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Lucane

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Tutti i contenuti di Lucane

  1. Raskert Quando incontriamo Zenone, la mattina seguente, ho come l'impressione di non vederlo da mesi. ''Buongiorno bestiaccia!'' lo saluto in modo allegro e scherzoso ''Spero tu abbia fatto il pieno di selvaticherie, perché mi sa che a Radagast ne avrai poche occasioni.'' La bella serata trascorsa mi ha reso un buon umore che mi fa affrontare con spirito lieve il resto del viaggio. Trascorro un pò di tempo con Wurlaz e ogni tanto propongo a Zylcrin di cantare qualche canzone. Via via che il tempo passa, però, il buonumore cala all'idea della missione che ci attende. ''Proporrei di dirigerci subito dal cugino di Wulfram, una volta in città'' dico una sera, davanti al fuoco da campo ''quell'uomo è stato gentile, vorrei consegnare la sua lettera prima che gli sgherri di quel necromante ci facciano la pelle'' lancio la cotenna del lardo che sto affettando a Wurlaz, che la sbaffa in un rapido boccone ''Magari potrà anche darci qualche dritta per muoverci in città, li ho sempre trovati confusionari gli insediamenti di voi umani.'' concludo disponendo le fette di lardo su delle grosse fette di pane di segale abbrustolito e facendole girare tra i compagni sotto lo sguardo vigile di Wurlaz.
  2. Ubert ''Che fetore!'' impreco una volta nella caverna. Fatico a respirare, ma mi dedico comunque con cura a ricoprirmi di feci di Gubamba. Alla vista delle larve mi ritraggo spaventato. ''Presto, dobbiamo andare via'' dico a Jveng con evidente sforzo, poi cerco di arraffare quanta più materia escrementizia possibile riempiendomi anche le tasche e usando la mia gavetta come recipiente. Dovrò gettarla via finito questo schifo. penso, mentre sono in preda ai conati. Una volta radunate abbastanza feci che ritengo possano coprirmi da cima a fondo, mi do alla fuga, non prima di essermi accertato che anche Jveng possa fuggire. Narratore
  3. Gunnir ''Maledizione'' impreco alla vista di tutto quel sangue. Senza pensarci un istante entro nella spaccatura per ispezionare la galleria al di là. Bestemmio tra i denti per l'angoscia che mi attanaglia. ''Mi sa che dovremo abbandonare il carro'' commento mesto nel constatare le ristrette dimensioni della spaccatura. Narratore
  4. Ubert Trattengo a stento il vomito, ma mi piego a metà con le mani sullo stomaco quando inghiotto il pezzo di cuore. Ci metto qualche minuto a riprendermi, mi scuoto come preso da un brivido e in silenzio, per la paura di vomitare se dovessi aprir bocca, i inizio a medicare i miei compagni. Quando finalmente la nausea passa siamo già in cammino. ''Questo Gubamba è txaus ntshai? Pericoloso?'' chiedo ad Atahualpa. Una volta arrivati presso la tana scambio uno sguardo poco sereno con Jveng. Sarà lo stomaco che brucia come il fuoco, ma ho un aspetto tremendo. Gli dico ''Dio, o qualcuno come lui, te la mandi buona, fratello.'' Poi lo seguo nelle tenebre cercando tracce di pericoli. Narratore
  5. Eccomi di nuovo. Per fortuna si è risolto tutto bene! Ora posto nel TdG
  6. Gunnir ''Bastardi'' commento tra i denti alle parole di Gardain. Poi con un gesto impaziente esorto tutti a rimetterci in cammino. ''Forza, in marcia, non vorrete calpestarvi le barbe!'' faccio uso del vecchio detto che implica che un nano temporeggi così a lungo che quando compie un passo inciampa nella propria barba troppo cresciuta.
  7. Lucane

    Gemma di Gioco

    Newton Cerco di ripararmi il viso con un braccio per evitare il vento sferzante. Poi d'un tratto il compagno di fronte a me si arresta e impartisce un secco ordine al suo lupo. Mi fermo a mia volta, scrutando nella foschia in cerca di pericolo. ''Cosa c'è?'' chiedo. Narratore
  8. Chiedo scusa, a causa di un'emergenza familiare non sono sicuro di riuscire a postare oggi e domani.
  9. Se non fosse che sono in un periodaccio e ho già troppi pbf attivi, mi fionderei su questa tua ''idea un pò così''!
  10. Gunnir ''Sono con Gardain'' proclamo senza pensarci un minuto. Per lui è importante, lo vedo, quindi è importante per me ''questo poveraccio è senza viscere, il puzzo sarà meno intenso.'' Sono impaziente di andare avanti, il pensiero che al posto di quel nano martoriato potrebbe esserci Runil mi provoca il magone. Mi avvicino a Gardain e gli chiedo sottovoce: ''Hai mai visto roba simile quando eri...'' esito un istante ''prigioniero di quei maledetti elfi?''
  11. Anche per me si può andare avanti
  12. Ubert Con un agile balzo scendo giù dal ramo su cui mi trovavo atterrando dinnanzi alla creatura proprio mentre Atahualpa sta estraendo il cuore ancora pulsante. Incuriosito, accetto la sua offerta e stacco una porzione di carne che immagino fibrosa. La mastico con calma, assaporandone i succhi cercando dei parallelismi con i gusti che conosco. ''Robuste queste bestie. Mai avuta tanta difficoltà a colpire la preda. Che cosa sono? Come li chiamate nella tua lingua?'' chiedo ad Athaualpa. Poi mi rivolgo sia al lucertoloide che a Jveng ''Siete malconci, do un'occhiata alle vostre ferite, poi vi medico sull'albero se riuscite ad arrampicarvi.'' Cerco a mia volta di recuperare qualche freccia. @Narratore
  13. Paul
  14. Io ho ''dovuto'' usare questa tecnica per impossibilità fisica di tirare i dadi (mi spiego tra un attimo) e l'ho trovata comoda e credo la userò spesso. In pratica ho una figlia piccola e durante il lockdown giocavo una campagna con mia moglie mentre la bimba giocava per conto suo. Sarebbe stato un delirio tirare tutti quanti i dadi, quindi ho iniziato a tirare solo il d20. Ha funzionato a meraviglia, dover tenere sotto controllo un solo dado mi permetteva di non preoccuparmi che mia figlia si inghiottisse gli altri dadi. Lo so che è una situazione particolare, ma mi ha mostrato che questo sistema (che all'epoca non consideravo davvero un ''sistema'') non solo non toglie nulla al divertimento, ma snellisce davvero il gioco. Almeno per me.
  15. Ubert Non fermandomi nemmeno un istante balzo di fronda fronda passando sopra la schiena della creatura per guadagnarne l'altro lato. Mentre salto da un ramo all'altro scocco con rapidità innaturale tre frecce, mentre lancio un avvertimento ad Atahualpa ''Kom kiav dim, prima che urli!'' Mentre mi muovo creco di studiare la creature per definirne la natura. @ Narratore
  16. In questo articolo Mike Shea ci illustra i vantaggi di utilizzare i valori medi per i danni dei mostri, piuttosto che tirare ogni volta manciate di dadi. Voi come la pensate? Articolo di Mike Shea del 16 Settembre 2019 Questo articolo è un aggiornamento di quello originale scritto nel Novembre 2015. Il Manuale dei Mostri della 5a edizione di Dungeons & Dragons include di base il danno statico nel blocco statistiche di ogni mostro eppure il 90% di noi tira ancora per i danni. La tradizione quarantennale di tirare per i danni dei mostri è un'abitudine dura da abbandonare e molti non hanno alcuna intenzione di farlo. Questo, naturalmente, va benissimo. In questo articolo, tuttavia, voglio perorare la causa di usare i valori di danno statici per gli attacchi dei mostri. Il Danno Statico Velocizza i Combattimenti La velocità dei combattimenti non è un punto critico per la quinta edizione di D&D come lo era per la quarta edizione, ma possiamo sempre limare via quelle parti del gioco che non sono vitali per la storia che si sta svolgendo al nostro tavolo. Tirare per i danni dei mostri può essere una di queste parti. Tirare solo per gli attacchi, anche paragonato al tirare contemporaneamente per attacchi e danni, è molto più veloce che tirare per entrambi. Non è solo una questione di tiri, riguarda anche la matematica. Alcuni di noi sono davvero in gamba a fare rapidi calcoli a mente, ma non è comunque veloce quanto recitare un numero che abbiamo già di fronte a noi. Altri GdR indipendenti come The 13th Age e Numenera hanno reso il danno statico per i mostri non solo come metodo base, ma anche come l'unico metodo per stabilire i danni dei mostri. Quelli di noi che hanno giocato a questi giochi hanno visto che funziona bene. C'è anche il vantaggio di aver bisogno di meno dadi. È già da un pezzo che mi porto dietro un piccolo set di dadi di metallo della Easy Roller nella mia borsa da DM itinerante, ma non ho mai avuto bisogno di più dadi di quanti ce ne fossero dentro a quella piccola scatola (ho sostituito il dado percentuale con un altro d20 per il Vantaggio e lo Svantaggio). Un set piccolo significa anche che posso spendere più di tempo a concentrarmi sul mondo e meno a rovistare in una gigantesca borsa di dadi. Blasfemia per qualcuno, ne sono certo, ma qualche volta è bene lasciare che i vecchi dei muoiano. Anche se la durata dei combattimenti non è più il problema che era un tempo, usare i danni statici per i mostri è un modo rapido e semplice per velocizzare le nostre sessioni e porre l'enfasi dove è richiesta: nella storia. Fa parte delle regole Se date un'occhiata al blocco statistiche del Manuale dei Mostri, vi accorgerete che il danno statico è fuori dalle parentesi mentre l'equazione con i dadi si trova all'interno. Questo implica che il numero del danno statico è la regola di base, ma, certo, potete tirare i dadi dell'equazione, se volete. Lo fanno quasi tutti. Vi accorgerete che i punti ferita funzionano allo stesso modo. Quante persone tirano per i punti ferita dei mostri? Scommetto praticamente nessuno. Quante tirano per i danni? Nove su dieci. Perché? Perché siamo abituati così. Se pensate che usare il danno medio per i mostri sia contro le regole, non lo è. Sta proprio lì sulla pagina. Se pensate che sia contro lo spirito del gioco, potreste considerare che questo spirito è cambiato attraverso le edizioni. Tirare per il danno dei mostri non è così importante quanto in passato. Non Importa a Nessuno L'argomento più facile da portare a favore dell'uso dei danni statici è che, generalmente, non importa davvero a nessuno. I giocatori amano vedere le variazioni nei propri danni, ma tendono a non prestare la stessa attenzione riguardo a quanto bene sono andati i tiri per i danni di un mostro. Se le cose si mettono davvero male potrebbero fare attenzione a quanti punti ferita gli restino, ma a meno che non siano veramente al limite, non è comunque importante. ''I miei giocatori farebbero metagame'' è un argomento comune che sento spesso quando provo a promuovere l'uso del danno statico per i mostri, ma non credo che questo accada così di frequente e, se accade, non credo sia così importante. Se vedete che i vostri giocatori fanno continuamente metagame sul danno dei mostri, chiedetevi se sia davvero così rilevante. Potrebbero comunque indovinare l'ammontare di danno medio prestando attenzione. Se il metagame porta problemi, potreste avere un problema più grosso tra le mani. Perché i giocatori non sono interessati alla storia? E comunque potete sempre tornare al danno con i dadi, se lo volete. Tirare le prove di Attacco è molto importante. Ci sono un sacco di variabili possibili in quel tiro di 1d20. C'è molta meno variabile in quei 6d6+7 che un gigante del fuoco tira per i danni. Semplificatevi la vita e optate per quel 28. Focalizzate la vostra attenzione più sulla storia che avviene in gioco e sulle descrizioni del mondo via via che si sviluppa, e meno sulla matematica. Gestire i Critici Come fate a gestire i colpi critici usando il danno statico? Data la scarsa frequenza con cui avviene, non è un brutto momento per tirare fuori il dado. Se un mostro ha un valore di danno statico pari a "9 (1d8+4)" e ottiene un critico, tirate soltanto quel 1d8 extra che avreste tirato per un colpo andato a segno. In caso di critico, tirate tutti i dadi riportati nell'equazione. Se vi capita di conoscere il risultato medio di un dado (arrotondato per difetto), potete usare quello invece, ma solo nel caso in cui sia più rapido rispetto al tirare. Probabilmente è più semplice tirare quel dado. -3+1d6 Se volete aggiungere un pochino di variabile al vostro tiro per i danni, potete usare il trucchetto di Chris Perkins e sottrarre 3 all'ammontare di danno statico e aggiungere il risultato del tiro di 1d6. L'attacco di un gigante del fuoco infliggerebbe così 25+1d6 danni invece che i 28 statici. Onestamente, non sono sicuro che sia rilevante e a questo punto stiamo di nuovo tirando dadi, il che annulla molti dei vantaggi che avremmo usando soltanto il danno statico. In ogni caso si tratta di una opzione, nel caso vi preoccupiate di avere troppa poca variabile. Regolare il Danno dei Mostri al Volo Uno dei grandissimi vantaggi del danno statico è che possiamo regolare il danno dei mostri al volo in base alla storia e al ritmo. Possiamo usare la media elencata, ma non siamo costretti. Quando ho parlato con Jeremy Crawford su DM Deep Dive, ha accennato che siamo liberi di regolare il danno dei mostri entro i parametri dei dadi elencati, incluso massimizzarli se lo desideriamo. Questo ci permette di regolare i mostri alla bisogna per raggiungere il giusto grado di pericolosità, mentre stiamo conducendo la sessione. Quel gigante del fuoco con 28 punti di danno sembra spaventoso? Sapete che cosa è più spaventoso? Un gigante del fuoco che infligge 43 danni a ogni colpo. Questo è spaventoso. Nella mia esperienza, i mostri con grado sfida più alto non colpiscono abbastanza duro da essere una minaccia per i personaggi di alto livello. Massimizzarne i danni è un trucco semplice per rappresentare una minaccia come si deve. Certo, potete aggiungere altri dadi al tiro per i danni per ottenere lo stesso effetto, ma i giocatori se ne accorgeranno e l'oscillazione del risultato cambierà parecchio. Aggiungere altri 6d6 all'attacco di un gigante del fuoco vi da lo stesso danno medio in generale, ma ora il gigante di fuoco infligge 12d6+7 danni e questo potrebbe rappresentare una soglia troppo alta. Provatelo Anche dopo aver letto questo articolo potreste sentirvi a disagio ad utilizzare il danno statico per i mostri. Potrebbe non sembrarvi giusto dopo tutti questi anni passati a tirare i danni dei mostri. Se davvero non volete usarlo, non siete certo costretti. Potreste provare. Magari usarlo in una battaglia con un sacco di nemici la cui variabile di danno sia piuttosto insignificante. Vedete cosa si prova. Come me, e come molti altri che sono già passati al danno statico per i mostri, potreste iniziare ad apprezzarlo. Link all'articolo originale: https://slyflourish.com/static_monster_damage.html Visualizza articolo completo
  17. Articolo di Mike Shea del 16 Settembre 2019 Questo articolo è un aggiornamento di quello originale scritto nel Novembre 2015. Il Manuale dei Mostri della 5a edizione di Dungeons & Dragons include di base il danno statico nel blocco statistiche di ogni mostro eppure il 90% di noi tira ancora per i danni. La tradizione quarantennale di tirare per i danni dei mostri è un'abitudine dura da abbandonare e molti non hanno alcuna intenzione di farlo. Questo, naturalmente, va benissimo. In questo articolo, tuttavia, voglio perorare la causa di usare i valori di danno statici per gli attacchi dei mostri. Il Danno Statico Velocizza i Combattimenti La velocità dei combattimenti non è un punto critico per la quinta edizione di D&D come lo era per la quarta edizione, ma possiamo sempre limare via quelle parti del gioco che non sono vitali per la storia che si sta svolgendo al nostro tavolo. Tirare per i danni dei mostri può essere una di queste parti. Tirare solo per gli attacchi, anche paragonato al tirare contemporaneamente per attacchi e danni, è molto più veloce che tirare per entrambi. Non è solo una questione di tiri, riguarda anche la matematica. Alcuni di noi sono davvero in gamba a fare rapidi calcoli a mente, ma non è comunque veloce quanto recitare un numero che abbiamo già di fronte a noi. Altri GdR indipendenti come The 13th Age e Numenera hanno reso il danno statico per i mostri non solo come metodo base, ma anche come l'unico metodo per stabilire i danni dei mostri. Quelli di noi che hanno giocato a questi giochi hanno visto che funziona bene. C'è anche il vantaggio di aver bisogno di meno dadi. È già da un pezzo che mi porto dietro un piccolo set di dadi di metallo della Easy Roller nella mia borsa da DM itinerante, ma non ho mai avuto bisogno di più dadi di quanti ce ne fossero dentro a quella piccola scatola (ho sostituito il dado percentuale con un altro d20 per il Vantaggio e lo Svantaggio). Un set piccolo significa anche che posso spendere più di tempo a concentrarmi sul mondo e meno a rovistare in una gigantesca borsa di dadi. Blasfemia per qualcuno, ne sono certo, ma qualche volta è bene lasciare che i vecchi dei muoiano. Anche se la durata dei combattimenti non è più il problema che era un tempo, usare i danni statici per i mostri è un modo rapido e semplice per velocizzare le nostre sessioni e porre l'enfasi dove è richiesta: nella storia. Fa parte delle regole Se date un'occhiata al blocco statistiche del Manuale dei Mostri, vi accorgerete che il danno statico è fuori dalle parentesi mentre l'equazione con i dadi si trova all'interno. Questo implica che il numero del danno statico è la regola di base, ma, certo, potete tirare i dadi dell'equazione, se volete. Lo fanno quasi tutti. Vi accorgerete che i punti ferita funzionano allo stesso modo. Quante persone tirano per i punti ferita dei mostri? Scommetto praticamente nessuno. Quante tirano per i danni? Nove su dieci. Perché? Perché siamo abituati così. Se pensate che usare il danno medio per i mostri sia contro le regole, non lo è. Sta proprio lì sulla pagina. Se pensate che sia contro lo spirito del gioco, potreste considerare che questo spirito è cambiato attraverso le edizioni. Tirare per il danno dei mostri non è così importante quanto in passato. Non Importa a Nessuno L'argomento più facile da portare a favore dell'uso dei danni statici è che, generalmente, non importa davvero a nessuno. I giocatori amano vedere le variazioni nei propri danni, ma tendono a non prestare la stessa attenzione riguardo a quanto bene sono andati i tiri per i danni di un mostro. Se le cose si mettono davvero male potrebbero fare attenzione a quanti punti ferita gli restino, ma a meno che non siano veramente al limite, non è comunque importante. ''I miei giocatori farebbero metagame'' è un argomento comune che sento spesso quando provo a promuovere l'uso del danno statico per i mostri, ma non credo che questo accada così di frequente e, se accade, non credo sia così importante. Se vedete che i vostri giocatori fanno continuamente metagame sul danno dei mostri, chiedetevi se sia davvero così rilevante. Potrebbero comunque indovinare l'ammontare di danno medio prestando attenzione. Se il metagame porta problemi, potreste avere un problema più grosso tra le mani. Perché i giocatori non sono interessati alla storia? E comunque potete sempre tornare al danno con i dadi, se lo volete. Tirare le prove di Attacco è molto importante. Ci sono un sacco di variabili possibili in quel tiro di 1d20. C'è molta meno variabile in quei 6d6+7 che un gigante del fuoco tira per i danni. Semplificatevi la vita e optate per quel 28. Focalizzate la vostra attenzione più sulla storia che avviene in gioco e sulle descrizioni del mondo via via che si sviluppa, e meno sulla matematica. Gestire i Critici Come fate a gestire i colpi critici usando il danno statico? Data la scarsa frequenza con cui avviene, non è un brutto momento per tirare fuori il dado. Se un mostro ha un valore di danno statico pari a "9 (1d8+4)" e ottiene un critico, tirate soltanto quel 1d8 extra che avreste tirato per un colpo andato a segno. In caso di critico, tirate tutti i dadi riportati nell'equazione. Se vi capita di conoscere il risultato medio di un dado (arrotondato per difetto), potete usare quello invece, ma solo nel caso in cui sia più rapido rispetto al tirare. Probabilmente è più semplice tirare quel dado. -3+1d6 Se volete aggiungere un pochino di variabile al vostro tiro per i danni, potete usare il trucchetto di Chris Perkins e sottrarre 3 all'ammontare di danno statico e aggiungere il risultato del tiro di 1d6. L'attacco di un gigante del fuoco infliggerebbe così 25+1d6 danni invece che i 28 statici. Onestamente, non sono sicuro che sia rilevante e a questo punto stiamo di nuovo tirando dadi, il che annulla molti dei vantaggi che avremmo usando soltanto il danno statico. In ogni caso si tratta di una opzione, nel caso vi preoccupiate di avere troppa poca variabile. Regolare il Danno dei Mostri al Volo Uno dei grandissimi vantaggi del danno statico è che possiamo regolare il danno dei mostri al volo in base alla storia e al ritmo. Possiamo usare la media elencata, ma non siamo costretti. Quando ho parlato con Jeremy Crawford su DM Deep Dive, ha accennato che siamo liberi di regolare il danno dei mostri entro i parametri dei dadi elencati, incluso massimizzarli se lo desideriamo. Questo ci permette di regolare i mostri alla bisogna per raggiungere il giusto grado di pericolosità, mentre stiamo conducendo la sessione. Quel gigante del fuoco con 28 punti di danno sembra spaventoso? Sapete che cosa è più spaventoso? Un gigante del fuoco che infligge 43 danni a ogni colpo. Questo è spaventoso. Nella mia esperienza, i mostri con grado sfida più alto non colpiscono abbastanza duro da essere una minaccia per i personaggi di alto livello. Massimizzarne i danni è un trucco semplice per rappresentare una minaccia come si deve. Certo, potete aggiungere altri dadi al tiro per i danni per ottenere lo stesso effetto, ma i giocatori se ne accorgeranno e l'oscillazione del risultato cambierà parecchio. Aggiungere altri 6d6 all'attacco di un gigante del fuoco vi da lo stesso danno medio in generale, ma ora il gigante di fuoco infligge 12d6+7 danni e questo potrebbe rappresentare una soglia troppo alta. Provatelo Anche dopo aver letto questo articolo potreste sentirvi a disagio ad utilizzare il danno statico per i mostri. Potrebbe non sembrarvi giusto dopo tutti questi anni passati a tirare i danni dei mostri. Se davvero non volete usarlo, non siete certo costretti. Potreste provare. Magari usarlo in una battaglia con un sacco di nemici la cui variabile di danno sia piuttosto insignificante. Vedete cosa si prova. Come me, e come molti altri che sono già passati al danno statico per i mostri, potreste iniziare ad apprezzarlo. Link all'articolo originale: https://slyflourish.com/static_monster_damage.html
  18. Lucane

    Gemma di Gioco

    Newton Durante la salita ansimo rumorosamente rimango piacevolmente sorpreso dalla gentile offerta di Nicolas. ''Forse lo avevo mal inquadrato'' penso fra me. Gli rivolgo un sorriso e tra un faticoso sospiro e l'altro rispondo: ''Grazie... sarebbe... molto... apprezzata...'' lo sforzo di parlare mi lascia senza fiato per un pò, ma l'aiuto del compagno rende la salita meno terribile. Quando infine Eri decide per una breve pausa mi lascio cadere a terra tremando per il freddo, per poi avvicinarmi ad Alexander quando parla di non farci sentire il freddo. ''Siete dei bravi giovanotti'' commento rivolto al druido e a Nicolas ''e anche se la magia mi sorprende ancora, mi sorprende di più vedere come la padroneggiate. Siete in gamba!''
  19. Si infatti, basta anche solo guardarsi attorno. Per essmpio dove vivo c'è una rampa di scale che termina letteralmente contro una parete. Di sicuro un tempo doveva esserci una porta, ma oggi è rimasta soltanto la scala priva di uno scopo.
  20. Un punto di vista interessante e inusuale. L'ho trovato liberatorio, mi preoccupo sempre troppo della verosimiliglianza dei miei dungeon, che in questo modo si appiattiscono.
  21. Ubert Le orecchia ancora mi fischiano dolorosamente e sento il sapore del sangue in bocca per la violenza dello stridio di quella creatura. Sputo un grumo di dolore e quando vedo il nuovo arrivato che carica il nostro scaglioso compagno balzo in avanti cercando di atterrare su un ramo sopra la creatura e nuovamente scaglio una raffica di frecce. Narratore
  22. Gunnir Quando vedo Gardain che scatta in avanti mi fiondo dietro di lui, scrutando le tenebre circostanti con i sensi all'erta e la guardia alta. Attendo un responso da parte del mio mentore circa le condizioni del nano. Narratore
  23. L'autore sta ancora finendo di scrivere questa serie, per ora è arrivato ad affrontare lo step 28 con 22 articoli.
  24. Sono molto d'accordo con voi, ma mi sembra anche che la maggior parte dei ''mondi fantasy'' che vengono creati e usati per giocare a un gdr siano basati sul nostro mondo e seguano più o meno le stesse regole, quindi per me è interessante un piccolo approfondimento su queste regole. Con questo non voglio dire che i mondi che non seguono le regole dell'articolo non possono essere belli/approfonditi/vividi, tutto il contrario! Ma per quanto riguarda questa rubrica, l'autore si concentra su un mondo fantasy ''archetipico'' e semplice al fine di mostrare la creazione di una sandbox (come vedrete la settimana prossima).
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