Nome: Zoso
Razza: Umano
Classe: Druido
Aveva vissuto come eremita tra i monti Luster per oltre quarant’anni dopo che da ragazzo aveva coperto di ridicolo la sua benestante famiglia facendosi acchiappare per ennesimi atti di teppismo insieme al suo gruppetto di mascalzoni. Sua madre non aveva retto il colpo ed il padre lo diede ad un educatore. Fuggito da questi sali’ alle pendici delle vette rifiutando ogni contatto con le persone e cibandosi di quel che trovava e cacciava: credeva che questo fosse il modo giusto per purificare il suo spirito dalle indecenze del passato.
Avventurandosi in questi reconditi inesplorati clivi, un giorno come tanti seguì una pista che sembrava battuta per ripararsi da un forte temporale, entrò in una caverna e qui avvenne qualcosa di incredibile. Trovo' un vecchio druido, Salet era il suo nome. Esso viveva lì, in solitudine ed equilibrio con la natura coi suoi vecchi libri a fargli compagnia. Alchimia, magia, il linguaggio delle Rune, non furono più un mistero dopo l’insegnamento dell’erudito per il giovane Trod. La loro amicizia duro pochi anni, la morte colse Salet preparato; ma furono i più preziosi per l’allievo che riuscì ad arricchire il suo studio approfondendo le teorie del Maestro e crearne di nuove. La devozione per queste arti lo porto' infine ad abbandonare il suo nome per quello di Zoso.
I contatti con gli esseri umani erano sempre stati sporadici, per lo più si imbatteva in esploratori o persone colte di sorpresa durante le bufere di neve a cui prontamente aveva dato rifugio. Aveva imparato a temerli, aveva visto come avevano mutato e deturpato il territorio, a tal punto che essi non si curavano se le inondazioni e le frane coglievano sempre piu' frequentemente il villaggio a valle, Slop. Cerco' in ogni modo di dissuaderli nella loro opera, ma aihme' nessuno badava alle parole di un pazzo vetusto.
Lesse sui manifesti appesi ai muri della colonizzazione della nuova isola, non ci penso' due volte a dare il suo nome a chi raccoglieva le partecipazioni.
Aveva in mente si' di conquistare il nuovo territorio emerso dal mare, ma con regole che rispettassero il rapporto tra la natura e la civilizzazione: era questo il patto che l'uomo doveva garantire. In ultimo, ma non meno importante, questo viaggio avrebbe gettato un po' di luce sulle origini di questo arcipelago, e lui sarebbe stato in prima riga ad intensificare gli studi appunto sulla materia primordiale.