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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Ps: prendete le mie parole alla lettera, il drago è davvero di taglia enorme
  2. Siccome la campagna è 3.5, ti consiglio di dare un'occhiata Qui. Il manuale da usare per le battaglie navali è lo Stormwrack, ma ci sono secondo me TROPPE regole dissonanti che ho semplificato nel post linkato. Per quanto riguarda la domanda sulle palle di fuoco, la risposta è sì: sono molto più forti di balliste e catapulte, ma considera che 1) hanno danno limitato a un tot di volte al giorno 2) si presume che anche gli avversari abbiano incantatori pronti a contro-incantare 3) palla di fuoco non è un incantesimo che permette di dare fuoco a qualcosa come ad esempio, Pirotecnica. La Fireball classica è un'esplosione di fuoco e basta.
  3. Professione(cuoco): 38 / 29 / 36 / 27 / 34 / 39 con CD32 e una preparazione di 6h l'uno: prepari quattro cibi con Guarigione e uno con Banchetto degli eroi.
  4. 1) scusate la prolissità 2) siete liberi di preparare incantesimi diversi per oggi 3) se volete effettuare attività nei tempi morti del viaggio (Randal vuole cucinare pasti magici, Sandrine indagare su qualcosa, Fortunale...boh! Cercare cibo?) Ditemi pure qui.
  5. AHAHAHAHAHAHA diciamo di sì, avete tentato e fallito. Ora sapete che i tetti sono offlimit in città.
  6. Il problema di muoversi lungo un parapetto a quattro metri d'altezza è che realisticamente attireresti molto più l'attenzione di coloro che sono a terra. Se Raftal avesse proseguito fino alla fine del vicolo, si sarebbe nuovamente trovato in un'altra strada mediamente affollata e sarebbe stato statisticamente certo che una guardia o un passante avrebbero notato un essere di taglia grande che si muove sul palazzo, indipendentemente da quanto furtivi i suoi movimenti. Tholin segue i movimenti giungendo infine alle stesse esatte conclusioni. Andare sui tetti nella città bassa, dove le guardie sono poche e male organizzate - tanto da permettere a dei goblin di fare i loro comodi in un capannone della Loggia! - è cosa ben diversa rispetto a ciò che succede dentro le mura cittadine. Qui abita gente falcoltosa, mercanti, guaritori, artigiani benestanti dalla quale dipendono gli stipendi dei soldati. Se bastasse salire su un tetto per eludere la sorveglianza, gli halfling capoventuresi avrebbero già svaligiato ogni abitazione molto tempo fa. E stavolta nemmeno mostrare l'avambraccio del goliath sarebbe servito a molto; la legge è legge anche - e soprattutto! - per i Pionieri.
  7. Quando le stoviglie e il pentolame sono pulite e riposte, anche per Randal arriva il momento di stendersi un po' e riposare quelle due meritate orette. Arrigo approfitta del sonnellino del suo compagno per concedersi un supplemento di ore di sonno abbassandosi i larghi orli del cappello sul viso e appoggiandosi a un albero a tempo indeterminato. Fortuna che gli altri vostri compagni sono più operosi di così. Barbara coglie l'attimo per lavare i vestiti di tutti nel fiume e Asvig esegue alla lettera gli ordini del suo capitano, spogliando i prigionieri dei loro averi mentre anche loro preda della stanchezza; come riflesso condizionato delle sue guerre passate mette mano anche al cadavere dell'elfo silvano caduto in nottata, togliendogli di dosso ogni oggetto che reputa pericoloso e mettendo il bottino in un sacco, in attesa di essere equamente spartito. Per le nove di mattina, Randal si sveglia e il suo famiglio lecca il viso di Arrigo che si sveglia di soprassalto. Le tende sono riposte, i vestiti ad asciugare stesi sugli zaini. Il vostro capoguerra dà una botta secca sul collo di entrambi, assicurandosi che dormano sonni profondi per un po' e poi allenta le corde. Siete pronti per ripartire. Trascorrete due giorni a camminare senza intoppi. Siete silenziosi per la maggior parte del tempo, eccetto qualche battuta briccona tra il cuoco e il geniere durante il giorno e il civettare di Barbara e Sandrine di sera; c'è dell'amaro nel cuore di entrambe, ma la loro empatia reciproca addolcisce, anche se di poco, la pessima situazione nella quale vi trovate. @Sandrine Avete trovato riparo dalla pioggerellina insistente accampati all'ombra di un maestoso salice, dove solo le stelle e il piccolo falò illuminano i vostri visi in questa notte di luna nuova. D'un tratto, Peppiniello rizza le orecchie: ha sentito un odore insolitamente putrido e un movimento sospetto tra i cespugli. Vi preparate ad accogliere un nuovo pericolo, ma dall'oscurità emerge Razul Maratov che tiene in mano una corda legata al muso di un asinello alla quale è attaccato un carretto coperto da un panno fradicio. L'assalto al posto di guardia nemico è stato un successo: c'era solo un vecchio soldato a presidiarlo, la cui identità è a voi nota: Talgat Yedilov, lasciato cadavere da Razul prima di depredare il suo campo. Mentre Asvig prende possesso dei beni portati dal non-morto, vi impegnate ad aggiornare il più recente dei membri della Eurus sul da farsi, e come al solito il mercenario non batte ciglio, rispondendo solo con "Ricevuto." Il mattino successivo siete freschi e riposati per il vostro ultimo giorno di viaggio. Asvig si è svegliato prima per occuparsi del pesante fardello di ciò che avete recuperato dai prigionieri e dal bottino della sera precedente, spartendolo tra i presenti. La gestione delle armi è parte dei suoi compiti da ufficiale militare, e come prova del suo buon lavoro avrebbe consegnato al suo diretto superiore - Sandrine - un pezzo di carta con una relazione molto sintetica del suo operato. Procedete spediti e uniti verso nord, con la pioggia a bagnarvi le spalle; non tutte, in realtà: Arrigo ha con sé due bacchette-ombrello una delle quali a completo servizio delle donne di bordo; stringendosi, Sandrine e Barbara possono puntare in alto la bacchetta e osservare come la pioggia scivola sulla leggera patina invisibile di diametro non superiore al metro e mezzo. Un'invenzione quasi inutile, ma almeno state all'asciutto. Durante tutta la giornata odierna avete incontrato tracce inequivocabili che il vostro percorso è prossimo alla fine. Alberi sradicati, tracce di sangue e ossa umanoidi, carcasse di animali sventrati, artigliate enormi sulle rocce e qualche traccia di incenerimento qua e là. La tana del drago è sicuramente vicina. E' circa mezzogiorno quando vi avvicinate al limitare della foresta, dove gli alberi si fanno più fitti e la pioggia smette di infastidirvi. Qualche ora più tardi iniziate a sentire ruggiti che riecheggiano tra gli arbusti: il sangue vi si gela nelle vene, ma non potete fermarvi proprio adesso. Arrigo ripete a bassa voce tra sé e sé: "Pienz 'o tesòr, pienz 'o tesòr, pienz o' tesòr...!" e il mantra di avidità sembra funzionare, perché continua ad avanzare anche se con gambe tremanti. Seguite i ruggiti e vi trovate nei pressi di una radura rocciosa, con un grande squarcio nel terreno grande diversi metri; direste che si tratta di una caverna naturale che scende in profondità nel terreno. "E' sicuramente la tana." commenta Barbara. Asvig alza il pugno per bloccarvi. A trenta metri davanti a voi, una dozzina di mercenari avanza silenziosa nel bosco. Sono vicinissimi al termine degli alberi, e senza esitazione scattano verso l'ammasso roccioso. Non riuscite a vedere tutto con precisione perché la foresta vi oscura parte della visuale; percepite un enorme ruggito e poi grida, clangore di spade, scaglie verde smeraldo che si muovono, corpi senza vita letteralmente lanciati da un lato all'altro del campo di battaglia. Quando vi avvicinate, è ormai troppo tardi per i vostri rivali: solo tre di loro, sanguinanti e terrorizzati, sono sopravvissuti all'assalto e fuggono sparsi tra gli alberi senza mai voltarsi indietro. Uno di questi corre disperato poco distante da voi, inciampa in alcune radice e finisce per sbattere la testa su un masso, spaccandosela a metà. Il sangue indonda le foglie di platano cadute tingendole di rosso. Davanti a voi, finalmente lo vedete; il vero re dell'isola, la bestia più temuta e al contempo più desiderata di Barusha: il Cornotonante. La creatura ferina si ritira nella caverna dopo aver affermato ancora una volta la sua supremazia con un enorme ruggito. Il furore della battaglia sembra aver giocato a vostro favore ed è servito da diversivo; il drago non vi ha visti.
  8. Bellodemamma, hai repostato una domanda di due giorni fa. Non so se è esplicitamente contro il regolamento, ma di sicuro non è simpy. Se non ottieni risposta è perché ancora qualcuno non ha visto il topic o semplicemente non c'è una vera risposta. PS: non sono esperto di PF, ma onestamente credo che i mostri di GS30 non siano fatti per essere combattuti. Esistono e sono troppo forti per chiunque, punto.
  9. Fortunale non vede l'ora di ripartire, Randal vuole solo ca.zzeggiare e Sandrine non vuole occuparsene, ma al contempo non può far finta di non guardare perché le vite di molti elfi potrebbero dipendere dalle sue decisioni. Lei credo di averla capita abbastanza bene, ma visto che avete scelto di prendervi questa responsabilità, - siete più o meno tutti personaggi buoni e non volevate vedere 'sti poveri elfi ammazzarsi tra di loro - abbiate fiducia nel vostro intuito e fate ciò che credete sia meglio per l'isola. Ovviamente non potete conoscere tutto e tutti quanto volete voi, ma avete abbastanza testimonianze ed opinioni per farvi un'idea di cosa sta accadendo sull'isola. Permettetemi un po' di metagame: Kara, Randal lo sa bene, non è in realtà la supercattiva; suo padre è stato ucciso in missione di pace verso i nemici, perciò lei ha deciso di non fidarsi più di anima viva (o morta) sull'isola. Da qui l'idea di non voler essere più alla mercé di nessuno e la filosofia "ognuno per sé". Tamara, Fortunale potrebbe essersene accorto, non è candida come vorrebbe sembrare; è ambiziosa, lussuriosa e c'è una sola cosa che le importa davvero: Lalibela. Qualsiasi buona azione è sempre funzionale al benestare della capitale. Galifar è chiaramente un discendente di Fen'Harel e ambisce a restaurare l'impero delle foreste. In un certo senso è il duale di Tamara, senonché è il senso di riscatto per il suo popolo e non l'ambizione personale a guidarlo. Entrambi non si farebbero scrupoli a danneggiare gli altri pur di garantire ricchezza alle proprie genti. Arsak è forse il più adatto moralmente, ma è soldato. Randal sa che è stato cresciuto per diventare il governatore di Ibnat dal padre di Kara, ma divenne un militare per sostituire suo fratello alla reggenza di Fort Adigrat quando i goblin lo assassinarono. Tra tutti, è l'unico che ha una visione "non-dogmatica" grazie agli insegnamenti del monaco eremita nel bosco, ma non sottovalutate il fatto che potrebbe non volere la corona! Il Cornotonante è il drago tanto ambito, ma ancora non sapete nulla di lui. Capisco anche che Sandrine sia contraria: avete espresso le vostre perplessità sui metodi e sulle tradizioni di Barusha - Fortunale più di tutti - ma...paese che vai, usanze che trovi. Il libro sacro trovato da Kara è una reliquia quasi religiosa per l'isola, forse l'unica cosa che può unificare gli elfi costieri, i silvani e i goblin, visto che tutti lo reputano egualmente autorevole. "Ma è solo un libro, e forse è pure falso!" non c'è molto da sindacare sui modi. Parliamo di elfi di terre lontane, con leggi vecchie di millenni. Non hanno mai conosciuto la pragmaticità degli umani, sono rimasti fedeli alla loro natura tradizionalista, perciò pare che il loro mondo sia costruito sullo zucchero filato. @Pippomaster92 un giorno in più in meno non fa tanta differenza ormai!
  10. Non mi fraintendere, ma sono un pochino deluso. Come te ho notato questo appassirsi dell'interesse dell'isola; all'inizio sospettavo perché fosse "infinita", ma la verità è che siete stati voi ad aver scavato in ogni anfratto della trama, spolpando l'80% di quello che avevo scritto, dove pensavo sareste arrivati massimo al 50. Siete tutti e tre messi in una situazione difficile, sia moralmente che strategicamente. E' questo il mio scopo, dopotutto: mettervi in situazioni che non si risolvono con un tiro di dado. Stavolta invece vi siete persi in un bicchier d'acqua. Ho esagerato io? Sono serio, ditemi cosa ne pensate perché mi servono tantissimo i vostri feedback. Comunque se volete vi dò un'ultima possibilità di scrivermi due righe su cosa materialmente volete farne dei prigionieri, altrimenti ci penseranno i PNG a risolvere a modo loro la situazione. Stessa cosa col drago: se manca una leadership i vostri seguaci tenteranno di compensare il vuoto, indipendentemente dalla loro lealtà. Così sblocchiamo un po' la situazione.
  11. In fatto di RPG abbiamo visioni opposte e raramente ti darei ragione, ma porca bubbazza: mi hai fatto scompisciare dalle risate.
  12. @Ghal Maraz @Pippomaster92 perdonatemi la ripetitività, ma la frequenza di gioco sta diminuendo esponenzialmente col passare delle settimane. Visto che ci tengo a finire la campagna e ho i sentori della deriva e dell'abbandono, vogliamo rimodulare qualcosa? Posso esservi d'aiuto? C'è qualcosa che vi sentite di dirmi?
  13. Riuscite a beccare un vicolo fuori dai radar della guardia cittadina, e da lì Raftal è il primo che inizia ad arrampicarsi senza troppi problemi fino al tetto del palazzo. @Raftal @Tholin
  14. La ricerca del drow scomparso è frenetica e richiede del tempo; Raftal non trova nulla di utile: troppi carri e carretti, troppi odori, troppi...mercanti! E' come cercare un albero in una foresta, e del troll nessuna traccia. Tholin ha più fortuna: i mercanti del posto conoscono bene lo straniero e se ne guardano bene quando arriva, per via dei suoi presunti affari con la gente più losca di Capo Ventura. Certi ingredienti e certe boccette di veleno non sono ad utilizzo dei comuni marinai o degli onesti cittadini, dopotutto. Qualcuno lo ha visto deviare su una stradina tra i palazzi che porta dietro la Locanda del Cigno, utile per seminare la guardia cittadina o gli occhi indiscreti.
  15. E' il Morale. Quando il mostro si rende conto di essere in difficoltà, tira 2D10 e se il risultato è minore di ML allora tenterà la fuga. E' una meccanica antecedente alla versione 3.x!
  16. Raftal riceve dapprima i sentiti ringraziamenti da Barut che afferra la moneta e la generosa mancia che comprende; dopodiché, giunto in strada, riesce ad agguantare un sacco dai mercanti lungo la strada omonima grazie anche alla totale mancanza di discrezione di Tholin che invece alza la voce un po' troppo mentre parla, attirando l'attenzione di tutti. E' una cosa positiva, visto che dà un diversivo valido allo pseudo-goliath per ottenere ciò che vuole. Tuttavia, guardandoti nuovamente attorno, vi accorgete che del mercante drow non c'è più traccia.
  17. "Eppure" continua Barbara "non scegliere equivale a scegliere Kara. Non riusciremmo a mantenere uno status quo nemmeno volendo - a meno che, certo, non uccidessimo il drago e portassimo via di qui il cuore." ma c'è dell'amaro nella voce di lady Syvis, come se nel proporre questa possibilità ella stessa si sia accorta che c'è qualcosa di sbagliato nel tradire l'intero popolo e inimicarsi di fatto ogni fazione dell'isola. Arrigo per una volta - evento storico, qualcuno ne tenga nota! - è d'accordo con Barbara. "Tanto pegg'e daccussì nun possiam e fa'!" un sovrano sbagliato è comunque meglio di una vera guerra civile, in questo senso. Se aveste volto lo sguardo verso i vostri prigionieri avreste avuto l'impressione che una guerra è già in atto; schermaglie di mercenari in territorio neutrale, chi dalla parte di Corissa chi da Lalibela e a quanto pare anche alcuni volontari dei Silvani. Ma se le cose si fossero protratte troppo a lungo e il piano di Kara avesse fallito? Se i suoi mercenari non fossero riusciti a recuperare il cuore del drago in tempo? La pazienza di Tamara aveva un limite già ripetutamente messo alla prova nelle vicende degli ultimi giorni. Se gli avventurieri avessero fallito nessuno vi assicura che gli eserciti dell'isola sarebbero stati fermi invece di assaltare in massa la tana del drago, e quando due o più fazioni ambiscono alla stessa cosa è raro che non si scontrino infine tra loro. Ovunque vi girate vedete scenari apocalittici che in qualche modo dipendono dalle vostre decisioni. Ogni scelta che avete fatto, ogni evento alla quale avete assistito vi ha portato qui, a questo momento, a votare per ciò che reputate giusto.
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