John Constantine
Mi soffermo davanti alla vetrina Clark Rare Books prima di entrare. Essa e' ben arredata da piedistalli ed arazzi di velluto rosso sui quali tomi ingialliti dai secoli sono aperti casualmente nel centro. Altri volumi invece sono posizionati in verticale mostrando la costina di pelle marrone sulla quale e' inciso un motivo col titolo d'orato in cima. Calamai, penne di piuma e stilografiche giacciono al fianco della vetrata, dando un ordine e composizione simmetrica all'osservatore. Sullo sfondo si erge una stampa di architettura, che riconosco essere, la basilica palladiana in Vicenza; anche questa come il resto degli elementi non e' prezzata. Entro che un campanello, dlin-dlon, preannuncia al titolare il mio arrivo. Il negozio e' composto da scaffali ambo i lati che si ergono come muri, colmi di scritti. Quest'ultimi sono presenti anche su degli espositori o tavolini al centro, altezza ginocchio. Riproduzioni di mappamondi, costellazioni astrali ed astrolabi sono distribuiti sulle pareti. Degli scatoloni intravisti la notte precedente non vi e' piu' traccia. Un signore, che presumo essere il proprietario, mi viene incontro, ma prima che proferisca parola lo anticipo: "Buongiorno, starei cercando un volume raro di magia nera e necromanzia, dovrebbe chiamarsi: Scripture of Shul".