Vai al contenuto

Ipergigio

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    1.251
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    1

Tutti i contenuti di Ipergigio

  1. Mi immagino i giornali del giorno dopo: NUDISTI SEMINANO PANICO IN OSPEDALE! Gli indagati si difendono: "Volevamo solo proteggere l'umanità."
  2. Abbandono la grande stazione di polizia, sono novamente libero e presto dovrò occuparmi di un boss della mala e del suo braccio destro, non si preannuncia una cosa facile. Mi avvio verso la fermata del bus più vicina, camminando rifletto anche su un altro problema urgente: trovare un posto dove alloggiare almeno per un po' visto che ora casa Hasegawa è la scena di un crimine e sarà sicuramente sotto sequestro. Forse devo prendere un alloggio al campus universitario?
  3. L'idea di dover affrontare Koji-san non mi entusiasma affatto, ma anche questo è un problema che dovrò affrontare a tempo debito. Ora devo occuparmi di due pericolosissimi yuakuza. Sospiro, arrotolo la cartella e me la infilo nei pantaloni, sotto la maglietta che indosso. "Devo fare tutto da solo, dunque." Borbotto con fare seccato, ma Tanaka-san sembra aver finito con me quindi, senza troppe cerimonie mi incammino verso l'uscio dello stanzino.
  4. Il funzioario in blu ci ha preso: quel paio di cose che già so sulla kumagaigumi le ho ripescate dai ricordi di Ryo, si tratta confidenze che il detective Kouji si è lasciato sfuggire in famiglia. Continuo ad ascoltare Tanaka-san ed annuisco mentre memorizzo le foto e do una rapida lettura al dossier che l'astuto Diavolo aveva già pronto per me. Ho accettato di agire per punire i malvagi, ma non devo badare a non rilassarmi troppo in presenza di Angheliaros, il mio fratello della prima casata è astuto e devo essere cauto nonostante la nostra alleanza. "Colpirli uno alla volta sarebbe più comodo per me, ma eliminato il primo , finirei col mettere in allerta il secondo. Mi domando se non ci sia un modo per colpirli entrambi, inoltre... Ryo Hasegawa è solo una persona come tante altre, come potrei mai riuscire ad avvicinarmi ad un boss della mala e il suo braccio destro?" Domando sollevando lo sguadro dal dossier e puntando gli occhi su Tanaka-san. Sono curioso di scoprire se il Sovrintendente ha già pensato anche a questo
  5. I kuei jin mi hanno sempre un po' confuso, non sono mai riuscito a capirne bene le meccaniche.
  6. Altri GdR su Demon non ve ne sono temo ma conosco qualche qualche pbf o pbm sul Mondo di Tenebra vecchio e nuovo...
  7. Pensavo: posso far sapere ad altre community che esiste una cronaca italiana di Demon the Fallen?
  8. Rimasto solo con Tanaka-san, il silenzio regna sovrano per dei secondi che mi paiono eterni, finché non decido io stesso di spezzare l'incantesimo. "Cosa può dirmi del più potente gruppo yakuza della città?" Domando al vice-sovrintendente mentre cerco di mantenere una facciata di imperturbabilità. Non importa quanto sia arduo il compito che mi attende, ciò che conta davvero è impedire che altre ragazzine come Emi debbano soffrire a causa di qualche malvagio.
  9. Ciò che è accaduto ad Emi non deve ripetersi più, gli innocenti non devono più soffrire a causa di pochi malvagi e se per rimettere a posto le cose, qualche vita dovrà essere presa, io mi incaricherò di questo male necessario. "Chi è il nemico?" Domando al demone che abita il corpo del sovrintendente.
  10. Angheliaros sarà anche arrogante, ma il suo ragionamento instilla in me il dubbio. "Inazione?" Era stata la mia inazione a far soffrire Emi? Se avessi scelto di agire prima contro Sana-san anziché fingere di essere un normale essere umano, avrei potuto salvare la ragazzina? Probabilmente sì. Questa consapevolezza mi colpisce come un pugno allo stomaco e improvvisamente, mi sento disorientato. Il senso di colpa per esser stato così lento nell'agire si fa strada in me...
  11. Il demone nel corpo del sovrintendente, temporeggia giocherellando con le dita paffute del suo paffuto contenitore. Forse sta cercando di aggiungere un pizzico di pathos al momento, ma per quanto mi riguarda, riesce solo a farmi saltare i nervi. Infine, mi chiede di essere il suo sicario. La richiesta del Diavolo non mi sorprende più di tanto, ma mi provoca comunque del dispiacere: dopo tutto questo tempo, io ed i miei fratelli dell'ultima casata siamo ancora considerati come dei meri dispensatori di morte. "Ho già visto troppe morti durante la guerra e non vorrei causarne altre, spero che tu capisca." Naturalmente, nutro poche speranze che Angheliaros possa comprendere come mi sento.
  12. Un sospiro sfugge dalle mie labbra: se il Diavolo ha bisogno del mio aiuto per risolvere un problema, nonostante abbia ai suoi ordini la polizia metropolitana della capitale, allora deve trattarsi una questione losca, illecita e probabilmente maledettamente pericolosa. Ma dato che le alternative che ho dinnanzi a me non sono affatto allettanti, starò al gioco di Shoei in attesa che vengano tempi migliori. "Mi dica cosa vuole da me, Sovrintendente." Gli domando infine con la voce di Ryo Hasegawa, mentre riprendo a massaggiarmi i polsi che sono ancora doloranti.
  13. Il nome di Angheliaros non mi dice nulla, l'Abisso ha danneggiato la mia memoria più di quanto pensassi. Ignorando questa fastidiosa consapevolezza, cerco di tener testa al Diavolo. "Non fatico a credere che tu abbia molti modi per darmi una lezione, ma perché colui che controlla la polizia metropolitana di Tokyo ha bisogno di me?" Non vorrei piegarmi ai capricci di un mio fratello, ma per il momento la mia posizione è debole ed inizio a pensare che dovrei assecondare Angheliaros per un po'.
  14. Finalmente posso nuovamente muovere le braccia e massaggiarmi i polsi è la prima cosa che faccio. "Non so dire se sono fortunato. Non sono stato io ad accoltellate mia... la sorella del mio ospite, eppure eccomi qui." Rispondo giustamente risentito per il trattamento ricevuto nelle ultime 24 ore. "In ogni caso, sono Turiel della Settima Casa." Non mi curo di celare la mia vera identità: nome celeste o meno, so bene che Angheliaros mi ha già in pugno. L2a cosa migliore che posso fare ora, è cercare di non indispettirlo.
  15. Seguendo il vicesovrintendente, sfilo in mezzo ai poliziotti come un prigioniero di guerra sfila dinnanzi ai soldati dell'esercito vincitore. Questo basta per rievocare tra i miei antichi ricordi il momento della sconfitta, quando in catene io ed i miei compagni Caduti attendevamo di essere distrutti o gettati nell'Abisso. L'umiliante sfilata è abbastanza lunga ed ha termine in un piccolo magazzino illuminato da fredde luci al neon. Ad attendermi c'è un'ometto piccolo e paffuto, fisicamente è una persona tutt'altro che notevole tuttavia, traspira autorità da tutti i pori. Si chiama Shoei-san e mi trapassa con i suoi occhi gelidi e astuti mentre io faccio del mio meglio per non mostrare segni di debolezza. "Cosa sta accadendo?" Chiedo continuando ad osservare l'ometto di fronte a me. Sono abbastanza certo che non c'è nulla di regolare in ciò che sta accadendo.
  16. Il Sonvrintendente Tanaka sembra osservarmi con sufficienza e non pare intenzionato a spiegarmi alcunchè. Capisco che se voglio scoprire cos'ha intenzione di fare con me, non mi resta che obbedire al suo ordine e seguirlo. Per lo meno, posso finalmente abbandonare la scomoda cella di detenzione.
  17. Suppongo che quella di Tanaka-san sia una domanda retorica e quindi taccio. Non mi piace questa situazione dove non ho voce in capitolo e probabilmente, il Diavolo se ne rende conto. Tuttavia, Tanaka-san potrebbe essere la mia sola opportunità di cavarmi fuori dai guai e riabilitare la reputazione di Ryo, sempre che queste siano le intenzioni del mio fratello Diavolo, ovviamente. "Sono innocente, non ho bisogno di fare nulla." Ribadisco per l'ennesima volta alzandomi dalla panca e facendo qualche passo verso di loro.
  18. E io sono in galera.... il mondo è ingiusto anche nei GdR ^^;
  19. "Occhi Blu..." Sussurro mentre fisso inebetito il funzionario in completo blu. Probabilmente ora appaio davvero come un matto da manicomio agli occhi dei due mortali, mentre realizzo che sono fregato! Non mi ci vuole molto ad immaginare quali siano le intenzioni del mio fratello della Prima Casa: la libertà in cambio della mia devozione alla sua cuausa, qualunque essa sia. Ed io che non volevo lasciarmi coinvolgere dagli intrighi dei miei simili! Esser stato ammaliato dalla Stella del Mattino per poi finire gettato nell'Abisso era stata una lezione più che sufficiente, per questo anche mesi dopo essermi incarnato in Ryo Hasegawa non avevo mai cercato di entrare incontatto con altri Caduti, avevo Emi ed Akane e ciò mi bastava... già... ma adesso Emi non c'è più e su di me pende l'infamante accusa di averla uccisa...
  20. Tre uomini mi osservano dall'altra parte delle sbarre, uno di loro si fa aria agitando un ventaglio bianco. Sembra essere un personaggio importante ma non ha l'aria di essere un poliziotto. Mi semto studiato come se fossi un'animale raro o qualcosa del genere, inoltre, i loro commenti mi irritano, parlano come se io non fossi lì dinnanzi a loro, non riesco a sopportarlo, devo ribattere! "La mia matrigna... è stata la mia matrigna ad accoltellare mia sorella ed anch'io sono stato ferito da lei!" La voce è stanca così come il corpo di Ryo Hasegawa: mi hanno cotto a putino! Tuttavia mentre espongo la mia versione dei fatti, tento di imprimervi tutta la determinazione di cui sono capace.
  21. La notte passa senza che avvenga nulla ma io ho comunque dormito malissimo e al mattino seguente, devo avere una faccia orribile. Sono ancora solo e Yakult-san non ha più fatto ritorno in cella, che ne sarà stato di lui? Il mio istinto mi dice che dovrei fuggire: distruggere le manette col potere della morte, fare lo stesso con le sbarre della cella e andare via da questo posto. Tuttavia, la mia parte razionale mi ricorda che i poliziotti non mi permetterebbero mai andar via come se nulla fosse e che se tentassi di evadere, potrei scordarmi di essere scagionato dal sospetto di aver aggredito Emi. E così, resto seduto senza far nulla mentre la videocamera continua a fissarmi come se non vedesse l'ora di cogliermi in fallo ma ovviamente, l'aggeggio elettronico non sa che io non ho intenzione di accontentarla.
  22. Il colpo arriva improvviso ed inatteso facendomi crollare a terra. Da quella posizione, non posso far altro che guardare mentre il barbone viene portato via. Alla fine non posso fare nulla per Yakult-san così come non ho potuto fare nulla per la mia Emi, che tutto questo sia il modo scelto da mio Padre per dirmi che io non posso salvare nessuno? Lo rifiuto! Rimasto solo nella fredda cella di detenzione, mi rimetto lentamente in piedi e vado a distendermi sulla panca: ho improvvisamente una gran voglia di dormire e scordare tutto almeno per un po'.
  23. Domanda: ma quando sono nella loro vera forma, i nostri eroi sono ingudi? Ergo si ritrovano col "pendolo" in bella vista? A saperlo prima avrei optato per un PG femminile! ^^;
×
×
  • Crea nuovo...