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Crees

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Crees

  1. @Voignar, i nostri compagni sono con noi? Anche il ferito?
  2. Erdan Brightwood É solo per mera forza di volontà se non crollo al suolo incosciente. Assorbito il colpo, cerci d'indietreggiare, muovendomi per quanto possibile lontano dal nemico.
  3. Ardan Greycastle, paladino della conquista. Mentre il mio corpo subisce le percosse la mia rabbia si ramifica come una pianta in esso. Ucciderò fino all'ultimo di questi esseri non appena ne avrò l'occasione, penso mentre annuisco a mia volta all'indirizzo dello sciamano. << Adesso liberaci. >>.
  4. Erdan Brightwood La gamba lacerata sputa sangue sul manto erboso. Il dolore mi confonde. Sento la spina pulsare rabbiosa. Carico un altro attacco contro il nemico oramai in corpo a corpo.
  5. Erdan Brightwood Non ho il tempo di veder cadere il bestione , soddisfatto mentre il sortilegio fuoriesce dal suo corpo straziato dal potere arcano e dai colpi di spada che mi trovo a fronteggiare un altro nemico. Prima che il legame mistico con la maledizione del mondo fatato si spezzi la indirizzo sul mio nuovo bersaglio e prontamente lo attacco con una saetta di energia.
  6. Grombrindal, nano sventratore. Stavo ancora scuotendo la testa. "Crimini contro la comunità, omicidio..." L'onore era una faccenda seria per un nano, sopratutto per uno come me che lo aveva perso. Calzai ancor di piú il cappuccio della veste con vistosa vergogna. La cresta arancio era stata fatta per farsi vedere dai nemici, non per essere nascosta. Quel percorso mi avrebbe davvero portato difronte ad un nemico degno? O mi stavo solo rendendo ridicolo agli occhi dei mie avi? Kiril sembró notare il mio turbamento, dandomi una sonora pacca che schizzo via l'acqua dalle mie vesti. Senza dir parola mi spostai per fare da palo sulla carrozza , in modo da vedere se qualche occhio indiscreto si fosse avvicinato mentre la controllavamo. Mi avvicinai cosí a Magnus.
  7. Erdan Brightwood Senza dar tregua al mostro che si accanisce su Videmir, stendo nuovamente la mano nella sua direzione, deflagrando un altra saetta di energia. Ci preoccuperemo dopo degli orchetti, che si mettono già fuori combattimento per conto loro.
  8. Erdan Brightwood. L'apparizione del nostro nemico mi sorprende nonostante tutto. I primi scambi si susseguono con rapidità. In modo istintivo richiamo il potere del mondo fatato, la cui connessione che dal giorno della partenza sembrava rinforzata ora si mostra in tutta la sua nuova forza. Un bastone nodoso si genera dalla mia mano strumento del mio retaggio e dono della spina che porto. Le labbra si schiudono sussurrando parole in una lingua antica e corrotta, mentre la base del bastone sbatte al suolo. Dall'altra mano protesa verso il mostro, una scarica elettrica di energia arcana esplode con forza
  9. Erdan Brightwood. << Videmir ha ragione. >> Dico mentre con lo sguardo seguo le orme indicate dal nostro apripista. << Abbiamo una missione. >> concludo meditabondo mentre mi accarezzo la cicatrice dove una volta c'era un orecchio... "ed una vendetta" , penso mentre percepisco la spina agitarsi ed il potere arcano vibrare inquieto.
  10. https://lapo.it/rpg/dadi.php?time=1587546407 5+6 + 1 lealtà
  11. Grombrindal, nano sventratore. Con un sorriso sghembo passo oltre le guardie , mentre mio fratello mi da una sonora pacca sulla schiena nerboruta. Senza attirare ulteriori attenzioni avanziamo distanziandoci dal passaggio, ma tenendo comunque d'occhio il resto del gruppo.
  12. @Marco NdC Ti scrivo qui per snellire il processo. Direi che Meglor si mette di ronda per assicurare la salvezza degli uomini a discapito della stanchezza del giorno dopo. Ed io dormo fino all'ora stabilita. Aspettiamo pure di finire la scena con Alexis.
  13. Ardan Greycastle, paladino della conquista. Mentre la mia sfida viene ignorata del tutto saggio la resistenza delle corde che mi legano. Se solo potessi spezzarle... penso mentre volto lo sguardo su Alexander. É stanco e sofferente. Come me non crede di potersi fidare, anche se lo sciamano sembra godere del favore degli Dei perniciosi. Le urla di Eric squarciano l'aria. Lo sta curando o si sta solo divertendo? Mentre l'umanoide opera la sua magia vago con lo sguardo per la tenda, cercando prima le armi e poi qualcosa di utile.
  14. Ardan Greycastle, paladino della conquista. Lo sguardo basso. Le spalle curve. La mente che vaga. Dai Castelli dati alle fiamme in nome di un destino grandioso, ad essere inn ginocchio nella tenda di qualche mistico di un razza sottosviluppata. Il capriccio degli Dei. Lo sciamano sembra sentire la voce delle divinitá nella testa come faccio io, eppure lui, sembra cosí vaneggiante. I miei uomini sono a pochi passi da me legati, con la disperazione sui loro volti, trascinati in questa missione di gloria e potere che fino ad ora a concesso solamente poche briciole. Cosa é la morte di alcuni uomini rispetto alla grandezza di una missione? Polvere, certo. Ma se non sono in grado di guidare pochi uomini alla ricerca di una reliquia, come faccio a guidare eserciti alla conquista di interi regni? Alzo le iridi sul capo che accarezza con gusto la sua ascia. Il mio é uno sguardo di odio. << Gli Dei parlano anche a me. E mi hanno detto che devo ucciderlo. >> dico allo sciamano mentre con la testa indico l'umanoide armato.
  15. Grombrindal, nano sventratore. Contraggo i muscoli in un moto d'ira mal celato e mal trattenuto. Ho perso l'onore, ma non il cervello. So quando qualcuno cerca di raggirarmi. << Che io sia maledetto dai miei avi, obbligato a bere quel piscio che voi chiamate birra, se lascerò che due infanti si arricchiscano sulle mie spalle. Ho viaggiato per anni affrontando bestie, orchi e troll sperando che avessero ció che serve per farmi trovare la grazie di una morte onorevole e non credo proprio che sarete voi a fermarmi se decido di passare da questa porta. Quindi cambiamo i toni della questione. O lasciate che noi, gente per bene, come avete rimarcato, andiamo a celebrare gli avi come é nostro diritto fare o separerò volentieri le vostre teste dai loro corpi flaccidi e troppo lunghi.>>
  16. Crees

    Capitolo 2

    Oropher, Maestro del Sapere Dopo aver fatto un giro per il campo, assicurandomi per quanto possibile che gli uomini stessero bene, mi ritrovai al fianco di Meglor "Arco Lunare'' a guardare oltre uno dei punti di guardia, fra i palazzi all'ombra dell'imponente tempio oscurato dalla bufera di neve. '' Dove saranno? Ci stanno mettendo molto a tornare '' Parole inespresse, ma rumorose in entrambe le nostre teste. Spesi alcuni minuti in silenzio al suo fianco, per poi discorrere brevemente sullo stato del resto di noi, sulla minaccia dei gargoyle e sul cosa fare l'indomani. A prescindere dal riuscire o meno ad entrare nel tempio, ero piuttosto sicuro che rendere piú stabile e protetto il campo base esterno, magari trovando anche delle risorse a cui attingere, fosse una prioritá per l'esito della spedizione. Avrei ascoltato con interesse ogni consiglio strategico militare avesse da offrire, prima di ritirarmi andando a cercare Erwen. Stava riposando, al ridosso di una maceria in un angolo, circondata dalle sue cose. Lo zaino di lino elfico, pieno di pergamene e libri giaceva a mó di cuscino sopra il giaciglio da viaggio. Il suo volto pur sempre bellissimo era cupo, turbato. << Non riesci a dormire? >> le avrei chiesto sedendomi accanto a lei. << Dovresti... dovremmo. >> Ammisi appoggiando la schiena al muro sgretolato chiudendo gli occhi. << Almeno qualche ora. Avró bisogno del tuo aiuto al prossimo cambio della guardia e mi servi in forze. >> Provai a dormire, un sogno senza sogni, come riposano gli elfi che vanno in guerra e non vogliono che le distrazioni dell'inconscio siano d'intralcio ai loro sensi. Quando aprí gli occhi mancavano ancora un paio di ore all'alba. I soldati si stavano dando il cambio ed Erwen era giá in piedi. Aveva dormito? Il gruppo di Grimm Aveva fatto ritorno? Sono le prime cose di cui m'informai. Nutrito il mio corpo con pane elfico ed acqua mi preparai al non semplice compito che mi aspettava. Contenere la nebbia. Avevo pensato a come fare, ma non avevo informazioni e non sapevo se questo o quell'incanto avrebbero sortito effetto. La prima su tutte avevo pensato di uccidere la mia paura. Era stata un esca e non ero sicuro servisse ancora, se non a nutrire la nebbia. La seconda era di creare un altro campo contenitivo temporaneo in cui affrontare la nebbia nel tempo che le era permesso di sfuggire alla prigionia dell'ampolla di cristallo. Mi consultai con Erwen, mentre ispezionavo il nostro nemico con attenzione, usando la mia sensibilità alla magia sulla nebbia, e utilizzando incanti minori sul feto per vederne la reazione.
  17. Erdan Brightwood Mi guardo intorno sorpreso, come se fossi sulla soglia di un sogno, o di uno dei reami fatati. Espando i miei sensi cercando di capire cosa non va.
  18. Ardan Greycastle, paladino della conquista. La mia lama lascia una linea vermiglia sul corpo del capo che lui non sembra sentire. Porto indietro la spada pronto per attaccarlo nuovamente quando il mio corpo smette di rispondermi. I muscoli rimangono contratti nella plastica posa di guardia. Un sudore freddo scende dalle tempie sulle guance quando incrocio lo sguardo del mio nemico. Sta per giustiziarmi. La mia voce interiore grida di rabbia, incatenata ma incapace di accettare una fine cosí prematura, quando il nuovo figuro si palesa portando con se Oric e Philo. Nel momento in cui parla, anche se con difficoltá, la nostra lingua, le miei membra si rilassano, benché avverta che non sono ancora tornate completamente sotto il mio controllo. Abbasso lentamente la spada, mentre cerco di ritrovare l'austero controllo che cela, seppur malamente, il mio animo iracondo. << Io sono Lord Ardan Greycastle e lui é il mio precettore Alexander Corvinus. Gli uomini che stai trattenendo sono sotto la mia autorità e la mia protezione.>> non sono sicuro che fosse la risposta che volesse sentire, almeno non qui, fra le terre inospitali ancora sotto il giogo degli antichi Dei, ma sono sicuro che il mio maestro avrebbe aggiunto quello che serviva. In fondo, era lui, a parlare per loro.
  19. Erdan Brightwood Seguo i miei compagni via dal fiume. Siamo stati fortunati penso mentre accarezzo la povera bestia che si é fatta trascinare oltre il guado. << Quanto siamo distanti? >>
  20. Crees

    Capitolo 2

    Oropher, Maestro del Sapere Mi chiedo inconsciamente se ci sia un modo per controllare la nebbia. Essa tormenta quel piccolo esserino, nutrendolo e nutrendosi di lui. La mia paura. Forse questo legame é la porta per controllarla. Dovro' studiare qualcosa al riguardo, non appena ho tempo. Stacco i miei pensieri dal suo odio viscerale e dal dolore scambiando due parole con Erwen e con Meglor. Il loro stato d'animo non é di alcun interesse per me al momento. Non m'importa se si sentono colpevoli, oppure hanno paura di avermi deluso. Non sono il loro padre e questo dolore e gli eventi che si sono susseguiti stanno inesorabilmente prosciugando la mia pazienza. Ho solo bisogno che siano concentrati. Ed é forze proprio per una carenza di concentrazione che l'incantesimo s'interrompe. Nonostante la mia durezze, soccorro l'allieva con onesta apprensione. << Non preoccuparti. Vai a stenderti e riposa. Me ne occupo io. >> Lascio che il gruppo si calmi, e che le incombenze dei loro compiti li distragga per quanto possibile. Capisco che non é comune assistere a quello che hanno assistito in questi giorni. Non vorrei caricarli di troppi pensieri e rischiare di frantumare quella coesione giá minata dalle perdite e le sfortune. Ma ho bisogno di rispote. Sospiro...mi servirebbe Grimm e quella sua maledetta fede, penso mentre con gli occhi indago oltre le coperture del nostro rifugio nella tormenta. Mi alzo, camminando per l'accampamento, mentre le perturbazioni arcane zampettano sulla mia pelle come tanti piccoli ragni. Seguo le loro correnti per tornare esattamente al luogo di partenza. Disegno un cerco, intervallandolo a punti dove ho percepito le perturbazioni del caos farsi piú forti. Questo dovrebbe aiutarmi ad arginarle. Mi siedo al suo interno, incrociando le gambe e le mani, ma solo dopo aver trascritto i simboli per richiamare nuovamente gli spiriti. Pronuncio l'incanto. Mentre un freddo tombale ed il blu ultraterreno lambisce le fiamme, le mie iridi si fissano su quelle della sacerdotessa. Una maschera di sale la sua. Mi sta giudicando? Si sente superiore a me? Io sono vivo, lei non piú. Io le comando di rispondere e lei deve farlo. Aspetto alcuni attimi, osservando la sua pelle diafana. << Come controllo l'ingresso del tempio? >>
  21. Però stiamo dando per scontato che siamo in grado di batterlo. Magari combattiamo facendoci strada per passare .
  22. Grombrindal, nano sventratore. << Onorare i morti. Una cosa che i nani prendono seriamente>> rispondo, mentre chiedo a me stesso se gli avi pensino questo di me, mentre mi sforzo di accompagnare i servi della chiesa. Convivere con i voti dello sventratore è un pesante supplizio. Vivere senza onore, cercando di morire ma senza potersi sacrificare. Anche la strenua ricerca di un avversario diventa un viaggio di pene. Getto un occhiata a mio fratello, se vuole intervenire questo è il momento, prima che tiri fuori l'ascia.
  23. Erdan Brightwood Osservo il mostrouso serpente da dietro i miei compagni. << Cosa facciamo? Cerchiamo un altro guado?>>
  24. Ardan Greycastle https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2105242
  25. Ardan Greycastle, paladino della conquista. L' ascia apre uno squarcio profondo nella mia armatura e disegna un espressione sofferta sul mio viso sporco del sangue del capotribú, mentre la testa turbina pericolosamente. Un altro attacco cosí e andró a terra.Devo ucciderlo ora, prima che lui uccida me o che gli altri soldati dell'accampamento decidano d'intervenire. Stringo i denti, mentre alzo la spada e la calo sulla sua testa. Gli Dei mi favoriscono, non mi lasceranno cadere qua.
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