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Obiettivi di CIANAGLIA
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Regulus, Ingannatore (Umano) Quartiere commerciale - Sede della Fratellanza, sera. I nascondigli della fratellanza hanno quasi tutti la stessa impronta. Strutture con attività di facciata di varia natura che vengono poi prese e trasformate in labirintici casermoni dotati di stanze a più livelli. Annuisco alle parole di Ramires per poi spostare lo sguardo su una sedia affainco a me. La sposto con un piede, senza troppe cerimonie, e indico all'uomo di sedersi. Quindi sposto il bicchiere pieno davanti a lui e faccio cenno di versarne un secondo. <<Forza siedi con me. Beviamo insieme qualcosa...>> poi senza attendere risposta proseguo <<Loras e Milos, ottimi elementi, entrambi. I gemelli sono appena arrivati ma corrono voci che grazie al loro aspetto siano abili in molti giochetti di... prestigio.. possiamo dire..>> Sorrido lievemente mentre attendendo che l'uomo mi versi un secondo bicchiere per poi brindare insieme. Sospiro, socchiudo gli occhi per qualche istante e poggio poi la schiena sullo schienale della sedia. <<I miei piani sono in atto di questo non devi preoccuparti. Sono passato per avere alcune informazioni...>> passo la mano sul mio bastone color alabastro, saggiondo poi il pomolo inciso poggiandolo infine sul tavolo mentre lo sguardo si fissa in quello di lui <<Mi serve sapere da dove arrivavano le informazioni e.. Se anche gli altri Fratelli le hanno ricevute dalla stessa fonte... ah.. comunque..>> indico con un braccio la strada per i dormitori appena percorsa dall'omino <<Chi è quello?>>
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Continuo a passare per i vicoli commerciali e, nonostante io sappia cosa osservare, la mia ricerca par essere più lunga del previsto. Tuttavia, dopo aver passato in esame diversi edifici del quartiere, sul cardine in alto a destra trovo il simbolo che cerco. Un incisione della fratellanza. Sorrido mentre con movenze sicure sollevo il braccio afferrando il batacchio e colpendo la porta in modo deciso per tre volte, ritmicamente. In breve tempo un individuo giunge alla porta e ne apre lo spioncino. <<Che la notte vi guidi Fratello..>> Verbio a voce bassa ma udibile, e pochi istanti dopo la serratura scatta e l'uomo mi concede l'accesso al luogo. <<Lo so che non mi aspettavate, ma questa notte è stata ricca di sorprese, ed eventi...>> Proseguo mentre i miei occhi passano più volte sul volto di lui per studiarne attentamente i modi e cercare di cogliere eventuali disagi. Quello che mi si presenta innanzi è un rifugio della Fratellanza di media entità. E' composto da tre livelli che scendono grazie ad una rampa unica di scale. Al fondo di essa si trova una stanza circolare in pietra ma solo gli alti membri hanno il diritto di accedervi. L'uomo mi fa accomodare nella sala di ingresso. Mi sfilo il mantello e lo appoggio ad una sedia affianco al camino per asciugarlo dall'umidità serale. A quel punto vado a sedermi ad uno dei tavoli posizionati sul lato opposto della sala e muovendo per l'ennesima volta lo sguardo sull'uomo riprendo <<Portami qualcosa da bere, pergamena e calamaio. Quindi approntami un giaciglio per la notte>> poggio i gomiti sul tavolo passando la mano destra sul capo mentre la mia mente inizia a vagare "le informazionio proabilmente arrivavano da quì. Qualcuno può averle intercettate oppure.." sposto la mano sollevando nuovamente lo sguado <<Ah.. aggiornami. Chi è presente al rifugio in questo momento?>>
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Regulus, Ingannatore (Umano) Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - tramonto. Con la mandestra apro la porta ed a passo deciso esco all'esterno della Locanda. Mi fermo per qualche istante mentre con la sinistra sollevo il cappuccio a del mantello in modo da coprirmi il capo ed una parte del volto. "Questa volta ci sono andato davvero vicino.. dannazione..." penso mentre inspiro a pieni polmoni l'aria serale. "Tuttavia non posso che seere soddisfatto di come me la sono cavata.." sorrido mentre continuo a pensare "Infilarsi in situazioni sempre più complesse.. Non ho mai capito perchè ne sono sempre stato attratto ma... Merita la vittoria... l'ottava regola, e questa volta l'ho meritata.." Mentre concludo il mio personale monologo interiore sento dei rumori provenire verso la mia destra. <<Eh, serata particolarmente movimentata questa sera..>> verbio a bassa voce mentre inizio a muovere pochi passi versoil rumore. Tuttavia dopo poco mi fermo, osservo le strade innanzi a me e cambio direzione iniziando a muovermi verso il mercato. "non sarebbe saggio sfidare la sorte due volte nella stessa notte.. ed in ogni caso, ho ancora un problema da risolvere.." Il bastone viene retto nella mano destra ed appoggiato quindi ritmicamente al suolo mentre mi incammino a passo rapido verso il quartiere commerciale. Tento di muovermi per quanto possibile nelle parti in ombra e non illuminate ed evitare quante più persone per il momento. Osservo i muri in cerca di simboli, e i vari anfratti mentre percorro i vicoli. "Necessito di informazioni, e mi servono il prima possibile. Il tempo a mia disposizione si sta rapidamente esaurendo. Ovviamente ho ancora un'ultima opzione ma... preferirei non dovoerci ricorrere.." (Antica Fratellanza)
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Regulus, Ingannatore (Umano) Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - tramonto. "Eccoci... Le guardie del Conte.. Sporco bastardo.." un lieve sorriso si apre sul mio volto, sorriso che però provo a nascondere mentre la mia mente continua a lavorare il più velocemente possibile per togliersi da questa spinosa situazione "sicuramente qualcuno pagherà per questo. Le informazioni erano una trappola, ed in quanto tale, approntata per eliminarmi." <<Perchè voi cosa diamine avreste gridato eh..??>> Rispondo arrogantemente di rimando alla guardia della cortigiana. Mi osservo nuovamente intorno e all'arrivare della milizia proseguo sempre in direzione della guardia del Conte <<Voi non avete nessuna giurisdizione in questo luogo.>> Reinserisco il foglio di pergamena all'interno del mio mantello mentre con espressione dura provo a mantenere la mente lucida <<Sentitevi libero di informare chi vi pare, anzi... Fatemi la cortesia di dire al Conte che ho fallito nel mio compito, così almeno mi solleverete di questo peso e non dovrò essere io stesso a portare la notizia..!>> concludo con uno sguardo sottile ed un lieve ghigno <<Sono sicuro che apprezzerà molto questo rapporto... e chi gliela porta..>> Sottolineo ironicamente le ultime parole per poi perdere totalmente interesse verso la guardia del Conte e portare la mia attenzione alla milizia. "Potrei farmi portare dal comandante Gariega.. Amante dell'Erba Loras ma... potrebbero essere anche quelle informazioni fasulle... dannazione.." <<Capitano...>> Inizio rivolgendomi all'uomo che par essere il capo del piccolo manipolo e ignorando il miliziano in avvicinamento <<Sono un diplomatico di alto rango e voi non potete portarmi in una cella, soprattutto alla luce del documento che ho appena mostrato..>> i modi sono fermi mentre sposto lo sguardo sul volto di lui. Il tono di voce viene modulato e mi concentro sugli insegnamenti che mi sono stati dati. Socchiudo poi per qualche istante gli occhi e quando li riapro sono fissi in quelli del comandante. <<Lasciatemi andare fuori..>> il comando viene dato con voce autoritaria tuttavia vi si può percepire una nota melliflua in queste parole, quasi come fossero sussurrate a un'amante. Sposto poi il volto in direzione delle guardie del Conte. <<Andrò personalmente a parlare con il Conte. Ed andrò da solo. Ricordatevi..>> Alzo una mano gesticolando verso di lui <<..vi sono superiore in grado. Date decenza al corpo e raggiungetemi il prima possibile al Palazzo Elettore>> emetto un sospiro mentre osservo il corpo della donna in terra <<Il Conte si trova li..>> "Credo.. in ogni caso comunque è il suo Palazzo... " verbio con finta espressione dispiaciuta per poi alzare lo sguardo sul capitano iniziando a muovere i primi passi che, se nessuno tenterà di fermare, mi porteranno all'esterno della Locanda.
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Regulus, Ingannatore (Umano) Osservo la donna mentre lentamente, o almeno così a me sembra, cambia espressione del volto. Quando ella inizia ad urlare afferro il bastone con la mandestra e mi alzo dal tavolo per tentare di aiutarla. <<Presto, presto! Un medicus! Chiamate un medicus..>> Le mie parole, dapprima urlate, si smorzano all'ultimo quando mi rendo conto che Marie è morta. La mia mente vaga per qualche istante a cercarne la causa, completamente sordo a qualsivoglia altro movimento della sala intorno a me. "Come è possibile... sono sicuro di aver fatto le cose per bene..." mi osservo intorno, la sala sembra scossa le guardie sono in allerta ed i cavalieri stessi, che prima mi trattavano con deferenza, ora sembrano volermi attaccare da un momento all'altro. Osservo il corpo. "Maledizione, mi hanno fottuto... E di fatto, l'ho avvelenata io... anche se inconsapevolmente...merda!" Lo sguardo si sposta sulla sala per vagliare le opzioni a mia disposizione "circondarli.. lo escludo.. Fuggire... Anche." Sollevo la schiena e infilo una mano nella tasca interna del mantello quando noto gli uomini avvicinarsi a me <<Fermi! Il mio nome è Luxor Favonius, Duca di Altarupe!>> osservando attentamente la sala il mio sguardo si ferma poi sulle guardie personali della fu Maria, ed a loro mi rivolgo mentre estraggo un modesto foglio bianco di pergamena dal mantello <<Sono stato incaricato dal Conte Elettore in persona, Markus Von Klain, di scortare in incognito questa donna..>> respiro lentamente per fermare la voce mentre tenendo la pergamena per la parte alta, e con il braccio teso parallelo al suolo, essa si srotola per rivelare il contenuto a coloro che sono di fronte a me <<siglato e sigillato da lui stesso in persona, il quale mi concede l'incarico ed il diritto di scortarla anche all'interno del concilio...>> sposto nuovamente lo sguardo sui presenti tenendo ben stretto il foglio ed andando a concludere <<Da tempo si sospettava qualcosa del genere e purtroppo... Par essere accaduto>> Guardo con aria fintamete dispiaciuta il cadavere per qualche attimo prima di alzare il tono di voce in direzione di Cactaceo <<Quanto vi hanno pagato per avvelenare le pietanze eh..? Chi lavora nelle vostre cucine?>> e mentre il mio tono si fa chiaramente accusatorio, un pensiero passa per la mia mente. "Devo fare attenzione.. se quì si trovano persone di alto rango del Conte Elettore le cose si possono complicare ulteriormente..."
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Regulus, Ingannatore (Umano) <<Le vostre parole mi lusingano Mia Signora.. anche se, un poco ci speravo>> verbio in risposta alla definizione di "amici" di lei. Verso con delicatezza il Falernum nel bicchiere di lei e poco dopo ne verso anche nel mio, quindi poggio la caraffa e sollevo nuovamente lo sguardo sul di lei volto <<Noto che avete molto più che un ottimo gusto...>> forzo nuovamente un sorriso prima di proseguire <<Ora state bevendo del Falernum, una bevanda molto speziata con mandorla...>> bevo un sorso dal bicchiere <<... zenzero...>> lascio qualche attimo di sospensione tra un ingrediente e l'altro <<..e limone, insieme a qualche altro piccolo gusto pungente..>> strizzo un occhio verso di lei in segno ammiccante. Poggio poi il bicchiere sul tavolo mentre vado a prendere il coltello ed il cucchiaio da portata ed inizio a sporzionare il cervo alla donna <<Vedete normalmente si beve con il dolce ma dalle mie parti può essere abbinato all'aperitivo>> ed indico con un cenno del capo la frutta candita e glassata che si trova sul lato destro del tavolo. Metto quindi nel piatto di lei il cervo andando poi a versarci sopra la salsa di mirtilli. <<E sentite... il sapore di questo nobile animale..>> Attendo quindi che ella abbia il tempo di mangiare ed assaporare i piatti prima di incalzare <<Gli affari si, sono loro che permettono al nostro mondo di andare avanti. E per l'appunto voi in questi sembrate maestra>> sollevo il vino di Lancia Ardente appena il Falernum della donna termina andando a rimboccarne il calice. <<Si dice che voi siate sempre alla ricerca di nuove proposte ed io ho deciso di cogliere l'occasione per presentarvene una...> Passo la lingua sulle labbra mentre sollevo il mio calice in segno di brindisi pensando a quello che conosco e posso aver sentito sugli affari della donna. Se è alla ricerca di qualcosa oppure se ama offerte specifiche. Nel mentre prendo tempo <<..ma nel mentre.. agli affari dunque>> brindo, e bevo un sorso.
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Regulus, Ingannatore (Umano) Rimango in attesa per qualche attimo. Il bastone è poggiato al tavolo sul mio lato destro e, mentre i miei occhi si muovono per scrutare la sala, la mandestra gioca con il pomolo decorato. "devo ricordarmi di dare qualche moneta aggiuntiva al vecchio Cactaceo. Con così poco preavviso è comunque riuscito a sistemarmi bene..." il pensiero vaga per qualche attimo verso l'oste per poi tornare vigile quando Maria giunge a tavolo. Un sorriso si apre sul mio volto mentre mi alzo per farla accomodare "Eccola.." Mi risiedo di fronte a lei ed ascolto le sue parole prima di andare a risponderle <<Così come lo è la vostra bellezza mia Signora..>> Inchino lievemente il capo prima di conludere <<..allora è vero ciò che si racconta..>> Il mio sorriso si attenua lievemente mentre sposto lo sguardo in quello di lei <<Sapete, non ho potuto fare a meno di invitarvi a cena quando ho scoperto che l'arguta Maria Kole, alloggiava nella mia stessa Locanda. >> Con la mano destra, ormai libera dal bastone, afferro qualche pezzo di frutta candita e lo porto alle labbra gustandolo per qualche istante <<Si dice in giro che voi abbiate un incredibile fiuto per gli affari..>> gesticolo con le mani per sottolineare il concetto, dapprima più lentamente andando poi ad aumentarne il ritmo sul finire della frase per sottolinearla <<ma prima.. spero questo sia di vostro gradimento..>> ed indico il tavolo per poi andare ad afferrare la caraffa contenente il Falernum e sollevatala sopra il calice di Maria concludo <<Posso..?>>
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Regulus, Ingannatore (Umano) Scendendo le scale, fuorchè i tipici odori del luogo, inizio a sentire un ritmato suono a tratti più allegro a tratti meno. Sollevo quindi lo sguardo non appena poggio piede sul pianerottolo e, mentre la sala si apre innanzi a me, muovo le mie verdi iridi sulla giovine ragazza che si stà esibendo in centro sala. Noto un volto delicato ed una perizia notevole considerato quanto la sala sia presa dall'esibizione in corso e, beandomi di quella musica, sposto lo sguardo sui vari presenti mentre ripenso alle parole vergate sulla pergamena. Tuttavia la mia concentrazione dura poco, anch'essa rapita dal nobile suono dell'amabile strumento. Rimango quindi fermo, poggiando il bastone in terra con un sordo suono, in attesa che la giovine concluda. Un saluto ai presenti ed esce, lasciando tutti a bocca aperta. "Interessante davvero.." inarco un sopracciglio mentre passo la mano libera sul mento lisciando la lieve barba "..Innanzitutto vediamo di risolvere questa faccenda...". Mi riscuoto infine ritornando ai precedenti pensieri ed avviandomi a grandi passi verso il bancone della Locanda. Quello che sembra essere un'idea inzia a frasi strada nella mia mente e raggiunto l'obiettivo alzo di poco la voce per farmi udire dal proprietario dietro al bancone <<Cactaceo! Che la luce vi guidi..>> lascio qualche secondo all'uomo per capire da dove provenga la voce, poi proseguo <<..Vi trovo sempre in splendida forma, non v'è che dire!>> inclino il capo in segno di saluto e la mandestra poggia la testa del bastone al bancone mentre la sinistra viene poggiata sul banco stesso <<Avrei bisogno di una cortesia, e sono sicuro, che voi possiate aiutarmi>>. Nel mentre un sorriso si apre sul mio volto. <<Conoscete senz'altro Maria Kole. Dopotutto è difficile che passi inosservata..>> il sorriso si inarca sul lato destro in una sorta di accenno mentre proseguo <<..ecco, avrei la necessità che mi prepariate un tavolo e le consegniate questo invito..>> e gli passo una pergamena precedentemente scritta <<..inoltre...>> e la mano passa a slacciare la scarsella prendendone alcune monete <<Dovrete prepararci e farci servire per cena: anice, zenzero e carvi, glassati con miele accompagnati dall'Ippocrasso di Lancia Ardente; cervo con mirtilli insieme ad una buona bottiglia di Lama di Boscoscuro, e per concludere una torta alle ciliegie con petali di rosa e del Falernum..>> Sollevo quindi la mano con le monete sul tavolo porgendole verso di lui <<questi sono per il vostro disturbo.. Fate come vi dico e ne riceverete altrettanti..>> allontano la mano infine lasciando le monete in vista e posando lo sguardo in quello di lui <<..quindi, tutto chiaro..?>> "probabilmente il Conte Elettore potrebbe anche non essere contento di questo piccolo incontro ma.. non è necessario che il buon Cactaceo venga a saperlo.. Sempre non lo immagini già..." Non appena avrò ottenuto le risposte dall'uomo, farò un'ultima domanda al caro Cactaceo <<A proposito.. Sapete nulla a riguardo della giovane fanciulla con il violino che si è esibita poco fa?>>
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Regulus, Ingannatore (Umano) Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - Un ora al tramonto. Mi trovo in piedi, la finestra spalancata e il busto rivolto verso l'esterno mentre sollevo lo sguardo all'orizzonte andando ad osservare le maestose costruzioni che adornano la città di Grigio Borgo. Passo le verdi iridi su ogni singolo profilo beandomi, come di un confortante abbraccio, del tiepido sole rossastro che lentamente sembra volersi celare alla vista del mondo in attesa di un nuovo giorno. Sorrido, al pensiero di quello che mi attende e lentamente porto alle labbra il bicchiere di vino sorretto nella mandestra "...Lama di Boscoscuro.. niente male. Forse un poco leggero per i miei gusti ma nonostante tutto.. valido..". Lo sguardo passa ancora una volta sugli edifici e mentre inspiro la fresca aria della città i miei pensieri vagano liberi, quasi come fossero le nubi che sto osservando, verso la giovane Karima. "Come al solito è riuscita a trovarmi una più che degna posizione. Ottimo vino, ottime stanze, perfetta compagnia. Dovrò ricordarmi di ringraziarla appena sarà possibile." , traggo un secondo ed ultimo sorso di vino dal bicchiere per poi poggiarlo sul tavolino finemente decorato che si trova di fianco alla finestra, anch'essa ornata di particolari decorazioni simili a quei rosoni presenti nei Templi. Indosso porto un paio di pantaloni color verde scuro con allamari dorati, la tunica bianca di lino va a coprire il busto e a cingere la vita è presente una cinta di cuoio alla quale si trova agganciata la scarsella ed altre piccole tasche. "Direi che ci siamo quasi.." e mentre penso queste parole tre rapidi colpi vengono dati alla porta. Mi volto quindi per muovermi in quella direzione e nel farlo completo il mio abbigliamento andando a recuperare lo spolverino nero fumo che si trova agganciato alla parete proprio lì vicino. Un rapido movimento delle braccia e volteggiandolo lo indosso. Quindi apro la porta. Innanzi a me un giovinetto, capelli biondi e carnagione chiara con gli occhi color del rame. <<Salute a te giovane amico>> porgo un sorriso al ragazzo, il quale senza proferire parola mi passa un foglio di pergamena ed una missiva. Abbasso quindi il capo in segno di saluto ed infilata una mano nella scarsella ne estraggo una moneta da dare al ragazzo <<Aspetta un attimo>>, gli dico. Quindi richiudo la porta e mi posiziono al tavolo. Scaldo il sigillo di ceralacca con la candela in modo da provare a scioglierlo lievemente, quindi con una lama la passo sotto di esso per aprire la missiva senza romperlo. "La fratellanza sostiene che molte delle persone presenti in questa lussuosa locanda hanno debiti di varia natura, principalmente di gioco. Altri hanno invece segreti che ben poco si sposerebbero con la loro vita politica. Prostituzione, o peggio. Sciocchi. la Fratellanza tutto sa e tutto vede." Leggo il contenuto della missiva per poi preoccuparmi di risigillarla ed infine passo al foglio di pergamena "Queste informazioni potrebbero sicuramente essermi utili. Ora non resta che pensare ad un piano..." Sorrido mentre continuo a pensare avvicinandomi alla porta "Dopotutto la terza regola del mago parla chiaro: Le passioni governano la ragione. Nel bene e nel male." Mi passo per qualche attimo la mano sul mento, adornato da una corta barba ben curata, e penso alla situazione attuale appena appresa. Dopo qualche attimo mi scosto dal tavolo ed apro nuovamente la porta per consegnare la missiva al ragazzo, ma tengo per me il foglio di pergamena <<Ottimo lavoro, mettila dove l'hai trovata e vedi di non farti scoprire. E' di fondamentale importanza ragazzo.>> e consegno una seconda moneta al giovane che di tutta risposta schizza via di gran carriera. Lo osservo mentre scompare giù per le scale e subito dopo mi volto. La destra afferra il mio bastone, la postura si fa eretta e la concentrazione sale per entrare il più possibile nel personaggio. Dopo aver dato un'ultima occhiata all'esterno della finestra chiudo la porta e lentamente mi avvio per le scale con l'intenzione di scendere ai piani inferiori della Locanda. Nella sala comune troverò sicuramente qualcosa da bere, da mangiare e forse anche le persone di cui ho bisogno. Mentre i miei passi si susseguono sui gradini, un caldo odore di stufato ed il vociare delle persone inizia a riempire l'aria intorno a me.
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3) L'Impero degli Uomini è vasto, intimamente diviso dalle proprie differenze. Raccontami una o più tradizione dell'Ovest.
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Regulus Rahl 1) Borgomago é il centro di comando di Markus Von Klain. Il Conte Elettore dell Ovest è un uomo spietato, eroe di guerra e famoso per essere una delle voci che si oppongono all'attuale Imperatore. Il suo consigliere è il discendente di una delle famiglie nobili della città in cui sei cresciuto, tuo rivale di lunga data. Parlamene. 2) La tua famiglia è decaduta, ma i suoi contatti sono stati carburante per la tua ascesa nella Fratellanza. Parlami di due di questi contatti. Dove sono, cosa fanno, perché sono utili e come gli hai tirati dentro i tuoi affari. Io ti dirò cosa si aspettano loro da te. 3) L'Impero degli Uomini è vasto, intimamente diviso dalle proprie differenze. Raccontami una o più tradizione dell'Ovest.
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Lumenia Lurani è una donna curiosa di circa 25 anni, di spiccata intelligenza, capelli neri ricci, occhi color della pece e incarnato bronzeo. Altezza superiore alla norma per una donna, raggiunge infatti il metro e novanta. Il suo corpo è scolpito da allenamenti estenuanti e la sua mente addestrata da letture religiose a volte inutilmente complicate. Veste preferibilmente con i colori della sua casata, il blu e l'oro, abiti comodi che lascino liberi i movimenti, abbellendoli con ninnoli e piccole pietre preziose. Ha un alto senso dell'onore e rispetta un unico credo sopra ogni comandamento: il Dogma. "Esiste un solo dio, la cui onnipotenza è tale da non lasciare scampo! non osare sperare di vedere il suo volto, la sua gloria ti porterebbe alla pazzia! non osare pronunciare il suo nome, la tua lingua marcirebbe poiché non sei degno di pronunciare il nome del Dogma". Il Dio venerato dal Dogma è un'entità talmente potente da non essere concesso al fedele pronunciare il suo nome o disegnarne le fattezze. Nonostante la rigida dottrina il Dogma continua a raccogliere proseliti tramite i miracoli compiuti dai suoi santi: vere e proprie icone del potere del Dio, attraverso i quali si manifesta il suo potere. Il Dogma è diviso da un profondo scisma. sebbene vi sia la più salda unità sui principi della fede, sono i modi per attuare il volere divino che differiscono. I puritani sono inflessibili: non esiste un innocente, è solo un peccatore non ancora scoperto. I radicali accettano l'esistenza di altri Dogmi e ne desiderano la conoscenza, ma solo per meglio estirparla dal mondo. Non sono rari i casi di scomuniche tra i radicali che perdono la via dell'unico Dogma. Lumenia si destreggia tra le file dei secondi devoti. Raggiunta la maggiore età viene promessa in sposa ad un giovane pagano. Prima del matrimonio decide di intraprendere un pellegrinaggio segreto per chiedere l'intercessione di Santa Agazia per risolvere gravi problemi all'interno del suo villaggio e della sua stessa famiglia. Folgorata dall'incontro con la santa decide di donare tutte ricchezze della sua famiglia al Dogma. Davanti a questo gesto, sospettando che la promessa sposa fosse impazzita, il futuro marito la denunciò. Durante il processo fu anche minacciata di esser reclusa con donne di facili costumi a tale minaccia la donna forte della sua fede rispose: "il corpo si contamina solo se l'anima consente". Ritenuta colpevole dagli eretici pagani la donna viene condannata, ma notte tempo grazie all'aiuto di fedeli dogmatici e dell'onnipotente che sempre veglia i suoi passi riesce a fuggire giungendo a Grigio Borgo. Gli eventi di cui viene a conoscenza la spingono a farsi domande sempre più incisive riguardo gli strani avvenimenti, cavalieri neri, armate di guerrieri senza dio che spadroneggiano in una terra in tumulto. Lumenia è lì, nella città Santa per volere del suo Dio e non si tirerà indietro... Lumenia_paladino_scheda.pdf
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CIANAGLIA ha cambiato la foto profilo
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Regulus Rahl di Borgomago è quello che resta di un'agiata famiglia vissuta per decenni nell'omonima cittadina che affaccia su Fiùveloce, un corso d'acqua particolarmente impetuoso utilizzato dai marinai più esperti per consegne di ogni genere. Grazie agli sbocchi commerciali, Borgomago divenne ben presto una più fiorente città portandosi dietro tutto ciò che ne consegue. Nascono zone meravigliose contrapposte a quartieri altrettanto malfamati. Alcune famiglie prendono potere, ed altre lo perdono. Sfortunatamente per Regulus la sua famiglia rientra nella seconda categoria. I commercianti più grossi iniziarono ad inglobare le principali attività della città lasciando così le famiglie originarie senza più introiti; e lo sappiamo, perdendo denaro si perde anche influenza politica. Fu così che della meravigliosa torre di famiglia costruita a sbalzo sul fiume, oggi non resta altro che un fatiscente torrione pieno di spifferi e amari ricordi. Tuttavia questo permise a Regulus di intraprendere una via diversa e probabilmente per molti versi più adatta a lui. Iniziò ad intessere legami con la parte più nascosta della città e a sfruttare le conoscenze dei suoi genitori per estenderli in buona parte del continente. Questo lo portò a conoscere ed apprendere il mestiere che eleggerà successivamente a suo nuovo scopo. Membro di un'Antica Fratellanza dal nome ignoto ai più, ora si guadagna da vivere aiutando il suo gruppo a crescere e ad estendersi sempre più nel continente. Alla sua famiglia è stato sottratto tutto ma quello che lui sta costruendo va oltre i beni materiali. Bisogna fare in modo di inserire gli esponenti della Fratellanza nelle città imperiali più importanti ed estendersi anche nelle principali organizzazioni non devote all'impero. E' per questo motivo che Regulus si trova a Grigio Borgo. Alle orecchie della fratellanza è arrivata voce di un concilio e l'incarico affidato all'Adepto dell'illusione pare chiaro: ascoltare, informarsi ed eventualmente agire. Con ogni mezzo necessario. Presenta come un giovane sui 28 anni. Capelli castani, occhi verdi ed una corporatura piuttosto agile. E' solito portare un mantello color blu scuro con riflessi neri: particolarmente strano in realtà e sicuramente di pregevole fattura. Gli abiti sono modesti ed adatti ai movimenti seppur non tradiscano una decisa conoscenza circa il buon vestire. Non si separa mai dal suo bastone per camminare, seppur non ne abbia realmente bisogno, che presenta l'incisione di un'aquila sul manico. --------- Mattino - Vicoli - Grigio Borgo Le gambe scattano velocemente mentre percorri i vicoli di Grigio Borgo a perdifiato. Una svolta a sinistra, scavalchi un barile con un salto, poi una svolta a destra. In mano sorreggi il tuo bastone mentre a coprirti il volto è un cappuccio color nero opaco che scende sulla schiena trasformandosi in un mantello. Al prossimo vicolo sai per certo che ti prenderanno a meno che non ti venga in mente qualche idea. Svolti nuovamente e poi.. eccola lì. Una signora anziana che chiede l'elemosina. E' la tua occasione. Scarti di lato e per qualche istante scompari alla vista dei tuoi inseguitori, il mantello esegue un mezzo giro su di te mentre con agilità ti siedi in terra affianco alla donna poggiandole poi la testa sulla spalla. <Non si muova.. ed avrà dieci monete..> sussurri prima di rimanere immobile. Qualche istante di attesa e un paio di guardie passano veloci, oltrepassandoti. Accenni un sorriso sul volto spostando quindi il cappuccio e pagando il debito alla donna. <interpretazione divina madmoiselle..> esegui un lieve inchino verso di lei, indi ti volti e vai nella direzione opposta alle guardie. Una mano scatta alla cinta e ne estrai il frutto della tua fatica: una lama ad incastro color azzurro opaca molto particolare. E pensando che ti sarà sicuramente molto utile, un sorriso beffardo illumina il tuo volto mentre ti allontani verso la Taverna del Maiale Nero. --------- Pomeriggio - Armaiolo della Fratellanza - Grigio Borgo <<Al suo interno dite?>> <<Sì, corretto>> Rispondi con aria serena <<Ma io... non sono sicuro di potere..>> Prosegue l'armaiolo, un tizio sulla sessantina con una folta barba scura ed una pancia decisamente importante, con aria dubbiosa. <<Limatela, rendetela sottile, come più vi aggrada ma fatelo!> sbuffi mentre poggi un sacchetto di monete sul bancone prima di proseguire <<Ah, e non dimetnicate l'incisione...> <<Così sia...>> conclude l'uomo con un sospiro afflitto <<Che la notte vi protegga>> conclude Un cenno del capo di entrambi pone apparentemente fine alla breve discussione, ma prima di uscire il giovane si volta un'ultima volta <<Per domani...>> --------- Regulus_Ingannatore_scheda.pdf
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dnd tutte le edizioni Comportamenti da evitare durante una sessione
CIANAGLIA ha risposto alla discussione di SirVic13 in Dungeons & Dragons
Nado a caldo anche io. Cercare di avere sotto controllo la situazione di tutto il party, a volte, anche cercando di imporre le proprie idee con la "credenza" che essendo magari più esperto, possano esser migliori di quelle di altri.