Vai al contenuto

Bellerofonte

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    3.969
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    10

Tutti i contenuti di Bellerofonte

  1. Harumori "Akai" Ashikaga "Dovere." rispondo a entrambi, Galyia-san e Clarke-sama. Pare che l'impressione di non essere più in pericolo di vita fosse sbagliata, poiché le mie braccia sono richieste altrove, in mezzo ai vivi. Non vorrei lasciare quelle anime in sospeso, meritano il riposo eterno. Saranno costrette a vagare per questo pianeta ancora per un po'. Senza considerare che per me è difficile dover lasciare un lavoro a metà, ma mi fido dei due - sono costretto a farlo. A maggior ragione se Galyia... "Sei un sacerdote anche tu?" incredibile, perfino i contadini sanno comunicare con gli spiriti. Quando hanno progettato Samsara, sapevano che saremmo finiti in un luogo pieno di esseri sovrannaturali! Non c'è da stupirsi se lo hanno tenuto nascosto. (?) Nei giorni successivi cerco di darmi da fare il più possibile, ma appena ho un minuto libero cerco più volte di discutere in privato con Clarke-sama di un argomento che mi sta molto a cuore: "Generale-sama" inchino "mi scuso per il disturbo. So che a breve partiremo per trovare la colonia di Kho Ghan-kun. Insisto perché stabiliate un protocollo prima di partire." La mancanza di ordine e disciplina sta diventando insopportabile, e so per certo che il primo contatto sarà uno scatafascio se non stabiliamo innanzitutto delle regole tra di noi.
  2. I modi di Tholin hanno l'effetto desiderato: l'aspirante giornalista mima perfettamente ogni sua mossa, aprendo le braccia al ragazzo che con tutta probabilità gli darà la storia che svolterà la sua carriera. "E' un piaceve di conoscevla! Vi ho ossevvati da lontano e non potevo lasciavvi nelle mani di quel luvido insulso gvassone" ah, il rispetto tra colleghi! L'uomo si avvicina ad un lato della nave, dove poco fa aveva depositato un sacco di cuoio grande quanto un grosso cocomero. Lo trascina ansimando ai vostri piedi, ed inconfondibilmente riconoscete il tintinnio del suo contenuto. Se lo aveste aperto, avreste visto l'oro di conio capoventurese strabordare dal contenitore. Il tipo che avete davanti vi sembra un po' uno sprovveduto: chi porterebbe così tante monete con sé, senza protezione e mettendole a portata del proprio interlocutore senza nemmeno aver avuto una prova in cambio? Francis tira fuori un taccuino usurato e una piuma d'oca grigiastra, sporca d'inchiostro. "Pvometto che escludevò alcuni dettagli e vi favò sembvave degli evoi! Ogni stovia necessita di un po' di mevaviglia, giusto?"
  3. Harumori "Akai" Ashikaga Vorrei replicare alla battuta di Shen ma non è un gioco che mi riesce bene. Le parole mi si attorcigliano in gola e rimango appeso con un filo d'aria e qualche strascico di parola: "Sì...le gambe...non utili a-" poi faccio cenno di lasciar perdere. E' troppo difficile tradurre i giochi di parole. Lascio la spalla del guerriero e mi avvicino al prigioniero osservandolo quando il generale gli parla. I suoi occhi mi sembrano quelli di un gatto che ci scruta, raggomitolato su sé stesso mentre cerca di capire se abbiamo intenzioni ostili. O forse sono io, quello...? Fosse stato per me, avrei offerto del cibo. Nessuno lo rifiuta mai. Ci ho pensato tardi, e non ho con me nulla da mangiare. Quegli occhi, però... "Chiedigli se nel suo villaggio abitano yokai. Se è stato partorito da madre Nekomusume potrebbe vederci al buio" ...voglio dire, perché no? [...] Nel tempo libero che mi resta prima del "momento del sonno" - visto che notte è ormai un termine improprio, in questo posto - cerco di avvicinarmi alle capsule contenenti coloro che sono deceduti; sono troppi solo per me, ma non voglio creare disturbo agli altri. Avrei optato per chiedere alla sacerdotessa rossa di aiutarmi, ma è sempre molto occupata e non mi sembra in vena di funerali. Così me ne occupo io. La tradizione impone di coprire ogni cosa di fogli bianchi, ma non ho la manodopera necessaria; né ho il tempo di effettuare alcuna veglia funebre. Mi limito a prendere un corpo alla volta, o ciò che ne rimane, portarlo fuori, piazzare qualcosa di bianco sulla fronte e inumidire le labbra o i denti con un goccio d'acqua. Il passo successivo sarebbe bruciare i corpi, ma strategicamente parlando è una debolezza e non c'è molto di infiammabile su quegli scheletri. Sono indeciso. Alla fine opto per sotterrare tutto, mettendo un oggetto o incidendo qualcosa di caratteristico su un pezzo di corteccia su ogni buca. Conto di farne due in un'ora, le buche non si scavano da sole. Infine, prima di accucciarmi esausto nella mia postazione preferita, una cella criogenica caduta e svuotata del suo precedente abitante - deceduto, ovviamente - penso a quanto stiamo facendo. C'è così tanto da aggiustare, combattere e costruire...e siamo in così pochi. Scorro i miei compagni di viaggio, e la mia speranza nel futuro vacilla. La prima cosa che farò domani appena sveglio è leggere qualche passo del maestro Tsunetomo. Ormai solo quelli mi danno conforto.
  4. E' Prudence a intromettersi per prima: "State tranquilli: la Loggia non alzerà un dito contro Seline fintanto che non deciderete cosa farne." - già i rapporti con Radzag non sono buoni, immaginate l'incidente diplomatico se Kerberos facesse giustiziare di propria iniziativa una traditrice sottraendo di proposito la gloria alla guardia cittadina? - "L'unica che finora le ha fatto seriamente del male è Ofira. Tenetela lontana dalle segrete, e Seline sopravvivrà." L'idea della base operativa a casa di Tholin fa sorridere Arthur: "Conoscevo una Rhunaya...del clan dei Draghi. Suo padre e mio padre erano cugini da parte di madre, e costruirono insieme una forgia per l'imperatore Erodes Handorien il Primo, centosettant'anni fa. Fu il motivo per cui le nostre famiglie furono esiliate, anche se ammetto che Roknar in persona sarebbe invidioso della quantità d'argento che riuscimmo a ricavare. Dovrei avere ancora un ritratto di loro due insieme da qualche parte-" la guardia Herbert brontola, accarezzandosi vigorosamente la faccia con entrambe le mani. Prudence interviene di nuovo: "I vostri affari di famiglia non ci riguardano!" e la guardia si unisce al coro: "Sto con la strega." "Incantatrice" "Quello che è." e poi guarda Raftal e Tholin, agitando l'indice su entrambi. "Se non riuscite sistemare la situazione con Radzag..." Arthur interviene: "...non farete un bel niente. Non avete gli uomini per presidiare fuori dalla città, è già tanto se riuscite a mantenere l'ordine dentro le mura." Herbert vorrebbe contraddirlo, vorrebbe davvero, ma ingoia il rospo. La verità è troppo ovvia per i capoventuresi, negare sarebbe ridicolo anche per lui. "Quella casetta fuori città sarà l'unico posto dove potrete stare. Appena metterete piede dentro le mura, vi arresteremo." poi guarda Arthur, quasi a chiedere conferma, e quest'ultimo alza le braccia in un pacato "Mi sembra giusto." Detto ciò, la guardia si sistema l'elmo in testa e prende l'alabarda che ha appoggiato disattento da qualche parte. La cerca per mezzo minuto buono, vaga per il ponte di coperta, e infine la trova nella penombra accanto alle scale esalando un grugnito soddisfatto. "Prendo de la Court e lo porto qui. Starà a voi convincerlo. Per Radzag l'importante è uscirne vincitore, non importa se dovrà condividere la gloria con qualcun altro. Certo, se aveste dato il merito tutto a lui, potevate contare su di lui in futuro...ma così diciamo che siamo pari. Perdonato tutto, e chi si è visto si è visto." ...Prudence si aggrega: "Fintanto che la storia del tradimento di Seline sarà coperto al pubblico, anche Kerberos terrà in considerazione il vostro contributo. Quando questa storia sarà finita, se vorrete rientrare a far parte della Loggia dovrete convincere il Consiglio." a pappagallo, canzona il suo rivale in armatura: "Se aveste dato alla gilda tutto il merito, la vostra fedeltà sarebbe stata ricompensata con l'immediato reintegro. Così facendo, avrete invece un'ultima opportunità. E' comunque più di quanto meritate." perché senza la battuta acida, Prudence non è Prudence. @Elle Francis è più che un ragazzotto; ha superato da poco la trentina, ma i suoi abiti eleganti ma trasandati indicano un'origine nobile vaudemontiana sprecata alla ricerca di un sogno impossibile da realizzare. Ma sapete bene che qui, nel Capo delle Avventure, tutto può accadere! Perfino comprare con un gruzzoletto di ottocento monete d'oro una storia incredibile per esordire sulle Cronache di Capo Ventura. La guardia Herbert lo porta a bordo attenta a non farsi vedere da nessuno; con uno strattone lo spinge sottocoperta, lontano dalla cabina del capitano, e fa cenno a voi quattro di venire. Meglio che non sappia i volti degli altri giocatori del tavolo, per il bene suo e anche vostro. "Di gvazia, che mòdi!" si sistema il soprabito logoro mentre scende le scale spinto dall'uomo in corazza. Tocca a voi andare in scena.
  5. Il mio main goal da master era portarvi a decidere da soli la vostra "trama principale". Mi fa piacere che siate riusciti ad arrivare a questo punto prima della fine del capitolo zero (un po' lungo, lo ammetto). Domani posto, probabilmente un mini-wall of text.
  6. @Raftal & Ofira - fuori dalla cabina Le votazioni sono concluse. La storia di questa avventura verrà narrata sulle Cronache di Capo Ventura dall'emergente Francis de la Court, che vi ricompenserà con 800 monete d'oro. Dovrete riuscire a convincerlo a scrivere un articolo benevolo nei confronti della Loggia e della Guardia Cittadina, e non uno dispregiativo come al solito. Si sa, questi ultimi sono più succosi perché indignano il popolo e fanno guadagnare in fretta stima e ammirazione. Prima di consegnare l'Anello di Maglubiyet dovrete farvi spiegare a cosa serve; dopodiché deciderete se darlo alla Loggia - con la promessa che venga custodito da Naesala, in cambio della riammissione nella gilda - oppure consegnarlo al possessore originale, il tempio di Gond di cui Miranda faceva parte, guadagnandovi la sua fedeltà. Il destino di Seline sembra che continuerà ad incrociare il vostro; in maniera tutt'altro che unanime la terrete con voi, salvandola - per ora - dall'impiccagione per mano di Kerberos, Razdag o Ofira. La Biancospino rimane vostra, anche se dovrete trovare il modo per ripararla; i soldi dell'articolo basteranno? Non di sicuro se decidete di rimanere fuori dalla Loggia, ed anche in quel caso dovrete pregare Iver di fare - letteralmente - magie di carpenteria per restituirvela integra. Una volta confermato ai presenti che queste sono le vostre intenzioni, potrete procedere ed affrontare le conseguenze delle vostre scelte. E' l'ultima possibilità che avete di cambiare idea.
  7. La gente radunata al porto, dapprima spaventata dalla presenza umana sull'isola in virtù degli ultimi avvertimenti di Blake, vedendo Reginald con voi e ascoltando le parole soavi della contessa, si esalta e applaude il vostro arrivo. Barbara s'inchina e Arrigo la scimmiotta eseguendo il peggior plié à demi della storia della danza. Asvig è chiaramente a disagio; troppa gente, troppa calca, nessuna via di fuga sicura. L'uomo si avvicina quanto più possibile a Sandrine, piazzandole una mano erculea sulla spalla, preoccupato. Sono i più giovani ad avvicinarsi per primi; ragazzini che apparentemente hanno la stessa età degli orfanelli di cui Randal si prendeva cura a Capo Ventura. Vengono a stringervi le mani, a farvi domande come "Siete davvero Pionieri?" "Da dove venite?" "Dov'è la vostra nave?" "Che Spedizione siete?" "Possiamo venire con voi?"... Il resto della gente vi circonda in pochi minuti. La folla radunatasi è così numerosa e vi adora così tanto che prima che ve ne possiate rendere conto il caos regna sovrano. Vi perdete un attimo di vista, isolati gli uni dagli altri in mezzo alle teste bionde. Asvig tiene stretta Sandrine e riesce a mantenere la presa sul suo braccio nonostante lo strattonare della ressa. Randal viene separato da Arrigo e si ritrova schiena a schiena con Besnik, a un metro e mezzo da Reginald che cerca di placare i suoi simili Barbara e Arrigo, presumibilmente insieme scompaiono tra la gente. Le intenzioni dei degaburiani sono tutt'altro che malvagie.
  8. Fatto! Ayk è un po' occupato ultimamente, portate pazienza pls! ❤️
  9. Ofira dapprima s'imbroncia a bocca aperta per quanto detto da Raftal: come osa giudicare i suoi ultimi anni di battaglie e negarle ciò che è suo di diritto?! Le parole di Tholin smuovono il suo animo da cacciatrice e dopo aver mugolato qualcosa a sguardo basso lascia il warlock, il felinide e la rossa a sbrigliare il resto della matassa. Sarete voi tre a dover decidere di tutto. @Tholin @Fuori dalla cabina, Raftal Resoconto dei voti Deneb Tholin Raftal Elle Ofira Mensfield Articolo Francis de la Court, gloria data metà alla Loggia e metà alla Guardia Cittadina Francis de la Court, gloria data metà alla Loggia e metà alla Guardia Cittadina OPPURE alla Loggia se non accettano di dividere la gloria Astenuto Gloria data metà alla Loggia e metà alla Guardia Cittadina Astenuta Anello Darlo a Miranda OPPURE alla Loggia solo se Naesala ne è responsabile Darlo a Miranda OPPURE alla Loggia solo se Naesala ne è responsabile e DOPO aver capito a cosa serve Darlo a Miranda OPPURE alla Loggia Astenuta Astenuta Seline Nessuna preferenza Guardia Cittadina Arruolarla Arruolarla Ucciderla di propria mano Biancospino Tenerla OPPURE darla ad Arthur Darla alla Loggia OPPURE darla ad Arthur Tenerla Tenerla OPPURE barattarla Astenuta
  10. @Randal Il Pioniere degaburiano è interessato dalla proposta del cuoco: "Normalmente i daroniani pranzano in comune, ma sono certo che le farà piacere assaggiare i sapori capoventuresi. A dire il vero, la mia amata manca delle più basiche doti culinarie...ma chissà che ciò non cambi dopo averti conosciuto!" quanto grandi sono i miracoli che può compiere l'Arconte del Focolare? Trasformare una perfetta ignorante di cucina in una cuoca provetta è una sfida adatta al figlio di Baffogrigio! Ksenya d'altro canto risponde scuotendo il collo per dire di no. "Mi dispiace, ho del lavoro da fare. Partirò presto per Furdo per raggiungere mia madre, ma potrete trovarmi nel quartiere dei Fabbri nei prossimi cinque giorni." La scialuppa si ferma accanto alla banchina portando con sé la splendida melodia della contessa di Zefiro. Già prima che approdiate, una folla di curiosi affascinati dallo straordinario evento si è radunata nei pressi, rapiti dal canto esotico della sirena vaudemontese. Reginald rimane a bocca aperta: "Siete...splendida! Una luce che abbaglia perfino gli angeli!" Scendete a terra e siete circondati - stavolta non da guardie, ma da semplici cittadini, biondi e incuriositi. Parlottano tra loro e vi guardano con fare reverenziale, come se avessero appena visto degli esseri benevoli provenienti da un altro mondo. Sono talmente tanti che vi è impossibile proseguire. @Tutti
  11. E' a casa che il cuore ci porta, trainati dal vento di nostalgia. Gli Aasimar lo sanno bene, ansiosi di fare porto nella città natale dell'intera ciurma...eccetto voi. Quanto tempo ancora resterete nei mari orientali? Quando tornerete a casa? Sempre se ci tornerete. L'incantatrice - nonché primo ufficiale - della Brongurnet pare poco più di una ragazzina, ma non vi fate ingannare dal suo aspetto; a occhio e croce avrà almeno il doppio dell'età di Besnik. Il suo nome è Ksenya, e fa parte della Kolon dei Fabbri. Come faccia a sollevare un martello con le sue esili braccia è un mistero. Alla domanda di Besnik risponde in degaburiano, ovviamente: "Esatto, capitano. E' un'abiurazione arcana repulsiva. Il golfo di Daron è abitato da creature temibili." "Così spaventi i nostri ospiti, Ksenya." - sorride Reginald, ironico - "Sarete al sicuro da ogni bestia marina quando varcherete la soglia della mia tenuta, non temete! Potrete sdebitarvi con me intrattenendo Sophia con ogni arte e discorso che avete portato dall'occidente. Ne è affascinata!" Messi nelle scialuppe, vi avvicinate al molo di attracco. Cinque o sei minuti e toccherete di nuovo il suolo... @Randal
  12. @Tholin Ofira vi ascolta in silenzio: la politica interna non è il suo forte, dopotutto passa davvero tanto tempo lontana da Capo Ventura in cerca di o in fuga dai Mastini d'Avorio. Lascia a voi le ulteriori speculazioni e si concentra su ciò che è davvero importante per lei: "L'accordo è semplice: mi date Seline, e vi seguirò ovunque vogliate. Decidete diversamente, e possiamo dire conclusa qui la nostra collaborazione" poi guarda Raftal "...e la nostra amicizia."
  13. Harumori "Akai" Ashikaga Piazzo una mano sulla spalla del neo-compagno d'arme: "Sarai un manichino perfetto." Non me ne vogliano gli altri, ma non m'interessa minimamente prendere decisioni in merito alla gestione del relitto. E' il lavoro di strateghi, amministratori e sacerdoti. Il mio è di eseguire gli ordini, e... "Aye! Il prigioniero sarà mia responsabilità. Quali direttive avete per noi, generale-sama? Come dobbiamo comportarci giunti a destinazione? E nel caso avessimo problemi durante il tragitto, cosa ha la priorità?"
  14. Ofira Mensfield ascolta le vostre proposte a braccia conserte, in silenzio e imbronciata, come se fosse in punizione per qualcosa. "Guardate che la Riforma dice proprio questo: i Pionieri sono immuni dalle richieste di Kerberos, agiscono in completa autonomia. Fanno eccezione solo le convocazioni giudiziarie e la chiamata alle armi per difendere Capo Ventura in caso di attacco." l'Aasimar alza gli occhi in alto a destra e mormora, pensierosa... "Si può dire che questa sia stata l'ultima missione svolta da Pionieri per conto della Loggia." Detto ad alta voce, il discorso sembra quasi contro-intuitivo: nel momento in cui la Loggia è praticamente in guerra (dal lato dei perdenti!) e in cui necessiterebbe di una solida catena di comando, cosa fa? Lascia i suoi membri liberi di vagare e fare ciò che vogliono. Non conoscete il Gran Maestro da molto tempo, ma avete chiaro che è un uomo che non lascia nulla al caso. Il suo grande piano (malefico?) è semplice ma acuto, e non vi sorprende che solo i veterani lo abbiano compreso fino in fondo: "I Pionieri stanno abbandonando la nave." indica Seline con la coda dell'occhio "Se siamo fortunati, alcuni lasciano la Loggia. Altri muoiono prima di finire di compilare le carte. Altri ancora rubacchiano qualcosa e fuggono...e nel caso peggiore, cambiano schieramento. Kerberos ha fatto l'unica cosa che un timoniere può fare prima che il timone si spezzi: lo lascia libero. Così ha mantenuto l'illusione dell'integrità della Loggia in quelli che forse sono i suoi ultimi giorni. Lo sapevo che era una guerra che non potevamo combattere." Avete molto più potere contrattuale di quanto credevate. Rientrare nella Loggia con il coltello dalla parte del manico vi permetterebbe di trattare il torrione di Capo Ventura come nulla più che un punto d'appoggio, un porto sicuro dove prendere informazioni, riparare la nave e rifornire l'equipaggio...ma senza alcun obbligo. E' la vostra opportunità per cambiare le regole del gioco; oppure di lasciare definitivamente il Consiglio nella stessa mèrda in cui esso stesso si è andato a cacciare. "Se tenete la Biancospino vi serviranno soldi per farla riparare; oppure potreste consegnarla ad Iver, e con una piccola somma ve la farà tornare come nuova. Fa questi favori soltanto ai Pionieri, però." ...e come non soffermarsi su quanto detto da Tholin? "Misogino e razzista? E' Countrybatch, vero? Quel pezzo di mèrda venderebbe sua madre per una bella storia da manipolare. Però conosce ogni singolo pidocchio di Capo Ventura. L'ultima volta che ho beccato dei Mastini nascosti in città, l'ho saputo da lui. Per quanto riguarda Miranda, quell'anello è molto importante per lei. Se lo restituite, potrebbe perfino interessarsi alla vostra causa...e vale anche per me, se decidete di darmi Seline. Può aver avuto tutti i motivi del mondo, ma è una criminale traditrice e non merita di vivere!"
  15. Visto che nessuno ha esplicitamente dichiarato di prendere gli oggetti, ipotizzo siano ancora sulla Biancospino. Tocca a voi decidere cosa farne. Non possedete l'abilità per identificare. Dovrete farvi dare una mano...
  16. In realtà no. La Loggia è disperata, le opzioni non sono mutualmente esclusive. Una sola opzione (ad es.: dare Seline alla Loggia) vi permetterebbe di rientrare, anche se per esempio date la gloria a Radzag.
  17. Quelli che avete trovato nella cassa. Eravate tu e Tholin nella cabina del capitano, se non sbaglio. In ogni caso quelli fanno parte del bottino "vostro", potete tenerveli e venderli per conto vostro. Come oggetti, soltanto l'anello di Maglubiyet e la Biancospino hanno abbastanza valore da essere scambiati.
  18. Harumori "Akai" Ashikaga "Li uniremo sotto la nostra bandiera." ...peccato non ne abbiamo una. Promemoria: chiedere alla sacerdotessa rossa di crearne una.
  19. Ragazzuoli! Scusate il wall of text, ma c'è un sacco di roba sul fuoco! Un paio di appunti: Le opzioni che vi ho dato includono il non voler dare a nessuno ciò che avete trovato e tenervi tutto per voi. Ognuno dei PNG, sia che parli per sé stesso o per l'organizzazione che rappresenta, vuole i vostri tesori per motivi specifici. Se avete dubbi, non esistate a chiedere. Alcuni saranno più restii a parlare delle loro intenzioni, quindi sotto con Persuasione. Le scelte che fate adesso non si ripercuotono solo sul vostro inventario, ma in maniera minore anche sulla storia in generale. Se volete parlarne in OFF, fate pure!
  20. I toni si alzano sulla Biancospino, e anche coloro che dapprima erano in silenzio iniziano a inveire l'un l'altro. La situazione è marcia da tutte le parti. Seline subisce la sfuriata di Raftal senza batter ciglio, e quando parte del suo camuffamento cade in preda all'ira, sono tutti troppo impegnati a discutere tra loro per accorgersene. La prigioniera risponde, rassegnata: "Non volevo coinvolgerti in tutto questo. Se l'avessi fatto, ora saresti a marcire qui con me. Non rimpiango di averti tenuto all'oscuro di tutto." ...mentre Ofira è d'accordo con Elle, ma solo a metà "La tiro fuori dalle segrete appena metto piede fuori da questo rottame. Ma se pensi che ricomincerò a fare i giochetti politici di Kerberos sei fuori testa! Finirò questa storia, oggi!" lo sguardo omicida che volge all'ologramma di Seline non vi lascia dubbi sulle sue intenzioni: Ofira desidera ucciderla. Ne ha bisogno per chiudere i ponti con tutto ciò che è successo finora. Prudence intanto guaisce scuse contro il capitano della Incubo, e poi, serpentina e stridula, rimprovera Deneb: "Ah sì? Vuoi tenerti tutto? E cosa te ne farai di una nave semidistrutta, qualche oggetto magico che neanche comprendi fino in fondo e una traditrice senza scrupoli? Non puoi farcela da solo! La Loggia può ricompensarti, può ricompensare tutti voi se restituite ciò che ci serve." la guardia si intromette, timidamente: "Vale anche per Razdag." E' il più giovane tra voi, il mezzelfo dall'animo quieto, a ristabilire un po' di pace con il suo discorso. Anche Prudence, seconda a nessuno in fatto di insulti, smette di parlare per prestargli orecchio. Le parole profonde trasudano lo stesso sconforto che brulica nei vostri stomaci...e in quello di Seline. Nel silenzio che ne segue, ognuno si fa un esame di coscienza...e il primo a terminarlo è Arthur Shroud. "Giochiamo a carte scoperte. Mi piace. Per esperienza, le discussioni a base di princìpi e rimorsi durano sempre più del dovuto e si concludono con nulla di fatto. Quindi scusate la franchezza, signori...e signore" guarda Elle e Prudence, ma non Ofira "Deneb ha ragione: nessuno regalerà niente, qui. Mettiamo sul tavolo ciò che abbiamo e piazziamolo all'asta." Mentre parla, il mercante trascina una botte accanto al cerchio formatosi, e ci piazza sopra calamaio, piuma e alcuni fogli di carta. "La cosa più importante da barattare secondo mio nonno è la fama. Ricordo che combattè la guerra contro i Duergar delle profondità quasi un millennio fa, servendo il Re Aelugis Gali, il Trovatombe. Tra l'altro, l'aneddoto legato a questo soprannome è molto divertente, sapete, risale alla battaglia di Robuglash, l'attuale Rogur, che vedeva due schieramenti opposti: i Drow e gli elfi di Torre Spina. Voi direte: perché gli elfi di Torre Spina erano così a nord? Beh, per rispondere a questa domanda devo raccontarvi l'antefatto. Iniziò tutto dopo la caduta delle colonie orientali di Tharaasia-" "NANO! SMETTILA CON LE TUE CAZZ.ATE E ARRIVA AL PUNTO!" la timida guardia Herbert si trasforma in un Balor per pochi secondi. Arthur si schiarisce la voce: "Ehm...scusate. Ve la racconterò un'altra volta." ...scribacchia qualcosa sul foglio e ve lo mostra. "In breve, questo è quello che avete da scambiare." indica il primo punto. "La gloria è quella che vale di più. Sono anni che le Cronache fanno a pezzi Kerberos e Razdag, quei due si scannerebbero per avere un pezzo fatto bene in cui ne escono vincitori." Ofira aggiunge: "Senza contare che viste le porcate che hanno fatto entrambi, ognuno vorrà rimaneggiare la storia a suo vantaggio." Prudence: "Se è un'asta, io partecipo per la Loggia. Kerberos darà l'amnistia a tutti e tre se testimonierete la sua versione. Ipotizzo ometterà il tradimento di Seline e darà alla Loggia il merito di aver gestito l'emergenza goblin a Capo Ventura. Dobbiamo essere forti, o la gente di Capo Ventura perderà fiducia in noi." ma Herbert dissente: "Radzag pulirà la fedina penale di entrambi i ricercati...e vi ripeto, può tornarvi utile un amico come lui in futuro. E' un contatto importante a Capo Ventura. Parliamoci chiaro: quante volte dovrete ancora andare nella zona grigia della legge per fare il vostro lavoro? Se tenete il capitano buono, non avrete più problemi come l'ultima volta." @Tholin & Raftal Arthur prende nota di ogni proposta che viene fatta successivamente. Dopo che hanno confabulato, Arthur annuisce al lavoro svolto passandovi il foglietto e poi vi guarda con confidenza: "Non me ne vogliate, ma è il modo più efficiente che conosco per vendere il bottino. Vi darò una mano questa volta, ma solo perché desidero parlare della Biancospino." ...il tempo è denaro!
  21. @Randal @Sandrine & Fortunale I degaburiani si comportano come i gatti selvatici: annusano, si avvicinano pian piano, diffidenti, ma non resistono alla curiosità e al cibo. Reginald si siede sulla tavolata imbandita alla meno peggio sul ponte, in mezzo ai suoi uomini, dando l'esempio; addentata la carne bianca e leggerissima dell'orata al cartoccio preparata da Randal, anche gli altri si sentono più al sicuro e si avvicinano timidamente ai propri posti. Asvig non attende oltre: è il suo piatto preferito! E così, dopo poco, tutti stanno mangiando ciò che il cuoco capoventurese ha preparato senza rimorsi. E ovviamente, sono tutti incredibilmente soddisfatti! Reginald vi traduce alcuni dei complimenti: "Mai assaggiato nulla del genere" merito del tocco barushano, forse? "Come fanno gli occidentali a non essere tutti grassi?" e ancora "Dovrebbero inventare la Kolon dei cuochi!" ...chissà, alla fine di questa avventura potrebbe anche succedere. Grazie al coraggio di Sandrine avete evitato di farvi affondare, ora è l'abilità di Randal che elimina ogni diffidenza dei marinai della Brongurnet. Ci voleva così poco per corrompere gli spiriti degli Aasimar? Il viaggio della Brongurnet è quieto, come ci si aspetterebbe da qualsiasi traversata in acque placide di un mercantile nobiliare. Servono 116 giorni per arrivare da un capo all'altro dell'isola, complice il vento semicontrario la maggior parte del tempo. Le carte nautiche vi danno una distanza di 8230 chilometri, che la Speranza - già due volte e mezzo più veloce, che in più non tiene conto del vento - avrebbe compiuto in due giorni scarsi. Ma non è il tempo che vi manca, giusto? E' la fiducia. Percorrere tre mesi abbondanti in mare insieme agli Aasimar vi dà la possibilità di conoscerli e conoscerne anche la lingua. Barbara, al solito, si rivela particolarmente efficace a insegnare i rudimenti di linguaggio una volta che ella stessa ha imparato a conoscerli. In due occasioni vi ritrovate con una tempesta alle calcagna non prevista dai calcoli dei marinai di bordo, né dalle previsioni di Fortunale; ma quest'ultimo sa benissimo da dove provengono. Riuscite a fare porto per ventiquattro ore alla volta - prima a Shekosh, poi ad Hartishek, entrambe deliziose cittadine dall'architettura identica a quella di Renda - e poi ripartite alla volta della capitale. Sfiorate l'isola dei Giganti, e passate al largo di Kebri, la città dei Saggi. Ci sarà tempo di visitare i due posti, se vorrete, in un secondo momento. @Sandrine Quando siete prossimi alla volta di Daron, è ormai sera. Due luci abbaglianti a trentacinque metri d'altezza indicano la posizione della città già chilometri e chilometri prima che vi accorgiate dei suoi contorni. "I Gemelli di Daron" li chiama Reginald "I Fari che tengono lontane le bestie che abitano il Golfo e indicano la via sicura alle navi. Si dice furono costruiti dagli ultimi Giganti che abitavano l'isola." Vicini abbastanza da vederne i contorni, la città è protetta da una flotta pari a quella vagante incontrata presso Renda. Sono più di un centinaio di velieri di stazza impressionante, ancorati a gruppetti a un centinaio di metri dai moli, dove si scende soltanto tramite le scialuppe. Se vi foste affacciati fuori bordo per cercare di capire la profondità di quelle acque, sarebbe stato impossibile non chiedersi la Speranza sarebbe invece stata in grado di raggiungere gli ormeggi senza difficoltà, visto il suo pescaggio ridotto. La risposta è sì. Peccato che si trovi dall'altra parte del micro-continente degaburiano, e che vi tocchi prendere le barchette di legno come ogni altra volta. Sono scomode. Chissà perché non infilano cuscini anche lì dove servono davvero... Le scialuppe sono quasi pronte e i marinai scenderanno tutti a terra in licenza; la nave, ancorata come si deve, resterà deserta per qualche tempo. Reginald è ansioso di toccare terra, dopo mesi in mare. "Daron è il luogo dove sono nato. Possiedo diverse taverne in città, ma sarei lieto di ospitarvi nella mia casa. Se vi portassi altrove, Sofia non me lo perdonerebbe mai! So già che morirebbe dalla voglia di conoscervi." Sofia. C'è un dipinto grande quanto il palmo di una mano incorniciato sulla scrivania di Reginald che raffigura il viso di una giovane donna, bella come la rugiada d'inverno, dicono gli uomini a bordo. Reginald è sposato felicemente ormai da molti anni con lei, e ne parla con entusiasmo. Ah, l'amore, sopravvive secolare anche tra coloro che di vite umane ne vivono a dozzine. C'è qualcosa di più romantico? Chissà se qualcuno a Degah Bur ci ha già scritto una canzone sopra. @Tutti
  22. Harumori "Akai" Ashikaga "Non dovremmo giocare a fare gli dei." mormoro ad alta voce, diretto a tutti e a nessuno. "Se sono davvero estranei al tradimento e vogliamo arruolarli, dobbiamo insegnare loro innanzitutto la disciplina. Questi barbari potrebbero fare del male a noi e a loro se infondessimo le nostre conoscenze." ovviamente mi sto riferendo a quelle combattive. Se davvero si tratta di gente che non ha nulla a che fare con il Traditore, allora meritano una possibilità; carne fresca per il Nuovo Dojo Ashikaga. "Mi offro di insegnare loro il rispetto, il dovere e il sacrificio propri di ogni guerriero! Renderemo grande la casata dei Kho e rifonderemo qui il nostro impero invincibile!" mi sto facendo trascinare? Non lo so, gli occhi mi brillano e il mio pugno è stretto e fiammeggia d'orgoglio che trasmetto non-verbalmente al nuovo arrivato. Dopo che gli avrò insegnato a mettere e togliere la cera, vorrei vederlo con una spada di paglia in mano...
  23. La curiosità di Raftal sul denaro offerto da Arthur passa in secondo piano quando Ofira fa apparire Seline dal nulla. Anche se è solo un'illusione con sfumature bluastre, sembra davvero di avercela lì di fronte, ad eccezione di minimi momenti di sfarfallio dell'immagine tridimensionale. La piratessa si appoggia al muro di mattoni lercio dietro di sé e alza il viso pieno di lividi, a stento riconoscibile. Dei suoi capelli platino non rimane che un groviglio sporco di paglia, macchiata di putridume e sangue. L'eleganza le è scivolata via di dosso dopo che l'avete consegnata alla Loggia; Prudence risponde a Tholin senza curarsi di farsi sentire dalla prigioniera: "Ha fatto tutto Ofira." e quest'ultima si discolpa: "Un interrogatorio è un interrogatorio. Credevate mi sarei fermata solo in virtù della nostra precedente amicizia?" Il capitano Seline d'Autremont si schiarisce la gola e sputa un grumo; la voce flebila singhiozza di stanchezza e dolore. "La Loggia-" tossice rumorosamente "La gilda è il motivo per cui siamo arrivati a questo punto. E' solo colpa loro. Non volevo fare del male a nessuno, volevo solo ciò che era mio di diritto" Ofira si intromette "BRUTTA STR.ONZA ANCORA HAI IL CORAGGIO DI PRENDERCI PER IL CU.LO?! DOPO TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO?!" l'Aasimar fa per tirarle un calcio che attraversa l'immagine, disturbandola. E' solo illusione, dopotutto. Prudence la richiama con lo sguardo, e Ofira sbuffa, allontanandosi dal cerchio che intanto si è formato attorno alla prigioniera. "Cosa ho fatto di sbagliato?" continua l'imputata "Decenni di servizio sotto Kiltus, poi mandata insieme ai miei uomini al macello contro i Mastini. Sai quanti ne ho persi, Raftal? Sai quanti amici, Pionieri, donne e ragazzini ho visto morire? Questa guerra contro i Mastini d'Avorio ci sta per schiacciare, e noi cosa facciamo? Salviamo tre Kenku ogni cento catturati, con l'ordine di non contrattaccare. Non potevo più vivere così. Io sono un'esploratore, proprio come te! Volevo guidare l'Ottava Spedizione, non fare il soldato!" Arthur sembra annuire, anche se con tutto il riserbo del mondo in viso, accentuato dalle folte sopracciglia nere. "...così ho deciso di abbandonare la Loggia. Quando sono andata da Kilash per chiedere quale fosse il mio compenso dopo decenni di servizio, sai cosa mi ha risposto?" Prudence le toglie le parole di bocca con arroganza. "Nessuno! Si entra per la Loggia per passione e spirito, non per lo sporco denaro!" Arthur tossisce, imbarazzato. Seline replica: "Tu sei nobile di nascita, Prudence. Non sai cosa significa elemosinare, o spaccarsi la schiena su una nave per guadagnarsi il pane. Anche se lasciassi la Loggia, il tuo tenore di vita non ne risentirebbe. Io mi sarei ritrovata in mezzo a una strada! Sono tornata sulla Cercascogli per un'altra missione: trovare la Serpica, una fregata dei Mastini. Tornavano da Ovest, dove pare avessero saccheggiato il tempio della Prima Fiamma di Gond a Southport. Una richiesta di soccorso inoltrataci da Miranda in persona. Quando abbiamo abbordato la nave, abbiamo trovato tesori inimmaginabili...e prigionieri di guerra. Ho visto l'opportunità di fuggire: prendere possesso degli oggetti e sparire completamente." Arthur commenta: "Un piano astuto. Fingere la tua morte e scappare con l'oro che avresti accumulato dalla vendita degli oggetti. Ma come avresti fatto a venderli? Tu eri-" schiocca le dita "...oooh. L'Anello di Maglubiyet. Hai usato i goblin come pedine. Ancora più astuto." Ofira è irritata dai complimenti del nano: "Quando hai finito di lodare il contrabbando, ricorda che la strònza ha fatto prigionieri degli innocenti, drogandoli e tenendoli chiusi come animali!" Seline si alza a fatica e guarda la sua ex-compagna virtualmente negli occhi. "Non potevo lasciarli liberi! Mi avrebbero riconosciuto! Li avrei tenuti tranquilli fino alla fine della contrattazione e poi li avrei portati lontano per liberarli!" si volta, ora verso Raftal. "Tutto quello che ho fatto contro di voi era per spaventarvi! Non volevo arrivaste alla Biancospino, sapevo che non mi avresti lasciata andare! Ma pensaci: che altra scelta avevo? L'alternativa era giocare a dadi con la morte ogni giorno senza motivo! Prima o poi la Fortuna dell'Imperatore mi avrebbe trovato e affondato la Cercascogli con me dentro! Non sono una combattente. Odio la guerra, soprattutto una della quale non volevo far parte dall'inizio!" "Potevi lasciare la Loggia e ricominciare a pulire le assi come un mozzo qualunque." suggerisce Prudence, ma le parole stonano, accartocciandosi su sé stesse. Quale gilda permette ad un membro di finire in povertà dopo anni di onorato servizio? La disperazione porta gli uomini - e le donne - a compiere gesti sconsiderati che spesso si trasformano in tunnel dalla quale è difficile uscire.
×
×
  • Crea nuovo...