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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. L'unica cosa che sai di questi Kenku è che sono umanoidi piumati e nulla più; dopo aver dato i tuoi ordini ai mozzi, che continuano a minacciare il ragazzotto più ingenuo, il tuo lavoro prosegue in coperta al fine di garantire nuovamente un pasto decente alla sera per tutto l'equipaggio. La giornata prosegue e alla fine sei impregnato di sudore e amido di patate dalla punta dei baffi a quella della coda; il capitano, dopo cena, ti convoca sul ponte di trinchetto: siete solo tu e lui, con Noah che mantiene i suoi occhiali scuri anche ora che è calata la sera - ci vedrà qualcosa? - aggiustando la rotta verso nord di tanto in tanto affidandosi alle stelle.
  2. "E' una chiave d'interpretazione superficiale, vero, ma che racchiude in sé il pozzo di significati più profondi al loro interno. Ad esempio-" il Bugbear viene interrotto dall'arrivo di un altro commensale al bancone; con tutto il tatto di cui è capace si scusa per l'interruzione con Raftal e prosegue a versare una birra al neoarrivato, che in cambio avrebbe dovuto sborsare solo una moneta di rame. Se non altro la presenza dell'aspirante Pioniere salva lo pseudo-goliath dal dover inserirsi in una conversazione di arte figurativa col locandiere dal quale difficilmente sarebbe uscito vittorioso.
  3. Jevlan sta termiando di caricare arpioni e sacchi vuoti, e come la sera precedente borbotta qualcosa a bassa voce; hai l'impressione che quando parla non lo faccia con te, anche se non c'è nessun altro nei paraggi; o forse è solo abituato a stare da solo e parlare con sé stesso più che con gli altri. "Ogni volta che un umano si tuffa in acqua ho la sensazione che possa affogare da un momento all'altro." La Incubo è pronta e tu pure. "Andiamo a nord-est. C'è un altro Aboleth che si nasconde lì, ed è più facile portare a riva il suo cadavere con la tua zattera. Non farti attrarre dalle luci stavolta." sarcasmo o consiglio serio?
  4. Molo Zefiro subisce la magia della contessa una seconda volta; le pietre, il legname e le risorse naturali nei dintorni si trasformano rapidamente in materiale finito e pronto per essere utilizzato nella fortificazione del molo; tuttavia dopo mezz'ora circa i lavori si interrompono, e Sandrine è sfinita e la costruzione è ancora incompleta: delle mura e del portale sono state piazzate solo le fondamenta ea d occhio e croce servirebbe una mezza giornata trascorsa a cantare per compiere un lavoro decente sul resto del progetto pensato dalla contessa, poiché se costruire una casupola e una banchina in legno è cosa da poco, nemmeno la forza delle Parole può tirar su edifici in pietra così velocemente. Le spalle di Asvig sorreggono la giovane, affannata, e gli altri vostri compagni si salutano l'un l'altro. Barbara, Razul e Arrigo, tutti e tre con lo zaino in spalla seguono le orme del capitano. C'è chi vi augura buona fortuna, poiché ve ne servirà parecchia nei prossimi giorni.
  5. Gli amici dei tuoi zii sono ancora fedeli alla causa; appena ti vedono ti abbracciano e si informano del loro adorato pupillo e subito iniziano a rimembrare chissà quale favore che i Pionieri di famiglia avevano fatto loro nei tempi andati, ansiosi di essere utili per sdebitarsi con la progenie. All'inizio della tua investigazione gli indizi scarseggiano; le navi che giungono da sud sono molte ogni giorno, e nessuno di loro sa di cosa tu stia parlando. Un paio di marinai però ti raccontano le ultime: in mattinata alcune navi sono state sequestrate dalla guardia cittadina e i loro capitani arrestati. Pare che un Pioniere ieri notte abbia scovato alcuni contrabbandieri in città, ma l'operazione è lontana dall'essere conclusa. Si tratta di un goliath di nome Raftal, che fino a poco fa si aggirava proprio nelle zone dove ti trovi ora; a quel che dicono i testimoni, si è spostato alla Taverna del Cigno - comprensibile: è ora di pranzo, e quale migliore luogo in città per trovare manigoldi se non l'osteria più losca di tutte?
  6. "Potrei aver udito qualcosa, sì..." l'oste si gratta i peli sotto al mento mentre osserva il finto simulacro della tua figura. "Eppure sono solito confidarmi solo con coloro che mi rispettano, con chi apprezza il mio operato al di là delle umili vesti di barista. Ad esempio, con chi acquista una delle mie opere..." si copre un dito con uno straccio e lo infila in un bicchiere agitandolo un poco - le sue mani sono così grandi che l'indice è tutto quello che riesce a entrarci dentro! - ma i suoi occhi guardano verso la porta della locanda. "Ad esempio, la creazione che trovi esposta si intitola Conflitto della mia razza: vedi, è una rivisitazione della lotta interna tra i goblinoidi che non permette un vero sviluppo culturale dei miei simili relegandoli a semplici scagnozzi sotto gli imperativi futili degli umanoidi civilizzati; come hai visto, l'ascia, simbolo di ostilità, è un costrutto di oggetti saccheggiati di bassa qualità - ora, capisci la metafora che include il mio soggetto, vero...?" Lo sproloquio del bugbear trascende le tue conoscenze, ma forse puoi tirare a indovinare di cosa stia parlando il ragazzone. La locanda intanto inizia a riempirsi: è ora di pranzo, e un sacco di portuali passano per un bicchiere con gli amici mentre mangiano i loro pasti al sacco in compagnia.
  7. C'è un motivo se chiamano Barut "l'Artista": ogni tanto, entrando nella taverna del Cigno, si potrebbe incappare in una delle sue sculture incomprese di chiaro stampo goblinoide, che il bugbear descrive come un ritorno alle radici; quest'oggi appeso sopra il portone d'ingresso campeggia un ammasso di cianfrusaglie in ferro saldate le une con le altre a formare il simulacro di un'ascia. Entri nella struttura e alcuni Pionieri all'interno ti salutano, anche loro alla ricerca di informazioni o lì solo per bere un po' di birra scadente a poco prezzo. Quando ti vede arrivare verso il bancone, è Barut a iniziare la conversazione: "Il fato è stato clemente con vossignoria? L'investigazione ha trovato una degna conclusione?"
  8. A Capo Ventura gli halfling sono la seconda popolazione più numerosa dopo gli umani, tuttavia si sono integrati nel tessuto cittadino in due modi diametralmente opposti: o sono messaggeri, o sono criminali. La Loggia, la guardia cittadina, il giornale locale, perfino il governatore usano i piccoli umanoidi come una sorta di servizio postale universale; il loro passo è leggero e la loro energia inesauribile, ma per questi stessi motivi non è raro trovarne a branchi acquattati nei quartieri bassi in attesa di ripulire qualche carico lasciato incustodito o i passanti dalle vesti più sgargianti. Di bande di halfling ce ne sono a bizzeffe e si trovano normalmente nei posti più loschi: la taverna del Cigno, il porto, i quartieri bassi e qualcuno bazzica anche le stalle. Hai l'imbarazzo della scelta, certo, ma anche se alcuni Pionieri sono addirittura amici di questi ladruncoli, con loro non hai mai garanzie di alcun genere. Tieni gli occhi aperti, Raftal!
  9. "Passato strappalacrime, il sogno nel cassetto e parenti morti. PERFETTO!" ridacchia tra sé e sé il giornalista, spostando la sedia girevole verso di te. "Ma sia chiaro: non avrai un doblone da me! E se vendi a qualcun altro di questi babbei questa storia, TI ROVINO!" la minaccia sputata dai denti giallastri col dito puntato è quasi d'obbligo in situazioni come questa (?). L'uomo si alza a fatica appoggiando la gamba di legno per seconda; con una goffa arcata si spinge al tavolo affianco e ruba ad una collega elfa una pergamena col sigillo strappato della guardia cittadina di Capo Ventura. A nulla servono le proteste dell'elfa, zittite da un'imprecazione sessista che trascende la semplice maleducazione. Che razza di tipo. "Guarda qua, il vecchio Benny ti ha trovato il lavoretto perfetto." ti allunga la pergamena con una mano e con l'altra schiocca le dita per chiamare una donna grassoccia dall'altra parte della stanza. "Sandra! Sì, dico a te, stupida vacca che non sei altro! Forse ho la seconda pagina che ci mancava, un elogio al valore, forse anche funebre. Tienimela libera." il borbottio di parole si perde mentre leggi con attenzione ciò che è scritto sul pezzo di carta. Ad una prima occhiata del documento, sembra che ormai da una settimana il capitano delle guardie abbia preso contromisure serie ad una nuova piaga in città; qualcuno sta contrabbandando cimeli magici giù al porto e la cosa pare seria visto che è stato chiesto l'intervento della Loggia. Benedict ti strappa il foglio di mano e ti rimprovera: "Un'ultima cosa: sta' fuori dalla mia testa."
  10. Jevlan non risponde, ed alle tue domande ed insinuazioni non resta che un lungo silenzio che unito alla stanchezza concilia il sonno a meraviglia. Hai le palpebre già chiuse quando senti Jevlan mormorare: "Non ne vale la pena." Forse, a mente lucida, avresti compreso che più che a te, l'elfo acquatico forse rispondeva a sé stesso. Chissà quali storie o racconti ci sono dietro l'enigmatica figura che ti ha salvato dall'oblio, chissà se un giorno deciderà di condividerne con te almeno una piccola parte. Non ti è dato saperlo. Ti svegli con l'odore di salsedine e i gabbiani che strillano sopra di te. La tua fedele compagna di viaggio è ancora lì dietro di te, mentre l'elfo ci sistema sopra corde di canapa e vecchi arpioni senza averti chiesto il permesso.
  11. Gli orchi non sono il massimo della cortesia, cosa ancora più vera se a parlare è un fascista come Radzag. Prosegui la tua investigazione al porto ma trovi pochi dettagli utili: su tetto dove hai tramortito il goblin rinvieni una moneta di rame del conio di Capo Ventura, probabilmente caduto al malcapitato dopo essere stato colpito. In secondo luogo ti avvii verso la carena sorvegliata dalle guardie, ma non hai problemi a passare mostrando il tuo marchio da Pioniere. Le navi sono tutte normalissime, brigantini e sloop mercantili come se ne vedono tutti i giorni. Evidentemente le condizioni economiche della Loggia si ripercuotono anche sull'indotto, e alcuni capitani hanno deciso di darsi ai soldi facili per compensare le perdite. L'unica cosa che non trovi sono i goblin: infidi esseri notturni che vedrai solo dopo il calare del sole.
  12. L'omone alza lo sguardo dai fatti suoi e ti squadra da cima a fondo: "Sei un Pioniere?" ti chiede a bruciapelo.
  13. "Uhm...non lo so, non è una cosa che dovremmo condividere con tutti" dice uno, e l'altro aggiunge: "Forse dovrebbe essere il capitano a parlartene..." un terzo prende la parola: "Beh, ciò che possiamo dirti è che abbiamo un carico speciale a bordo, ma se vuoi sapere cos'è, c'è una missione che vogliamo affidarti-" ma dubito che avrai mai necessità di intraprendere una quest per questi mozzi, visto che un quarto ultimo arrivato, un ragazzetto mezzelfo con non più di vent'anni, ti vede così ben voluto dagli altri che non ha riserbo nel chiedere a tutti - te incluso: "...allora ragazzi, chi porta da mangiare ai Kenku stipati in stiva?" Uno di loro gli dà una scoppola sulla nuca, mentre gli altri alzano le mani al cielo e si allontanano imprecando: "Ma allora sei cretino! Dillo, "sono un cretino", dai!" buon per te: ora sai cosa sta succedendo.
  14. "Dieci ore! Quel goblin sarà già su una nave diretta verso l'Impero, dannazione! Voi Pionieri vi state rammollendo! " Radzag sbatte un pugno sul tavolo. "Va' e spremi chi devi spremere: basta che trovi quell'halfling!" l'invito poco velato a lasciare la guarnigione ti arriva come uno schiaffo; forse da uno grande e grosso come te, il capitano si aspettava meno pietà con la feccia di Capo Ventura. Certo che sono cambiate un bel po' di cose da quando il capitano Josephine Syvis-Kennon aveva il comando sulla guardia; Kiltus l'ha presa con sé nella Eurus, e l'orco che hai di fronte ne ha preso il posto per meriti sul campo di battaglia. Da allora la guardia cittadina si è inasprita parecchio, soprattutto con halfling e mezzelfi. Se solo sapessero cosa sei in realtà...! Ma torniamo a noi: hai un'organizzazione criminale nascente da smantellare, e la guardia cittadina ti ha lasciato tutto il lavoro sotto copertura. Sei un Pioniere, nessuno ti dirà "vai lì" oppure "fai questo". Le decisioni che prendi in merito alla missione toccherà prenderle tutte a te, così come la scelta del modus operandi. Da te tutti vogliono risultati, non parole.
  15. Irrompi in un gruppetto di mozzi che sta terminando di lucidare la ballista di babordo sotto la tua supervisione; quando vedono la piuma, tutti si guardano tra loro cercandosi l'un l'altro e solo dopo qualche secondo di silenzio uno di loro risponde: "Forse è di un gabbiano." "Un gabbiano grande e sporco" "O magari il gabbiano era pulito, ma la piuma si è sporcata." le scuse accampate non si reggono in piedi, ma nessuno di loro sembra propenso a parlare con te di questo strano affare.
  16. Non hai quel tipo di intelligenza che ti permette di ricordare perfettamente ogni cosa che senti, soprattutto con una lingua così rozza e gutturale come il goblin. Non ricordi una sola parola della conversazione che hai sentito ieri sera. "La feccia fa ciò che viene loro detto e basta. I goblin che ho preso non sanno niente, e li ho spremuti bene." non osi immaginare come. "Stamattina abbiamo controllato le navi e arrestato i capitani, ma al porto continuano ad avvenire traffici loschi. Qualcosa non torna." l'orco ci pensa e poi grugnisce: "Parla chiaro: hai preso quella lista dal cadavere di quel contrabbandiere? E' anche lui un pesce piccolo, ma poteva sapere qualcosa."
  17. Come diceva un mio collega al primo anno di università, la fattanza è uno stile di vita. Bulwark sta iniziando proprio ora a boccheggiare nuovamente dalla sua pipa, i suoi occhi ancora rossi dalla precedente. "Se un mezzodrago e un mezzelfo fanno un figlio, esce un quartodrago quartelfo?" no, non ti sembra davvero in grado di reggere una conversazione.
  18. "Non qui." Radzag ti fa cenno di seguirlo attraverso una porta di legno robusta che dà su una piccola stanza dall'aspetto spartano: tre seggiole, un tavolo spoglio, una credenza occupata da bottiglie di alcolici scadenti e un paio di asce rotte attaccate al muro. Con un dito ti fa cenno di chiudere la porta dietro di te. "Raftal della Loggia..." ripete con un grugnito "Sai perché chiamiamo sempre i Pionieri per queste faccende?" non si aspetta una tua risposta. "Per colpa di queste." indica la sua armatura, meno ingombrante di quelle dei suoi sottoposti ma che reca comunque le insegne stilizzate della città di Capo Ventura. "Questi dannati ladruncoli fuggono appena le vedono e uno stupido regolamento ci obbliga a tenerle anche quando cachiamo. Il lavoro è sempre lo stesso per voi: infiltratevi e risalite la catena di comando. Poi date una botta in testa al loro capo e portatemelo qua." Il lavoro, detto così, sembra chiaro e semplice. "Abbiamo un accordo col figlio di Kerberos, vi daremo la metà di ciò che troveremo nel suo covo. Per iniziare, sappiamo che il tipo ha iniziato col contrabbando di oggetti magici e si è fatto strada sfruttando i goblin come manodopera. Pare che nessuno di loro lo abbia mai visto in faccia, alcuni credono nemmeno esista davvero. Un dannato fantasma."
  19. Il giornalista è immerso nei suoi affari e non si degna nemmeno di alzare gli occhi per guardarti in faccia: "MA QUANTE VOLTE DEVO DIRVELO? NON VOGLIO un altro di quegli scassinatori meccanici! L'ultimo che mi avete rifilato era una patacca, quindi SMAMMA! Andate a rifilare i vostri aggeggi inutili a qualche altro credulone, non avrete più un doblone da me!" evidentemente l'uomo ti ha scambiato per qualcuno che non sei.
  20. "Sei qui per il ladro di pagnotte? O per il caso della nobildonna rapita? No, tu sei qui per l'oro di Caronte...!" - le missioni in cui è coinvolta la Loggia al momento non scarseggiano affatto; la guardia cittadina è cliente abituale dei Pionieri, e perciò non manca lo spirito di collaborazione, anzi: molti appartenti alla guarnigione considerano i Pionieri come eroi, aspirando forse un giorno a farsi notare dal capomastro Kilash ed essere accolti nella Loggia per le loro gesta. "Ah, quella questione! Parlane col capitano." mormora la guardia che ti fa da cicerone nell'edificio. Siete nel seminterrato del palazzo, al di sotto del quale si estendono le prigioni cittadine. Un grosso orco entra nella stanza in questo preciso momento, trascinando i corpi martoriati - ma ancora vivi - di un hobgoblin con la mano sinistra e di uno gnoll nella destra. Con un gesto non troppo gentile li scaraventa ai piedi dei suoi sottoposti che li prendono in custodia portandoli verso le celle. L'orco sbuffa e si guarda attorno, trattenendosi su di te. Sei l'unico che non porta una corazza con i simboli di Capo Ventura lì dentro e risalti per la tua statura, abbastanza possente da poter guardare in faccia il capitano Radzak come suo pari.
  21. "Incubo." ripete stranito l'elfo di mare. "Voi terrestri legate insieme un mucchio di rami e date loro un nome, eppure non date appellativi agli alberi di una foresta, ben più maestosi. Non vi capirò mai." mentre riflette sulla natura umana, la figura bluastra avvicina ad una delle capanne i sacchi e li lascia cadere nelle bocche calcaree che chissà dove portano. Poi si avvicina alla zattera e la accarezza tastandone la robustezza. Quando si volta verso di te, stanca e spossata dal combattimento e dalla navigazione odierna, sospira mesto: "Voi umani dormite troppo. Partiremo domattina."
  22. "Ij so' nat pronto!" esclama il geniere in risposta alla provocazione del cuoco; Sigbjorn si fa avanti invece per fugare i dubbi di Sandrine: "Dieci giornate." con Ventura che commenta al seguito: "Dieci? Vi basteranno per arrivare nell'entroterra e tornare. Ho tracciato più o meno la zona in cui dovrebbe trovarsi il drago basandomi sui racconti di Randal, e dovreste trovare la nave in ottime condizioni quando tornerete." Asvig sta già preparando l'armamentario, dando per scontato che la sua presenza a bordo non sarà necessaria, in quanto accompagnatore e difensore della sua adorata pupilla. "Capitano" chiede timidamente Tondley "Nel caso ci impiegaste più di due settimane, chiedo il permesso di prendere la Speranza per pescare qualcosa nei dintorni di Molo Zefiro." E oltre al quando partire, non dimentichiamo che Fortunale dovrebbe decidere anche chi portare. Chi vi può essere utile se avete a che fare con un drago? E chi deve restare a difendere la Speranza se qualche goblin ancora provasse a sfidare l'egemonia della fregata elfica sui mari di Barusha? Oppure qualcuno di voi ha in serbo qualche trucco per ovviare all'inconveniente di dover lasciare la nave sprovvista di equipaggio?
  23. "Jevlan." risponde distrattamente l'elfo. "Ora fa' silenzio, devo lavorare." L'opera macabra di scuoiamento inizia da lì a poco: dapprima alla carcassa del mostro vengono tolte le interiora e piazzate in appositi sacchetti di differente forma e colore; poi la pelle viene lasciata completamente aperta sullo scoglio a prendere i raggi della luna e infine dalla testa vengono cavati gli occhi e i denti e il cervello per ultimo. Con ciò che rimane, Jevlan prepara un piccolo falò e butta tutto lì dentro adempiendo ad una sorta di rito al mare pronunciato in lingua elfica. A spettacolo finito, controlla tutti i prodotti del suo lavoro: "Ha's ufarn" mormora, e ti guarda per dieci interminabili secondi. Poi lo sguardo cade sulla tua adorata Incubo. "La zattera. Mi serve."
  24. "Di più, eh...? Mi piace l'intraprendenza." il capitano ridacchia, ma poi torna serio in un attimo. "Ti nomino ufficiale di pulizia di bordo! Vanne orgoglioso!" ti dà una pacca sulle spalle. "Il tuo compito sarà badare che i ponti siano puliti e le scocche sempre lucide." non sai se è una presa in giro o se il capitano è realmente serio, ma a te sa tanto di un modo altisonante per un lavoro da mozzo. Eppure il capitano non ne vuole sapere di obiezioni, prende la sua razione e se ne torna nella comoda cabina. Evviva, hai guadagnato una promozione! (?)
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