John Constantine
"Eh bravo il nostro amico... "dico con fare canzonatorio, dando una pacca sulla spalla del negoziante, essendo soddisfatto dell'informazione ricevuta. "Mi ha dato un prezioso aiuto, spero sul serio che non sia accaduto nulla di irreparabile al suo cliente. Andro' proprio ora ad accertarmi delle sue condizioni". Inizio a camminare verso l'uscita mentre tiro fuori il taccuino, con annessa matita scrivendoci su... James Daish, 188 di Sisson Street,(scritto mentre lo ripasso in mente) "... Mount Pleasant (scritto mentre lo pronuncio ad alta voce).. giusto?" Infilo l'annotazione nella tasca interna dell'impermeabile, dichiarando: "Certo che sono soddisfatto, ieri sera ero qui a posta, solo che non era il caso, l'ho vista affaccendata e coll'esercizio chiuso, avra' pensato che fossi qualche balordo. Comunque, don't mind, quel che e' stato e' stato..." Riapro la porta, dlin-dlon. Mi volto dando un'ultima occhiata agli scaffali colmi di volumi cui passerei delle ore in loro compagnia: "Devo farle i miei complimenti, ha un catalogo davvero assortito, sicuramente tornero' a farle visita appena avro' disponibilita' di un po' di tempo libero. La saluto, una buona giornata". dlin-dlon, click.