John Constantine
Con fare dubbioso, quasi strisciando, il negoziante si avvicina sfregandosi nervosamente le mani sudaticce per il nervoso; essendo stata la mia richiesta perentoria e diretta . La sua voce fastidiosa e biascicata chiede conferma riguardo all'accadimento della notte passata, quando lo importunai, implorandolo di aprire l'esercizio, mentre riordinava le scaffalature in piena notte. "Certo, ero io. Volevo proprio avere conferma riguardo a questo volume e farle un altro paio di domande. Non si spaventi, sono un investigatore privato al soldo del Sig. Quincey, forse lo conoscera', ma non e' questo il punto. Prego controlli il mio distintivo" mentre glielo porgo, e poi rimettendolo a posto "come dicevo dunque, ha qui in casa quel titolo? Oltre a me e' venuto qualcun altro a richiederlo? per caso somigliava a costui?" mostrando l'identikit di Franklin. "Non si spaventi non e' un interrogatorio, dica quello che sa ed andra' tutto bene." Facendo un cenno alle mie Parisienne "Posso?".