiani avrà meccaniche simili a un duello, con tanto di HP e modi grossomodo simili di attaccare l' avversario. Il sistema usa le skill, quindi che tu stia usando la tua conoscenza della moda per far notare a tutti quanto cafone sia il tuo avversario politico o la tua conoscenza del kenjutsu per infilzare qualcuno con la spada la differenza non è così enorme per il sistema. Edit: Una cosa a cui ho pensato dopo. Anche il sistema dell' onore è un esempio di meccanica legata all' interpretazione. In D&D posso dire che il mio pg è onorevole, ma di per se non vuol dire niente. Se decido di far bruciare un orfanotrofio al mio pg onorevole non succede niente. In Lo5R l' onore è una vera e propria moneta di gioco Per quanto riguarda la tua ultima domanda io immagino più lo scontro tra chi vorrebbe ruolare il funerale, il dare conforto alla comunità, dare aiuto materiale al villaggio ecc... e tra chi si annoia a morte a descrivere tutto questo e vorrebbe andare subito a menare le mani. Nessuno dei due sbaglia di per se, ma questi giocatori soffriranno al tavolo insieme.
  14. Si, come dice @Lord Danarc mi riferivo all' economia interna al gioco. Anche senza voler fare l'effetto supermercato se voglio dare certe ricompense ai PG, perché magari le trovano nel covo di un nemico mi farebbe piacere sapere più o meno come sono bilanciate tra loro e col resto del mondo. Questo la 5e non te lo dice.
  15. Non è tanto una questione di "non di può fare", è solo che il dramma interiore è tra le cose che non sono minimamente supportate regolisticamente. Il tuo personaggio potrebbe essere depresso, furioso, gioioso o in crisi mistica e meccanicamente non cambierebbe assolutamente nulla. Al contrario al sistema importa moltissimo quanto è ferito fisicamente il tuo personaggio, dove si trova rispetto agli altri ecc... Provare a fare una campagna ricca di introspezione psicologica in D&D vuol dire fare improv, né più né meno. E infatti gli actual play più famosi sono fatti da attori che riescono a fare quella parte benissimo senza alcun supporto meccanico, perché quello è il loro lavoro. Questo va comparato a giochi dove invece l'interiorità del PG è parte delle meccaniche, oggetto di regole, quindi parte del gioco propriamente detto.
  16. I mauali di terze parti sono ottimi, io stesso ho usato un ottimo manuale del crafting quando mi sono trovato a masterare, quello di KibblesTasty, e mi sono trovato benissimo. Però se sono i fan a dover aggiustare un sistema rifacendolo sostanzialmente daccapo vuol dire che il sistema è fatto male. Una cosa è creare nuovo materiale utilizzando le regole presenti, un' altra cosa è doversi inventare proprio le regole.
  17. Per quanto mi riguarda credo che la contrapposizione tra roleplay e roll play sia un' artefatto della storia di D&D nello specifico. Un gioco come D&D, estremamente focalizzato sul combattimento (alla faccia dei tre pilastri) può essere effettivamente giocato anche ignorando completamente la parte interpretativa. Lo stile di gioco EUMATE è ufficialmente scoraggiato, ma in realtà le regole lo favoriscono. Solo che poichè D&D vuole vendersi come IL gioco di ruolo, quello universale, allora tutta l' audience che preferisce il roleplay si ritrova a combattere contro il sistema e contro quella fetta di giocatori che usano il sistema così com'è. Purtroppo molti giocatori hanno esperienza solo con D&D e derivati, come Pathfinder, e non hanno idea di cosa sia un sistema narrativo. Questa discussione ad esempio non potrebbe proprio avvenire se stessimo parlando di Monsterhearts, per fare un esempio. Lì le meccaniche e l' interpretazione sono così strettamente intrecciate che letteralmente se non si interpreta il gioco non funziona, le mosse non si triggerano. Oppure, se vogliamo prendere un gioco più meccanicamente complesso, Legend Of the Five Rings, dove interpretazione è meccaniche sono così strettamente correlate che anche una semplice conversazione ha lo stesso "peso regolistico" di un combattimento in determinate circostanze. Lì le regole ti forzano a interpretare. Quindi si, questo articolo lo trovo ottimo nel contesto di D&D ma credo beneficerebbe di uno sguardo più ampio al contesto degli RPG in generale.
  18. Fiore della giungla Qui la cosa mi puzza...e non parlo del sangue. Forse è il caso di vedere da dove vengono questi insetti, che dite? Dico, mentre mi addentro nel corridoio oscuro, i miei occhi che brillano al buio per permettermi di vedere anche nell' oscurità più totale
  19. Ma infatti secondo me uno dei motivi per cui D&D è così paralizzato è proprio perché vogliono essere un gioco di ruolo universale, che accontenti tutti e questo non è possibile. Ci sono sempre dei trade off, anche se si può cercare di mitigarli. Provare a prendere il 100% dell' audience vuol dire creare un gioco che magari tutti trovano "decente" ma che non è il preferito di nessuno. E in un mercato come quello degli RPG attuale questo è un danno, visto che ora è facilissimo trovare qualcosa di più soddisfacente di D&D
  20. @Grimorio e infatti attualmente si sta dedicando a creare il suo sistema, che dovrebbe essere una revisione della 5e. Io personalmente mi sono trovato malissimo a masterare la 5e, infatti ho switchato a Pf2e. Il bilanciamento è inesistente, le regole per il downtime ridicole, l' economia degli oggetti magici NON ESISTE, e non c'è nessuna mano a creare nemici da zero. O reskinni brutalmente o ti attacchi al tram. @Lord Danarc buildare è interessante, ma è obiettivamente la parte più ostica da affrontare per chi si approccia si giochi di ruolo per la prima volta. Quindi ci sta che se per la tua filosofia di design "attirare nuovi giocatori" è la parte più importante vuoi la build semplificata al massimo. "Se vuoi essere un buon arciere prendi tiro con l'arco e hai fatto" è la sua filosofia.
  21. Riassunto all' osso La 5e è stata pensata per essere estremamente accessibile, ed è sostanzialmente un proseguimento della filosofia della 4e. La 4e è stata pensata per catturale l' audience generale del fantasy, le persone che conoscono e amano il genere, magari hanno giocato a MMORPG come world of warcraft, ma non avevano provato il tabletop. La 5e doveva correggere i difetti della 4e, come l' eccessiva astrazione di tutto quello che non era il combattimento, ma rimanendo comunque l' edizione più approcciabile ai nuovi giocatori. "Se dobbiamo fallire, falliamo per essere troppo accessibili" era la loro filosofia. Col tempo le decisioni hanno smesso di prenderle i game designer, persone con un' enorme esperienza di gioco e hanno iniziato a prenderle gli executive, persone che guardano i numeri, l' engagement sulle piattaforme online sopratutto, ma gli manca il contesto di cosa quei numeri significano Questo ha portato a una 5.5 che non risolveva effettivamente i problemi della 5.0, ma che anzi ha reso l' edizione molto più "meccanica" nella maniera più sbagliata, facendo sì che i giocatori debbano interagire con regole spesso arbitrarie e che non si traducono nella realizzazione della fantasia dei giocatori (lui la chiama "core experience") sul tavolo da gioco. La visione della 5e originale voleva che i giocatori interagissero tra loro e col mondo più di quanto interagissero con le regole Dice che se ha un rimpianto è quello di aver reso masterare quest' edizione eccessivamente difficile (VERISSIMO MASTERARE LA 5e E' UN INCUBO) Parla un po' del processo di creazione di una nuova edizione, di come anche solo definire i team che ci dovranno lavorare aiuta a definire il focus dell' edizione Dice che in questo clima politico è molto più facile avere problemi quando si creano storie, quindi il team di D&D elimina il problema alla radice NON creandole, o creando storie molto superficiali. La cosa non gli piace particolarmente (e penso non piaccia a nessuno, opinione mia) Predice che le vendite di D&D si abbasseranno in futuro, anche se le vendite di TTRPG in generale sono in salita Questo è dovuto al fatto che molte persone non comprano più i libri dal vivo nei negozi, ma attraverso piattaforme online, quindi è molto più difficile comprendere l' andamento del mercato La wizard si sta allontanando dai clienti, mentre la maggior parte degli altri rivenditori si sta avvicinando Si lamenta di D&D Beyond con la sua mancanza di chiarezza Spiega quanto diverse decisioni della wizard quando hanno sviluppato la 5e fossero guidate dalla competizione con la Paizo e altre case produttrici L' organizzazione interna stessa della wizard è frammentata e confusa, il che rende molto più difficile avere una linea unitaria e decisa per D&D Se fosse lui il CEO della Hasbro e potesse fare qualsiasi cosa con D&D quello che farebbe è anzitutto una politica di onestà, per riparare la reputazione della Wizard, che attualmente è atroce. Ritiene che tanto più si aspetta a risolvere questi problemi, peggio sarà. Ma a causa dei problemi di distanza e organizzazione delineati sopra non POSSONO risolvere questi problemi. Alla fine questo potrebbe anche essere positivo per l' hobby, portando molta più diversità. Dal punto di vista meccanico quello che farebbe è cambiare sicuramente il monster manual per facilitare il lavoro ai dungeon master (ALLLELUIA!) Non c'è innovazione in 5e praticamente. D&D è stagnante. Nel suo sistema vuole introdurre più decisioni da fare in-game piuttosto che alla creazione del personaggio
  22. Mi va benissimo. Non conosco benissimo l' ambientazione di Dragonlance, quindi se hai idee per collegare di più il personaggio all' ambientazione a me fa molto piacere.
  23. Allora...io preferirei che fosse di origini umili in realtà. O quantomeno umili per gli standard silvanesti. Uno che si è fatto da se insomma, senza una famiglia importante alle spalle. Riguardo alla fama, no, alla fine lui non è mai uscito dal monastero in pratica, ha fatto una vita quasi di clausura dopo i suoi 80 anni. Quindi è famoso solo all' interno del monastero. Riguardo al tatuaggio assolutamente si, il "tatuaggio vivente" che cresce col possessore è il cuore del pg e della sua tradizione marziale. Al momento si estende solo sulle braccia, come striature di tigre, ma poi crescerà mano a mano.
  24. Salve. Recentemente sono incappato in questo video dove Mike Mearls, uno dei lead designer della 4e e della 5e, ora non più impegato alla WoTC spiega le la filosofia di design che hanno portato alla creazione della quinta edizione come la conosciamo. Penso potrebbe essere un interessante "dietro le quinte" per tutti coloro interessati a D&D.
  25. Zodeen Altrettanto...Dico, meno cortese del solito. La nottata è stata pesante, e mi scrocchio le ossa stiracchiandomi un po' prima di rimettermi l' armatura. Almeno è finita. Perfavore, dimmi che adesso puoi teletrasportarci fuori di qui...Dico a Carim, sottovoce. Sono stato su questo piano meno di un giorno e già non vedo l' ora di andarmene.
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