Zoso
Dopo essermi soffermato ad analizzare la struttura delle finestre divelte, seguo i miei compagni che si sono inoltrati lungo i resti del tempio.. in un luogo molto piu' in ombra. L'odore di decomposizione e' nauseabondo tant'e' che sono costretto ad avvicinare una parte della tunica per filtrare il respiro. Diavoli, qui si e' scatenato l'Inferno sulla terra. Scheletri consunti troneggiano su candelabri e sull'altare come spaventapasseri in un campo di grano. Proseguo terrorizzato, premendo sempre la mano accompagnata dalla tunica su bocca e naso. Poi l'incubo torna a far vacillare la mia mente in un'ossessione che sembra non avere piu' fine. Noto lo stesso simbolo, questa volta eseguito non con l'inchiostro, di cui e' tatuata la guardia che ci scorta ma, bensi' col sangue, in uno spiazzo per terra. I cadaveri putrefatti ne fanno cornice, mentre altri corpi mummificati sembrano osservare quel segno evocativo in quello spiazzo; ed il puzzo arriva all'apice. Si e' trattato di un rito, non c'e' altra spiegazione. Per celebrare, o meglio richiamare chi?...
Sposto la tonaca per parlare chiaramente... Ha ragione il mio compagno, non cosi' di fretta. Ci faccia capire cortesemente un po' qualche dinamica dell'accaduto.
Jamal, ragazzi, e' evidente che si e'' trattato di una cerimonia, o rituale, dir si voglia. Quel simbolo disegnato col sangue e' il medesimo della nostra guardia. Mi hai sentito?