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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. "E sia." si congeda il taverniere, mentre prendete posizione. [...] I malviventi fanno dieci minuti di ritardo; se volete potreste semplicemente alzarvi dai vostri ripari e dire qualcosa tipo 'vi sembra ora di arrivare?!' - non c'è più puntualità nel crimine come una volta, che ci volete fare? Chissà di questo passo dove andremo a finire. Due bellimbusti si fanno avanti nella notte, nemmeno troppo circospetti; non immaginano di trovare nessuno nei dintorni, esattamente come le sere precedenti. Il primo, sulla sinistra, ha i capelli rasati e porta ancora gli stivali e un pezzo della corazza della guardia; si accompagna con un bastone più alto di lui - chiamarla arma vera e propria è un complimento azzardato. L'altro, sulla destra, è smilzo e ha il viso lungo coperto da una calotta. Cammina curvo e segue dondolando il piccoletto dal petto gonfio. "Toglimi una curiosità: perché ogni tanto chiami Herbert 'il piccolo lucidaspada' ?" chiede lo smilzo. "Perchè? Il piccolo lucidaspada se l'è presa?" "E'...un nomignolo che non avevo mai sentito." "Sei curioso? Bah, è vero, fa sempre così." mentre parla, il piccoletto agita parecchio le mani. "Perchè, non lo hai mai visto mentre dà la cera alla sua spada? Lo fa quando crede che non ci sia nessuno a guardarlo. Se la strofina come non ci fosse un domani, giusto la settimana scorsa l'ho beccato. E' diventato rosso come un peperone, così imbarazzato che non riusciva nemmeno a rimetterla nel fodero. Giuro che un giorno di questi si farà davvero male, se continua a maneggiarla così spesso..." "...oh càzzo, non voglio sapere altro." tossisce "Non-" "Continuo a dirglielo: le armi vanno pulite una volta al mese. Non serve a nulla continuare ad affilarle in continuazione." "Aspetta, stai parlando di una vera spada? Tipo quella d'ordinanza" "Ovviamente. Di che pensavi stessi parlando?" "Uhm--niente. Io..." ridacchia nervosamente. "Siamo arrivati." fermi di fronte alla porta del retro, bussano rumorosamente; attendono qualche secondo, poi bussano ancora più forte, e stavolta Barut gli apre. "Buonasera." è sempre pacato il bugbear. "Buonasera Barut." rispondono in coro ridacchiando i due. "Hai quello che ci spetta? Stesse monete d'oro dell'altra volta." "Più un piccolo extra: stasera devo fare un regalo a mia moglie." Barut protesta: "Non ho intenzione di agevolare questa assurda richiesta-" "SENTI UN PO', SPORCO GOBLIN CHE NON SEI ALTRO" il piccoletto agita la lancia e la sbatte sul cardine della porta. "La tua sporca razza ha rubato un casino di monete d'oro a questa città! E' ora che ce le restituisci con gli interessi!" il secondo muove leggermente il suo pugnale facendolo riflettere alla luce della torcia lì vicino. Barut si allontana senza ulteriori proteste e torna con un sacchetto. "Bravo pelosone." dice il piccoletto. Sputa a terra e lo smilzo lo imita, dando un altro calcio ai cardini, che cigolano lamentosi. Barut chiude la porta, ritirandosi all'interno, mentre i due nascondono il gruzzolo. A meno che non vogliate intervenire, i due decidono di prendere i vicoli...
  2. Piccola digressone...ma ti lasciano diventare vampiro così, de botto, senza senso? (-cit.) L'archetipo c'ha un modificatore di livello +8!
  3. Barut non è convinto. "Vi ho contattati confidando che avreste potuto dirimere questa sgradevole contingenza, ma non vedo modo in cui ciò possa avvenire se questi malviventi continuano imperturbati a sottrarre il mio danaro." le sue dita ticchettano nervose sull'uscio della porta. Non ha molta alternativa, comunque. Vi impone solo una condizione. "Farete in modo di riportarmi ciò che mi verrà estorto questa sera, almeno?"
  4. Formhedusa piace. Meglio di granchioseppia o polpedusa, sicuramente. Rakkan ti spiega a grandi linee il vostro prossimo avversario durante i quattordici giorni di viaggio: "E' una bestia magica simile a una grande aragosta, con due temibili chele che afferrano i marinai e li stritolano. Sono talmente forti che un semplice schiocco può generare un suono dal potere distruttivo. Sono anfibi, vedono al buio e si nascondono sul fondale." ora sì che i marinai si sentono al sicuro. "In genere li attiriamo in superficie con qualche carcassa di squalo. Sono territoriali e monogami, perciò ogni esca attira in genere una sola coppia." a questo punto Jarmal si schiarisce la voce e si intromette nella conversazione, giusto per dare aria ai polmoni e farsi sentire. "Avevo sentito che...ehm- quando sono feriti...gli altri della specie lo avvertono. Giusto?" Rakkan scuote la testa, ignorandolo e proseguendo: "...dopo che uccidi una coppia è molto difficile attirare altri in superficie. Se sentono il sangue dei propri simili credono ci sia un predatore e rimangono sott'acqua nascosti per giorni. In breve, possiamo catturarne solo due per volta." Jarmal vorrebbe dire che 'stavo pensando proprio a questo!', ma le parole gli si bloccano in gola. Tempesta si dev'essere placato per un po' e vi garantisce settimane soleggiate e una leggera brezza che vi permette di viaggiare senza problemi. Ciò non impedisce a Ksenya di continuare a osservarti con diffidenza e preoccupazione quando crede che non la stai osservando, e poi distogliere lo sguardo o sorriderti beatamente quando attira su di sé la tua attenzione. Non capita tutti i giorni di rimanere vittima di un evento del genere. La tua ciurma potrà anche averlo accettato, ma per alcuni potrebbe essere più traumatico che per altri. "Capitano! Lo vedete anche voi?" Jarmal porta un palmo della mano a schermargli la fronte mentre si trova con un piede sul bompresso. Indica qualcosa a sud-sud-est. Un puntino nero in mezzo al pacifico blu.
  5. La procedura di imbarco del carico è abbastanza lenta. Gli aasimar tirano fuori un argano alla quale legano diverse cime, e dopodiché imprimono la loro forza alle estremità di una specie di altalena di legno montata alla base della gru, che poco alla volta riprende la corda che ha lasciato andare. L'imbracatura del mostro regge per miracolo, e dopo essere salito a bordo Ksenya ti lancia un asciugamano pulita. "Ottima battuta, quella delle cure. Per un attimo ci ho creduto davvero." e Rakkan al suo fianco: "Sono impressionato. Se anche i vostri compagni hanno queste capacità, i nostri nemici non hanno scampo." ce la vedi Sandrine sporca di sangue e melma mentre uccide mostri? "In più quello è un esemplare di mostro molto raro. Non credo di averne mai visto uno in vita mia, né ne conosco il nome. Dovremmo trovargliene uno." E hai tutto il tempo per aiutare il cacciatore in questo compito nelle due settimane in cui la Brongurnet prende il largo diretta alla prossima meta: Alnilam, patria del Martellartiglio.
  6. L'essere non ha speranze. Lasci che la tua lancia scivoli in mezzo alla pelle come se stessi infilando uno stuzzicadenti in un pezzo di burro; una manciata di spasmi ancora e l'animale è morto, restando a mezz'acqua con gli occhi spenti e la fluorescenza che scompare dalle sue membra.
  7. "Ooooooh...!" ti lanci eroicamente alla carica, volando da sopra fin sotto la superficie del mare con un unico slancio! I marinai restano a bocca aperta. La tua lancia si conficca nello strano tessuto gelatinoso, e il sangue verdastro della creatura si diffonde nell'acqua; ha un retrogusto ferroso. Questi si dimena, cercando inutilmente di graffiarti con i suoi artigli.
  8. Harumori "Akai" Ashikaga @Sarah La sezione è in subbuglio senza che mi fossi accorto di nulla. Passo davvero troppo tempo con i Kho. Non sono abituato alla democrazia, tantomeno a quella diretta. Scegliere un capo non è mai stato un problema quando vivi all'interno di una struttura consolidata da secoli di successioni dinastiche; chi avrebbe mai pensato che una delle novità di un pianeta alieno sarebbe stata la democrazia? "Il voto è segreto." o almeno lo era nel dojo Kurochaba quando c'era da eleggere un sensei quand'egli, defunto, non avesse nominato un suo successore. "Si prende un pezzo di carta e si disegna l'ideogramma del candidato. Poi lo si piega e lo si inserisce in un vaso ben asciutto. Dopodiché si contano i voti." ripeto quasi a memoria, descrivendo ciò che ho visto accadere una volta sola in vita mia. Detto ciò, la mia fedeltà è già riposta nel generale Clarke, ma mi chiedo anche perché questa farsa di elezioni. Tutti sanno che non c'è nessun altro capace di gestire tutto con la stessa efficienza, e il giovane Masaki-san non ha l'esperienza...scienziati, ottimi fintanto che abitano i loro laboratori. Siamo già in guerra, è di un generale che abbiamo bisogno!
  9. Mancano quattro giorni a natale quindici minuti all'ora X. @Raftal
  10. Sei sicuro che D&D sia il sistema di gioco migliore per questo genere di ambientazione? Perchè non provare uno dei tanti giochi costruiti appositamente con questo tipo di setting?
  11. Sollevi l'uovo che trascini, portandolo fuori dall'acqua e generando stupore nella ciurma, che però viene rimessa in riga da Rakkan. "Muoversi! Arpioni, pronti a lanciare!" e questi si muovono rapidamente, correndo di qua e di là per prepararsi al peggio. L'essere che hai incontrato sott'acqua non appare tuttavia in superficie; forse puoi capirne il perchè osservando la gelatina attorno al feto sgretolarsi rapidamente quando soggetta all'aria...
  12. Mancano quaranta minuti circa all'ora X. @Deneb @Raftal
  13. Mancano quarantacinque minuti all'arrivo dei gentiluomini. @Deneb @Raftal @Tholin, Elle
  14. L'essere che ti insegue proviene dalle profondità marine e assomiglia a un incrocio tra un grosso calamaro con le zampe da granchio. Anche con il tuo incantesimo attivo, continua a nuotare leggermente più veloce di te...ma fa fatica a superarti, ostacolato dall'uovo, che tenta in tutti i modi di evitare. Riesci a risalire in superficie. Tutto il personale di bordo della Brongurnet è affacciato, trepidante per la tua risalita. "E' il capitano! Lanciategli una cima!" urla qualcuno. I marinai non sono efficienti come ti aspettavi, e ti lasciano a galla ancora per qualche secondo. L'uovo che porti con te rimane sommerso senza né galleggiare né affondare. Intanto percepisci l'eco del ronzio metallico, che da sott'acqua inizia a sentirsi anche in superficie...
  15. Le uova hanno un diametro di più di un metro e mezzo, ma sono estremamente semplici da portare in superficie poiché la loro densità è praticamente identica a quella dell'acqua. Stacchi le alghe che le mantengono ancorate al fondale e le usi come corda di traino mentre risali. Fai pochi metri: senti un grido metallico provenire dalle profondità, e un bagliore che diventa sempre più luminoso - qualcosa che corre spedito nella tua direzione. Qualsiasi cosa sia, è più veloce di te a nuotare.
  16. Barut incrocia le braccia. "Per molti capoventuresi le guardie non sono altro che uniformi e picche, ma un buon osservatore - ed io mi reputo tale - ne sa distinguere i volti. I malfattori di cui parlo sono spesso al porto, tassano le navi che attraccano e percuotono gli ebbri marinai nelle ore antelucane. Radzag misconosce la reputazione del Cigno di sua spontanea volontà, esattamente come la Loggia; la tradizione di questa taverna è anche fonte d'equilibrio in questa città..." come è un mistero ignoto perfino a Barut. Si sa soltanto che funziona, e sapete cosa si dice del guardare in bocca al caval donato... "Tuttavia, si parla pur sempre dei suoi uomini. Kerberos non protegge i suoi Pionieri?" La baraonda nella stanza adiacente aumenta, con rumore di sedie tirate e insulti davvero pesanti sulle parti intime della madre birichina di qualcuno dei presenti. Barut sbuffa, fremendo per tornare al lavoro. "Agite come meglio preferite, ma sappiate che a mezzanotte saranno qui. Non biasimo né condanno alcun metodo poco ortodosso: con filibustieri del genere talvolta la frusta è più convincente della proverbiale carota." La mamma birichina del tizio a quanto pare ha anche una passione per gli ortaggi. Sentite rumore di bottiglie frantumate. "Vi dovrò lasciare tra pochissimo."
  17. Tocchi la gelatina, e qualcosa all'interno si muove: è una creatura, e quelle sembrano uova. Di cosa si tratti, resta un mistero.
  18. "Centonove pezzi, in soli tre giorni. Arrivano alla mezzanotte precisa, talvolta ubriachi. Non portano uniforme poiché come vi ho già detto, vengono quando sono fuori servizio dalla porta qui sul retro." - quindi nessun testimone - "Ma conosco i volti, e sono sicuramente guardie."
  19. Scendi nelle profondità marine, dove il blu diventa più scuro e intenso. Per una buona decina di minuti non vedi che l'oscurità più assoluta, e il 'soffitto' in superficie che perde di nitidezza...poi, un bagliore. Due. Tre, o forse quattro. Aumentano man mano che scendi, entrando in una faglia nel terreno. Gli strani vegetali gelatinosi fosforescenti si moltiplicano e continuano a scendere in profondità, ma seguirli non è un'opzione nel tuo stato attuale; le orecchie già ti fischiano, trascorrere più di un minuto ancora più in basso rischierebbe di farti davvero male a causa della pressione. Strani esseri azzurrognoli fluttuano pacifici ignorando completamente la tua presenza; non hanno né bocca né occhi né altri segni somatici; assomigliano a meduse, ma la loro forma è serpentina. Qualcosa manca in questo ecosistema: perché i cacciatori avrebbero segnalato questo posto se non c'è altro che gelatina e meduse?
  20. Il tempo che trascorrete ad aspettare è pochissimo: appena una manciata di minuti più tardi sentite i tonfi pesanti dei passi di Barut e poi la scimmia magica di Tholin fare un volo di qualche metro verso di voi, calciata via dal bugbear. Questi si affaccia dalla porticina attraverso le tendine dopo aver sentito dei rumori nel retrobottega: "Oh, siete giunti, infine. Di grazia, accomodatevi sullo scranno che più vi compiace. Sarò da voi tra pochi attimi, chiedo perdono." La scimmietta torna da Tholin ammaccata, e l'oste si congeda temporaneamente dalla baraonda dopo aver spillato la birra necessaria a sedarne temporaneamente la richiesta. Nel retrobottega della Taverna del Cigno quattro squattrinati Pionieri e un possente oste si trovano faccia a faccia per l'ennesima volta. "Sono mortificato per non avervi nemmeno salutati: buonasera orsù, e grazie per aver raccolto il mio invito." annuisce verso Deneb, che ha conferito il messaggio. "Non ho molto tempo prima che gli avventori si accaniscano di nuovo verso le botti, perciò lasciate che vi presenti subito il mio cruccio: alcuni messeri d'animo tutt'altro che nobile importunano la mia attività ogni notte, allo scoccare dell'ora delle streghe. Ho saputo che avete sgominato i goblin di Capo Ventura, e spero sappiate quindi aiutarmi anche con quest'altro problema." si accarezza i ciuffi di pelo sotto il volto "Normalmente ogni onesto commerciante capoventurese si rivolgerebbe alla guardia cittadina, ma questo caso è...un'eccezione. I furfanti sono guardie stesse, che finito il turno di guardia bussano a questa porta minacciando e spadroneggiando. Pretendono l'oro che ho giustamente sudato ogni giorno e notte." la domanda è una sola: "Potete aiutarmi?"
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