Vai al contenuto

Bellerofonte

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    3.995
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    10

Tutti i contenuti di Bellerofonte

  1. Zattera è dire tanto: avete appena messo vicino alcuni pezzi di legno, ma non trovate nulla con la quale legarli. Due uomini stanno sistemando vicino il legname, un altro cerca di strappar via un pezzo di stoffa abbastanza largo da potervi fare da vela e...un secondo: dove sono finiti gli altri due? Li avevi contati bene, e ne mancano all'appello. Osservi in lungo e in largo nella speranza si siano solo immersi per recuperare qualcosa quando vedi quello più lontano che improvvisamente viene come tirato giù da qualcosa, non prima di poter emettere un grido disperato che mette in allerta tutti quanti. "Cosa è stato? Dove sono gli altri?" il ragazzo mezzelfo sale sulla scrivania, mentre l'altro uomo si guarda attorno: "C'è qualcosa" dice quest'ultimo "c'è qualcosa qua sotto. E' una specie d-" anche questo viene tirato giù e di lui non rimangono che alcune bolle d'aria che scompaiono nell'arco di secondi. Il ragazzo urla terrorizzato. "OH MIO DIO MORIREMO MORIREMO! C'E' UN FOT.TUTO MOSTRO LA' SOTTO OH VALKUR PROTEGGIMI, NON VOGLIO MORIRE!"
  2. Una zattera! Una zattera è proprio quello che ci vuole, sì! Alcuni dei tuoi compagni sono avvinghiati a pezzi di legno galleggianti, e tu in primis riesci a trovarne uno più grande degli altri che può però sostenere al massimo due persone; quando ti ci metti sopra riconosci il legno scuro della quale è formata; è la resistentissima scrivania del capitano, la stessa che ti ha salvato dalla prima esplosione a babordo. Certo che ti deve volere proprio bene, eh? Gli uomini si gettano alla ricerca di assi e pianali: li conti, sono cinque, sei se conti anche te stesso. E sei appena diventato il loro nuovo leader.
  3. Metti una mano in acqua ma non senti nessun moto di corrente dominante; l'acqua è relativamente calda, ma sospetti che l'equatore c'entri poco; basta voltarti ad est, dove l'orizzonte è coperto dalla Cintura d'Onice, che oltre a fare da spartiacque tra il mondo conosciuto e l'ignoto Oceano d'Oriente, è anche la catena montuosa vulcanica più grande del continente. La quantità di calore sprigionata sia sopra che sotto l'acqua contribuisce ad alzare perennemente la temperatura e rendere così miti i giorni in questi luoghi. Jevlan ha lo sguardo fisso verso la colonna di fumo e continua a parlarti: "Quando Morris Burglar fondò la Loggia, aveva in mente grandi cose. Ma il denaro, gli intrighi e la vanità col tempo hanno preso il sopravvento e la fratellanza si è trasformata in un lavoro come gli altri. Una gilda che fa concorrenza ad altre gilde...come quella lì." indica la bandiera della quale hai chiesto spiegazioni. "Sono i Mastini d'Avorio. Schiavisti e mercenari. Avranno abbordato una nave carica di goliath e tiefling per rubarne le scaglie e le corna, vanno forte al mercato nero." Osservi bene la bandiera memorizzandone i colori e le forme; l'elfo li osserva da lontano mentre la nave diventa via via più piccola verso l'orizzonte. "Non ci hanno notato. O forse hanno già stiva piena e non badano a catturare un solo elfo delle acque. Andiamo avanti, vediamo ciò che riusciamo a recuperare."
  4. Randal si è davvero superato stavolta; senza Vendetta non sarà più un asso nel combattimento, ma innanzitutto è più affabile nei modi e poi la sua arte aiuta tutti collettivamente non meno dei canti di Sandrine. I vostri compagni ne prendono tutti una ciotola, anche Razul che non percepisce alcun gusto decide che vale la pena dare una chance alla cucina capoventurese se questa è intrisa di potenza arcana. Ma torniamo un attimo alla vostra missione: gli appunti contengono informazioni frammentarie e complementari, ma confuse nella stesura. Sandrine da sola non riesce ad evincerne nulla, ed Asvig si siede accanto a lei per tentare di aiutarla: "Se mi traduceste almeno la parte dei punti di forza e debolezza, potrei pensare a una tattica durante il viaggio. E il signor Verdini qui può costruirci gratuitamente uno strumento adatto alle nostre necessità." mentre sfogliate le pagine, scivola un pezzo di carta. Il capoguerra la prende da terra e la mostra alla contessa senza tenerla troppo per sé: la ciurma si affretta a sistemarsi dietro le sue spalle per essere partecipe delle nuove scoperte. "E che è 'sta cos?" chiede Arrigo "Una mappa, mi sembra logico. Solo non capisco..." @Sandrine @Tutti
  5. L'elfo non risparmia il fiato quando c'è da lavorare, né interrompe ciò che sta facendo solo perché gli poni una domanda. Se tutti i marinai fossero come lui, la Loggia sarebbe un posto migliore. "Ho nove vite umane, abbastanza per imparare più di un mestiere. Marinaio," mugola di fatica stringendo una cima all'albero "cacciatore," indica la bestia con un dito e sguardo disgustato "Pioniere e ora contrabbandiere di occhi di Aboleth. Ne vale la pena, valgono cinquecento pezzi ciascuno. E sì, ho avuto il migliore insegnante del continente occidentale, il più grande assassino di Capo Ventura." c'è una macabra ironia nelle sue parole, come se in realtà non andasse per nulla fiero di ciò che ti sta dicendo. "E' lavoro, non meno sporco di quello che fa la Loggia. Solo che loro infiocchettano la caccia selvaggia e gli omicidi con permessi e lettere di corsa. Come se un pezzo di carta firmato potesse cambiare chi sei o cosa fai." è forse un filo di rabbia che vedi, mentre stringe con forza il nodo che ha appena intrecciato? Qualunque cosa ci sia stata nel lungo passato di Jevlan, la Loggia c'entra e ha avuto un ruolo affatto positivo se è così scarsa la sua considerazione della più grande gilda di esploratori del continente. "Tu non sei di qui, invece. Non hai per niente l'accento del Capo. Vieni da sud, ma non sei vestita pesante...una schiava fuggita da Dunwall? O una reietta di Arvàns che vuole provare a diventare Pioniere?" La sua improvvisa loquacità si ferma quando anche lui vede ciò che vedi tu: una fregata battente una strana bandiera a scacchi blu e arancioni con una fiamma rossa stampata sopra che vira verso nord-est mentre due relitti colano a picco uno vicino all'altro.
  6. Le tue parole si perdono nel caos, ma qualcuno riesce ad arrivare alle armi - a poco serve ormai: i tuoi compagni di viaggio cascano come birilli e non senti Noah da un po', scomparso dalla poppa della nave; pensi al peggio, ma riesci comunque ad arrivare dietro la balaustra e da lì osservare la regina nemica in questa scacchiera in fiamme. No, non sembra averti visto e sì, questo è davvero il tuo momento. Incocchi la freccia, ti sporgi quel che ti basta e prendi un bel respiro profondo. Le tue dita lasciano la corda dell'arco e la freccia fende l'aria per una dozzina di metri prima di andare a sfregiare il bel visino della strega schiavista; questa perde l'equilibrio del volo e cade da mezzo metro in aria sul ponte, mentre viene circondata dai suoi scagnozzi che la soccorrono in ogni modo possibile. Ma lei li respinge, si rialza e la vedi chiaramente mentre ti osserva furiosa dai suoi occhi di ghiaccio; anche senza proferire una parola - non si sentirebbe comunque nulla, con questo clangore assordante di fuoco, urla e onde - sai che ti sta maledicendo con tutta sé stessa. Con una mano si tiene la guancia grondante di sangue, con l'altra dà un pugno all'aria di fronte a sé e di nuovo quell'ammasso di forza invisibile colpisce la Bisaccia dandole il colpo di grazia. La murata esplode e tu vieni catapultato in alto all'indietro, per poi cadere in acqua con un tonfo sordo. La Bisaccia affonda, e la Fortuna termina di caricare i Kenku a bordo per poi ripartire lentamente verso nord. Ti guardi attono: è pieno di detriti e vedi pochi sopravvissuti - uno di questi è il mozzo piagnucolone con il quale stavi parlando prima. "Se ne vanno? Se ne stanno andando?" chiede disperato agli altri, timoroso che i Mastini vogliano terminare il lavoro e fare terra bruciata. Ma voi probabilmente sareste solo uno spreco di frecce e magia: hanno ciò che vogliono, e in questo stato non siete affatto un pericolo per loro. Vi lasceranno vivere...anzi, morire di morte lenta, visto che la costa è a chilometri di distanza da dove vi trovate.
  7. La colonna di fumo è a sud-sud-est e la brezza leggera sembra essere persistente. Non ci sono nuvole in cielo ma solo un l'azzurro mite che si staglia a perdita d'occhio dalla Cintura d'Onice fino alla costa capoventurese, e con questo tempo ad occhio e croce in mezz'ora dovreste essere lì nei paraggi. Jevlan non obietta: per la prima volta si dimostra accondiscendente nei tuoi confronti e inizia a fare esattamente ciò che gli dici, in maniera anche molto efficiente; che fosse un marinaio, prima di fare il cacciatore?
  8. Razul annuisce ad entrambe le domande degli ufficiali di bordo e scompare nell'oscurità. "Quel tipo continua a darmi i brividi." commenta Asvig terminando gli ultimi preparativi alle tende, per poi mettersi all'erta mentre Randal cucina per tutti. Mangiate, chiacchierate, insomma trascorrete l'ennesima serata insieme quando Barbara ha un pensiero fugace che le sfugge dalle labbra al passare della mezzanotte: "Oggi è diciotto, giusto? Sono quattro mesi esatti che abitiamo quest'isola." "Contate ancora i giorni, lady Syvis? Sembrano secoli!" Il rivangare dell'argomento avrebbe potuto tenervi svegli tutta la notte, ma ormai è tardi e la stanchezza vi reclama; tutti vanno a dormire, eccetto il cuoco. Il capitano deciderà a chi spetta l'onere di sostituire Randal verso le sei di mattina fino all'orario di sveglia per tutti. L'aria fredda della mattina è un risveglio pessimo ma efficace; Asvig scalda qualche tazza di tè caldo sulle braci della sera prima e le passa a chiunque ne sia bisognoso. A parte i timidi buongiorno e ben svegliata, lady, il silenzio attanaglia il vostro gruppo con la testa ancora per metà sul piano onirico. Non vedete l'ora che sia tutto finito. Mezz'ora dopo le tende sono state rimesse nel loro involucro strette da cinghie di cuoio e ottone, mentre siete tutti in attesa del ritorno dell'ultimo vostro compagno non-morto che arriva con un bel regalo per voi. Emerge da dietro alcune pietre, scendendo da nord e si piazza di fronte a Fortunale. "Ho completato il mio incarico, capitano." e consegna alcuni taccuini scritti in elfico. @Elfico @Per tutti:
  9. Ho fatto un tiro appropriato ed editato il post. Una cosa: se scrivo @Raftal significa che teoricamente SOLO Raftal dovrebbe sapere quelle cose. Se gli altri giocatori leggono gli spoiler non ha nemmeno senso metterli e serve a voi più che a me, per farvi giocare meglio e non indurre il metagame che punisco in maniera esageratamente severa quando giochiamo. Detto questo no, non lo sai. Se te ne fossi accorto te l'avrei detto.
  10. Riesci a uscire fuori dall'inferno di coperta solo per giungere nella proverbiale brace: la prua della nave va a fuoco e sul ponte c'è fumo e odore di legno bruciato. Vedi già alcuni cadaveri di marinai, mentre altri corrono all'impazzata da una parte all'altra. Sopra di te, Noah cerca di togliere la Bisaccia dalla trappola nella quale siete caduti, ma una leggera virata a destra fa sbattere il fianco del brigantino al relitto sfregiandone leggermente la chiglia. Nel frattempo la nave avversaria ha circumnavigato il vostro brigantino chiudendovi spalle al muro tra il fuoco nemico e la nave imperiale affondata che sfrega il tribordo. "Le armi? Dove sono le armi?!" urla qualcuno, ma una palla di fuoco dalla fregata avversaria incenerisce coloro che cercavano di reagire scatenando un nuovo incendio a prua. Vedi persone che cercano di placare il fuoco, altri che, disperati, saltano giù dalla nave finendo incastrati nelle insidie della nave che affonda alla vostra destra o peggio ancora infilzati dal legno spezzato non ancora trascinato sott'acqua. Senti l'albero maestro che sta cedendo, mentre arcanisti a bordo dell'altra nave continuano a infierire. Poi, di nuovo quel lampo rossastro che hai visto prima, negli occhi di una femmina umana diversa dagli altri schiavisti; il suo aspetto esotico, regale e per certi versi perfino sensuale ispira timore di reverenza in coloro che la circondano. E' vestita di una tunica di cuoio e broccato trapuntato, pelle scura come il bronzo e capelli bicromatici tenuti insieme da trecce e diademi, porta sulla parte inferiore del viso una macchia di albinismo e alcuni tatuaggi sulla mandibola. Ella sale sulla balaustra in perfetto equilibrio e da lì levita di qualche centimetro in aria; poi il suo braccio destro destro graffia l'aria di fronte a sé e contemporaneamente lo scafo di sinistra viene sradicato come se un drago enorme ed invisibile fosse apparso al suo comando e avesse tirato un'artigliata alla nave. Da sottocoperta, uno stormo di volatili umanoidi dal pennaggio nero come la pece spicca il volo cercando salvezza altrove, ma la nave avversaria attiva le catapulte che lanciano reti per catturarne dozzine alla volta. La nave è nel caos, e la cassa che porti con te di certo non può ribaltare la situazione, ma magari potrebbe salvare la vita a qualcuno...magari a te. Contiene molti tipi di armi semplici come archi, fionde, spade, pugnali, lance corte e frecce.
  11. Dammi un secondo ed edito il post
  12. Avendo ascoltato i vostri discorsi, Asvig individua una locazione a non più di venti metri ottima per montare un campo. Avete acqua, un albero sotto il quale ripararvi e il vento a favore verso sud che oscura la vostra presenza a coloro che potrebbero sentire l'odore del legno che brucia. In poco più di dieci minuti le tende sono pronte ed il fuoco acceso. Intanto Razul obietta alla proposta del cuoco: "Non mi sarà necessario alcun aiuto. Preferisco cacciare da solo."
  13. Jevlan non sembra poi così arrabbiato, al contrario di te. "Non sai di cosa parli, shem'len. Puoi istruirne uno o venti o cinquanta, ma stai certa che nel momento di maggior necessità ognuno rivela sempre la sua vera natura. Ogni compromesso è un'illusione che serve a pulire le coscienze di quelli come te. Io-" l'elfo smette improvvisamente di parlare e si volta verso sud-est. Anche tu hai sentito qualcosa, come un boato distante che per un attimo ha fatto vibrare l'aria. In fondo, una colonna di fumo inizia lentamente a levarsi verso l'alto. "Pirati." sibila Jevlan a denti stretti, poi ti guarda dritta negli occhi: "Vuoi salvare vite? I sopravvissuti diventeranno cadaveri entro la fine della giornata se non siamo più veloci degli Aboleth. Dirigi la nave verso il fumo, non posso portarli tutti a riva da solo." è la prima volta che chiama la Incubo con un nome appropriato o sbaglio...?
  14. Piano terra, un metro e mezzo dal suolo circa.
  15. "Una vita vale più della libertà." l'elfo ripete meccanicamente le tue parole scuotendo la testa. "Da come parli, non sei mai stata in catene." Jevlan stringe l'arpione con una mano e con l'altra si massaggia il cuoio che gli copre l'avambraccio destro; si avvicina ai barili - la Incubo non è abbastanza grande da nascondere un prigioniero, anche se grande quanto un bambino. L'elfo lo trova dopo poco più di un minuto passato a controllare il carico a bordo. Dopodiché prende dal collo il coso ancora svenuto e lo butta senza pietà ai tuoi piedi. Ora che è inerme non è più lo spiritello assassino che combattevi prima, ma uno strano quanto affascinante essere translucido che sembra venire da un altro mondo. "Noi mortali abbiamo solo due cose: la vita e la morte. La vita è vita e va vissuta. La morte è morte e non ci è dato sapere altro. Ma se catturi qualcuno e lo privi di entrambe le cose, resta solo un limbo di eterna dannazione." il tuo cinico compagno di viaggio ti mette in mano l'arpione con la forza. "Lo hai imprigionato perché credi di poterlo redimere? E' un Mephit, un elementale del vapore. E' la sua natura, e non la puoi cambiare. Pecchi di arroganza se pensi il contrario. Oppure non hai il coraggio di togliere una vita? Sei ipocrita allora, visto che non puoi impedire che altre vengano tolte." Jevlan fa un passo avanti. "Libertà o morte. Devi scegliere."
  16. State prendendo la cassa quando senti che c'è qualcosa che non va: le assi della nave cigolano sotto lo scalpitare dei passi rapidi dei marinai che corrono da una parte all'altra della nave. Qualcuno urla ordini incomprensibili mentre un'ombra enorme oscura gli oblò di poppa della cabina del capitano. Il mozzo che era con te posa la cassa e si avvicina a guardare ignorando i tuoi ordini: "Ma cos-" Una fregata armata di tutto punto è spuntata da dietro il relitto dietro alla quale si stava nascondendo. La Fortuna dell'Imperatore, questo il suo nome inciso sul cassero di babordo, ha le armi puntate contro di voi e batte una bandiera piuttosto singolare: scacchi blu e arancioni con una fiamma rossa nel centro. Senti un forte sussulto sotto i tuoi piedi e un luccicare rossastro sul ponte dell'altra nave: fai appena in tempo a buttarti in copertura dietro la scrivania che l'intera stanza esplode colpita come da un macigno invisibile. Vedi il mozzo che era con te venire sbattuto al muro e rimanere impalato da un'asse rotta nel petto; della parte posteriore del cassero non rimane più nulla, solo un'enorme voragine che dà direttamente sul mare. In ginocchio dietro alla pesante scrivania che ha retto all'esplosione, devi decidere rapidamente cosa fare: siede caduti in una dannata trappola e ora siete sotto attacco!
  17. La bussola è orientata rispetto alla città. Vi trovate a sud di Capo Ventura, fuori dalle mura cittadine. Il porto vecchio si trova sulla costa accanto alle casupole che avete abilmente scalato per evitare la strada maestra che va a sud fino a Nuova Minos. Il capannone si trova in uno spiazzo polveroso abbandonato dove crescono solo alcune palme sparse e cespugli di poco conto; gli edifici confinanti a nord, in direzione della città, si trovano come già detto a dodici metri circa e si tratta delle ultime casupole di legno della città bassa prima dell'aperta campagna. A est invece si va dritti al porto vecchio dove vecchi marinai e pescatori si riuniscono per far fruttare le chiatte a loro disposizione e guadagnarsi la giornata. Ad ovest e sud c'è letteralmente il nulla: iniziano i bucolici paesaggi capoventuresi, campagne incolte e boschetti radi per chilometri dove ogni tanto spunta un edificio abbandonato o un sentiero sterrato che porta chissà in quale podere solitario. In ogni caso come già descritto, il piazzale è deserto e non c'è gente nei paraggi.
×
×
  • Crea nuovo...