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Crees

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Crees

  1. @Marco NdC io dopo il lavoro posto , ma torno tardi, quindi leggerai nella mattinata di domani
  2. Io ho sonno e presenza fatata, quindi per quello siamo apposto.
  3. @Voignar avevo interpretato male l'attacco. Pensavo fosse diretto a me. Ma non posso modificare il post. Fai tu, se puoi. Grazie
  4. Ragazzi, io ovviamente mi accodo e faccio fare strada al nostro barbaro guida. Ho aggiornato la scheda, ma la dimensione non é supportata dal sito. Domani la metto su drive e vi giro il link.
  5. Erdan Brightwood Avevo seguito i miei compagni sotto la guida del Drow, per le aule della grande casa lasciando poi, ognuno di loro alle proprie attvitá. Avevo perso qualche attimo ad esaminare la teca con la creatura conservata ed il manifesto sulla maledizione del lupo prima di dirigermi nella sala comune, dove avremmo passato la notte. Lá mi ero ricavato un piccolo spazio con le mie cose, a parte la veste da viaggio che avevo lasciato nell'armadio all'ingresso. Lo zaino di pelle nera, gonfio per l'attrezzatura, rigato e ricucito, mi sosteneva la sesta, mentre sdraiato alla base di una delle ampie finestre osservavo il cielo notturno. Quella bizzarra giornata era stata all'insegna d'incontri inaspettati, tutti in fila sull'insondabile linea tracciata dal fato. Avrei pagato il doppio del mio debito con Hyrsam per aver anche solo una vaga visione di quello che sia l'Arcimago, che il Principe dei Folli, sembravano avere. La spina nel dito intanto, pulsava e doleva, come insofferente per l'essere incastrata a me. E come biasimarla? Un mezzosangue, truffatore, senza arte ne parte, all'infuori di una manciata di potere fatato ricevuto in dono da un benefattore beffardo. Non mi ricordo di come il sonno ebbe la meglio su di me, ne di come i sogni si fossero susseguiti, ma al risveglio mi era rimasto solo il turbamento che essi mi avevano provocato e la consapevolezza che qualcosa era cambiato. La spina aveva sanguinato di nuovo, macchiando la manica della camicia con piccole chiazze porpora. La stuzzicai istintivamente mentre stralci d'immagini dei sogni, riaffioravano confuse nella mia testa. Ricordavo una casa in un bosco, Hyrsam ed una vecchia donna che intagliava dei piccoli ninnoli d'argento. Mi alzai barcollante, passando la mano fra i lunghi capelli lisci per sistemarli e con sorpresa, trovandomi a stringere fra le dita una treccia, tenuta insieme da una corda di cuoio ed un piccolo cilindro d'argento inciso con antiche rune sconosciute. Nello sfiorarlo, le lessi inconsciamente, come se le avessi sempre avute a memoria, come se lá, da qualche parte nella mia testa, ci fossero delle nozioni che dovevo solo riscoprire. Suonavano melodiose fra le labbra, come una canzone elfica, ma pregne di malizia, come il sortilegio di una zingara o lo scherzo di un folle. << Una zingara ed un folle... >> borbottai fra me e me ripensando al sogno, mentre mi alzavo per andare ad espletare i bisogni mattutini. Il bagno della sala comune era ordinato e pulito, ma i saponi ed i profumi vecchi ed asciutti. Gli stracci che ci erano stati messi a disposizione irrigiditi dal disuso. Una grande specchio di rame rifletteva un immagine familiare ma diversa. La mia pelle da sempre chiara, brillava di una pallore perlaceo nuovo, cosi come i miei occhi vagamente cerchiati dalla stanchezza, luccicavano in modo inquietante, pigmentati delle varie tonalità dei verdi e dei marroni, al pari del profondo di una grande foresta selvaggia. Scacciai quel pensiero, anche se immaginavo che anche i miei compagni avrebbero notato quel cambiamento, seppur sottile. In fondo si erano astenuti dal farmi domande riguardo il nostro incontro con il fauno la giornata precedente, rispettando il silenzio, che aveva attanagliato la mia persona per tutto il tempo. Ma non credo che sarebbero stati altrettanto permissivi, una volta messi in marcia per quella nuova missione. Avevamo sostituito lo scrigno destinato al nostro nuovo commissionante, eravamo stati attraversati da farfalle mistiche ed ora ci trovavamo nel mezzo di un rituale sconosciuto. Avevamo sicuramente molto di cui parlare. Anche perché sembrava che Videmir avesse scoperto qualcosa riguardo il suo strano cambiamento e che Anlaf avesse ricevuto in dono un'inaspettata vendetta. Attesi quindi che anche loro si svegliassero, mentre distrattamente giocavo con le carte, facendo trucchi e magie di cui ero pratico da ben prima che la vera magia facesse capolino nella mia vita.
  6. Ragazzi domani mattina leggo e rispondo , che non lavoro. Buona notte
  7. Erdan Brightwood Sembrava, almeno per quella giornata, che avessi preso la parte del tipo silenzioso e tenebroso che solitamente appartiene a Videmir. Avevo fatto il mio ingresso a cena con manifesta meraviglia per il luogo d'inebriante connessione con la natura, senza pero' commentarlo ne unirmi allo scambio di parole. Avevo assaporato il cibo, bevuto e atteso in pacata contemplazione della singolare figura dell' Arcimago e gettando saltuariamente qualche sguardo al Drow. Finito il pasto avevo usato senza troppo pensare, il potere donatomi dal folle, per pulire il mio piatto e le mie posate ed avevo ascoltato la proposta del padrone di casa, cercando inevitabilmente un collegamento con le parole del fauno. << A cosa le serve il cuore? >> Una domanda diretta, ma legittima.
  8. Ardan Greycastle, paladino della conquista Il dolore é come ghiaccio. Tagliente, freddo e penetrante. Stringo le gambe intorno al destriero usando tutta la mia forza per rimanere in sella, mentre gli occhi furibondi osservano lo zampillare nervoso del sangue dalla ferita che la mia spada ha aperto sul derro. Quella creatura corrotta, ride isterica. Il cavallo s'impenna spaventato. E' un animale giovane, alto e slanciato. Piú adatto a correre veloce che ad una battaglia. Ma se sopravviverà a questo giorno potrebbe valer la pena di addestrarlo. Alzo di nuovo la spada pronto a farla cadere sul mio nemico, quando le sento. Le voci degli Antichi Dei. Alexander aveva ragione. Il loro sguardo é su di noi, e ci stanno giudicando.
  9. Per me si può proseguire alla cena
  10. Crees

    Capitolo 2

    Oropher, Custode del Sapere ( Mago 1) Nel cuore della foresta primordiale Come attraverso una lente sfuocata, le immagini nella nebbia hanno un aspetto onirico, surreale come i quadri di uno di quei pittori umani moderni che dipingono alle corti del caldo sud. Il fluire stesso del tempo ne viene intaccato, o almeno questa e' la mia percezione mentre guardo la lama di Meglor dirigersi senza impedimento alcuno verso la mia gola. Da quella consapevole e privilegiata posizione osservo la mia morte farsi reale. Non e' poi tanto diverso dal male che mi sta uccidendo. Logora il miei attimi, sgretolandoli come foglie secche. Ma quello non e' Meglor, e questa non e' la mia fine. Cerco di scansare la spada schivando di lato, mentre la lingua antica del mio popolo esce fluida e naturale dalle mie labbra secche per il freddo. << Mereth en draugrim ( Sarai un banchetto per I lupi ) >> . La mano destra aperta, con le dita arcuate si protende verso il mio avversario, mentre l'energia arcana esplode in un globo energetico che si dirige con forza verso il suo petto.
  11. Erdan Brightwood - palude Spinto dai miei compagni di viaggio , consegno lo scrigno nelle mani del drow aspettando la sua reazione. << La gilda ? Non ne ho mai sentito parlare >> commento distrattamente.
  12. Crees

    Capitolo 2

    Oropher, Custode del Sapere ( Mago 1) Nel cuore della foresta primordiale Erano passati anni dall'ultima volta che mi ero riunito a quel fanatico di Mezz'altezza e la Tagliateste. La guerra con gli orchi stava giungendo al termine e l'inizio del Morbo del Mendicante aveva cominciato a spandersi per i ghetti di Ishar. Grimm aveva un aspetto piu' giovane; il mondo non aveva ancora lasciato il suo segno su di lui e Alexis non era ricoperta di cosí tante cicatrici. Chi per denaro, chi per dovere stavamo tutti combattendo al fronte, e a quel tempo, non avrei mai pensato che saremmo sopravvissuti tutti al conflitto. Eppure eccoci qua, gli eroi di Ersheval. Se i menestrelli avessero visto quello che abbiamo fatto ci avrebbe dato sicuramente un appellativo diverso. Ma la storia é fatta dai vincitori. Questa missione e' diversa però, almeno per me. Tossisco sangue a volte, ed il dolore nel petto non mi permette di ragionare chiaramente. Per le altre razze la morte e' un evento triste, ma per un elfo che ha da poco superato il secolo è una rarità assoluta ed una vera tragedia. Centinaia di anni di vita possibile, infinite conoscenze, eventi e testimonianze spazzati via come sabbia. Ne fame o malattia naturale hanno Lo scorrere del tempo non ha mai piegato uno della mia gente, eppure sembra che il fato beffardo o chi per lui mi abbia maledetto con questa... cosa. La sento rigirarsi sogghignante mentre mi guida alla follia. Giuro di sentirla bisbigliare nella mia testa, parole che non sono ancora in grado di capire, ma che intuisco come un lamento funebre. Ho cercato in ogni tomo, parlato con ogni spirito e sacrificato più di quanto moralmente accettabile avrei mai creduto possibile, ma niente. Questo viaggio è la mia occasione. Ovviamente ho tenuto la realtà della mia condizione e quindi delle mie intenzioni per me. Non posso fidarmi, non su questo. Il viaggio e' stato stancante. Il clima e' ostile, pregno di un potere arcano primordiale e famelico, che come una presenza rapace ed invisibile ci segue. Credo che i lupi siano stati corrotti da questo, forse addirittura guidati da uno spirito antico come un Galrog che gli ha resi astuti. Ho riportato alla memoria gli aneddoti del Custode Meglim a riguardo, ma era un tomo incompleto, rovinato, non riesco a ricordarne bene le parole. Gli arcieri elfici che il mio ordine ha mandato come scorta alla mia persona non sono riusciti a trovarne traccia, come se nascondessero il proprio passaggio. Ma sembra essere comunque un problema di secondaria importanza ora che al nostro risveglio siamo immersi nella nebbia che tanto faticosamente abbiamo cercato di evitare per tutto il tragitto. Il silenzio di tomba in cui vessa l'accampamento, mi dice che anche gli altri si trovano spiazzati quanto me, ma dobbiamo reagire. Non siamo lontani dalle rovine che ieri ho potuto rimirare come un miraggio insperato dalla sella del mio cavallo. Mi guardo intorno cercando di trapassare la coltre con i mie sensi, chiedendomi se sia il caso di provare a smontare l'accampamento per avanzare verso le rovine, ammesso di trovarle, od aspettare che la nebbia si diradi. << Accendete delle torce, vediamo se riusciamo a creare un perimetro che ci permetta almeno di vederci e stiamo uniti. >>
  13. @Marco NdC bella la traslatura temporale. Il post è chiuso alle risposte, devi ancora finirlo?
  14. ecco qui il blog. e qui sotto l'immagine che vorrei utilizzare per Oropher
  15. Ardan Greycastle, paladino della conquista Un grugnito di dolore si fa strada fra i denti stretti, mentre strappo il quadrello dal fianco. Maledetti stupidi omuncoli. << Oric attacca i lanceri.>> Gli dico spronandolo a colpirli alle spalle, mentre spingo il cavallo verso i cavalcaragni, con lo scudo ben alto. Una volta a portata avrei tentanto di attaccare con un fendente di spada quello che mi ha ferito.
  16. Erdan Brightwood - palude La casa ha un che di fatiscente quasi fiabesco, con poco o nulla in comune con la persona del Maresciallo. Guardo il Drow, il suo odore e' pungente, come di terra fredda e roccia. E' una cosa a cui la sua razza non puo' scappare, non importa se vivano in grandi palazzi o vivaci cittá di mare, il loro odore li segue da per tutto. Lo saluto con un gesto della mano, appena varcata la soglia e chiusa la porta sull'inquietante guardiano apparso dal nulla, chiedendomi sei quei rampicanti ci fossero stati anche prima sul cancello. << Mi chiamo Erdan Brightwood. Ho io la consegna, signor White Fox, che serve nella dimora Underdog. Buffo.>> dico mostrando lo scrigno e commentando sarcasticamente la singolarità di quei nomi << Arcimago avete detto? La magia e' una cosa rara, sono sorpreso che il Maresciallo abbia tali conoscenze. >> esclamo mentre ripongo la veste nell'armadio, frizionandomi il petto, dove le farfalle del fauno hanno fatto il loro ingresso.
  17. Ecco i legami, Alexis è tremendamente disinformata riguardo ciò che succede nel mondo, gli insegnerò tutto ciò che posso. Chierico mi sta nascondendo un segreto importante.
  18. Perfetto , direi la penultima, tagliandoa testa al toro. Io spulcio, se trovo qualcosa su DeviantArt te la invio. I Maestri del Sapere sono un ordine elfico dedito alla preservazione delle conoscenze arcane. I suoi membri, viaggiano per i regni alla ricerca di vecchi manoscritti o luoghi di potere, assicurandosi allo stesso tempo che le conoscenze considerate pericolose, vengano raccolte e custodite all'interno della loro sede, la Torre Bianca di Boscoalto. Oltre a questo, l'alta considerazione di cui godono sia all'interno che all'esterno dei confini elfici, per le loro conoscenze e la loro saggezza, ne hanno fatto consiglieri e diplomatici molto apprezzati. Oropher era da poco diventato un membro effettivo. Finito il suo periodo da apprendista sotto un altro Maestro del Sapere, con cui aveva viaggiato in lungo ed in largo per i regni e dopo aver ottenuto il rango di Maestro, era stato inviato dall'ordine a studiare la vasta biblioteca del lontano Regno umano di Ishar, ai confini del deserto di Sale.
  19. Oropher ( mago ) FORZA DESTREZZA COSTITUZIONE INTELLIGENZA SAGGEZZA CARISMA 9 15 8 16 13 12 Debole: -1 Malfermo: -1 Malato: -1 Stordito: -1 Confuso: -1 Sfregiato: -1 0 +1 -1 +2 +1 O FOR DES COS INT SAG CAR PF: 4+cos Danno: 1d4 Armatura: 1 Livello: 1 Punti Esperienza: 0 Allineamento Neutrale: Scopri un segreto della magia Razza Elfo: La magia per te è naturale come il respiro. Individuazione del magico per te è un trucchetto. Legami - ____ricoprira un ruolo importante negli eventi che verranno, l'ho previsto. - ______ mi sta nascondendo un segreto importante -______ è tremendamente disinformato riguardo il mondo, gli insegnerò tutto ciò che posso Grimorio Hai padroneggiato una serie d'incantesimi che hai copiato nel tuo grimorio. All'inizio del gioco contiene tre incantesimi di primo livello e tutti i trucchetti. Ogni volta che ottieni un nuovo livello, puoi copiare un nuovo incantesimo di livello pari o inferiore al tuo. Il tuo grimorio pesa 1. Preparare incantesimi Quando trascorri del tempo ininterrotto (circa un ora) in tranquilla contemplazione del tuo grimorio: - Perdi tutti gli incantesimi che avevi preparato - Prepari nuovi incantesimi a tua scelta tra quelli contenuti nel tuo grimorio; il livello totale non deve superare il tuo livello +1 - Prepari i trucchetti, che non contano mai per il limite massimo di incantesimi Lanciare incantesimi Quando lanci un incantesimo che hai preparato, tira+INT. Con 10+, l'incantesimo viene lanciato con successo e non viene dimenticato; puoi lanciarlo nuovamente in seguito. Con 7-9, l'incantesimo viene lanciato ma scegli uno: - Attiri attenzione indesiderata o ti metti all'angolo. Il GM ti dirà come - Il lancio dell'incantesimo interferisce con il tessuto della realtà: prendi -1 continuato fino a al prossimo momento in cui prepari incantesimi. - Dopo che l'hai lanciato dimentichi l'incantesimo Scudo magico Quando plasmi un incantesimo continuato in uno scudo di magia arcana per deviare un attacco, l'incantesimo termina e sottrai il suo livello al danno subito Rituale Quando attingi ad un luogo di potere per creare un effetto magico, di al GM cosa stai cercando di fare. Gli effetti dei rituali sono sempre possibili, ma il GM ti dirà da una a quattro delle seguenti condizioni: - Ci vorranno giorni/settimane/mesi - Prima dovrai___ - Avrai bisogno di aiuto da_____ - Serviranno molti soldi - Il meglio che puoi fare è una versione minore, inaffidabile, limitata - Tu ed i tuoi alleati rischierete di mettervi in pericolo con___ - Dovrai disincantare ___ per farlo Equipaggiamento: - Grimorio (peso 1) - Pugnale (corto, peso 1) - Armatura di cuio rigido (armatura 1, peso 1) - Razioni da dungeon (5/5 utilizzi, peso 1) - Pugnale (corto, peso 1) - Pozione curativa Peso trasportato ( 5/7) Oropher sta morendo. Alla prima occhiata forse non lo diresti. Elegante ed austero, nelle sue vesti di pregiata fattura, dalla pelle diafana e liscia come pietra, mentre discorre di conoscenze dimenticate, come sono soliti fare i Maestri del Sapere. E poi chi ha mai visto morire un elfo? Così rari, nascosti nelle loro città d'argento, o in viaggio fra le corti di Re ed Imperatori, come diplomatici o consiglieri . Eppure, se lo guardi attentamente, all'interno di quei grandi occhi esotici e ferali, vagamente cerchiati dalla sofferenza, riesci a vederla l'oscurità. Una presenza antica, avvinghiata allo stomaco ed al cuore. Un male magico, od una maledizione che lo stanno lentamente consumando. Ma lui non è pronto, non può accettarlo. Per questo, a dispetto dei compiti del suo ordine è in viaggio alla ricerca di una cura per salvarsi. @Marco NdC ecco qua, ora cerco un immagine adatta. Dimmi se lo spunto del BG ti è sufficiente così o vuoi qualche altro dettaglio.
  20. Confermo, ma se lo volesse giocare lui lo cedo volentieri. Ho letto che preferisci la scheda sul blog personale, ma sembra che adesso i propri post siano sempre editabili. Non ho controllato, perché è una cosa che ho letto ieri sera. Nel dubbio la butto là ( nel blog) comunque.
  21. Ciao ragazzi, ben trovati! @Marco NdCNdC ti mando la scheda in mattinata o al massimo dopo pranzo .
  22. Erdan Brightwood Ero rimasto insolitamente silenzioso, come quando ci si sveglia male dopo un lungo sogno. I miei compagni avevano reagito con una sorprendente naturalità al nostro singolare incontro, ma non io. Le parole criptiche del fauno mi erano entrate in testa. Era da tempo che mi interrogavo sul significato dei miei doni, sul prezzo che presto o tardi il Folle sarebbe venuto a riscuotere. I miei compagni mi avevano conosciuto che già padroneggiavo il potere arcano, con la lingua vellutata e la presenza ipnotica del mondo fatato. Erano rimasti stupiti della rarità della cosa, ma se ne erano fatti una ragione ben presto. Io non avevo dimenticato come era prima che il Principe mi trovasse. Un mezzosangue con le spalle al muro, letteralmente nullatenente. Un criminale senza arte né parte. Quale sarebbe stato il mio destino? Seguo Anlaf e Videmir oltre il cancello chiedendomi se il danno sia colpa della solita goffaggine del barbaro o merito della benedizione del fauno. Sento ancora le farfalle vibrarmi sotto pelle.
  23. Ardan Greycastle, paladino della conquista <Oric, vieni.> Comando, mentre dirigo il cavallo alla mia destra e sento il potere magico di Alexander liberarsi nella bufera. Il destriero sbuffa nervoso.
  24. Ragazzi, da giovedi finisco i doppi turni a lavoro. Almeno fino alla prossima volta che me li chiedono, e dovrei avere un ritmo più continui ed il tempo per delineare un po' il pg. Buo a giornata
  25. Erdan Brightwood - palude << Videmir, è tanto che ci conosciamo, ma non pensare neanche per un attimo di potermi mettere una mano addosso.>> dico strattonando via lo scrigno. << Il sogno che mi ha inviato, le cose che sa di me, tu pensi che sia un caso? Io ci vedo il palesarsi di un destino. Un senso per questi... doni.>> Esclamo frustrato volgendo lo sguardo su Anlaf, con cui condivido lo stesso misticismo. << Capisco le tue riserve, ma il Maresciallo è soltanto un altro criminale, noi siamo compagni. >> Concludo allungando lo scrigno verso il fauno.
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