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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. "Non è questo il punto!" esclama lady Kara. "Hanno mentito! Se lo hanno fatto per ignoranza, la loro credibilità come esseri onniscenti è sbriciolata; se lo hanno fatto per tenere il popolo all'oscuro, ancora peggio! Significa che sono avidi della loro conoscenza! In entrambi i casi abbiamo un buon motivo per rovesciarli ed essere finalmente indipendenti. Ma qui entri in scena tu. Se riesci a convincere i tuoi compagni a stare dalla nostra parte, possiamo contrattare con voi. Cosa state cercando? Qual è la vostra missione? Cosa volete da Barusha? I lord della nostra congiura possono ricompensarvi se supporterete la nostra causa."
  2. Lady Kara sospira, mentre Arsak ti indica rapidamente i nomi dei commensali: "Malika" accenando alla cortigiana alla sua sinistra, "Yerik" verso il mago che ha lanciato l'incantesimo "e Taras" verso l'altro silenzioso di fronte a lui. Kara riporta l'attenzione su di sé - ancora non ha assaggiato il piatto, per la cronaca - "Va bene, va bene, ora per favore siediti." La donna fa mente locale per capire da dove iniziare, e poi ti spiega tutto molto velocemente. L'isola è un regno unico, la sua capitale è Lalibela, nel sud-ovest. Ma questo lo sapevi già. Quello che non sapevi, è che da lì governano i due sovrani "eterni": Tarumbar (ndt: re del mondo) Azamatar con la sua consorte Elentàri (ndt: regina delle stelle) Jazira. Il loro regno secolare è sostenuto dalla proclamazione che entrambi abbiano stretto un patto con il dio Chronepsis l'Indifferente; si dice abbiano scambiato la loro umanità in cambio della conoscenza di tutte le cose. La cosa ti puzza tanto di Arcontato. In seguito a questa convinzione, la loro infinita saggezza li ha promossi ad un rango quasi divino rispetto ai "comuni mortali". Questo rende saldo il loro potere, ma nonostante questo i nobili delle città costiere non apprezzano di dover pagare tributi, patto con la divinità o meno. Da secoli cercano un modo di ribaltare la loro supremazia, ma finora sono stati sempre inattaccabili. Ora le cose sono cambiate. I sovrani hanno reso pubblico molto tempo fa il loro giudizio sul fatto che Barusha sia il centro del mondo e che non esiste niente e nessuno al di là dell'Oceano. Ma se Randal viene dall'Ovest, allora significa che hanno sbagliato, e se hanno sbagliato non sono onniscenti come vogliono far credere, ergo il patto con la divinità è una menzogna e loro sono impostori. Capisci presto che la tua sola presenza a quel tavolo basta come presupposto per scatenare una guerra civile sull'isola. E pensare che tu volevi solo cucinare pesce in santa pace... "Diamine, è davvero buona!" - commenta lady Kara riferendosi alla tua cena, una volta che lo assaggia. "Nell'Ovest mangiate sempre cibi così squisiti?"
  3. Ti accorgi subito di una cosa: nemmeno Kara capisce alla perfezione il tuo elfico, anzi, come te noti che si sforza per cogliere le sfumature del linguaggio che le mancano. Infastidita dalla cosa, chiede ad uno dei suoi ospiti a tavola qualcosa in lingua comune, e questi si allontana educatamente da tavola tornando qualche minuto più tardi con un grosso libro intriso di energia magica. Ancora un po' di tempo che aspettate in silenzio, e poi l'elfo chiude il libro, completando il suo rituale. Un paio di paroline magiche ed un gesto della mano, questo basta perché tu possa godere di un'altra oretta sotto l'incantesimo Linguaggi. "Bentornato tra noi, mister Ridley. Prego, siediti al tavolo con noi. Ci penserà Nik a servirci, è per questo che lo paghiamo." commenta la donna con un sorriso di plastica. "Come dicevo, la tua presenza tra noi è una manna dal cielo. Da tempo Ibnat e le altre città di Barusha vogliono liberarsi della casata reale, e voi esploratori siete ciò che ci serviva per portare a compimento il nostro piano. Se vorrai condividere il tuo prezzo con noi, vedremo di trovare un accordo vantaggioso per tutti." Il capitano Arsak si fa avanti attirando l'attenzione con un colpo di tosse. "Mia signora, credo che Randal non conosca la situazione politica di Barusha. Credo necessiti di ulteriori spiegazioni." "Inoltre non ci avete ancora introdotti." uno dei due elfi di fronte a te coglie l'opportunità per far presente alla lady che ancora non conosci il nome di tre dei cinque avventori, ma questa replica: "Beh, loro due sono miei cugini e lei è la mia cortigiana, i loro nomi non sono importanti e li dimenticheresti subito." Non è la persona più cortese del mondo, eh?
  4. Tu da giocatore vedi le cose dal punto di vista tale, ma io da master - complice la mia insicurezza - quando vedo che i PG iniziano a mettersi in pericolo senza motivo penso: "Forse non sono loro stupidi, sono io che non ho spiegato bene la situazione". Quindi cerco di dare loro l'opportunità di capire fino in fondo con cosa hanno a che fare, anche forzando il regolamento e "allungando" il combattimento che li vede spacciati. Non è una giustificazione, so che è scorretto e sono d'accordo con te. L'imparzialità rende il gioco più divertente e onesto per tutti, e ti consiglio di parlarne apertamente col master affinché questa situazione non si ripeta più. Se è uno che ci tiene ai PG (è difficile intercambiarli quando la trama è complessa, e giocando in Westeros immagino sia così), col tempo ho imparato però che una sconfitta può generare qualcosa di più interessante della morte; mutilazioni, perdita di livelli o punti caratteristica, equipaggiamento distrutto e cose così. A volte fa più male di un PG morto, fidati.
  5. Il ragazzino va un po' a c***o di cane, pare che il concetto di galateo a tavola non esista - almeno non in questa casa. Quando parli elfico, la padrona di casa sembra quasi sconvolta. "Dirth'Elvish?" che significa "Parli elfico?" in dialetto Thedas, una delle declinazioni più antiche dell'elfico. Tu vai forte col Quenya, che è il più diffuso e moderno, ma con un po' di sforzo dovresti riuscire a comprendere e farti capire. Il capitano è proprio in alto mare e dice un paio di parole al bambino in comune, mentre gli altri elfi ti ascoltano stupiti e aguzzando gli occhi - nemmeno loro capiscono granché, ti sembra. La donna continua: "Garas, shem'len. Vir mana dirth mien'harel vhenas. Revas sahlin. Din'an vhen'solas." che traduci rozzamente parola per parola come: "Vieni qui, ragazzino. Noi da molto parliamo di ribellione di casa. Libertà è giunta. Morte agli orgogliosi." Cavolo! Se solo ci fosse Sandrine!
  6. Il tuo compagno di avventure prende un vassoio e inizia a sventolare la signora, assicurandoti che non metterà mano a nient'altro. Tu e il ragazzino vi avventurate per il piano terra, e dopo un paio di svolte eccovi alla sala da pranzo. Cinque persone sono lì sedute: a capotavola Lady Kara, due nobiluomini alla sua sinistra, una damigella alla sua destra e il capitano Arsak accanto alla damigella. "Qayırlı keş, Randal. Bizben birge otırıñız. Bizde talqılawğa köp närse bar." lady Kara allunga una mano verso di te, ma non stai davvero capendo cosa accade intorno a te. Il ragazzino continua nel frattempo a servire i piatti. Arsak ti guarda un po' stranito e un po' divertito. Gli altri elfi invece per altezzosità e arroganza di sguardo ti ricordano tantissimo Tiberius.
  7. Non mi hai taggato e non ho proprio visto la risposta, scusa! Comunque se scrolli fino in fondo alla pagina c'è un pulsantino sotto "Helps - Term & Privacy". Clicca su Desktop ed è fatta.
  8. Arrigo ti risponde che non vede i tuoi pugnali dalla sera in cui vi hanno catturati. "Si' sicuro ca u'n l'aggi persi?" ti chiede. Trovi del pesce non proprio freschissimo, ma abbastanza buono da poter essere cucinato da te; ti toccherà aggiungere un po' più di spezie del solito per dargli sapore, ma dubiti che in questa cittadina abbiano mai mangiato roba migliore di quella che stai preparando tu. L'elfa ancora dorme beatamente, ed il bimbetto aspetta un tuo segnale per portare i piatti in tavola. Arrigo guarda la scena tutto soddisfatto.
  9. @Fortunale @Sandrine La giornata inizia nel migliore dei modi: il cinghiale che Asvig ha portato la sera prima viene messo a cuocere a fuoco lento su un enorme barbecue allestito dalla ciurma sulla spiaggia. L'odore di carne di prima mattina mette di buon umore gli uomini, stufi più che mai di mangiare merluzzi e sgombri ogni santo giorno. Ed a proposito di mangiare: Randal e Arrigo non sono tornati la sera prima. Vi siete persi il cuoco e l'inventore? Sigbjorn è convintissimo che se la caveranno, e a chi glielo chiede risponde: "Ragazzo in gamba. Sopravvivrà." ma detto da uno che ha vissuto la sua vita in mezzo alla società tribale, non vi suona molto confortante. In ogni caso l'uomo sta guidando alcuni membri della ciurma alle rifiniture di Molo Zefiro, come il mobilio e l'illuminazione. Nel pomeriggio ha annunciato che inizierà anche ad occuparsi della riparazione della nave. Nel frattempo una nuova settimana inizia e la temperatura si abbassa notevolmente, raggiungendo la media dei 4 gradi. Il cielo si fa coperto, e la nebbia dal mare s'infittisce nell'entroterra. Tutti prendono gli abiti invernali, ma l'escursione termica non ferma nessuno. "Come ci organizziamo oggi?" chiede una Ventura pimpante di andare in esplorazione. Randal e Arrigo sono una cosa, l'esplorazione del relitto del brigantino goblin è un'altra. @Fortunale
  10. "Sedici persone, con voi." commenta il bimbetto, che finito di passare la scopa a terra si cambia le scarpe appena fuori la porta e corre in piazza dove altri bambini lo stavano aspettando. Ti ricorda molto te da piccolo, se non fosse che tu eri mooooolto meno silenzioso di lui. "Randàl, o t'aggia dar na mano o aggia fatigà. Tutt e'due e 'ccos nun le so far" Arrigo inizia a passarti la roba, convinto che l'oggetto in questione è rimandato a domani. Ti mancano ingredienti, e ti tocca uscire a comprarli al mercato; facendo il nome del capitano ti accorgi presto che gli Yedilov hanno un conto aperto con tutti i mercanti della città; quando arriva l'ora di pagare le tasse, scalano tutto ciò che hanno comprato. Così facendo nessuno che lavori per loro ha bisogno di credito per fare spesa - te incluso. Manca quasi mezz'ora all'ora di cena, ed il bambinetto di prima è tornato. Hai capito che il suo nome è una serie impronunciabile di consonanti dategli da una madre che voleva che facesse grandi cose, e che per comodità tutti quanti lo chiamano Nik. Oltre a fare da sguattero, si guadagna qualche moneta servendo ai tavoli o facendo imbasciate per conto di altri. Pare che sia di uso comune che i bambini facciano lavori umili, qui a Barusha. Non come quegli orfani scansafatiche a Capo Ventura! Eppure un po' ti mancano, ma non è questo il momento della nostalgia. L'incantesimo di linguaggi nel frattempo è finito, e ti tocca ritornare al linguaggio a gesti.
  11. Al ragazzino non importa, o importa troppo poco, per rispondere a tutta questa follia. Tuttavia il sole inizia la sua fase calante su Barusha, e questo significa una sola cosa: "Bisogna preparare la cena." oh, quindi il mini-elfo parla! Anche se continua a spazzare per terra lasciando la matrona lì dove l'avete lasciata. Arrigo tenta di giustificarsi, ma ormai tutto quello che potrebbe dire a parole lo esprime con una varietà di gesti tipici del suo retaggio; sa che basteranno per farti capire tutto ciò che vorrebbe dirti. Quindi alla fine missione compiuta: avete il controllo della cucina e una cena da preparare per stasera.
  12. Sbucci la patata in tipo 6 secondi, record nazionale, medaglia d'oro e bacio accademico (?). Arrigo invece non capisce una parola di quello che la vecchia le sta dicendo, ma nonostante tutto ha ancora l'impressione che la tipa ci voglia provare con lui. "Fa chill che dice...ma si nun capisc niente...! E sta vecchi'emmerda mi continua a toccà! Ebbasta, n'acc a Corellon!" Arrigo bacchetta le mani dell'elfa scostandosi indietro di volta in volta, finché stanco di sentirsi toccato le guance prende la prima cosa che trova - una scodella di rame - e gliela corvica in testa, come direbbe lui. La vecchia crolla all'istante sulla sedia di fronte a lei. Arrigo guarda l'arma del delitto, rimettendola moooolto lentamente a posto e avvicinandosi alla matrona terrorizzato. "L'aggia accis! Randàl, l'aggia accis!" no, no, è solo svenuta. Il bimbo dalle orecchie a punta vi osserva come se per lui fosse tutto normale.
  13. "Sì tesoro, ho capito. Lui è il più grande cuoco dell'est e tu sei il suo aiutante. Su, ora però pelami questa patata o ti metto a controllare il sugo!" ...no, c'è ancora qualche cosa che le sfugge.
  14. Era ora che aggiungessi un paio di cosette al Diario di Bordo. Trovate la mappa dell'Ovest e il funzionamento dell'imparare lingue sconosciute.
  15. Arrigo annuisce e ti segue fino in cucina, dove ad ascoltare il tuo discorso c'è un elfa parecchio avanti con l'età vestita con un lungo abito azzurro e porpora nascosto da un grembiule a quadretti bianco e blu; insieme a lei c'è uno sguattero che ti arriva alla cintola. Mentre il piccolino non proferisce parola e si limita a pulire e spazzare per terra, la nonnina di corte ti si avvicina e ti osserva da vicino. "Arsak, eh?" poi ti dà una scocca sulle guance e ti dà una sedia su cui sederti. Noti che ha un cuscino a forma di albero ricamato sullo schienale. "Era un sacco di tempo che non mi mandavano un nuovo sguattero. Fare tutto da sola è difficile, alla mia età..." prende una patata a te la piazza davanti. "Fammi vedere un po' come peli le patate. Se non sei bravo a farlo, ti metto a controllare il sugo. All'amico tuo invece? Che gli facciamo fare? Aaaaah...fammi un po' vedere..." si avvicina anche a lui e gli controlla il viso da vicino. "Randàl, dicc alla signora che sto sposato col mio lavoro..." ma no, non è un bacio che la vecchietta va cercando. "Questo qui ha la faccia da cuoco! Riconosco il talento quando lo vedo!" Azzeccatissimo, proprio.
  16. "Va bene, andate. E tieni d'occhio Arrigo." Una raccomandazione che non guasta mai, indipendentemente da chi te la fa. Il capitano torna a percorrere il corridoio che conduce alle scale, e poi esce silenziosamente dalla porta principale, salutato con reverenza dall'intera servitù. Farsi dare una stanza non sarebbe stato difficile, ma sono molto curioso di sapere cosa farebbero Randal e Arrigo in un villaggio di un'isola completamente nuova, senza avere informazioni dalla Speranza da più di un mese. Immagino qualcosa di basso profilo, certo, certo... La piazza del mercato - la vedete tutta, dalle finestre - è aperta. Molte persone affollano le bancarelle al centro della piazza, divise in grumi secondo la qualità dei loro prodotti; da una parte gli ortofrutticoli, dall'altra i macellai, poi i vasai e gli intrecciatori di vimini da un'altra parte ancora. Gli artigiani più specializzati come falegnami, fabbri e pellettieri sono assenti, probabilmente dislocati nelle loro botteghe per via del tipo di lavoro che fanno. Dall'altra parte della piazza rispetto al palazzo degli Yedilov un'unica insegna con su scritto "Taverna" indica la presenza dell'osteria cittadina; essendo apparentemente l'unica di Ibnat, forse non ha bisogno di un nome tutto suo. Certo, avresti anche un altro modo per comprendere meglio le abitudini culinarie della città: ti sei accorto che a piano terra della palazzo ci sono le cucine, potresti chiedere di iniziare da lì. Per esperienza personale, sai che nessuno rifiuta una mano in più quando ci sono patate da pelare o spesa da fare, e la scalata ai vertici per uno come te non dovrebbe essere difficile. Nella migliore delle ipotesi, potresti riuscire a farti amico lo chef già per stasera.
  17. I compagni preferiti della contessa si avviano sulla terraferma, usando i giacigli all'interno della nuova struttura per dormire; quanto vi era mancato avere un solido terreno sotto i piedi? @Fortunale
  18. Arsak torna sui suoi passi, avvicinandosi abbastanza a te da poterti sussurrare: "Tutto quello che hai sentito lì dentro non deve uscire da quelle quattro mura. Ogni cosa a tempo debito."
  19. La proposta di Sandrine viene declinata da Ventura: "Io posso farne a meno, dondolare con la nave mi fa dormire da dio!" ma le ossa stanche di Asvig non reggono bene il mare e la sua risposta è invece opposta. "Grazie, mia signora." Dopo averlo medicato, Asvig preferisce verificare la sua "sistemazione appropriata" all'interno della struttura indicando turni di guardia agli uomini in modo da coprire efficacemente sia il molo che la nave, goblin compreso. Sig si avvicina nuovamente al capitano. "Scafo ammaccato. Riparo domani." dice, e poi aggiunge "Uomini stanchi. Randal forte. Cercare domani." e così come è apparso, se ne va senza aspettare risposta. Tondley tossisce per attirare l'attenzione: "Beh, in effetti non ha tutti i torti. E' stata una giornata lunga per tutti..." Tutto l'equipaggio si ferma, attendendo il verdetto del capitano, che si sente messo con le spalle al muro. Il verdetto è unanime: Ridley e Verdini hanno fatto di testa loro, devono prendersi le loro responsabilità.
  20. L'incantesimo di Linguaggi non sparisce allo scoccare dell'ora. Hai ancora tempo - non sai quanto, esattamente - grazie forse ad una delle due pergamene che la lady ha usato su di te poco fa. Arrigo ti guarda un po' basito, dicendoti "Vabbuò" e standosene sulle sue. Il capitano Arsak invece si prende qualche momento per pensare affacciato ad una delle finestre che dà sul villaggio. *"Io...devo spiegare ai miei uomini che hanno solo mezza giornata libera prima di ripartire. Anche se credo di aver capito dove vuole andare a parare lady Kara." si volta verso di te "Ho bisogno di consiglio." fa per andarsene, ma prima di raggiungere il fondo del corridoio vi dice: "Siete ufficialmente ancora miei prigionieri, ma mi fido che non abbandonerete il villaggio. Chiedete alla servitù di farvi dare un alloggio, fate pure il mio nome. Sarò di ritorno in serata."
  21. Ventura risponde a Sandrine: "Non li abbiamo visti in ricognizione." Sigbjorn si avvicina: "Trovato lì" e vi porge uno strano aggeggio mentre indica il retro della struttura del molo. E' un oggetto tondeggiante, d'ottone, che sembra quasi un portacipria ma con delle strane zampine retrattili meccaniche alla base. Al più leggero tocco, si aprirebbe un coperchio che rivelerebbe la cavità interna dell'oggetto. "E' un camminatore meccanico! Ne volevo uno da piccola! Mio padre non me l'ha mai comprato..." avrebbe detto Ventura, guardandolo. Un piccolo foglietto piegato è il solo contenuto dell'oggetto. Recita:
  22. Lo sguardo di lady Kara ti trapassa da parte a parte. I suoi occhi si fanno più aguzzi, le labbra strette, e il silenzio riempie la sala per una manciata di secondi. Poi il capitano Arsak deglutisce, e l'elfa si ritrae. "Sei un ragazzino." commenta, infine. "Non hai nemmeno cento anni, scommetto. Però dici il vero, e questo potrebbe significare due cose: o sei pazzo, o esiste davvero qualcosa al di là dell'oceano e sei la prova vivente che non siamo soli in questo mondo. Nonché lo strumento perfetto per ribaltare quegli impostori dei nostri regnanti." La figlia di lord Iskander accenna un sorrisino, poi subito ritirato quando un altro elfo, stavolta un ragazzino, bussa alla porta. "Milady, un comunicato urgente dal sergente Ershat!" la donna prende la pergamena che il ragazzino ha in mano, e questi fugge via immediatamente; dopo una rapida occhiata, condivide con voi il contenuto: "Hanno trovato un bottone d'argento con le sue iniziali a tre chilometri a nord-ovest. Capitano." "Sì, milady?" "Sarete ricompensato per i vostri sforzi solo quando mio padre tornerà sano e salvo qui a Ibnat. Domattina ripartirete alla sua ricerca." "Ma...mia signora, siamo fuori da centoventi giorni. I miei uomini sono stanchi e-" "Fatevi bastare questa notte di riposo. Ora prendete congedo, entrambi." La lady di ferro ha parlato. Il capitano ti mette una mano sulla spalla e ti fa cenno di uscire fuori; Arrigo è ancora seduto su quel divanetto. "Comm'è andata?"
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