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Già, in effetti è un serio e verosimile rischio. Accidenti. Io ho appena provato a sbilanciarlo con la frusta ma non ci credo neanche se lo vedo: manco con 20 ce la faccio, secondo me. Madonna santa, la scarsezza, LA SCARSEZZA, signori miei!!!!
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Ah @Morgan Bale, ho dimenticato una cosa nel mio attacco. Modifico al volo il post. (scusa ma ho postato un po' in fretta e furia e mi sono persa un pezzo)
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Fatto. Ragazzuoli, non so come la vediate voi però secondo me adesso vediamo cosa fa lui, ma teniamo in seria considerazione l'ipotesi di darcela a gambe.
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Nephely "È troppo forte per noi." Sinceramente non credo che riusciremo ad avere la meglio su quest'uomo. Sta schivando tutti i nostri attacchi, anche se i miei compagni sembrano essere piuttosto forti e capaci. Dal canto mio, provo nuovamente ad intrappolarlo con la mia frusta. "Quanto vorrei riuscire a bloccarlo per fargli sputare il rospo e scoprire cosa diavolo vuole da noi!"
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Arrivo ragazzi, scusate mi ero abbioccata. Qui non è nevicato ma fa un freddo indecente e a me fa venire sonno. Metteteci poi che i miei gatti mi dormono intorno e mi attaccano la sonnolenza e la frittata è fatta. Cmq tranquillo @sleepingcreep che io con i miei 36 ani freschi freschi di compleanno ti batto!
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Comunque tocca a Markus adesso, giusto? Non è che io sto qui a chiacchierare e invece tocca a me, eh?
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Tu ridi delle nostre sventure! Malvagio!
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Eh già, sono d'accordo. Poi capirai, io c'ho il bardo... Avete presente che fine fanno i bardi nei combattimenti, sì? Insomma, "un popolo dovrebbe capire quando è sconfitto." Però tocca vedere una cosa: se lui ci lascia andare
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Mi hai tolto le parole di bocca! ahahahahaha... Vorrei davvero capire che accidenti vuole da noi, però! Uffi!
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Capirai, con BAB a zero la vedo proprio taaaaaaanto difficile!
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Infatti quello che pensavo è proprio che estraggo ora così poi sono pronta per compiere l'azione preparata, dato che la condizione per far partire l'azione non si è ancora verificata. Insomma l'azione preparata è ancora in canna, diciamo così, ed io uso il mio round per estrarre. È corretto?? (Io con le estrazioni ho sempre problemi!)
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Nephely "Di certo sono almeno due qui le persone cui non piacete un gran chè, signore." Adesso la tensione è palpabile e ho la netta sensazione che non si metterà bene. Per niente. Quindi estraggo la mia frusta e lascio che si srotoli lungo la mia gamba destra fino a terra.
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Nephely "Torniamo subito, signor Flint! Non si preoccupi!" grido al meccanico mentre lascio l'officina. La situazione in cui ci troviamo sembrerebbe vantaggiosa per noi ma il sorriso beffardo dell'uomo non lascia presagire nulla di buono. Prima di passare alle vie di fatto, però, conviene forse provare ad intavolare una discussione... forse... Io comunque sono pronta ad estrarre, nel caso in cui la diplomazia dovesse fallire. Il che è un'eventualità piuttosto plausibile. "O magari siamo proprio noi ciò che sta cercando... E in tal caso sarei davvero curiosa di sapere perchè lei nutra tanto interesse per delle persone comuni quali noi siamo..."
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Nephely "E' troppo umido qui!" Le corde perdono l'accordatura dopo poche note, la mia stessa voce è come intorpidita. "Non ci sto riuscendo!" Quando vedo Alex partire di corsa verso il vicolo, lascio la chitarra, girandola velocemente dietro le spalle, e mi appresto a seguirlo, proprio mentre Burke mi supera. "Arrivo!" dico al mio compatriota, mentre comincio a correre anche io verso il vicolo, la mano sull'impugnatura della mia frusta, pronta ad usarla in caso di necessità.
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Sottoscrivo!
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Io direi "evidentemente" ci è andato a pu...
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Scusate, m'è partita la citazione
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Nephely "Bene, è deciso allora. Proviamo!" Avendo ripristinato l'accordatura dello strumento, mi appoggio allo stipite della porta dell'officina, in modo tale da avere il vicolo nel mio campo visivo: l'uomo è lì, a portata della mia musica. "Bene. Adesso rilassati, bello... Rilassati." Lascio passare delicatamente la mano sulle corde. "Perfetto!" "Allora, facciamo qualcosa che da la carica. Questo è un pezzo un po' vecchio... beh, è un pezzo un po' vecchio dalle mie parti..."
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Nephely "Beh, forse io potrei creare un diversivo." dico, indicando la chitarra che porto legata dietro le spalle. "Posso provare a distrarlo suonando. Sì, lo so che sembra che una sciocchezza, ma a volte funziona: la gente si imbambola mentre suono. E allora tu, Burke, avresti modi di prenderlo di sorpresa. Che dite? Ci proviamo?" Non so se l'idea piaccia o meno ai miei compagni di sventura, ma io intanto prendo la chitarra e comincio ad accordarla. "Accidenti! Con tutta questa umidità, l'accordatura è completamente da rifare!" Siccome l'uomo ci guarda, per dare un senso al mio gesto, aggiungo: "Allora, basta con questi musi lunghi! Un po' di musica nell'attesa del mezzo? Avete qualche richiesta o pesco dal mio repertorio?"
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Nephely Lo vedo! Mentre muovo lo sguardo su tutte le persone che camminano per le strade qui davanti, vedo l'uomo che Markus ci ha indicato. Non mi soffermo su di lui, ovviamente. Continuo a spostare lo sguardo, con espressione vaga, come se fossi soprappensiero, fino a riportalo sui miei interlocutori. Su Alex, per la precisione, che ha appena detto qualcosa che mi fa raggelare il sangue: "Molto malvagio? Ma... perchè? Voglio dire, perchè dovrebbe avercela con noi. Non è possibile che sia solo un caso? Insomma, io e Burke siamo arrivati da poche ore e tra noi quattro ci conosciamo appena. Siamo solo delle persone che vogliono andare via di qui, ognuno evidentemente per le proprie ragioni. Che male abbiamo mai fatto per attirare l'interesse di chicchessia?" Quando Burke si avvicina per chiederci cosa stia succedendo, molto brevemente gli dico: "C'è un uomo nel vicolo. Pare che ci abbia seguito e che sia interessato a noi. Alex dice che è senza dubbio molto malvagio. Ci chiedevamo cosa fare con lui."
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Nephely "Ecco qua: donna ed elfa. Come a dire: inutile e fuori luogo." Non mi è sfuggita l'occhiata perplessa di Flint. Non credo di doverci leggere cattive intenzioni dietro, ma è innegabile che gli altri non li ha guardati così. "Se penso che fino a qualche anno fa nessun umano avrebbe mai dubitato di un elfo, e viceversa... Come ci siamo ridotti! " Comunque questo Flint sembra disposto ad aiutarci. Ovviamente non ci regala nulla ma, del resto, chi regala qualcosa a degli sconosciuti in questo mondo? Lui e Burke si mettono subito all'opera, chiacchierando tra loro quasi amichevolmente. Dico loro: "Non si può dire che io sia un'esperta ma so distinguere una chiave inglese da un cacciavite. Se avete bisogno di aiuto, chiedete pure, ok?" per poi tornare verso l'entrata dove si trovano anche Alex e Markus. Entrambi guardano fuori. "Avete visto qualcosa di sospetto?" chiedo, girando io stessa lo sguardo intorno sulle persone che si aggirano all'esterno dell'officina.
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Ragazzi, spero che i miei post non siano troppo lunghi. È che sono direttamente proporzionali alle attese dei mezzi pubblici di Roma, durante le quali scrivo
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Nephely “Non piace neanche a me.” Commento in risposta all’affermazione del commensale senza nome. E siccome non sapere come si chiami sta cominciando a mettermi a disagio, a costo di sembrare invadente decido di chiederglielo, mentre attendiamo che Markus, dal cui accento deduco che debba essere russo, scopra dove si trovi questo Flint. “Perdonami, se non ti fa problema, non è che potresti dirmi il tuo nome. Sto cominciando ad identificarti con nomignoli vari, nella mia mente. Sapere come ti chiami semplificherebbe di gran lunga i miei pensieri.” Trovare Flint si rivela più facile del previsto e l’odore di olio e benzina che si respira nella sua officina è di gran lunga migliore di quello che impregna il resto della città. E forse anche più salutare. Non sono una grande esperta di macchine, però questo furgone su cui l’uomo sta lavorando sembrerebbe poter fare al caso nostro. Perciò mi sento di aggiungere queste parole a quelle già rivolte a Flint da Burke: “Staremmo cercando un mezzo per uscire dalla città e ci è stato detto che lei è la persona più esperta in fatto di motori. Può aiutarci, gentilmente?”
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Nephely “Cosa mai avrà tanto da guardare quel tizio?” mi chiedo, mentre il mio pensiero va inevitabilmente nella peggiore delle direzioni: “È per me, perché sono un’elfa.” Certo, in realtà non sta fissando solo me, ma tutto il tavolo, però io mi sento molto a disagio e mi aspetto che uno di questi umani mi attacchi da un momento all’altro. Anzi, quasi mi stupisco che ciò non sia ancora avvenuto. Mi alzo subito assieme agli altri e non faccio in tempo a fermare Burke quando paga anche per me: “La prossima volta però faccio io, d’accordo?” Gli dico, ringraziandolo. Ed è in questo momento che mi accorgo che uno dei nostri compagni di tavolo (quello silenzioso che non si è presentato) ha la mano fissa sulla fondina. E questo, unito allo sguardo minaccioso di quell’altro tizio, mi provoca un brutto presentimento. Mi accosto al nostro commensale mentre usciamo e gli dico: “L’hai notato anche tu vero? L’uomo che ci fissava, intendo. Sai chi è? Cosa può volere da noi?”