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Crees

Circolo degli Antichi
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  1. @Knefröd Daleor, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - Prigioni dell'Accademia Magister il tuo e' un piano semplice, ma efficace. Il tuo allarme per il "finto" fuggitivo e' convincente tanto che il Templare non spende piu' di un attimo ad osservarti, in cerca invece della "reale" minaccia. E quando tu e la tua seguace, che prontamente si lancia contro la schiena del soldato per sbilanciarlo, lo fate cadere a terra, non gli resta che sorprendersi dalla furia degli attacchi che gli piovono da quegli uomini tenuti fin troppo in gabbia. Ad assicurarsi che non possa rialzarsi ci pensa Xel, trapassandolo da parte a parte all'altezza del collo, con l'elegante spada. Benche' il piano abbia funzionato, il tuo "grido disperato" e quello degli stessi rivoltosi che si lasciano andare ad uno sfogo di violenza si sono avvertite chiaramente dal piano superiore. Dopo pochi attimi senti i rintocchi di una campana. Il tempo del sotterfugio e' finito, e forse troppo velocemente. Se decidi di salire le scale, ti trovi difronte all'ennesimo corridoio con numerose celle che si affacciano, questa volta, su tutti i lati. Alla fine del corridoio, ai piedi dell'altra scala che sale, vedi un templare armato di scudo e spada, fermo in posizione difensiva che aspetta chiaramente l'arrivo dei rinforzi. Che cosa fai?
  2. Ciao ragazzi sono stato reclutato di fresco. Il tempo di leggermi un po' del manuale e fare la scheda e mi unisco a voi.
  3. @willyrs avrei bisogno che tu mi faccia una domanda, relativa alla mossa razziale per completare la scheda. ps scusate l'attesa ma ho un sacco di lavoro.
  4. Lothar, Prescelto di Kharnath, il decimo giorno d'Inverno a Melcar. Seguo lo sguardo del capotribù verso l'esterno, dove il popolo in semicerchio attende, inconsciamente consapevole che qualcosa di grande e' all'opera. L'occhio degli Dei e' su di noi. << Sei uno stolto ed un debole Sigurth. Guarda come ti agiti pronto a dare ad altri ordine di sporcarsi le mani per te e come tremi di rabbia realizzando che questa volta non puoi. Il druido ha parlato, vieni fuori, ti aiuterò a far si che gli antichi dei ti concedano il loro perdono.>> Lanciando la mia sfida esco nuovamente sotto il cielo terso estraendo la spada e voltandomi verso l'ingresso della tenda.
  5. @Marco NdC @luisfromitaly Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto Il giovane soldato appare sorpreso delle tue attenzioni Khalya, cosi' come appare ansioso di servirti. Ripete quello che gli chiedi, come se stesse prendendo annotazioni a mente e fa per congedarsi, per poi voltarsi nuovamente per rispondere alla tua domanda. << Mia signora, i cacciatori sono stati trovati in una baracca abbandonata in una via secondaria del quartiere Elfico. Sembra stessero inseguendo qualcuno e che questo li abbia pugnalati a morte, almeno cosi' fanno pensare i segni lasciati ed i pochi testimoni che gli hanno visti correre dietro ad un losco figuro. >> Il porto e' in fermento, vascelli, soldati ed uomini al lavoro. Il "capanno" depurato dal Caos e' stato alacremente ripulito ed al suo posto vi e' un tendone con alcuni ufficiali delle guardie portuali intenti a controllare documenti di attracco e permessi. In quel caleidoscopico turbinare i tuoi occhi paladina vedono ombre che solo per te hanno significato. Esse disegnano una luna ed una rosa, sulle acque placide del porto, visibile forse solo a te che la cerchi, oppure a chiunque indaghi il mare in cerca di un segno o le nuvole spumose modellate dai primi venti freddi del nord in cerca di un messaggio. Se ti avvicini al simbolo, i tuoi piedi solcano la pietra ed il legno delle banchine, in una via che si snoda fra barche, braccianti e merci, fino ad arrivare ad un pontile d'attracco completamente sgombro, sia di uomini che di navi. Quando sei vicina anche il tuo simbolo guida scompare lasciandoti da sola a contemplare il suo significato. Perche' la Dea avrebbe voluto guidarti fin la? Per te invece druido, le voci dei gabbiani, rivelano una cosa e una soltanto. E non perche' non avrebbero altro d'interessante da portare alla tua attenzione, ma semplicemente perche' di cosa vuoi che parlino fra di loro dei gabbiani? Vi sono alcuni capanni lungo le banchine in cui l'odore del sangue e della carne morta e' forte e distinto. Se ti volti a cercarli puoi notare su di essi il volteggio degli uccelli. Sono quattro in tutto e se ti avvicini al primo sulla tua strada, dall'esterno non noti nulla di singolare se non che la porta e' chiusa con un imponente lucchetto e l'unica finestra anch'essa sbarrata e protetta da una grata di metallo. Che cosa fate? @willyrs Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 12 - Forestern, confini nord dell'impero Una pietra piatta diventa velocemente tagliente mentre la strofini con forza contro un altra piu' massiccia e robusta, permettendoti di ottenere un coltello improvvisato che fa il suo sporco lavoro nel separare la carcassa del cane dalla sua pelliccia. Essa ti ammanta con il suo calore mentre la carne della bestia purificata nutre il tuo corpo. Hai superato un altra prova a nord dell'impero, e mentre ti rimetti in viaggio, senti il tuo cuore gonfio di nuova forza. Passano diverse ore ed anche se non hai trovato da bere e senti la gola secca e la testa ovattata, non hai molti problemi ad avanzare senza soste nell'intransigente tundra fino a quando il sole comincia nuovamente a calare. I cani che hai scacciato ti seguono da lontano, come se ti riconoscessero come il loro nuovo capobranco, oppure perche' aspettano che tu t'indebolisca, mentre il freddo ti assedia dove la pelliccia non ti protegge. Superare un altra notte all'aperto potrebbe essere troppo nelle tue condizioni, ma per tua fortuna, sei arrivato. La pianura davanti a te discende di qualche metro, dove un piccolo fiume taglia erba ed arbusti, ed alcune case sorgono lungo le sue rive in quello che e' di fatto uno dei piu' estremi insediamenti dell'impero. Una piccola guarnigione di soldati di confine la protegge e sono proprio due di loro a venirti incontro con sguardo diffidente e allarmato. Che cosa fai? @Knefröd Daleor, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - Prigioni dell'Accademia. Camicia, pantalone, un corpetto ed il lungo cappotto in pelle, anche se insanguinati e rotti, ti vestono ora.Un pugnale d'argento, un anello romboidale con uno singolare simbolo al suo centro ed un mazzo di chiavi che forse aprono i suoi uffici ed i suoi alloggi, sono tutto quello che aveva addosso e che ora e' tuo. La tua nuova seguace ha le chiavi delle celle, ed intuendo i tuoi desideri comincia ad aprirle una ad una. Sette sono i prigionieri che si uniscono a te nella fuga. Essi una volta erano incantatori pericolosi, qualcuno come te seguace delle vie perniciose del caos, ma ora sono deboli e privati della magia dalle rune di protezione che tengono al sicuro le segrete dell'accademia. Forse fra di loro potresti trovare anche dei proseliti e nuovi schiavi per il tuo signore. Ad ogni modo hai poco tempo per decidere. Dalla scale di pietra che portano al piano superiore un templare di ronda sta scendendo. Ricordati che tu e Xel siete travestiti, anche se malamente e ad una prima occhiata ed in ombra potreste passare per un templare ed un inquisitore. I sette prigionieri potrebbero rimanere nascosti nelle celle oppure essere utilizzati in modo piu' creativo spingendoli alla fuga. Che cosa fai?
  6. Crees

    Confronto e gestione

    Ah giusto mi ero dimenticato ogni due, allora al prossimo level up
  7. Crees

    Confronto e gestione

    ragazzi se riesco vi porto avanti oggi, altrimenti dovrete darmi un paio di giorni che ho molto molto lavoro
  8. Lothar, Prescelto di Kharnath, il decimo giorno d'Inverno a Melcar. Sono tornato da non molto dalla desolazione del caos, seguendo i sussurri di Kharnath nella mia testa e le scie dei venti magici del nord. Gli uomini che incontro sono piu' bassi di quanto ricordarsi o forse sono io che sono diventato piu' alto, penso, mentre avanzo verso la tenda con loro al seguito, che comparati a me non sembrano che bambini. L'armatura che indosso emette un tintinnio metallico ad ogni passo che affondo nella neve, mentre la pelliccia di un lupo bianco grande come un orso che mi copre le spalle, oscilla elegante come il manto di un nobile. Una spada dalle fogge antiche, che ho strappato dalle mani non morte di uno dei campioni del mio Dio, e' legata intorno alla parte bassa della mia schiena, dove i tatuaggi rituali della mia gente risalgano fino alla nuca, con leggende, ambizioni e promesse. So che non posso fare affidamento sui combattenti dell'insediamento finche' non mi dimostro superiore al loro capo, e quale miglior momento se non l'arrivo di un messo divino. Paleso la mia figura oltre l'ingresso della tenda, spintonando volontariamente le due guardie d'onore ed osservando con i miei occhi vibranti di forza quasi ferale e le cognizioni di un guerriero prima l'interno, poi Sigurth ed infine il druido. << Pochi sono gli uomini che affrontano il profondo nord e le terre degli Dei e ancora meno quelli che ne fanno ritorno. Eppure in questo giorno d'inverno, su questa terra impregnata di sangue, non uno, ma ben due sono i favoriti delle divinita' perniciose che muovono i loro passi. Non e' una coincidenza. Io sono Lothar, la spada del nord e Prescelto del Caos. >>
  9. https://drive.google.com/open?id=1oULR5rx8AGM3p73U1g86j8KssyOj6lSa ecco la scheda. Come oggetto di un posto che ho visitato porto con me un piccolo bracciale intarsiato di metallo con glifi e rune, un oggetto antico, simbolo del favore del Dio della Guerra.
  10. Lothar, Prescelto di Kharnath, il decimo giorno d'Inverno a Melcar. ( Ho buttato li una data ed un giorno, e dato un nome all'insediamento. ) Sulle vibranti foreste del nord, ultimo baluardo di verde prima della desolazione del caos, e sulle lande gelate dai primi ghiacci dell'anno, passando per i fiumi in piena, un impetuosa bufera di pioggia e nevischio scrosciava ululando nervosamente, trafiggendo le nebbie che solitamente si annidavano fra i tronchi delle maestose querce e degli alti cipressi. La si poteva sentire anche dall'insediamento in cui mi trovavo, Melcar, che sembrava essere stato risparmiato dalla collera degli Dei, asciutto ed immacolato. Le case di legno erano state costruite su un antico luogo di scontro, dove molti decenni prima, le tribu' del nord avevano combattuto una guerra sanguinaria per stabilirsi nella regione, proprio a ridosso dei deboli popoli del sud. Il terreno tutto in torno era scuro, indelebilmente macchiato dal sangue degli uomini. Mio nonno ci aveva combattuto e mio padre mi aveva raccontato la storia. Le tradizioni non dovrebbero essere messe da parte eppure, guardando gli occhi degli uomini che mi circondano essi appaiono inconsapevoli, certamente non degni dell'attenzione delle divinita' perniciose. Ma il fato che gli Dei tessono e' curioso, caotico e bellissimo. Un Druido cammina davanti a me, con il suo dono orgogliosamente in mostra proprio quando io so, che la Gemma del Nord e' vicina. Sigurth e' debole, e che lo voglia o meno, non potra' opporsi alla mia volonta'. Ne lui, ne gli uomini a lui fedeli. Sara' guerra per il Dio della guerra. Stringo il pugno mentre mi alzo dalla sedia della piccola locanda a cielo aperto, dove gli uomini del villaggio affogano la loro inettitudine nell'idromele e fra i seni di qualche schiava catturata in razzie oramai lontane. Gli sguardi concentrati sulla figura del nuovo venuto, si spostano presto timorosi su di me, mentre passo loro vicino. Hanno paura e fanno bene. La tenda di Sigurth e' a pochi passi ed io non aspettero' oltre per parlare con il messaggero degli Dei. Mi dirigo quindi sicuro verso l'ingresso, in fondo, chi mai potrebbe fermarmi?
  11. @Marco NdC @luisfromitaly Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 Lex e' sudata, ha le guance arrossate ed il passo stanco. Quando l'abbracci senti ancora il suo involontario distacco, benché nel suo sguardo non vi sia piu' l'impulsiva rabbia di una donna ferita. Cio' nonostante dopo averti fatto parlare si limita a dirti che sono altre le mansioni che le sono state affidate e che non puo' esserti d'aiuto nelle tue indagini. Il dubbio che lo faccia per punirti ti coglie, ma non hai tempo per discutere con lei e di certo lei non te ne da' il tempo, proseguendo per la sua strada. Prima di raggiungere Will, dall'armeria, la sorella incaricata dell'equipaggiamento controlla che la tua armatura sia in buone condizioni per poi consegnarti un altro scudo con lo stemma del tuo ordine, e' diverso da quello che avevi prima, piu' spesso e meglio realizzato. Quando la paladina ti raggiunge, Wilfrido, hai avuto modo di riflettere sulle tue sensazioni, sulle sue differenze da prima del tuo arrivo nella capitale e ne sei giustamente allarmato. L'Arvil influisce sulle tue mutazioni e sulla tua comunione con gli spiriti della natura, essi permangono innaturalmente in te in modo preoccupante e questo ti porta a dubitare che il tuo desiderio di mantenere le forme animali sia qualcosa di puro, ma piuttosto la morbosa e subdola influenza delle energie entropiche, forse ad opera proprio del gioiello del Marchese, a cui sei stato esposto per tutta la notte. E cosa succederebbe se tu, sotto la malevole influenza del Caos, assecondassi i tuoi desideri e passassi piu' tempo del solito in una delle forme animali? Forse non sarebbe piu' tanto semplice per te tornare al tuo corpo elfico. Una cosa e' sicura, dovrai essere piu' cauto ad usare i tuoi poteri. Il quartiere elfico vi da nuovamente il benvenuto con il suo aspetto decadente, i fumi maleodoranti, e dei nuovi roghi appiccati ad altre case fatiscenti. I cacciatori di streghe, muniti di maschere per proteggersi dai fumi, fanno su e giu' per le strade, ronde che mostrano l'aspetto peggiore della giustizia imperiale. La tendopoli con i superstiti del massacro e' sempre li, ma il numero di elfi vivi si e' ridotto. Alcuni sono morti per le ferite, altri forse si sono rivelati infetti, o semplicemente hanno cercato di andarsene e quindi sono stati giustiziati ed accomunati sulle pire. Alcuni inquisitori discutono sulla morte di alcuni cacciatori, fuori nella piazza ed al vostro passaggio rivolgono a Khalya un saluto formale. Mentre accompagni la donna che profuma di rose, Druido, senti addosso gli sguardi severi della tua gente. Dalle porte o dalle finestre ti squadrano, ma anche quelli intenti a lavorare o che semplicemente camminano per strada. Deve essere raro vedere un elfo in compagnia e non in custodia o al servizio di un imperiale. Fra quegli occhi piu' o meno giovani, ne incroci per un attimo due familiari. Lonne ti osserva stupito, per poi scappare fra le vie del quartiere. L'elfo che hai salvato tu invece, paladina, non si trova piu' li ed e' molto probabile che sia uno dei corpi che brucia nello spazio davanti al portale che vi separa dal quartiere del porto. La' un numero impressionante di vascelli dalle forme piu' varie effettua le manovre di attracco, oppure, quelli gia' fermi alle banchine, scaricano merci, doni per l'imperatore e ricchi nobili. Centinaia di soldati pattugliano la zona, molti di piu' di quanti vi sareste potuti aspettare, forse per via dei recenti accadimenti. Che cosa fate? Daleor, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - Prigioni dell'Accademia. Quando raccogli il gioiello verde le voci nella tua testa cessano improvvisamente, anzi, tutto cessa. Ogni rumore e' attutito, le fiamme delle fiaccole risplendono nel buio una luce opaca, l'acqua che ti gocciola addosso non ha peso. Risorgi da quel momento ovattato con una consapevolezza nuova, una calma non solo apparente ma reale, visto che sai che il futuro che ti aspetta oltre le mura dell'accademia e' fatto di una spirale di grandezza e potere. Sigvald ti ha salvato e l'unica cosa che vuole in cambio e' che ti inchini a lui. Il tuo nuovo seguace ti osserva silente, e questa volta, quando gli ordini di liberarti, lei esegue senza esitazioni. Sei nelle segrete dell'accademia, non conosci la strada, ma sai che devi risalire, che altri sono i templari che incontrerai ed altri ancora gli incantatori come te imprigionati. Che cosa fai? @willyrs Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 12 - Forestern, confini nord dell'impero Riesci a trascinarti sull'albero proprio mentre i cani ti vedono e ti corrono in contro urlanti. Dall'albero cerchi di colpirli con uno degli spiedi, che viene preso fra le fauci di quello piu' grosso e strappato dalle tue mani sofferenti. Il nord e' una tundra inospitale e adesso capisci perche' i barbari che la abitano sono cosi' brutali, cosi' forti. Il nord non ti regala nulla e mentre il gelido vendo d'inverno ti scuote come le foglie secche del tuo precario rifugio, senti gli occhi degli Dei su di te. Forse e' l'inconscia paura di trovarti nuovamente morto, la forza della disperazione o la volonta' di non arrenderti, ma quando attacchi nuovamente con la tua arma di fortuna, essa trafigge il collo del capobranco spezzandosi, ma lasciandolo al suolo agonizzante e spingendo gli altri due ad una celere fuga. In qualche modo sei nuovamente sopravvissuto. Che cosa fai?
  12. Crees

    Confronto e gestione

    Ragazzi oggi arriva il post
  13. Crees

    Confronto e gestione

    Diciamo che avevo altri piani, per te e per Alec Craine ( che appariva infatti in altri riferimenti) ma il tuo post mi è piaciuto e sopratutto mi piace farmi trasportare dalla fiction, perciò terrò tutto.
  14. Si sì, tanto non riesco a mantenere il ritmo con il lavoro che sta progressivamente aumentando
  15. Lo capisco , ma la mia non è una dimenticanza, è una questione di tempi personali. Stasera che ritorno a casa avrei postato, con o senza questo post. Ma capisco ovviamente, le necessità di un gruppo che ha ritmi più veloci di quello che posso mantenere ( visto che non è la prima volta che vi rallento). Perciò faccio un passo indietro, anche se a malincuore, perché non mi piace abbandonare le cose. Non vogliatemene. Buon gioco a tutti
  16. Crees

    Ambientazione

    @willyrs che dici?
  17. Crees

    Ambientazione

    Perfetto per me
  18. Crees

    Ambientazione

    @Knefröd premetto che mi piace la tua risposta. Solamente calza poco con quello che ho scritto del mio pg, nel senso. Il prescelto è una figura tetra che ha lasciato tutto per andare a nord ed impressionare gli dei, il mio in particolare un dio della guerra. Egli non può essere un barbaro che rimane in un villaggio a poltrire. Piuttosto potrebbe essere appena tornato dalla desolazione con l’intento di radunare uomini per guidarli a sud, uccidere il capo per succederli ecc. il vecchio capo mi piace come caratterizzazione, ma credo che Lothar abbia appetiti troppo grandi e la sua rincorsa alla fama lo farà morire prematuramente
  19. @Marco NdC Khalya, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - Capitolo delle Rose Bianche, Uffici del Capitano Sigvald e' una delle divinita' del Caos, lussuria, sadismo ed eccessi sono sotto la sua sfera d'influenza, ma questo lo sai, cosi' come conosci i nomi delle altre tre divinita'. Tchar, manipolare dei destini, Thrall signore della violenza, Morgul re delle pestilenze e delle carestie. Cio' non toglie pero' lo stupore che un nobile delle tue terre, sia un suo servitore, cosi' come questo preoccupi e non poco Salunya << Era da molto che non vedevo una. >> Ti risponde il Capitano, mentre si avvicina a te e alle pietre. <<Esse sono porte, sorella. Porte sul nostro mondo, permettono alle divinita' oscure ed ai suoi servi di manipolare oltre i limiti del nord. Di far penetrare la magia entropica nella realta' cristallina della Luce. Molti anni fa, prima che io o te si nascesse, la scelleratezza degli uomini gli aveva portati alla ricerca di un mezzo per ottenere il potere arcano di cui solamente pochi fra la nostra razza possedevano. E' cosi' che nacquero le prime gemme, create artificialmente da un gruppo di studiosi dell'impero. Un catalizzatore cosi' potente che donava comprensione della magia anche a chi non era per natura capace... nessuno sospettava che fosse la prima grande mossa delle divinita' perniciose. Il loro modo di esplorare il nostro mondo, di saggiarne la volonta' e di creare seguaci. Donando una falsa illuminazione a quegli studiosi, essi avevano creato le porte per le forze del Caos>> Selunya si allontana, schiudendo le braccia dal petto e passandole entrambe sulla chioma rossa. << Lasciateci per un attimo da sole, sorelle. >> La voce e' imperiosa ma gentile, ogni cosa che fa lo e'. << Immagino tu sappia cosa sia la pirite maginifica, Khalya?>> riprende una volta che siete rimaste solamente voi due nel grande salone. << Ma cio' che non sai, e' che da essa furono create le prime gemme. Quegli studiosi "illuminati" erano i membri fondatori della Gilda della Porpora. >>. Vedi lo sconforto negli occhi della campionessa di Yvet Lorne, la sua bellezza e la sua armonia vacillare per un attimo. << Io non c'ero ancora, ma colei che mi ha preceduto me lo ha descritto vividamente. Perdevamo la guerra Khalya. Era il terzo ciclo, la terza venuta dei popoli del Nord. Se la prima invasione era stato uno scontro brutale di forze su un confine, il pretesto per le prime alleanze e la creazione dell'impero. La seconda venuta un saggio del potere entropico, la terza era stata subdola ed inaspettata. Le gemme circolavano fra le accademie magiche, che erano piu' di una e poco controllate, corrompendo i cuori e creando lo strato che avrebbe aperto le porte agli invasori. Quando il tempo giunse, dalle alte torri delle accademie, demoni urlanti e Magister che avevano perso il senno discesero su di noi con una tempesta di energia che non eravamo pronti a sopportare. Le perdite furono cosi' ingenti che pensavano non avremmo visto l'arrivo della primavera. Quando le forze del nemico avevano oramai raggiunto le porte della capitale, un gruppo di Incantatori che era riuscito a resistere alle tentazioni delle gemme, studiarono assieme alla Gilda della Porpora, un modo di sfruttare la pirite senza sublimarla in gemma. Essa non donava poteri a chi non ne aveva, ma aumentava notevolmente quelli di chi naturalmente dotato, con i risultati di cui siamo consapevoli oggi. Quando vincemmo la guerra, non fummo in grado di rinunciare al vantaggio che la magia arcana e la pirite magnifica ci offrivano, cosi' regolammo la sua produzione perdonando la Gilda, e la formazione degli Incantatori attraverso l'Accademia Imperiale ed i templari. Ma come vedi, il male non debellato trova sempre il modo di riaffiorare. Non so se la tua idea sia perseguibile, ma solamente il consiglio dell'Accademia puo' dircelo, cosi' come solo la Gilda, puo' rivelarci l'origine di queste gemme. Se loro c'entrano qualcosa nulla m'impedira' di seppellirli nelle miniere che hanno fatto la loro fortuna. >> Lacrime copiose bagnano gli occhi della donna e ne rigano le guance. La sua empatia con eventi di cui non e' stata neanche testimone ti confermano che non c'e' persona piu' adatta a guidare il capitolo. << So che sei stanca, ma vorrei che tu indagassi. Scegli pure dove dirigere i tuoi sforzi, se presso la gilda oppure all'Accademia. Ovviamente domani siamo tutte necessarie al Gran Torneo d'Inverno.>> Che cosa fai?
  20. Crees

    Confronto e gestione

    Potrebbe, ma non sentirti obbligato e non forzare se non ti sembra che il tuo personaggio abbia un buon motivo. Io metto l’accento su una cosa, questa de ignorata potrebbe portare ad altre mosse morbide come che dure, maè proprio da qui che nasce il gioco
  21. Crees

    Confronto e gestione

    @luisfromitaly è una mossa morbida, altrimenti non avrei usato il grassetto. Diciamo che sto ponendo l’accento su una particolare sensazione che prova il tuo personaggio, qualcosa di nuovo. Puoi approfondire la cosa oppure ignorarla per adesso.
  22. Crees

    Ambientazione

    Lothar << Migliaia sono le leggende che ruotano attorno alla Gemma del Nord. Le genti del sud credono che si tratti realmente di una pietra, ma non è così. Essa è un mezzo, un fulgido araldo per i demoni, inevitabilmente attratti dall’intrinseco potere che vibra sotto le sue carni bianche e morbide di giovane donna. Il suo sangue è una chiave fra i mondi, un ponte fra le stelle, una porta nel tempo. Le divinità tutte l’hanno benedetta e consacrata, disegnando sul suo corpo le strade che portano ai loro antichi templi, sparsi per il mondo e ricolmi di ricchezze e artefatti. La sua vita da inizio all’adunanza, la sua morte ci consegna la vittoria. Il prescelto che l’accompagna guida gli eserciti del nord. >>. Per farla breve, sulla sua pelle dei tatuaggi rivelano la strada per luoghi di potere dove trovare oggetti magici. Averla al fianco garantisce rispetto e obbedienza.Ucciderla apre un portale che permette a demoni e agli stessi Dei del Nord di discendere sul nostro mondo . Old but gold
  23. Ossian, ladro
  24. Ragazzi stasera arriva il post
  25. @Knefröd @Marco NdC @luisfromitaly Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - VicoIo dei quartieri centrali. Un nevischio leggero era disceso sulla citta' alla vigilia del giorno del grande Torneo d' Inverno. Stracci di nuvole bianche erano state strappate dalle torri piu' alte della capitale, donando al suo profilo un aspetto fiabesco. I primi raggi di sole si erano fatti avanti in quelle prime ore del mattino, sottili spade rossastre a graffiare la pelle bianca e ghiacciata delle case e delle strade. Voi, nel vostro vicolo ancora immerso nell'oscurita', avete messo da parte le vicissitudini del giorno precedente, riuscendo in qualche modo a riposare. Khalya quando apri gli occhi ti senti rincuorata e padrona della tua luce, quella che cosi' instancabilmente, il Caos aveva provato a portarti via. Mellario, Ren ed il Magister. Hai sopportato molto ed imparato molto, la tua ferita sta meglio e non avrai problemi a raggiungere il tuo capitolo, ma cosa fare con il druido? Willfrido, la forma che hai assunto ti ha cullato in sogni bucolici di inenarrabile bellezza, in cui correvi lontano, fra erbe ed arbusti, all'ombra di alberi secolari che cantavano con il vento e quando apri gli occhi, senti la vicinanza a quei luoghi anche se circondato dalla pietra e dalla civilta'. Una vicinanza palbabile ed inspiegabile, come non avevi mai avvertito in nessuno degli aspetti assunti. Forse l'unicorno e' davvero qualcosa di puro e perfetto e covi il desiderio di mantenere le sue forme. La paladina e' accanto a te, il suo corpo e' caldo ma non quanto il tuo. L'aria al contrario frizza del ghiaccio inverno. Non avete avuto problemi durante la notte, quella parte della citta' e' sicura e pochi oserebbero mettersi contro un paladino, ma i vostri compiti sono comunque opprimenti e vi obbligano a non perdere ulteriormente tempo. Consegnare le pietre, che per adesso giacciono inermi, per quanto possono esserlo dei gioielli tanto nefasti e fare rapporto di quanto accaduto. Il capitolo delle Rose Bianche non e' molto distante, ed al suo comandante fara' piacere sapere cosa avete da dire, in concomitanza alle notizie probabilmente gia' giunte dall'accademia e dalla guardia cittadina. Che cosa fate? Daleor, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - Prigioni dell'Accademia. Non ci sono parole per descrivere l'umiliazione, la rabbia ed il dolore che hai provato Magister, o forse ora dovrei chiamarti soltanto Daleor, mentre i tuoi aguzzini dopo averti curato il moncone della mano, ti spogliavano delle tue vesti, sia fisicamente che figurativamente, ti legavano l'unica mano ed piedi con catene di un metallo freddo e pesante costringendoti a terra in una cella umida, sporca e senza finestre. Puoi scordarti lo sfarzo della tua gabbia dorata ai piani alti della torre, il buon cibo, il vino e la conoscenza a cui avevi accesso. Immerso in un campo di antimagia che t'impedisce anche solamente di pensarlo un incantesimo, ti senti svuotato, un relitto in balia della marea. Ma non sei solo. Una voce sinistra ti deride nella testa, condanna il tuo fallimento, il tuo vacuo legame con Khalya e la debolezza della tua seguace. Allo scherno alterna parole di conforto, in un turbinio caotico che non ha nulla di normale. Forse sei impazzito, o la pietra del Marchese ti ha lasciato un pizzico del suo potere dentro, ed esso ha voce. Ma non ha importanza, hai perso le pietre ed anche se non hai bisogno della tua per utilizzare i poteri che ti sono stati concessi, nelle tue condizioni non puoi fare molto. La porta di legno che ti separa da un angusto corridoio illuminato da torce, si apre, palesando la figura di un Templare che lascia entrare un uomo vestito con un lungo cappotto di pelle scuro con bottoni d'argento. I suoi capelli sono elegantemente ordinati all'indietro, il volto spigoloso ed autoritario possiede luminosi occhi verdi che ti squadrano con curiosita'. << Io sono l'inquisitore Alec Craine, perche' non mi racconti quello che ti e' accaduto?>> Che cosa fai? @willyrs Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 12 - Forestern, confini nord dell'impero Lo sai che non puoi semplicemente rimanere immobile. Essi hanno fiutato il tuo odore da molto piu' lontano ed anche se non sanno dove sei, sanno che ci sei. Se tergiversi ti saranno addosso fra pochi minuti e dovrai necessariamente affrontarli. Se scappi ti vedranno fuggire e si lanceranno al tuo inseguimento. Non dureresti in molto in campo aperto. Vero pero' che alla tua destra si erge un albero piuttosto alto, forse potresti arrivare la' prima che ti raggiungano, ed arrampicarti sopra di esso. I bastoni che hai e pietre raccolte a terra a quel punto sarebbero le tue migliori armi. Mentre gli osservi noti anche, che uno di loro sembra piu' grosso e vagamente piu' robusto. Probabilmente e' il capobranco e se lo uccidi gli altri due potrebbero scappare. Benche' siano tre e questo potrebbe farti pensare diversamente, sono messi male e non dovrebbero comunque risultare una sfida troppo impegnativa oltre al semplice fatto, che la loro pelliccia ed anche le loro carni potrebbero esserti d'aiuto. Che cosa fai?
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