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Lucane

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  1. Buongiorno! Dopo anni da 'spia' silenziosa ho deciso di iscrivermi per chiedere aiuti per la campagna che sto conducendo e perché ricordo l'organizzazione su questo forum di bellissimi contest di scrittura. Spero possano essere rinnovati. Grazie allo staff che ci permette di godere di questa ottima community e grazie anche agli utenti sempre pronti ad aiutare!
  2. Oltre all'ottimo consiglio di starchy riguardo la lettura, ti suggerisco, quando ti appresti a descrivere una stanza, un edificio o un paesaggio, di figurartelo nella mente usando tutti e cinque i tuoi sensi, non solo la vista. Una descrizione è più vibrante e immersiva se i PG sanno che la catapecchia della strega non solo è fatta di tavole mezze marce tenute insieme precariamente da corde buone solo per impiccarsi (vista), ma che dal comignolo ritorto esce un denso fumo violaceo che satura le nairci di pelle bruciata e zolfo (olfatto), che l'aria attorno ad essa è densa di umidità e il terreno muschioso è molle sotto i piedi (tatto) e che dall'unica finestra dai vetri unti e incrinati provengono canti suonati e risatine isteriche (udito). Lo stesso vale per la descrizione dei PNG. Quando nel mondo reale interagirci con una persona ti colpisce non solo il suo aspetto, ma anche il suo odore, la stretta di mano vigorosa o molle, il suono della sua voce!
  3. Gli gnoll li hanno già incontrati e non hanno avuto motivo di scontro. La druida gnoll a capo della tribù non ha alcun interesse nel gettarsi in uno scontro da cui potrebbe dipendere la sopravvivenza del suo gruppo. La pace potrebbe rompersi qualora i PG scoprano gli schiavi catturati dagli gnoll, ma questo sarà a discrezione del party. In realtà vorrei che il gruppo si scontrasse principalmente con aberrazioni. La faccenda del druido nell'albero sarebbe a quel punto una parte secondaria che possono approfondire come no. Dell'elfa vorrei che trovassero il cadavere, dunque rimarrebbe un solo modo per far ''rinsavire'' la quercia-elfo millenaria: trovare il fratello e impedire il suo sacrificio. Magari passando per qualche viaggio planare qualora mi rendessi conto che i PG sono attratti da questa trama. Mi piace l'idea di un viaggio nella follia del druido, e l'idea che questa follia sia custodita da entità fisiche mi stuzzica da morire. Grazie davvero!
  4. Salve a tutti, Sono un nuovo utente, ma seguo questo forum come 'spettatore' da molto tempo. Ricordo che qualche anno fa lo staff organizzava dei contest di scrittura per creare luoghi fantasy come prigioni, locande ed erboristerie. Mi pareva una bellissima iniziativa, sarebbe possibile organizzare di nuovo qualcosa di simile? Nel caso mi rendo disponibile. Grazie
  5. Suggerisci quindi che il druido sia ancora vivo all'interno della pianta? Potrebbe essere interessante il discorso di aver offerto in sacrificio un discendente. Col tempo e con l'avvicinarsi del momento in cui dovrà pagare il patto, potrebbe pentirsi e torturato dal rimorso, ma ormai impotente racchiuso nella sua quercia, perde il senno. La discendente giunta a svelare il mistero della quercia verrà bombardata da sogni terribili inviati dall'avo-quercia. In realtà la vittima sacrificale è però il fratello. Lo spunto per i PG potrebbe essere proprio questo, mettere in guardia il fratello rispetto alla minaccia che incombe su di lui. Che ne dite? Interessante! Potrei introdurre questo elemento in chiave leggermente diversa: l'albero sopravvive grazie al legame simbiotica con l'elfo, il quale a sua volta non può morire in quanto alimentato dalla potente linfa della pianta. È come se fosse ibernato, ma la sua coscienza ormai folle è ancora attiva. Questa coscienza vaga da immemore tempo nel tessuto della realtà, talvolta serenamente, talvolta con grande violenza. In corrispondenza con questi ascessi di violenza, il tessuto della realtà di lacera aprendo portali dimensionali che conducono ad altri piani. Poi questi portali si richiudono quando la coscienza dell'elfo si quieta. In questo modo l'albero diventa una so rta di Yggdrasil, l'albero del mondo della mitologia norrena che funge da collegamento tra i mondi. La missione dei PG potrebbe allora essere quella di 'calmare' lo spirito dell'elfo per evitare questi portali oppure sfruttarli a loro rischio e pericolo. Avete idee per come possano fare a calmare il druido-quercia?
  6. Avrei pensato che volesse creare una sorta di aura mistica attorno alla pianta, di modo da proteggerla da eventuali pericoli non naturali. Non gli interessava la gloria, ma era ossessionato dalla paura che qualcuno potesse distruggere la sua protetta. Da qui il delirio poi divenuto realtà di 'deificare' la quercia. Questo è molto interessante. Hai qualche idea su cosa possa aver scomodato di 'sporco'? Mi vengono ovviamente in mente extraplanari malvagi che hanno concesso al druido potere, ma prendendosi la sua sanità mentale. Questo spiegherebbe anche la corruzione che la pianta ha esercitato sull'elfa. Altre idee? Grazie mille!
  7. Intanto grazie per la risposta! Nel folklore del mondo della campagna questo grosso albero sarebbe la quercia madre dalle cui spore ogni altro albero si è generato. Per questo i druidi la venerano quasi come una dea. Ciò non toglie che potrebbe esserci un segreto assai poco divino alla base di questa smisurata longevità. Magari invece di un artefatto potrebbe trattarsi di un intervento da parte di un potente druido, magari un avo dell'elfa stessa, che ha speso la sua vita a curare la pianta, trovando il modo I rendere permanente un incantesimo come crescita vegetale. Perché lo abbia fatto? Circa tremila anni fa una grossa carestia colpì il mondo. Questa pianta, appena germogliata, fu l'unica superstite di un secolare boschetto di cui il druido era custode e da qui il druido fece partire il rimboschimento. Oggi la pianta è ormai assurta alla sua fama semi divina, nessuno sognerebbe di danneggiarla. Ma che succederebbe se una impertinente elfa scoprisse che si tratta ''soltanto'' del duro lavoro di un suo avo? Per questo la pianta, in cui lo spirito del druido si è fuso poco prima di morire, respinge e fa impazzire chi studia il suo mistero. Può funzionare o è debole come trama?
  8. Salve a tutti! Sto preparando una breve avventura secondaria per il mio gruppo (barbaro nano, druida mezz'orca ed esploratice umana). Giochiamo a DnD 3.5. Per ragioni legate alla trama della campagna vogliono consultare un'antichissima quercia le cui radici millenarie formano sotto terra un sistema di grotte. I PG dovranno introdursi in queste grotte che sono popolate da una tribù di gnoll (venuti da molto lontano per seguire una carismatica druida nella sua ricerca di conoscenza) e da varie aberrazioni che mi piacerebbe fossero partorito dai sogni malati di una elfa druida che un paio di secoli fa si ritirò in ascetismo in questo complesso di grotte e qui trovò la morte, divorata da una feroce follia, mentre conduceva i suoi studi. Vorrei una mano per decidere quali studi possa effettuare una druida tra le radici di un albero millenario e infuso di potere. Ho pensato che stesse studiando un modo per ottenere una forma quasi simbiotica con la pianta. Inoltre cosa può aver spinto la druida gnoll a viaggiare così a lungo per scoprire qualcosa qui? Altra faccenda: vorrei far trovare ai PG il diario dell'elfa in cui la druida descriva i suoi studi e intessa una conversazione immaginaria con un suo fratello. Vorrei che questo diario ponga nei PG la curiosità per mettersi sulle tracce di questo fratello, avete consigli? Grazie, se qualcosa non fosse chiaro, chiedete pure!
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