Ipergigio

L'energumeno mi sbatacchia a dovere ed io lo lascio sfogarsi su di me: devo evitare di far cose che potrebbero mettere in allarme il mio bersaglio ed i suoi guardiani. Ma quando frugando tra le mie cose lo yakuza scopre il dossier della polizia, le mie priorità cambiano: ora dovrò tappare la bocca al tirapiedi di Shotaro e conosco solo un modo per farlo. Mi rimetto in piedi e mi scrollo lo sporco dagli abiti. "Se ti dicessi che non sono un poliziotto, scommetto che non mi crederesti. Quindi, mi risparmierò di farlo. Piuttosto, in questo vicolo ci siamo solo io e te?" Gli domando guardandomi attorno fugacemente.

Stavolta l'ho fatta grossa! Però capo, potevi avvertirmi che mi stavo portando dietro tutta la mia roba. Per lo meno dimmi che il mio PG é solo con lo yakuza...

Mentre vengo trascinato nel vicolo e inchiodato al muro dallo yakuza, capisco che come investigatore non avrei futuro ma soprattutto, mi domando come mai l'energumeno pensi che io sia dell'altra sponda: non capirò mai i mortali e tutti i loro pregiudizi. Tuttavia, questo mi suggerisce che forse potrei provare ad assecondarlo: con un po' di fortuna, dopo aver fatto valere la sua superiorità contro di me, mi lascerà in pace. Non sarà piacevole ma devo mantenere un profilo basso: devo evitare di insospettire ulteriormente i guardiani di Shotaro. "N-Non volevo fare nulla di male, lo giuro!" Balbetto mentre alzo le mani cercando di apparire il più innocuo possibile. "È tutto un malinteso... non so neanche chi sia questo tuo signorino!" Spero di cavarmela umiliandomi un po'.

Decido che continuerò a pedinare Shotaro, forse potrò sorprenderlo mentre si reca al lavoro, o mentre porta a spasso il cane. Sempre ammesso che un rampollo della yakuza abbia abitudini così mondane, ovviamente.

Rintanato nello stanzino del manga-kissa, leggo e rileggo gli appunti che ho scarabocchiato su di un taccuino, ottenendo sempre la stessa risposta: le possibilità di avvicinare Shotaro nei pressi del palazzo imperiale senza essere notato sono estremamente basse e l'idea di essere visto da qualcuno mentre compio un delitto, non mi rende molto entusiasta. Per quanto ci pensi, non vedo altra soluzione se non quella di continuare a sorvegliare Shotaro. Forse, continuando a studiare le sue abitudini potrò colpirlo nel momento in cui è più vulnerabile.

UP. A nessuno interessa? Nessuno li conosce?

Gli umani davvero non riesco a capirli, cosa passa per la testa di Taoka-san? Potrei ucciderla sfiorandola con un dito, oppure potrebbe bastarmi una sola parola. Eppure la donna non si fa problemi a trattarmi come uno dei suoi sottoposti. Sta bluffando? Mi sottovaluta? O cos'altro? Vorrei davvero darle una lezione, ma purtroppo adesso lei mi serve per decapitare la Kumagai-gumi. Mando giù il boccone amaro e mi congedo da lei: dovrò prendere la vita di Shotaro per portare avanti la mia missione. Mentre lascio lo Shangri-la mi domando se davvero sono senza alternative...

Potrei e magari lo farò... ma poi sarei braccato sia dalla polizia che dalla mafia, devo pensarci bene...

"Allora, così sia." Replico senza mostrare particolare entusiasmo. Questa donna ha ghiaccio nelle vene: senza batter ciglio ha deciso di eliminare il proprio figlio e sta già pensando di sfruttarne la morte per dichiarare guerra alla Kumagai-gumi. Il pensiero che forse dovrei occuparmi anche lei comincia a solleticarmi il cervello mentre la osservo fumare dalla sua lunga e sottile pipa. Ma fortunatamente per Taoka-san, ci sono ancora delle cose a me care che voglio proteggere e che non posso rischiare di mettere in pericolo. "Inizierò a studiare un piano. Non ho intenzione di cacciarmi in situazioni pericolose, quindi non agirò, se avrà dei ripensamenti mi contatti pure."

In altre circostanze, avrei potuto solidalizzare con Taoka-san, discriminata dai mortali solo perché donna proprio come noi uccisori siamo discriminati dai nostri fratelli a causa del nosttro compito. Ma solo ieri ho potuto verificare quanto cinica e spietata sappia esserequesta donna. È impissibile provare pietà per lei. "Dunque nessun ripensamento? Vuole che lo faccia davvero?" Le domando. "E in tal caso, come posso essere sicuro che non sarò venduto se le cose si dovessero mettere male?"

Effettivamente ho sempre pensato che per giocare avrei optato per la seconda casa che è più nelle mie corde. Ma chissà com'è ho ceduto al fascino del dark. Avevo già messo in conto di dover eliminare un paio di png, il problema è che tutti vogliono che Turiel uccida qualcuno, rischio di andare ben oltre il paio di png preventivati e ora il mood si sta facendo pesantuccio. Ho fatto decisamente un errore di valutazione.

Cavoletti, non mi ricordavo che ci fossero dei limiti su come usare i punti fede degli umani. Ora che faccio?

Non sono esattamente il genere di gioco trattato in questa community, ma se qualcuno di voi conoscesse Geist the Sin-eaters, oppure Demon the Descent e fosse disponibile a gestire una cronaca, ne sarei tanto felice!

Ci siamo, questa potrebbe essere la mia sola possibilità di ribaltare la situazione. Devo giocarmela bene, perciò cerco di restare impassibile mentre la donna seccata giocherella con la sua lunga pipa. "Dovevo studiare il mio bersaglio per capire quale fosse il momento migliore per colpire. È così che ho scoperto la sua identità." Come giustificazione dovrebbe andar bene ed ora, è il momento di giocare la mia carta! "Ma più importante di quello che ho fatto, c'è quello che posso offrirle: il controllo del clan. Formi un contratto con me ed io farò in modo che la sua autorità all'interno della Matsuba-kai rimanga indiscussa finché lei vivrà." Rimango in trepidante attesa di una risposta, sperando di aver colpito nel segno.

L'atteggiamento di Taoka-san conferma i miei sosppetti: l'omicidio del figlio è una decisione unilaterale della donna. "Ero pronto ad agire, ma cercando informazioni sul conto del mio bersaglio, ho finito con lo scoprire che si tratta di una persona a lei vicina." Lancio un'occhiata ai suoi gorilla. "Suppongo che loro non lo sappiano. Non tema, terrò fede alla mia parte di accordo, ma se le dicessi che c'è un modo per ottenere il controllo del clan totalmente privo di pericoli?"

"Cosa avrei di così speciale?" Domando a Ryoei, ma in realtà sto mentendo. So bene di cosa sta parlando il Re degli Host. Tutti gli umani temono da sempre noi angeli della Settima Casa. Tuttavia, ogni regola ha le sue eccezioni e perciò non mi sorprende che Ruri-san, lo stesso Ryoei e forse persino Taoka-san, provino un qualche tipo di attrazione per me. "Beh, puoi dire a Ruri-san che sarò felice di intrattenermi ancora con lei, se lo desidera." Infondo, anch'io avrei piacere ad incontrarla di nuovo.

Parole sagge quelle di Ryoei, ma giungono troppo tardi per me, la regina del crimine mi ha già incastrsto, ma penso di essermi fatto un'idea di ciò che lei vuole e forse, posso ancora fare qualcosa per liberarmi. "A dire il vero, è tutto ancora in alto mare, perciò non posso dirti molto. Volevo discutere ancora con Taoka-san, ma pare che non sia qui." Spiego a Ryoei ed intanto mi guardo attorno cercando la donna.

Mi scuso con Ryoei per aver portato scompiglio nel suo locale durante i festeggiamenti per il suo compleanno e gli prometto che se potrò rendermi utile in futuro, non deve fare altro che chiamarmi. Invece, per quanto riguarda Taoka-san faccio spallucce e gli sorrido. "Diciamo che Taoka-sama è stata così gentile ta trovarmi un incarico adatto alle mie... competenze. Poi, con fare cospiratorio aggiungo: "Ma se devo dirla tutta, quella donna fa paura!"

Devo rimettermi in contatto con Taoka-san anche se non vorrei. Prima di agire ci sono alcune cose di cui voglio discutere e l'unico luogo dove so di poterla incontrare, è lo Shangri-la. Sospiro al pensiero che mi toccherà tornare in quel locale dove sono un pesce fuor d'acqua, ma per lo meno, così avrò modo di porgere le mie scuse a Ryoei-kun. E come ultimo appunto mentale, ricordo a me stesso che ho bisogno di un nuovo telefono.

Sulla rete non trovo nulla che mi spieghi come mai Taoka-san voglia la testa del proprio figlio. Posso solo immaginare che la donna voglia assicurarsi il totale comtrollo del clan ad ogni costo. Mentre osservo il monitor luminoso del computer, il mio viso si rabbuia: sto per essere trascinato in una faida famigliare ed inizio a sospettare che la donna possa utilizzarmi come pedina sacrificabile. Forse dovrei assicurarmi che Taoka-san non abbia secondi fini nei miei riguardi.

Tutto mi sarei aspettato, tranne che l'uomo fosse l'unico figlio di Taoka-san. Perché mai una madre dovrebbe volere la morte del proprio figlio? Incuriosito e preoccupato cerco di approfondire la ricerca: controllo i social ed i giornali online per vedere se riesco a trovare maggiori informazioni su Shotaro Taoka.

Il giorno seguente il mio umore non è migliorato di molto: mi sento ancora uno schifo. Però, nonostante il mio malumore, sono ancora intenzionato a svolgere la mia piccola indagine per scoprire chi sia l'uomo della fotografia. Nello stanzino ho a disposizione un compurer connesso alla rete, mi domando se non possa tornarmi utile...

Tornato al manga-kissa cerco di dormire, ma non riesco a prendere sonno. Non si tratta solo del mio scomodo giaciglio, anche i dubbi che galoppano a briglie sciolte nella mia mente danno il loro contributo all'insonnia. Incapace di addormentarmi, resto seduto sul mio giaciglio ad osservare la fotografia della mia futura vittima. In un primo momento avevo rinunciato a porre domande sulla sua identità, ma ora mi rendo conto che forse ho sbagliato. Il giovane uomo non ha l'aria di essere un delinquente, chi sarà mai? Il rampollo di qualche yakuza? Il figlio di un poliziotto? Oppure il nipote di qualche politico? Taoka-san ha detto che non avrei ucciso poliziotti o burocrati, ma i parenti? So già che non mi piacerà, ma capisco che devo scoprire chi è il ragazzo della foto.

Nella mia testa i pensieri corrono frenetici, negli ultimi giorni mi sono ritrovato in balia di eventi che non ho potuto controllare. Mentre faccio ritorno al manga-kissa comincio a chiedermi dove mi condurrà tutto ciò: eseguire le volontà di Angheliaros e Taoka-san mi aiuterà a riprendere il controllo su questi eventi? Oppure dovrei mandare al diavolo tutti e reclamare la mia libertà? Domande senza risposta, almeno per ora. Cammino con passo lento, cercando di godermi questa passeggiata notturna, dopotutto non ho alcuna fretta di raggiungere la mia destinazione.