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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. ...e così Bellero scoprì che Tinypic funziona. Se vi causa problemi di visualizzazione ditemelo, che torno a linkare le cose nelle parole.
  2. ...quando si dice, le ultime parole famose. Perché non per fare l'uccello del malaugurio o chicchessia, ma era più che prevedibile che alla fine l'incontro tra Kiltus e Nero ci sarebbe stato. E come descriverlo? Un momento di imbarazzo e tensione omicida con giusto un accenno di ipocrisia. Kaleb e Randal lì, fermi a guardare il minore dei Fuinur mentre impugna i manici delle spade vibranti nel fodero, Miranda e Baffogrigio aggrappati l'un l'altro per la paura, Nero che saluta il mezzelfo come un compagno di scuola delle superiori, e il povero Vuldo - tanto per cambiare - vittima del fuoco incrociato e sbeffeggiato dal suo stesso pappagallo. In situazioni come queste, accade sempre che è un gesto, uno sguardo, una parola di troppo (sguardi fissi su Kaleb) la scintilla che trasforma lo stallo in un macello. Ma incredibilmente, i minuti passano e nessuno - nemmeno Kiltus - ha ancora sciabolato nessuno. Tutti in quella stanza si guardano attorno con cautela temendo di essere coinvolti nello scontro tra i due - eccetto Baffogrigio, che sembra più preoccupato per l'incolumità della cucina che della sua e del figlio - ma infine, dopo dieci minuti di frasi ermetiche e minacce velate tra i due, si decide di abbassare le armi e attendere il giudizio dei superiori. Così Kiltus prende in custodia Nero, e voi avete un'ora libera per mangiare qualcosa al volo, lavarvi, stendervi, insomma: per placare i nervi dopo una delle giornate più stressanti della vostra vita. La situazione è praticamente identica a quella di stamattina, ma questo voi non lo potete sapere, perché non c'eravate. I tre troni nella stanza addobbata ancora a festa sono occupati dalle figure di Kerberos, centrale, Kilash alla sua destra e Naesala alla sinistra. Il mezzogigante Isaac è in piedi di fronte al trono e parla col nano Floim tenendo le mani nelle tasche del lungo grembiule. Tutti i presenti hanno un'aria stanca e puzzano di legna bruciata. Kilash in particolare, ha ancora qualche macchia di fuliggine in viso - non dev'essere stata una serata facile per nessuno. Mentre tutti gli altri sono ancora lì fuori ad aiutare la guardia cittadina, il consiglio ristretto vi ha convocati per iniziare la proclamazione ufficiale. Le regole vanno rispettate, anche se la città va a fuoco. Barbagrigia non ha voluto rivolgere la parola a suo figlio, con una scusa piuttosto banale: "devo pulire la cucina!" Randal sa bene che questo significa che il vecchio ha bisogno di un po' di tempo per metabolizzare, e quando è così, è meglio lasciarlo perdere. Kaleb ha scoperto con sommaria sorpresa che Len si è prodigato in maniera eccezionale a fornire aiuto ai feriti dell'incendio - vuole proprio far colpo su Kerberos, eh? Mentre invece Biscottino ha avuto modo di scoprire ben presto il terrore profondo che Vaniglio ha di Nero, costringendo il suo padrone a stargli a debita distanza. Sandrine, d'altro canto, aveva parecchio da fare in camera sua: le condizioni in cui versava il suo trucco una volta rientrata in città erano a dir poco catastrofiche. Infine eccovi qui: Randal e Kaleb che non si guardano negli occhi manco a pagarli e avanzate sul lungo tappeto rosso ricamato; dietro di voi, Biscottino segue a ruota Kiltus, che trascina in catene Nero, fin troppo a suo agio nonostante i ferri. Raggiungete i troni già occupati, ed in elegante ritardo anche la contessa di Alamaire varca la porta dietro di voi. "Finalmente possiamo iniziare." sentenzia Kerberos. Gli altri membri del consiglio, dapprima intenti a parlottare tra di loro, ora sono in silenzio e vi guardano tutti. "Allora, ci sono questioni in sospeso a quanto pare. Vediamo di risolverle." lo sguardo volge immediatamente su Nero.
  3. A te toccherà postare in ogni caso, comunque @Ghal Maraz Sandrine si dirige direttamente alla Loggia o ha qualcosa da fare a Capo Ventura?
  4. Pensavo in verità di terminare il prossimo post con la scena di Kiltus che vede Nero e fa per prendere le Dionisie, e SBEM finisce il capitolo. Ok, sto cambiando idea sullo skip AHAHAHAHAHAHAH
  5. Spoiler di quello che accadrà: visto che la città è ancora in subbuglio ma la proclamazione va fatta per forza, solo il consiglio ristretto tornerà alla loggia, mentre gli altri resteranno tutta la notte ad aiutare la guardia cittadina. Ergo verrete convocati nell'aula grande, ergo ci sarà anche Nero. Il forward vi porta direttamente tutti quanti in aula grande a discutere della spedizione (e del pirata) col consiglio.
  6. Per Randal & Kaleb: La storia del bastone dei magi è parecchio antica e nulla a che fare con il mondo piratesco. La città della magia oscura chiamata Saramar, è una città-stato nel sud-ovest del continente, molto lontana da Capo Ventura. E' una magocrazia che dura da molti secoli, ma nessuno ricorda più quanti; ai bambini della città viene raccontata la storia del mendicante e del bastone come metafora del valore della conoscenza, e alcuni ritengono che ci sia un fondo di verità nell'origine di questa fiaba per bambini. Non a caso, al capo del consiglio dei maghi viene dato il Bastone dei Magi, un artefatto potentissimo che si tramanda da Arcimago ad Arcimago. Kaleb non può non provare una certa nostalgia ripensando a sua madre che, nelle notti di tempesta, gli raccontava questa e altre mille storie legate alla mitica città della magia. A Randal invece l'ha raccontata un Pioniere ubriaco che a Saramar c'era stato in missione - quante cose si imparano tra i tavoli della sala da pranzo! La tua astuzia, Kaleb, non è comparabile con quella di Nero e di questo te ne accorgi subito. Da quando sei entrato, il pirata non ha cambiato espressione nemmeno per un secondo. Sicuro di sé e dalla parlantina svelta, o in una sola parola: beffardo. "Oh, già, il cancello. Era solo una precauzione, basterà togliere la lamiera che ho messo tra gli ingranaggi." come se barricarsi all'interno del castello fosse una cosa da tutti i giorni. Puah, pirati! Lo sguardo di nero continua ad essere fisso sull'orizzonte, e si stacca solo quando l'accordo è bello che fatto. "Siete quattro Pionieri in totale, da quello che so. Due sono d'accordo, perciò mi ritengo più che soddisfatto. Il mio tesoro è proprio lì." - dice, indicando la feritoia - "Potete andare a prenderlo al molo tra una mezz'oretta." @Ghal Maraz Per Vuldo: Kiltus sparisce dal tuo campo visivo, e dopo un minuto circa senti un *crack* provenire dalla porta. Gavin ti risponde: "Ci siamo riusciti!", la grata del portone si alza permettendoti di entrare. Ad aspettarti dall'altra parte c'è la guardia grondante di sudore e Kiltus intento ad osservare un pezzo di ferro che si rigira tra le mani. "Qualcuno l'ha messo qui." ti dice preoccupato. Poi guarda verso l'ingresso principale, al di là dello spiazzo nelle mura interne. Gavin vi avverte: "Randy è arrivato con il pelato qualche decina di minuti fa. Sono andati alle cucine." Kiltus ti guarda, dubbioso. "Che facciamo, Vuldo? Li seguiamo?" se avessi risposto positivamente, Kiltus ti avrebbe scortato al secondo piano, in una grande sala buia con una porticina illuminata dalla quale voci pacate decidevano l'esito della settima spedizione... Per tutti:
  7. Per Sandrine: La tensione e la fretta hanno attanagliato la tua intera giornata, portandoti al limite del sopportabile; ora che il peggio è passato, trovi il primo momento di vera quiete di tutta la giornata, sola nell'abitacolo della carrozza che ti porta con tutta calma a Capo Ventura. Il fischiettare allegro del cocchiere, il rumore delle ruote di legno che calpestano la strada sterrata, i grilli nelle campagne. Poi, il silenzio. Sai che volando, non ci avrai messo più di dieci minuti ad arrivare a destinazione, ma la carrozza è molto meno veloce e segue itinerari non rettilinei. Il ritorno ti sarebbe costato almeno mezz'ora di viaggio. Per Kaleb & Randal: Nero sembra capire immediatamente l'astio che c'è fra voi due; non ci vuole un genio, in effetti. Il pirata vi ascolta appoggiato al tavolo, incurante di dare le spalle a Miranda e Baffogrigio, che nel frattempo hanno iniziato a confabulare. Nero incrocia le braccia e vi lascia finire di parlare entrambi, prima di decidersi a rispondervi a dovere. Dopodiché alza il pugno destro all'altezza del suo torace e lentamente, accompagna i suoi discorsi alzando una alla volta le dita della mano. "Uno: sono un professionista, il controllo è alla base tutto. Due:" e guarda Randal con aria a metà tra il divertito e lo scettico "tutto ciò mi ricorda una vecchia storia, di un vecchio mendicante che si trovò per le mani un Bastone dei Magi, e non sapendo cosa fosse lo usò per anni come mero appoggio per camminare." metafora interessante o storia veramente accaduta? L'esperienza dice ad entrambi che non c'è mai da fidarsi delle storie raccontate da un pirata. "Quello che voglio dire è che non avete capito cosa significa essere stati scelti. Credo non vi abbiano spiegato che ora avete in mano tutta la spedizione...tutto il potere a disposizione della Loggia serve a far partire la spedizione e voi decidete come impiegarlo, ciò significa che anche Kerberos è alla vostra mercè. Tutto ciò che necessitate vi sarà dato. Siete i padroni assoluti. E' lo statuto a dirlo, non lo sapevate?" Il secondo dito nero, già alzato, si gratta il mento "E' strano che non ve ne abbiano parlato. Forse non è da me che dovete guardarvi, ma dei vostri superiori che vi vogliono manipolare. Leggete bene i regolamenti la prossima volta, o vi farete mettere i piedi in testa da chiunque. In fondo, la storia del mendicante se non erro finisce con un mago di Saramar che lo uccide e ruba il bastone." La fama della città della magia oscura riecheggia anche nelle storie tra pirati. "Tre: considererò il debito estinto appena metterò piede sulla Eurus. Hai la mia parola." i suoi occhi sferzano Kaleb, come se la sua osservazione lo avesse in qualche modo ferito. "Quattro: piacere di conoscerti, Kaleb, ma trovo la tua osservazione fuori luogo. Innanzitutto, non saremo solo io e voi due, sulla nave. E poi, uccidervi a bordo per fare cosa? Trovarmi insieme a qualche mozzo nel bel mezzo del nulla, in un mare da cui non è mai tornato nessuno? E se inviassero un'altra spedizione a cercarvi e mi trovassero con la Eurus dovrei avere la Loggia alle calcagna anche nel nuovo mondo? Lo trovo alquanto controproducente." E poi la domanda più importante di tutte; il suo palmo si apre completamente, vuoto, di fronte a voi. "Cinque: parto con voi perché non ho più nulla da temere, in questi mari. Ho sempre cercato la fama per eguagliare quella di mio padre, ma alla mia giovane età ho capito di averla perfino superata. Ho un tesoro più grande di quello di tutti gli altri pirati messi insieme, ho affondato centinaia di navi, alcune delle quali considerate invincibili. Sono evaso da ogni cella in cui sono stato rinchiuso, ho battuto la morte troppe volte...e la cosa mi annoia. Non c'è più grandezza da guadagnare nell'ovest. Voglio essere ricordato come il pirata che è tornato dall'Est! Questo...mi darebbe gloria eterna, un posto sui libri, capite?" Non era poi una motivazione troppo diversa da quella di chi partiva con voi per l'oceano d'oriente. La fama, essere "quelli che sono tornati", i primi nella storia. Nero aveva molto di Pioniere in sè, quasi un peccato che abbia utilizzato la sua determinazione al servizio della pirateria. Quando la mano si abbassa, il suo sguardo volge in una delle feritoie delle mura della cucina, verso il mare. "Il mio tesoro è già qui. Potete prenderlo anche subito, se volete. Voglio la vostra parola di Pionieri che l'accordo è concluso, e mi lascerò arrestare ufficialmente." gli occhi restano sul mare, come a cercare qualcosa. Per Vuldo: "Al mio tre. Uno, due..." da quando è diventata una gara? Kiltus prende la rincorsa e cammina in verticale sul muro per circa due metri, poi salta verso un appiglio e con una capriola è già in cima. Tu...hai piazzato una mano sul primo masso, ma non sei riuscito a tirarti su. Il mezzelfo, esagitatissimo manco avesse vinto l'oro alle olimpiadi, esulta in maniera tanto infantile quanto esagerata, e poi guarda giù. "Biscottino...?"
  8. Per Vuldo: Kiltus ti risponde: "Concordo, ci servirà gente esperta." e poi continua "Nessuno è mai tornato, perciò non sappiamo nulla di cosa ci sia laggiù; lo scopo della Loggia è risolvere proprio questo problema. Per quanto mi riguarda invece, io sto cercando qualcuno che è andato al di là della cintura d'Onice, una persona a me molto cara. E' il motivo per cui voglio partire." dopodiché cambia argomento. "Ci sono guardie al porto" osserva, indicandoti i puntini luminosi delle torce muoversi in lontananza lungo la banchina "Non può essere scappato per mare. E i portali della città sono sigillati. No, è ancora qui..." Giunti ai piedi delle vecchie mura di pietra, il portale si erge silenzioso di fronte a voi. Quando le fiamme vincono sull'architettura del palazzo del governatore, un boato pervade la città e della struttura non si vede più nulla se non un cumulo di braci fumanti. Da dove siete adesso sentite il frastuono e le urla di spavento dei capoventuresi, ma non vedete altro che una colonna di fumo provenire da dove una volta si ergeva il palazzo più alto della città. Davanti a voi, invece, il cancello della Loggia rimane abbassato nonostante la vostra presenza. Affacciandovi alle sbarre di ghisa avreste visto una figura in armatura di piastre con i simboli della Loggia incisi nel ferro mentre armeggia con una leva che proprio non ne vuole sapere di sbloccarsi. Il mezzelfo gli esclama: "Gavin, problemi?" e tra gli sbuffi e le imprecazioni, il ragazzo gli risponde: "Si è inceppata la leva! Siamo bloccati dentro!" Ottimo. Fantastico. Proprio quello che ci voleva. Il cantore guarda in alto, verso la cima delle mura. "Te la senti?" ti chiede, riferendosi all'arrampicata. Per Kaleb & Randal: Nero sembra infastidito dal tuo atteggiamento, ma per essere un pirata, devi ammettere che i suoi modi sono alquanto signorili. E' infido, come un serpente sempre in agguato, ma devi ammettere che il suo livello di autocontrollo è notevole. Un pirata beneducato, il primo che incontri. "Puoi continuare a recitare la commedia del finto tonto se vuoi, ma sai di cosa sto parlando. La Eurus è tua, ora hai il potere di decidere chi è dentro e chi è fuori. Io...mi lascerò catturare da te. Ufficialmente, se sei tu ad arrestarmi, io sono prigioniero qui nel palazzo - nessuna legge vi obbliga a consegnarmi a Capo Ventura. Ed in quanto vostro prigioniero, puoi scegliere di fare di me ciò che meglio credi...come, dico per dire, portarmi a bordo della tua nave. Ma ovviamente non pretendo che tu mi faccia questo favore senza ricevere nulla in cambio, si capisce!" Lo sguardo va su tuo padre: "Considera abbonati i suoi debiti." e poi continua "E se non ti basta, ti offro come dono il tesoro di mio padre, Bolero Jack. Tutto tuo, puoi farci quello che vuoi." Mentre ascolti le sue parole, il tuo sguardo indugia su quello di tuo padre, che sembra particolarmente scosso dalla situazione. Sensi di colpa, dispiacere, ma soprattutto paura si confondono sul suo volto e non gli permettono di dire nulla - almeno con le parole. In tanti anni, è la prima volta che i suoi occhi non ti guidano da nessuna parte dove tu non sia già stato; la decisione, come sempre, sarebbe stata soltanto tua. Miranda invece è insolitamente tranquilla, nonostante la situazione. ...quando Randal fa per avvicinarsi alla porta, questa si apre senza che il cuoco faccia niente, trovandosi dall'altra parte un volto ahimé non poi così sconosciuto. Entrambi vi ritrovate faccia a faccia. "Chi meglio di me?" risponde Nero, guardando Kaleb. "Tu devi essere un altro Pioniere, suppongo. Uno molto sicuro di sé, a quanto pare." Nero osserva il nuovo arrivato con occhi che quasi sbeffeggiano la sua entrata trionfale (o forse è solo la sua espressione naturale?); di certo è rimasto impressionato dall'entrata in scena ai limiti del teatrale, ma non hai capito quale parte della sua attenzione hai attirato su di te. La prima cosa che salta all'occhio è il cappello con la sciabola sul tavolo, che toglie ogni dubbio: un pirata. Quale dei tanti? Beh, è semplice intuirlo. Per Sandrine: Ti alzi in volo con la bambina nelle braccia verso le tenute dei Kennon, in direzione nord-ovest da dove ti trovi adesso. Come un angelo dei sogni voli sotto la luna piena lasciandoti alle spalle i bagliori del fuoco; per stanchezza, la bambina ti si addormenta tra le braccia mentre volteggi nell'aria. Sorvoli indisturbata il silenzio delle campagne e dei boschetti addentrandoti nel cuore dei territori della famiglia di lord Donald, e giungi infine nei pressi della villa fortificata dove sai che si riuniscono quando il pericolo aleggia nell'aria, come stasera. Le guardie la pattugliano da cima a fondo, ma nessuno nota la tua presenza aerea fin quando non ti abbassi abbastanza per atterrare nella piazzetta antistante l'entrata principale, sotto lo sguardo severo del simulacro del capostipite Angus Kennon, che osserva silente le tue gesta dal suo podio al centro della grande fontana di granito. L'incantesimo termina appena metti piede a terra, e in quello stesso momento preciso lord von Trier spalanca la porta principale che ti è di fronte e scende la scalinata di corsa per andare ad abbracciare sua figlia. "Mia...Mia" ripete, e non sai se stia chiamando il suo nome o se la stia rivendicando. I minuti seguenti sarebbero stati il vero strazio. Altre due figlie, il suo secondogenito e la moglie persi nell'incendio. Alla fine di quella notte, l'uomo che avevi conosciuto in mattinata non esisteva più. Avresti voluto consolarlo, restare lì con lui, cantargli ancora qualcosa per inspirare in lui il coraggio di cui necessitava adesso; ma non potevi restare. Alcune cose non posso essere guarite, nemmeno con la magia. In più, sebbene sfinita e visibilmente provata, era arrivato il momento per te di concludere ciò che avevi iniziato: la proclamazione della Settima Spedizione sarebbe avvenuta entro mezzanotte, queste erano le regole. Orribile quando il dovere chiama ma non si è pronti per accoglierlo. Stavolta il coraggio di sospendere le tue emozioni e proseguire sulla tua strada l'avresti dovuto trovare da sola, ma prometti a te stessa che saresti tornata a trovare, padre e figlia, appena avessi trovato il tempo. I Kennon, nel frattempo, ti offrono acqua, un cambio di vestiti e ti mettono a disposizione una carrozza per tornare indietro qualora lo desiderassi.
  9. Per Vuldo: "In teoria li dovrebbero scegliere i Pionieri, ma nella pratica è Kilash che si occupa della gentaglia a bordo, in fondo non pretendiamo che che coloro che organizzano la spedizione conoscano fino all'ultimo mozzo di coperta. Certo che si potrebbe prendere qualcuno dalla ciurma di Nero, se ovviamente non è già scappato." E come hai potuto notare tu stesso, i mozzi in genere sono quelli che hanno vita più breve. Anche se è un po' crudele a dirsi, perché mai spendere tempo e risorse andando alla ricerca di gente in particolare, se poi nell'arco di un anno l'intera ciurma è completamente nuova? Tu che però hai viaggiato più del tuo compagno di avventure, sei a conoscenza del fatto che alcuni capitani - inclusi i famigerati pirati a te ben noti - hanno addestrato le loro ciurme in modi particolari, stimolandone l'integrità e affinando il lavoro di gruppo verso un certo orientamento; cioè, per farla breve, capita che questi stessi capitani "vendano" i servigi di parte del proprio equipaggio al miglior offerente, che si ritrova una ciurma già pronta e organizzata. Ovviamente, in base al capitano che l'ha addestrata, alcuni di questi mozzi potrebbero aver imparato meglio una cosa piuttosto che un'altra, e nella maggior parte dei casi, hanno preso anche alcune cattive abitudini dai propri superiori. Inoltre sono restii ad allontanarsi gli uni dagli altri, il che significa: o li "affitti" tutti insieme, o non se ne fa nulla. Le ciurme mercenarie, da che ricordi, le aveva inventate Capitan "Mente Diabolica" Palmer quando si rese conto che poteva fare ancora più soldoni così che al mercato degli schiavi. Rammenti che qui in città una volta ogni tre mesi circa, mettono piede alcuni dei quartiermastri dei pirati più famigerati, e che perciò se avessi voluto contattare una delle leggende del mare, ti sarebbe bastato intercettarli alla taverna del Cigno; questo nel caso si fosse deciso che alla Eurus serviva una ciurma addestrata dal Senzadenti, famosa per essere addestrata a mangiare la metà del dovuto, o quella della Spietata, abituati a darci dentro di spada più dei loro colleghi. Mentre ancora pensi a tutti i tuoi ex-compagni, all'orizzonte si profila il cancello chiuso della Loggia. Ancora qualche centinaia di metri e sarete finalmente a casa. Per Sandrine: Forse lo sei davvero, egoista, narcisista e sciocca, ma almeno per stavolta puoi perdonartelo: la bambina respira ancora. Flebilmente, e probabilmente non ancora per molto vista l'esposizione prolungata all'aria piena di fuliggine, ma non è finita finché non è finita. Il suono del tuo canto trema, non di vibrato o d'emozione, ma d'una tristezza infinita di chi sa di non poter salvare tutti. E' forse colpa tua se lei è l'unica sopravvissuta? E' colpa tua se dovrà crescere senza una madre, senza le sue amate sorelle, con un padre distrutto dal dolore? E' colpa tua se dovrà vivere tra balie e tutrici per il resto della sua vita? La guardi: non ha più di sei anni, i vestiti sporcati di nero e bruciacchiati agli orli. Canti mentre lentamente la sua vita scivola via, ripresa in ultimis dalla magia che evochi cantando. Pian piano il colore riprende possesso del viso pallido; infili una mano tra i suoi capelli lisci e corvini come i tuoi, e la bambina strabuzza pigramente gli occhi tossendo più volte. Poi aggrotta il musino, stringe gli occhi e piange insieme a te, stringendoti col poco di forza che le rimane. Non sai esattamente dove iniziano o finiscono le tue colpe, ma di sicuro merito tuo se è ancora viva. Mentre vi stringete in un abbraccio reciproco che sembra durare in eterno, dietro di te, dall'altra parte della piazza, il palazzo implode su sé stesso in un orrendo frastuono di assi e macerie. Per Randal: Tuo padre non riesce a sostenere il tuo sguardo. I suoi pensieri, ora, sono troppo foschi anche per lui. "Non ho avuto ancora il piacere di fare due chiacchiere con il capo della Loggia, sono sicuro che è una persona squisita. E, se proprio vogliamo essere onesti, ci sono un sacco di cose che io so e tu no, mio caro. Ma non è di questo che vorrei discutere con te. Prima però vorrei che facessi entrare il nostro altro ospite." Sai che c'è qualcuno nell'altra stanza, e mentre Nero sorseggia il suo, di boccale, ti indica con l'altra mano la porta d'ingresso; in fondo origliare è da maleducati, meglio far partecipare attivamente alla discussione anche l'altro intruso. Nel frattempo lui si alza dal tavolo e ti segue, restando sempre ad un passo da te. "Credo ti abbiano già spiegato che voi Pionieri sarete completamente responsabili della messa in atto della spedizione, dal primo chiodo all'ultimo mozzo sarete voi ad avere in mano tutto. In più, la Loggia è un'istituzione privata che ha parecchio potere e..." per qualche secondo fa una pausa, come per darti la possibilità di raggiungere la sua stessa conclusione; ma poi continua, decidendosi a non lasciare niente di ambiguo. Anche se probabilmente hai già immaginato dove volesse andare a parare. "Ho una proposta per te." - Annuncia. "Voglio far parte della Settima Spedizione." Per Kaleb: Il tuo incantesimo si propaga per la sala inondando di magia la già oscura stanza, ma cerchi comunque ulteriore copertura dietro una delle colonne portanti della sala. Nessuno saprebbe distinguere l'oscurità magica da quella naturale - certo, a meno che non si fosse avvicinato a te con una torcia. Senti qualcuno continuare a parlare ed avvicinarsi alla porta; le uniche parole che senti sono: "Ho una proposta per te. Voglio far parte della Settima Spedizione."
  10. Per Sandrine: Scegliere è sempre difficile quando in ballo ci sono le vite altrui. Ingurgiti la pozione e c on la bambina in braccio ti avvicini alla finestra, quando una vampata vi esplode praticamente da sotto i piedi; un principio di istinto materno emerge spingendoti ad avvolgere la piccola con il tuo corpo per proteggerla e assorbire il colpo, ma invece del dolore della tua pelle che brucia, senti solo un soffio di vento caldo accarezzarti il viso e le ali. La pozione ha fatto effetto immediatamente e il tuo corpo non soffrirà gli effetti del fuoco ancora per un po'. Ma ora il problema è il fumo. Tossisci anche tu, ma resisti alla morsa soffocante e con un ultimo, disperato gesto, ti butti dalla finestra. Il tempo rallenta. Tutto sembra fermarsi. Le lingue fiammeggianti che esplodono dalle finestre sottostanti, le urla degli spettatori di questo orribile spettacolo, il tuo nome chiamato a gran voce dai soccorritori mentre ti vedono cadere, perfino il respiro flebile della creatura che porti in braccio - fai un profondo respiro di aria pulita, e poi lasci cadere la perla immediatamente prima della bambina. L'oggetto minuscolo si spacca raggiungendo il suolo, liberando una vera e propria nuvola che sembra fatta di panna; la bambina ci cade sopra, e la bambagia eterea rallenta la discesa e la deposita per terra delicatamente. Un po' meno etereo è il tuo atterraggio. Le tue ali si aprono all'ultimo secondo e come già detto, non ne sei molto pratica; finisci nel fossato, fortunatamente senza raggiungerne il fondo. L'acqua ti ammorbidisce l'atterraggio - che è comunque abbastanza doloroso. Riemergi a fatica, e trovi subito le mani dei Pionieri a tirarti su da lì. Altri tuoi compagni stanno allontanando la bambina dalla casa in fiamme, e mentre ti rialzi, qualcuno inizia un applauso. Sei sempre la padrona della scena...anche se avresti preferito un altro palco. Per Vuldo: "Un posto alto." ripete Kiltus tra se é se, guardandosi intorno. Il primo posto alto che vi viene di fronte, appena usciti dalla taverna, è il palazzo in fiamme del governatore, al di là della piazza. Posto eliminato, sicuramente. L'altro picco è invece il torrione sempiterno della Loggia, e dopo aver aggrottato le sopracciglia il mezzelfo ti dice: "Il campo si restringe." E sempre con tutta la calma del mondo, riprendete a camminare verso il porto. "Nemmeno quelli li scelgo io" - il discorso ritorna sulla Eurus - "Di fatto ancora non si è deciso niente, figurati che non si è fatta nemmeno la proclamazione ufficiale. Beh, questo è anche un po' colpa di Josephine e dei suoi piani, ma se tutto va bene, quando avremo trovato Nero potremmo finalmente concluderla. Però se hai dei consigli dimmi pure." Per Randal: Il pirata ti ascolta attentamente mentre spieghi ogni dettaglio della tua preparazione, affascinato dalla sapienza culinaria tanto quanto da quella del mare. Annuisce, e Miranda, operosa come con qualsiasi altro vostro cliente, prepara piatti, sottopiatti e posate. La tua pietanza arriva fumante sotto il suo naso, e dopo essersi imbavagliato, ne assaggia lentamente un pezzo guardandoti fisso negli occhi. Il sugo e la saliva gli colano dal lato della bocca mentre mangia rumorosamente il resto del piatto, nel silenzio più assoluto. Ci mette pochissimo a mangiare, sbafandoselo in qualche minuto. Quando finalmente ha finito, si asciuga delicatamente la bocca con un fare quasi nobiliare, e ti guarda: "Devo ammettere che ci sai fare, signor Ridley. Ti ringrazio per il pasto, era davvero squisito. Spero vivamente non sarà l'ultima volta che mi prepari qualcosa." Poi, mentre Miranda sparecchia da sotto il naso, l'ospite prende i calici di vino e li riempie, offrendotene uno con l'intenzione di farti sedere all'altro capo della tavola. "Credevo non ci fosse bisogno di presentazioni: io sono Nero, figlio di Capitan Jack Gomez detto Bolero Jack. Sono qui perché volevo conoscerti, Randal. Sai, parlare un po' con te, raccontarci un po' di storie, parlare del più e del meno...magari dirmi cosa ne pensavi del fatto che ti hanno scelto per partire verso l'oceano d'oriente. Tuo padre non ne sembra granché felice, sai?" Baffogrigio, che fino ad allora era stato con la testa china e gli occhi terrorizzati fissi su Nero, ora invece guarda te. C'è un misto di tristezza e delusione sul suo volto, per motivi che puoi ben addurre al fatto che, vista la proclamazione odierna dei Pionieri, fosse venuto a conoscenza dei tuoi piani per fuggire verso Est lasciandolo da solo a Capo Ventura. Ma non tanto la spedizione, quanto il fatto che lo sia venuto a sapere da un editto ufficiale piuttosto che da te, gli ha fatto venire in mente un sacco di brutti pensieri. Prima che tu possa controbattere, senti movimento nella stanza adiacente: un secchio che si rovescia, evidentemente qualcuno è tornato. Chi sarà mai...? Per Kaleb: Sali lentamente le scale, attento a non smuovere un granello di polvere; fortuna che la tua Vista del Diavolo è ancora attiva, ciò ti permette di vedere attraverso l'oscurità della sala e di non inciampare nella quantità di sgabelli e panche lasciate alla rinfusa per tutta la sala. Ti avvii verso la porta della cucina, in fondo, dalla quale senti provenire delle voci. Una di queste la conosci: è il cuoco, e sembra nervoso. L'altra invece, molto più infida e pacata, non l'hai mai sentita. Ti avvicini, ma non abbastanza né per sbirciare dentro, né per ascoltare le esatte parole della conversazione in corso. Fai per avvicinarti ancora, ma con un piede rovesci un secchio pieno d'acqua che proprio non avevi visto, facendo un bel baccano. E' impossibile che non ti abbiano sentito dall'altra parte.
  11. Per Vuldo: "Che tu ci creda o no, sono loro che parlano con me" dice Kiltus, riferendosi alle spade. Dopodiché, attraversando a grandi passi tutta la locanda, ti risponde: "Io non ho ancora assoldato nessuno, la Loggia funziona in maniera strana...i Pionieri che vengono scelti decidono tutto, e finché la Eurus non parte, sono tutti allo stesso livello - anche se si è già deciso chi tra loro sarà il capitano. Però ho promesso a Josephine che avrei portato lei e sua madre nella spedizione, e se escludi noi due, sia il cuoco che il pelato vengono con noi. Oh, e la contessa! La spedizione non si sarebbe fatta se lei non avesse convinto i nobili di Capo Ventura a metterci gran parte dei soldi! Per lei c'è un posto d'onore sulla nave..." Ma la taverna resta vuota, nonostante le spiegazioni di Kiltus. "Qui non c'è. Idee?" Per Sandrine: Nuovamente urli alla disperata ricerca di qualcuno; uno stendardo sopra di te ti cade addosso prima che tu riesca a spostarti dalla traiettoria, prendendo immediatamente fuoco e ustionandoti parte del braccio e del collo; il dolore è fastidioso ed incalzante, ma non ti rassegni: qualcuno deve pur esserci lì dentro! E dopo aver ribaltato una sedia con un calcio davvero poco elegante, la trovi: una bambina sdraiata per terra apparentemente priva di sensi. Ha il viso ricoperto di fuliggine ed in mano un orsacchiotto che nel frattempo ha preso fuoco. Ti guardi attorno e vedi l'architrave della finestra dalla quale sei entrata traballare - non reggerà per molto, nei sei sicura. In fondo alla stanza, una mano spunta da sotto una credenza caduta; non vuoi pensare al peggio, forse c'è ancora speranza anche per chi è rinchiuso là sotto; ma rischieresti la vita tua e della bambina per provare a salvare anche lei? Per Kaleb: "E' andato in cucina da suo padre. Perché?" ma non rispondi alla sua domanda che ti allontani di già. Continui a guardarti intorno, ma non vedi altro che luoghi familiari insolitamente deserti e l'odore di bruciato farsi più acre. Per la cucina ti toccherà arrivare al secondo piano della Loggia; qualche minuto e sarai lì... Per Randal: "Se ce lo consiglia lo chef, dobbiamo ordinarlo!" esclama divertito il pirata, sedendosi a capotavola con tuo padre alla sua immediata sinistra. Miranda prende i bicchieri con tutta calma e li mette ordinatamente sul tavolo, dandoti uno sguardo da "non fare nulla di stupido", e poi si siede anche lei alla destra di Nero. "Randal Ridley" esordisce il pirata, come per annunciarti ad un pubblico inesistente "Non vedevo l'ora di incontrarti. Immagino ti abbiano già detto un sacco di cose brutte sul mio conto, e per la maggior parte sono anche vere, ma voglio assicurarti che non ho intenzione di fare del male a nessuno in questa stanza. Premesso questo, è da una vita che non mangio un'orata al cartoccio come si deve; ti va di farmi vedere quanto vali come cuoco?" E dopodiché si alza le maniche, si toglie il cappello e incrocia i gomiti sul tavolo.
  12. Per Sandrine: Ti butti a capofitto nella finestra aperta, entrando tu stessa nel bollente girone dei sopravvissuti all'incendio - sempre che ce ne siano ancora. Appena ti stai per appoggiare sul pavimento, questo cede sotto il tuo peso, costringendoti in extremis a scivolare un metro più avanti, dove le travi sembrano ancora reggere. E' tutto molto instabile, te ne rendi conto fin da subito. La voce che hai sentito sembra essersi estinta sotto il rumore delle travi scricchiolanti; ma in mezzo al fumo e ai detriti, è difficile individuare qualcuno. Per Vuldo: Kiltus mette immediatamente la mano destra sull'elsa di una delle due spade incastrate nei foderi gemelli dietro la schiena. La stringe un poco, e poi la lascia, dicendoti: "Non c'è nessuno a parte noi. Devi essertelo immaginato." E poi continua allegramente a parlare: la regola dei bottini non era mai andata giù a nessuno. "Basta non dichiararli! E loro non ti possono far niente...almeno fin quando non ti scoprono. Ma ehi, è sempre meglio che farsi beccare dalle guardie, non credi?" L'insegna a forma di volatile della taverna finalmente si inizia a vedere in fondo alla strada. Kiltus non sembra avere fretta di raggiungerla, camminando placidamente per le strade di una Capo Ventura impazzita. "Fin quando resti qui, come credi di riprenderti la nave e la ciurma? Ti hanno ucciso una volta, possono farcela ancora e stavolta definitivamente. Ascoltami: vieni con me oltre la cintura d'Onice, prendiamo quante più ricchezze e potere possibili, torniamo qui e diventiamo gli imperatori del mare! Tu avrai tutte le Abisso che vorrai e Boccamarcia sarà l'ultimo dei tuoi mozzi!...o magari, quando torneremo, nemmeno te ne ricorderai più." - Se tutto fosse andato secondo i piani, nell'Oriente ci sarebbero stati per anni e anni, in fondo. Poi aggiunge, correggendoti: "Oh, no! Non intendevo il pelato! Intendevo, sai...mio padre! Però ora che mi ci fai pensare, anche Kaleb è da tenere d'occhio. Dovresti insegnargli tu il codice del mare, sai?" E infine, parlando di Nero, arrivate di fronte la porta della locanda: "Deve avere un sacco di soldi nascosti, ma l'ultima volta non ha voluto dirmi dov'era il tesoro. Stavolta andrà meglio." Con un calcio apre la porta della taverna, ma all'interno...non c'è nessuno. La taverna è vuota. Per Kaleb: La guardia annuisce, mentre ti lascia andar via, aprendoti nuovamente il cancello. "Non ci vuoi proprio stare col cuoco, eh?" dice sarcasticamente, ma mentre tira la leva, si sente un *crack* poco rassicurante provenire dagli ingranaggi del cancello, che piomba a terra. La guardia tira nuovamente la leva, inutilmente. "Si è bloccato!" dice, furiosa. Proprio mentre pregustavi le strade di Capo Ventura, eccoti bloccato dentro la Loggia - a meno che tu non avessi voluto fare un salto di sei metri (l'altezza delle mura) avresti dovuto trovare un altro modo per uscire. Eppure non era insolito che il cancello si bloccasse proprio in quel momento...? Per Randal: La sala da pranzo è deserta e completamente al buio, ma schivi ogni sgabello e ogni seggiola lasciata fuori posto come se avessi un sesto senso per questo genere di cose - che altro non è che l'esperienza maturata di anni e anni a correre avanti e indietro per quella sala. Tuttavia, come ti aspetti, dalla cucina esce un fascio di luce soffusa delle lanterne che permettono a tuo padre di continuare a lavorare anche di notte; ma ecco la cosa insolita: nessun odore. Invece senti delle voci, due delle quali altamente riconoscibili. Quella di Baffogrigio e quella di Miranda. C'è una terza voce maschile, suadente ed arrogante, che dialoga pacatamente insieme a loro. Non l'hai mai sentita prima. Messo in allerta, ti nascondi dietro lo stipite della porta ed il massimo che ti permetti di fare è origliare: "...Tuo figlio!" esclama il terzo uomo "Un cuoco di infimo rango che viene chiamato a fare il Pioniere! Dovresti andarne fiero, Baffogrigio. Eh, allora? Non lo sei? Non sei fiero? Dillo, su..." "Sì, sono fiero." - la voce di tuo padre è sommessa e poco convincente. "Non sei un gran padre se non lo dici con convinzione, Ridley. Non sei un gran padre e basta, in fondo, visto che hai preferito rinchiudere il tuo junior in un castello piuttosto che affrontarmi e pagare i tuoi debiti con me. Una mossa da codardo, da vero codardo. E' questo che insegni al giovane Randal? A scappare dai propri debiti e rinchiudersi in un buco di fogna?" Miranda interviene: "Lascialo stare, dai..." "Va bene, Miranda, non voglio infierire troppo. Sarebbe da persone sgarbate. " - dopodiché senti suoni di stipetti che si aprono e di qualcuno che rovista nella dispensa - "Chateux-Blanc del 1330! Questo lo tieni per le grandi occasioni, eh? Ma pensandoci bene, questa è una grande occasione! Prendi tre bicchieri Miranda, anzi, prendine quattro. E' arrivato il nostro ospite." Se fossi uscito allo scoperto o avessi sbirciato ulteriormente, avresti visto un uomo sulla trentina dall'aspetto piuttosto eccentrico. Sul tavolo da cucina, invece delle solite stoviglie, era posata una spada corta dall'elsa tipicamente marinara; Seduti al tavolo, Miranda e tuo padre erano uno di fronte all'altro, a guardare verso la porta in attesa che qualcuno - indovina chi? - si facesse vivo da un momento all'altro.
  13. Per Vuldo: "La Abisso..." - ridacchia Kiltus, sentendoti parlare della tua vecchia ciurma - "Andiamo, Biscottino! Dopo tutto quello che è successo ancora speri di riavere quella bagnarola e l'equipaggio di scellerati che la abita? Ascolta uno che ne sa di queste cose, tu dovresti mirare più in alto! Ci sono chissà quanti oceani inesplorati che attendono che uno come te...e uno come me...beh, insomma, che due come noi ci si buttino a capofitto e ne diventino leggenda. Lascia perdere il passato, insomma: perché perdere tempo con pesciolini come questi? Tu sei uno squalo!" I discorsi motivazionali sono sempre stati il suo forte, d'altronde. "Per quanto riguarda Nero, mi è capitata la sua taglia tra le mani e mi sembrava un tipo arrogante, così l'ho presa come sfida personale. Nulla contro i pirati, voglio dire, ci sono passato anch'io." e poi aggiunge "Non ti preoccupare per le regole, sono poche ed oneste: uno - niente violenza contro altri Pionieri, due - tutti i bottini che dichiari di trovare sono della Loggia, tre - non fare irritare paparino e tieniti utile. Poi, puoi fare quello che vuoi." Mentre cammini verso la taverna, per un attimo hai l'impressione che qualcuno vi stia seguendo: due ombre alle tue spalle, alte più o meno quanto te, ti osservano e ridacchiano divertite mormorando qualcosa che riguarda il tuo pappagallo. Ma quando ti volti istintivamente per controllare, non c'è più nessuno. Kiltus non sembra essersi accorto di nulla. Per Sandrine: Perlustri l'area in volo, con non abbastanza leggiadria di quanto te ne se addica, ma d'altronde non sei abituata a volare. Il tuo canto carico di agonia e speranza non sembra inizialmente destare nessuna reazione: che gli abitanti della magione siano ormai già periti? No, questo il tuo cuore non può accettarlo, e ti sovviene il dubbio che quella voce che senti provenire attraverso una finestra del lato sud dell'edificio possa essere solo un miraggio della tua coscienza; ma fortunatamente non lo è! Una voce femminile, flebile quanto disperata, chiede aiuto. Non distingui la posizione esatta, ma sai che è dentro l'ultimo piano e che la finestra dalla quale la odi sputa fumo e lapilli, e che il tetto sovrastante cade letteralmente a pezzi. Entrare non sarà una passeggiata. Per Kaleb: "Sono andati tutti via..." ti risponde la guardia, ma tu sei già andato oltre. Raggiungi l'atrio attraversando il piazzale esterno, e noti in effetti la totale desolazione. Non c'è proprio nessuno! Per Randal: "Sono andati tutti via..." inizia la guardia, rispondendo ad entrambi ma continuando a parlare solo con te, dopo che Kaleb inizia a correre verso il portone centrale. "...ad aiutare la guardia cittadina. Brutto incendio, quello al palazzo. Comunque qui non è arrivato nessuno, pare ci sia solo tuo padre che ancora sperimenta in cucina insieme alla sua aiutante."
  14. Ce pensa bellero a papà tuo, tranquillo!
  15. Oh, capisco. Se ti posso facilitare le cose, dimmi come e vediamo di venirci incontro, nessun problema! PS: che ficata.
  16. Per Sandrine: La tua angoscia si riflette su Kerberos come uno specchio distorto, che di riflesso ti restituisce uno sguardo di pallido consenso. "Naesala." basta evocarne il nome perché la Prima Incantatrice si materializzi in un turbinio di vapore violacei. "La contessa di Zefiro necessita un aiuto per raggiungere l'ultimo piano indenne. Dalle ciò che le serve." e prima di voltare il suo cavallo altrove, mormora qualcosa che assomiglia a un "Buona fortuna." L'anziana ma sempreverde donna in viola sparpaglia in aria il contenuto di un rotolo porta pergamene; il suo contenuto, fogli di carta incisi minuziosamente, si organizzano circondandola interamente e volteggiandole sinuosamente come una danza di foglie d'autunno. L'elfa gira e rigira il suo indice sfogliandole una ad una "Questo...no, questo no, questo...? No, decisamente no. Oh, ecco qua." I polpastrelli sfiorano una pergamena in particolare, che si illumina e si sgretola lasciandole una boccetta di liquido azzurro gelo in mano. "E anche questo." da sotto le vesti emerge una perla bianca dalle sfumature azzurre; entrambi gli oggetti ti vengono consegnati con estrema cura, allegando solo poche parole di spiegazione. "Non devi temere le fiamme quando la berrai, e se le cose dovessero mettersi male, lancia la sfera per terra. Ammorbidisce l'impatto col suolo, indipendentemente da quanto alto si stia candendo. Ma attenta! E' solo per una persona, ed io non ne ho altre." Il palazzo di fronte a te ha tre ordini di finestroni, partendo da quelle al piano terra. Su in cima, nel controtetto, vedi finestre più piccole, che sai appartenere agli alloggi della famiglia con Trier. Il palazzo è totalmente in fiamme, e fumo nero esce da tutte le aperture, mentre si sente scricchiolare pericolosamente il legno che lo tiene in piedi. L'entrata principale dà su una piazzuola oltre il quale un portale dà sul ponte levatoio che termina con un altro portale identico al primo, che a sua volta dà sulla piazza antistante, dove ti trovi tu adesso. Sotto il ponte levatoio, un fossato pieno d'acqua che in molti stanno già usando per cercare di spegnere l'incendio. Per Vuldo: L'uomo che ti ha accompagnato ha detto di chiamarsi Ekkil, e ti saluta con una poderosa stretta di mano prima di lasciarti andare. Nel frattempo, Kiltus sembra nuovamente divertito dall'averti di nuovo al suo fianco. Si allontana dagli altri con te al seguito e si dirige verso la taverna del Cigno, qualche svolta più avanti. "C'è un certo pirata che è scappato di prigione, per questo la città in subbuglio. Lo troviamo, lo ributtiamo dentro, e poi torniamo in Loggia a ufficializzare finalmente la spedizione. Pensavo di farti salire a bordo, te l'ho accennato stamattina. Non sai dove altro andare, no? Nessuno è mai tornato dall'Est, ma scommetto che ci dev'essere un sacco di roba figa dall'altra parte della cintura d'Onice. Allora? Ti va un posto come vedetta? Ti faccio diventare Pioniere questa notte stessa!" Le strade si fanno più affollate man mano che vi avvicinate al palazzo del governatore in fiamme, e la fuliggine illumina l'aria come lucciole d'estate. Per Kaleb & Randal: Il mezzelfo risponde al Warlock con un accenno d'intesa mentre si avvia verso la zona nord della città in compagnia dell'hin. Kal & Randy, o Randy & Kal, non lo so, ditemi voi quale è meglio, che sembra una sitcom su Italia 2, vi dirigete invece verso Est. Per strada la gente si affretta a rientrare in casa e sprangarsi dentro, perciò è piuttosto difficile trovare qualcuno disposto a fermarsi a parlare; "C'è un pirata a piede libero!" "E' un demone!" "Il palazzo del governatore va a fuoco!" "Serve del legname!" insomma, niente di nuovo. Giungete in fretta al cancello chiuso della Loggia, che si apre di un metro e mezzo al vostro cospetto, dandovi la possibilità di entrare, se ne aveste avuto voglia. Notate una cosa piuttosto insolita: la Loggia è praticamente deserta. Tralasciando Gavin Uriel, la sentinella rimasta a guardia del cancello, tutto il castello si è svuotato dei suoi abituali abitanti, che si sono diretti evidentemente sotto ordine di Kerberos a dare una mano al palazzo del Governatore. Il silenzio e la penombra vi circondano, insieme agli echi lontani delle urla e all'odore di bruciato che permea tutta la città.
  17. Per Vuldo: Arrivate nei pressi della città in un batter d'occhio, dove fuori dalle mura la gente si accalca ai cancelli. Vi sparpagliate cercando di raggiungere le porte, ma solo tu, il più piccolo e agile, riesci ad arrivare fino alle guardie. Dall'altra parte delle loro lance vedi chiaramente le spalle di Kiltus e quelle dei tuoi nuovi compagni di ventura, intenti a parlare tra loro. Vaniglio gracchia, e Kiltus se ne accorge immediatamente, voltandosi verso di te e facendoti un cenno con la mano di venire avanti; le guardie ti lasciano passare immediatamente. Per Randal & Kaleb: Vi rivolgete a Kiltus come già fosse il vostro capitano, e c'è da dire che a lui la cosa piace e non poco. "C'è un certo pirata di nome Nero che ho catturato qualche tempo fa, che a quanto pare è scappato di prigione e mi sta cercando per vendicarsi." la cosa in realtà era un po' più complessa di così, ma il mezzelfo preferisce sorvolare sui dettagli, per ora. "Il primo posto dove andrà a cercare sarà la Taverna del Cigno, e io andrò lì. Il secondo posto è la Loggia, quindi visto che lei, signor Kron, è deciso a tutti i costi a proteggere la Eurus, andrà lì in compagnia di Ridley jr. Siate cauti. Josie, tu fai sparire tua madre. Non vogliamo che cada dalla padella nella brace." La strada per la vostra destinazione è completamente dritta, ma già da qui potete vedere che gli enormi cancelli del torrione della Loggia sono stati chiusi; una precauzione ovvia, se ci pensate. Nel frattempo l'Halfling che vi ha accompagnato riappare all'orizzonte ovest, dal portale dietro di voi. @Kaleb: Per Randal, Kaleb & Vuldo: Di nuovo insieme, anche se per poco, l'Halfling riceve subito i suoi "ordini" da Kiltus, anche se più che delle direttive sembra un invito ad una scampagnata. "Biscottino, ti va di fare un salto in taverna con me? Andiamo a cercare un vecchio amico..." Per Sandrine: Kerberos evita di porgerti gli onori del caso stavolta, mentre ti avvicini al suo cavallo. "Contessa. Il pirata Nero è evaso, e questo...era il suo diversivo. La famiglia von Trier è agli ultimi piani del palazzo, non credo ce la farà. A momenti crollerà tutto." Il palazzo di fronte a te è un inferno vivente, e i Pionieri lì presenti fanno di tutto per arginare l'incendio e portare aiuto a coloro che sono stati già tirati fuori, in preda alle intossicazioni da fumo o alle pesanti ustioni. Nessuno entra più lì dentro.
  18. Grazie di avermelo fatto notare, lo terrò in considerazione!
  19. Per Vuldo: I ragazzini iniziano a tartassare il tuo pappagallo di suppliche una volta venuti a conoscenza delle sue doti canore, ma come ben sai anche tu, Vaniglio non è un pennuto che cede facilmente alle lusinghe - no, lui preferisce i biscottini. Così, mentre i ragazzini ci giocano, ti avvicini al cocchiere e inizi a dialogare con lui, che ti guarda inizialmente con un po' di diffidenza. "Hai l'occhio fino, hin." ti dice, voltandosi nuovamente verso la strada. Il carro trema dell'attrito delle ruote con la ghiaia e la processione di mercanti e contadini che tornano a Capo Ventura fa un gran baccano su tutta la strada; più avanti rispetto a voi, la colonna di gente a cavallo continua per almeno un chilometro illuminando la strada con le lanterne penzolanti. Sopra di voi, il cielo terso e la luna a un quarto. Un panorama perfetto per una bella storia. "Ho passato quasi tutta la mia vita nei porti" - inizia l'uomo - "Mio padre era un esattore doganale della città-stato di Avernus, nell'impero Handorien, molto ad Ovest. Mi voleva far studiare, ma non ho mai avuto testa per i libri ed i conti, così mi sono imbarcato il prima possibile su una caracca, di quelle che usavano per trasportare i soldati verso nord. Ho avuto fortuna e mi sono fatto degli amici tra loro, e sono finito a fare l'aiuto cuoco sulla Royal Majesty, l'ammiraglia dell'impero. Paga ottima, gente di un certo calibro, per farti capire, il capitano Erodes era il terzo in linea di successione per il trono. Non capita tutti i giorni di calpestare le assi insieme a gente del genere. O di lucidare i pomelli d'oro del timone, o di cucinare carne di maiale per pranzo. Sono stati gli otto mesi più gloriosi della mia vita." Il suo sguardo s'infierisce alla luce della lanterna, per spegnersi rapidamente subito dopo. "Se hai vissuto abbastanza, sai che le cose belle non durano, amico mio. Eppure lì sopra tutti credevamo che nessuno avrebbe mai osato alzare un dito sulla nave più potente ed importante di tutto l'impero. Capiscimi: avvistammo la bandiera di Barbafuoco una volta, e lo vedemmo cambiare rotta. Cosa dovevamo temere? Ma sbagliavamo. Un giorno di nuvole e vento gelido, da Est vedemmo una nave con vele grigie e una polena a forma d'elefante. La Jocasta. Successe dieci anni fa, e per noi, il pirata Nero all'epoca era solo uno degli emergenti troppo baldanzosi, di quelli che finiscono subito sulla forca. Ma, Pelor mi assista, da quel giorno non ho mai più voluto prendere il mare. Ci ha aggirati, ha distrutto il timone a poppa e ci ha fatto lentamente a pezzi; non ha preso né prigionieri né bottino. Voleva soltanto dare una dimostrazione di forza a tutti quanti...forse superare suo padre, Bolero Jack. Giravano voci che l'avesse ucciso lui stesso per prendersi il suo tesoro." Nomi familiari ti sovvengono, familiari anche al tuo pappagallo, che per un secondo smette di infastidire i ragazzini e gracchia spaventato. "Siamo scappati in pochi: una decina al massimo, quelli che come me erano sul ponte di tribordo e hanno potuto prendere la scialuppa prima degli altri. Avrebbe potuto inseguirci o prenderci a cannonate, ma credo che ci abbia fatto scappare di proposito, per raccontare questa storia agli altri...forse sto facendo il suo gioco da anni senza accorgermene, ripensandoci. Ma poco importa. Stasera sarà alla forca, e non vedo l'ora di essere sotto il palco quando ci andrà. Finora è il motivo principale per cui vorrei ringraziare Kiltus di persona." Mentre parlate, le porte della città iniziano a vedersi in lontananza; un bagliore dorato ricopre la parte nord, e immediatamente sentire nell'aria odore di legno che arde. Un incendio a Capo Ventura? "Non può essere!" commenta l'uomo di fronte a te. "Quant'è vero il nome di mio padre, lì c'è il palazzo del governatore!" si volta verso di te "Sotto il palazzo ci sono le celle della guardia cittadina...Nero era lì. Scommetto i miei fratelli che qualcuno ha dato fuoco di proposito al palazzo per farlo evadere...stavolta non scapperà!" L'uomo dà una schioccata di redini ai cavalli che escono dal sentiero tagliando la strada per i campi a tutta velocità verso la città. Vaniglio gracchia nuovamente: "A-a-altri guai! A-a-altri guai!" Per Kaleb & Randal: Il silenzio copre le vostre divergenze, e se non fosse per il frastuono dei carri che vi circondano, sentireste anche i bisbigli e i mormorii delle donne Syvis dietro di voi. Kiltus vi precede, inquieto. "Qualcosa non va." dice, mentre all'orizzonte il cielo si tinge d'arancione nonostante il tramonto sia passato ormai da un bel pezzo. L'odore di bruciato vi inonda all'alzarsi della brezza marina, mescolandosi con la salsedine. Kiltus vorrebbe alzare il passo, ma si volta a guardarvi; non potete ancora dare nell'occhio, almeno fin quando sarete fuori dalle porte di Capo Ventura. I Syvis potrebbero aver già mandato guardie verso la città. Avanzate fino ad arrivare nei pressi dei poderi adiacenti alle mura, dove un ingorgo di carri e cavalli si dilata a macchia d'olio partendo dal portale Ovest della città. Qualcuno urla insulti alle guardie, che sbattono le loro lance sugli scudi per far indietreggiare i più baldanzosi tra i contadini. "IL PORTALE E' CHIUSO! NESSUNO PUO' ENTRARE IN CITTA', SOLTANTO I PIONIERI!" Siete costretti a scendere da cavallo ed apprestarvi a piedi verso le guardie, ma arrivarci è tutt'altro che un'impresa; dovete farvi strada a spintoni tra i popolani indignati ed affrontare le sentinelle al portale, che però vi lasciano passare alla vista dell'armatura di Kaleb e dei capelli di Josephine. Un altro giovinotto armato vi raggiunge appena superate le mura, osando uno sguardo sconcertato nel vedere il suo capitano in abiti così...beh, nobiliari, non mi viene in mente aggettivo più adatto. "Capitano...?" Se Kaleb avesse voluto fare una battuta, quello era il momento. "Cosa succede, Winston?" "Un incendio al palazzo del governatore. Stavamo evacuando, ma alcuni di noi hanno iniziato a scomparire, così siamo andati a cercarli nei sotterranei e li abbiamo trovati trucidati." Josephine esita, aggrottando le sopracciglia. "I sotterranei. Lì c'è..." "Qualcuno ha dato fuoco al palazzo e l'ha fatto scappare." conclude la guardia. "NO!" esclama Kiltus "No, no, no-NO! Sapete quanto tempo ci ho messo per catturarlo?! Sapete quanta gente è morta perché voi poteste giustiziarlo pubblicamente?! Lo sapevo che era una cattiva idea! Avrei dovuto ucciderlo quando ne ho avuto la possibilità!" Oltre l'armatura di Winston, potete scorgere la città in delirio: urla, fiamme e gente che scappa su e giù per le strade principali. Cosa mai starà succedendo? Per Sandrine: Due minuti bastano per addolcire gli affanni del governatore di Capo Ventura, che vi stringe dapprima la mano e poi te la bacia; non come farebbe un nobile in segno di rispetto, ma più simile ad un fedele pentito che chiede pietà al suo parroco. "Siate fiera, ma tornate viva, ve ne prego." Sono le ultime parole che senti da lui, prima di ricevere uno stocco dalla forma insolita proprio dal capitano delle guardie, che ti avverte: "E' un dono dei Kennon alla figlia di lord Ulrich. Abbiatene cura." Il tuo cavallo bianco come il latte corre nel sottobosco, sbucando nei pressi dell'ingresso Ovest di Capo Ventura. Una calca di persone aggredisce le porte chiuse dalle guardie, ma ti fanno largo nonappena ti vedono arrivare sfrecciando verso di loro. Le guardie ti porgono gli omaggi lasciandoti attraversare le mura, ma una volta dentro la città ti accorgi che cavalcare con troppa foga potrebbe essere deleterio - non per te, ma per i passanti che rischi di investire. Ti dirigi a tutta forza verso il palazzo che brucia a Nord della città, e mentre ti avvicini noti volti familiari: l'ex capitano Uriel, Floim l'armiere, e il mezzogigante Isaac si danno da fare per portare enormi botti piene d'acqua nei pressi della magione. La voce imponente di Kerberos Fuinur, il capogilda, guida da cavallo sia i Pionieri, sia la guardia cittadina - rimasta temporaneamente senza capitano - e sia i più umili abitanti, convinti non si sa come a partecipare alla missione di salvataggio. Tra i presenti, noti anche gente armata correre da una parte all'altra: qualsiasi cosa stia accadendo, non è un semplice incendio.
  20. Ci hai passato tutto il capitolo zero, quindi suppongo di sì lol
  21. Kiltus vi ha apertamente avvisato che avreste potuto risolvere i battibecchi con un'azzuffata in taverna, ma che la Loggia ha la priorità, perché secondo il regolamento, chi non si presenta alla proclamazione resta fuori dalla spedizione. Se non vi sono chiare altre cose, scrivetemi pure tutto e vedrò di rispondervi!
  22. Per Sandrine: La carrozza prende immediatamente velocità, mentre il capo della scorta di Von Trier, un massiccio omone sulla quarantina dal volto semicoperto dall'elmo, inoltra i tuoi ordini ai suoi uomini mandando avanti uno dei suoi in avanscoperta. La formazione cambia, circondando interamente la carrozza. All'interno di quest'ultima la situazione non era meno tragica; il governatore Ulrich stava lì con gli occhi sgranati e la bocca spalancata a guardare i riflessi dell'incendio divorare tutto ciò che aveva costruito. "Mia moglie...MIA MOGLIE E' LI' DENTRO!" urla alla guardia che gli sta accanto, che però non può ovviamente far nulla in proposito. "Datemi un cavallo! Questa carrozza è troppo lenta! E' un ordine!" Ma l'uomo viene trattenuto dai suoi fedeli, che in una situazione del genere preferiscono disobbedire agli ordini diretti piuttosto che mandare al macello il proprio superiore. Bloccato dall'aprire la porta della carrozza in movimento, in piena disperazione l'uomo si agita, scalcia e cerca di liberarsi dalla morsa della guardia accanto a lui, ma infine si arrende alla disperazione placandosi come un cavallo domato. L'uomo, finora fiero e sorridente, ora si copre il volto con entrambe le mani e sbircia dalle dita la rovina della sua intera famiglia. Nel bel mezzo dell'estremo dolore, l'unica consolazione la trova in te: ti guarda quasi con tenerezza, cercando in te uno spiraglio di salvezza da quell'inferno. "Contessa, io..." si giustifica? O forse ti sta chiedendo qualcosa? E cosa d'altronde tu potresti fare per lui, in questa situazione? La sentinella torna dopo una decina di minuti con informazioni dalla città. La senti mormorare di un'evasione e di un imminente pericolo in città. Il capo delle guardie sembra dare ordini di allontanarsi da Capo Ventura e tornare indietro verso le tenute dei Kennon, ma Ulrich non è affatto d'accordo: "No! Io devo andare al palazzo! Devo salvare le mie figlie!" L'omone a cavallo non ne vuole sentire, e diplomaticamente cerca di convincerlo a fare come dice lui. "Governatore von Trier, la situazione in città è degenerata. La guardia cittadina è allo sbando ed è stata costretta a richiedere l'intervento della Loggia. La situazione è molto seria, non possiamo permettere che sia coinvolto. Chiediamo asilo ai Kennon fin quando la situazione sarà sicuro tornare." Le sue parole sono proverbialmente l'acqua santa con il diavolo. Ulrich inizia nuovamente a scalciare come un dannato e sbraitare ogni forma di maldicenza verso il capitano, che però resta impassibile di fronte a tutto ciò. E così come prima, dopo poco torna a mettersi le mani sul viso e tra i capelli, chiedendoti nuovamente aiuto con gli occhi. Per Vuldo: Il viaggio continua senza interruzioni particolari. Da quanto dice il cocchiere, siete circa a poco più di metà viaggio. Non succede nulla di particolare in realtà, senonché il tuo pappagallo riscuote molto successo tra i contadini delle carovane vicine alla tua; molti dei presenti scambiano volentieri qualche tozzo di pane per una risata, ingozzando Vaniglio di tutto ciò che è avanzato dalla fiera. E lui, fiero, accetta volentieri e dà spettacolo. Per Kaleb & Randal: Il vostro viaggio per Capo Ventura continua nonostante i battibecchi. Kiltus sembra molto divertito dalla rivalità tra Kaleb e Randal, al contrario di Josephine, che invece ha l'aria molto preoccupata; ma ahimè quest'ultima per ora preferisce stare - giustamente - con la sua ritrovata madre, probabilmente discutendo del piano da attuare una volta arrivati in città; sparire era la priorità, per loro due. "Il codice del mare è chiaro: quando due membri dell'equipaggio hanno una disputa da risolvere, ci si azzuffa alla vecchia maniera. Chi si arrende ha perso! Se avete dei problemi risolveteli alla vecchia maniera, prima di salire a bordo della mia" - mia? - "nave. Possibilmente alla taverna del Cigno, lì fioccheranno le scommesse, magari ci ricaverò qualcosa." e ancora una volta l'odore di erba pipa aleggia nell'aria, pungente come sempre.
  23. Vuldo è rimasto alla fiera per capire le conseguenze delle vostre azioni e aspettare il ritorno di Vaniglio, e ora sta tornando per conto suo in città, praticamente in autostop lol Oggi ho i miei colleghi a pranzo, so già come rispondere ma ahimè non ho il tempo materiale per farlo. Provo a scrivere un po' adesso, ma mi sa che finisco oggi pomeriggio. Buona domenica a tutti!
  24. Per Vuldo: Cammini lentamente con il tuo pappagallo per le strade in penombra della fiera, guardandoti attorno. I mercanti e i contadini che fino a un'oretta prima si apprestavano a urlare e vendere le loro merci al miglior offerente, ora mormorano quasi sottovoce mentre ripongono ciò che offrono i loro banchetti semivuoti sui carri nel retrobottega delle tende. La fiera ha lentamente perso di colorito, e probabilmente in parte è anche per colpa vostra. Uno dei mercanti, un uomo sui quaranta con il pizzetto e sopracciglia arcigne che pare quasi un pirata - che non lo sia davvero, forse? - accetta di darti un passaggio fino a Capo Ventura nel cassone trainato dal suo cavallo. A farti compagnia ci sono i suoi fratelli minori, che parlottano e giocano animatamente con il tuo pappagallo, sempre ben gradito dai ragazzini. Attraversi con le gambe a penzoloni tutta la strada laterale che costeggia la fiera, ascoltando i discorsi di alcuni dei passanti; la gran parte di loro abbandona le tenute per evitare gli interrogatori e le prepotenze delle guardie private; si sa che i mercenari di malumore sono una delle categorie di persone da evitare a tutti costi, soprattutto per gente che non sa maneggiare un'arma. Solo una piccola parte di loro è realmente spaventata - per molti, quello che è successo è solo un incidente e la voce della scomparsa di madama Syvis non è ancora arrivata al popolino. Sarà solo questione di giorni, comunque. La strada per Capo Ventura si affolla velocemente. I ragazzini parlano di Kiltus e delle sue leggendarie spade, delle leggende sul suo record di salto con sestuplo avvitamento da fermo - esagerato ma fichissimo! - e di come, un giorno, sarebbe diventato capo della Loggia di Capo Ventura. Si è guadagnato la fama di supereroe, anzi, mi correggo: la fama di una rockstar tra la gente di basso rango. Sempre disponibile, sempre scherzoso, esuberante e spericolato, non può non essere l'idolo di ogni ragazzino!...e forse anche il tuo. Di nobili nemmeno l'ombra. I commenti dell'autista del carro ti fanno intendere che quando accade qualcosa di losco, le carrozze nobiliari prendono strade meno trafficate ed in teoria segrete, evitando la gente di basso rango. Il viaggio, intanto, continua sotto una luna che si fa sempre più grande... Per Randal e Kaleb: Quando Randal si intromette nella domanda di Kaleb, Josephine fa per rispondere ma Kiltus la precede. "Cuoco! Quindi vuoi davvero risolverla a botte col pelato, eh? Mi piaci!...ma adesso la Loggia ha la priorità. Hanno posticipato abbastanza la proclamazione ufficiale dei Pionieri della Eurus, ci staranno aspettando da stamattina. Chi non viene resta fuori dalla nave, non lo sapete?" Il mezzelfo parla come se ignaro del fatto che la sua candidatura fosse stata messa a rischio da Isaac con la proposta di sostituirlo con il cuoco, ma anche questo sarebbe stato argomento di discussione con Kerberos, si presume. A meno che il cuoco stesso non avesse tirato fuori l'argomento adesso... "Credo che Biscottino mi sarà utile sulla nave. Voglio farlo Pioniere all'istante e reclutarlo come membro della Eurus. Anche la contessa...beh, avrà la sua utilità. E poi mi deve un ballo, se non ricordo male..." Mentre Fuinur fantastica sulla sua compagna di ventura, Josephine si avvicina a Kaleb, rispondendogli come si deve: "Kilash mi doveva un favore e ha posticipato la proclamazione per me. Ma so che non basta per farmi perdonare, perciò...come promesso, questo è per te." Il cofanetto che Barbara aveva con sé appare immediatamente nelle sue mani, e viene consegnato al Warlock con non troppi indugi. "Credo che parte di questo tesoro debba sia di diritto anche di Randal. Vi prego, siate civili e non scannatevi. Fate a metà..." - e poi, continua - "E già che ci sei, restituiscimi l'armatura. A Capo Ventura mi servirà, stasera sono di turno." Ed ecco svanire anche l'ultimo desiderio di Kaleb. Con i soldi che aveva ricevuto - ben diecimila monete d'oro! - si sarebbe potuto comprare tutto il Mithral che voleva...o quasi. Barbara, nel frattempo, sta in disparte, in silenzio...che novità! Per Sandrine: La carrozza del governatore è almeno tre volte più confortevole di quella di Lord Syvis - che per carità, non faceva proprio schifo eh! - ma sfortunatamente meno affascinanti sono i suoi discorsi: polo, politica e futilità. Le sue avance velate ti lusingano, ma per via della sua scorta non osa più di quanto dovrebbe. Forse, invitatati a cena presso la sua residenza in città, durante la notte avrebbe potuto finalmente attuare tutto ciò che la luce del sole impedisce di dire e fare. La carrozza prende una scorciatoia per la città, una di quelle non battute nemmeno dalle altre carrozze nobiliari. Avanzate da soli verso Est, arrivando a Capo Ventura in un batter d'occhio. Appena sono visibili le fiaccole sulle mura della città, vi accorgete tuttavia che qualcosa non quadra: un bagliore arancione in lontananza sul lato nord della città, odore di bruciato persistente nell'aria, le campane della basilica a tutto spiano...un incendio? "E' il mio...palazzo...!" Sbiascica Ulrich, con gli occhi sgranati.
  25. Per tutti: La giornata è quasi finita, ma potete decidere cosa fare. Se i vostri PG hanno intenzioni particolari potete comunicatemelo e vedrò di gestire al meglio il prossimo post.
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