Soth

QUando Valorn apre la porta, questa si sfascia per meta', il legno marcio che rimane a penzolare da uno dei due cardini. Al di la' , il corridoio pieno d'acqua va a destra e sinistra della porta. A sinistra termina in delle scale che scendono, dove l'acqua forma una piccola cascata. A destra finisce in un'altra porta. Dal soffitto semi distrutto continua a cadere acqua piovana e fasci di luce grigiastra che illuminano un po' l'ambiente.

Raven Avanzando il meno rumorosamente possibile, anche se non completamente in silenzio, con armi e armature, il resto del gruppo raggiunge Raven, che vedete chino in mezzo a un bivio, esaminando il terreno. C'e' una puzza faastidiosa che ammorba l'aria, ma non sembra niente di pericoloso.

Mylady

No

Ok, perfetto. Si trova materiale on line da poter consultare per vedere le varie classi per i personaggi, cosi' da decidere piu' facilmente?

Accetti anche novizi del sistema? Adoro il cyberpunk, pero' non conosco per niente il sistema di gioco.

Deborah Mi sembrate tutti piuttosto comodi in questa situazione, a parlare con due....con due...cosi, che sembrano rospi! E una strega! Le streghe non esistono! Sara' solo una povera vecchia finita anche lei in questo scherzo del cavolo! Andiamo a parlare con lei. Ignorando le due creature mi dirigo verso la capanna.

Raven avanza qualche passo al di la' del rampicante e della pozza maleodorante e sparisce avvolto nell'oscurita'... Voi aspettate qualche minuto e poi lo seguite piu' lentamente. Raven

Siete scalzi e il pavimento, di pietra levigata, e' molto freddo. L'unico rumore che si sente e' la pioggia scrosciante dell'esterno, anche se , da dove siete, non potete vederla. Come detto, c'e' solo una porta e una grande finestra che danno su un corridoio grigio, mezzo diroccato. Se vi affacciate dalla finestra vedete che il corridoio e' pieno d'acqua, almeno un paio di centimetri e che, da una grossa crepa nel soffitto, sta cadendo la pioggia. Non si vede anima viva in giro.

Dopo una piccola pausa per valutare la situazione, decidete di ripartire. La luna ha gia' cominciato a calare nel cielo scuro, quando dovete abbandonare la pista che avete seguito fino a quel momento. La strada fangosa, infatti, curva verso ovest e si allontana dalle falde del vulcano. Lasciate la strada e proseguite per la brughiera terrosa, disseminata qua e la' di piccoli e bassi arbusti spinosi. Siete piuttosto stanchi quando finalmente raggiungete la base della grande montagna scura. Seguendo le indicazioni datovi da Tadheus, non vi e' difficile trovare l'imboccatura della grotta che cercate, semi nascosta da una folta macchia di rampicante che cresce da una pozza di acqua giallognola e maleodorante. Al di la' dell'entrata il buio e' profondo. Chi vede nell'oscurita' vede che il tunnel di pietra scende leggermente, perdendosi nelle viscere del vulcano.

Aspetto a continuare, se qualcuno vuole fare qualcosa di particolare prima di arrivare al vulcano.

Diederik

@Theraimbownerd ?

Tra uno scherzo e una frecciatina, montate tutti sui cavalli evocati da Regina. I solchi del carro che lascia il villaggio procede per l'unica pista in zona, che e' anche quella che va nella direzione dove siete diretti voi. Avanzate nella notte fredda, fino al limitare del bosco. Qui vi accorgete che i solchi , improvvisamente, spariscono. Evidentemente qualcuno ha pensato bene di nascondere le tracce. E in effetti, da li' in poi', la pista sembra intonsa, con nessunoad averci camminato sopra da molto tempo. Vi inoltrate nella vegetazione, con i sensi all'erta e facendo avanzare i cavalli non troppo velocemente. La pista principale prosegue dritta verso nord. Altri sentieri si biforcano dal vostro cammino, sparendo dopo pochi metri, avvolti dalla folta vegetazione. Vi accorgete che il bosco e' completamente silenzioso. Qualcosa di strano e che vi chiama l'attenzione. Normalmente dovrebbe essere pieno dei rumori degli animali notturni, gufi, rane, grilli o quant'altro. E invece tutto tace, in una immobilita' assoluta, rotta solo dall'ululato del vento gelido che passa tra le fronde degli alberi. Dopo qualche ora di cammino , uscite da quel boschetto e vi ritrovate in una pianura brulla e terrosa. In lontananza si staglia la sagoma di un vulcano. Il vostro obiettivo.

Accumulate abbastanza sedie e tavolacci per formare una grossa pira. Nel caso servisse, siete sicuri che si vedra' fin dal largo della costa. Le impronte nel fango, soprattutto le strisciate di qualcosa di grosso , probabilmente i corpi, vi portano fino al limitare del piccolo agglomerato di casupole, dopo il villaggio finisce e inizia una pista che si allontana dalla costa, fin dentro un bosco in lontananza. Proprio all'inizio della pista finiscono le impronte di trascinamenti e iniziano quelle, chiare, di ruote di carro.

Regina

L'interno della casa non rivela molto altro. Come avete intuito sembra che non ci sia stata molta resistenza. D'altronde il villaggio era composto da semplici pescatori con le loro famiglie. Neanche l'ombra di un qualche tipo di guardia cittadina ne' di soldato. Trovate ancora qualche macchia di sangue, strisciate sulle pareti e sul pavimento. Ma, ancora, nessuna traccia dei corpi. Impronte fangose di stivali, che non rivelano molto. Il sangue e' secco. Qualsiasi cosa sia successa, siete sicuri che sia avvenuta per lo meno da un paio di giorni.

Deborah Cosa diavolo sono?? Non sono un'esperta di manga e non sono dell'umore per le battute in quel momento. Estraggo velicemente i miei due coltelli e osservo attentamente le due creature che si avvicinano. Che siano persone in costume? Ma dove diavolo sono finiti il ristorante e la strada?!

Diederik

Molto bene, abbiamo iniziato. Nel vostro primo post mettete una descrizione del vostro personaggio. Buon divertimento!

L'ultima notte del mondo... L'ultima volta che fu visto il sole... L'addio della luna e delle stelle... Sembrava un giorno come un altro. Normale. E invece era la Fine. Quella notte siete andati a dormire come sempre, nel vostro letto , nella vostra casa. Mai avreste immaginato che l'indomani non sarebbe mai arrivato , insieme a molti altri... Freddo...freddo...e' la prima sensazione che provate quando i vostri occhi si aprono di nuovo. Dopo viene la nausea e una forte emicrania. Un rumore di acqua che cade, pioggia che cade fuori...fuori da che cosa? Vi guardate intorno . Siete su delle specie di letti di pietra, dentro uno stanzone con un tavolo e un paio di mobili con il legno mezzo marcio. Una finestra senza vetri e una porta danno su aquello che sembra un corridoio grigio. Vi rendete conto di essere vestiti solo con una túnica bianca e il freddo vi fa rabbrividire violentemente. Su altri letti simili al vostro ci sono altre 3 persone nelle vostre stesse condizioni, smarriti come voi. Il vostro ultimo ricordo e' quello di essere andati a dormire e poi di aver sognato ...qualcosa come cadere in un pozzo senza fine...e poi, avete riaperto gli occhi in quel posto sconosciuto, senza la mínima idea di come ci siate arrivati...

Scendete dalla Zanna Bianca e l capitano ritira la passerella di legno dietro di voi. Ha ascoltato le vostre parole e, evidentemente, vuole essere pronto a salpare l'ancora velocemente. Percorrete il pontile di legno vuoto, in silenzio. Raggiungete la prima casetta al di la' del molo. Una persiana e' aperta e vi permette guardare dentro. Come gia' riferito da Raven , lo stanzone che funge da cucina e sala da pranzo e' completamente vuoto, senza nessuna presenza umana o animale. La stanza e' in ordine. Sul pavimento e sulle pareti potete notare chiare strisciate di sangue, anche se non si vede nessun corpo. Il paese e' avvolto in un innaturale silenzio, rotto solo dal verso di qualche corvo, nascosto chissa' dove in mezzo all'abitato. Una fredda brezza spira dal mare, facendo svolazzare mantelli e tuniche e facendo sbattere le imposte delle finestre semi aperte, che si muovono cigolando. Le strade sono fangose e, ogni tanto, qualche cane o gatto randagio fa capolino, prima di scappare nell'oscurita'.

No, troppo rara come razza. Preferisco qualcosa di piu' comune.

Raven Il capitano se ne va per preparare la nave all'ancoraggio e all'attesa. Voi discuete e vi preparate mentre aspettate il ritorno di Raven. Questi sembra sbucare direttamente dalle ombre dietro una cassa sul pontile e vi raggiunge dopo il suo giro di perlustrazione.

Il viaggio trascorre tranquillo , con una brezza tesa da sud che gonfia le due vele e spinge la Zanna verso nord a una discreta velocita'. L'alba sorge quando siete in pieno mare, senza nessun segnale di terra nelle quattro direzioni. Consumate una colazione frugale insieme al resto della ciurma, che ogni tanto vi scocca qualche occhiata curiosa, ma che per il resto vi lascia in pace. La giornata e' fresca e il vento e' piu' di un fastidio, ma almeno vi permette di viaggiare veloci. Il sole sta tramontando quando il marinaio in coffa urla il tradizionale: " TERRA! TERRA IN VISTA!" Le vele vengono ammainate velocemente e una squadra di marinai si mette ai remi per compiere l'ultima parte del viaggio e entrare nella piccola insenatura di Porto Zyl senza il pericolo di finire contro degli scogli o dei banchi di sabbia semi sommersi. Anche in lontananza vi rendete conto che il porticciolo e' poco piu' di un villaggio. Intorno a un paio di moli sono raccolte una decina di case. Piu' oltre si vedono delle fattorie. Una decina di barchette da pesca sono ancorate a uno dei moli. La Zanna si dirige verso l'altro, che e' completamente libero. Mentre vi avvicinate, vi rendete conto che qualcosa non va. La notte sta calando, anche se una mezza luna fornisce un po' di luce. Il villaggio appare completamente vuoto. Non c'e' nessuno in giro, nessuna luce brilla dietro le imposte, da nessun tetto esce il fumo dei caminetti. Una brutta sensazione si impossessa dell'equipaggio, che comincia a bisbigliare e a lanciare occhiate alle case silenti, man mano che la nave si avvicina al pontile di legno. Molti fanno dei genti scaramantici. Il capitano, non appena uno dei marinai piu' coraggiosi e' saltato sul pontile per legare gli ormeggi, vi si avvicina. Siamo arrivati. Dice in modo tetro. Port Zyl non e' mai stato molto animato...ma tutto questo silenzio e'...insolito. C'e' qualcosa che non va. Non permettero' all'equipaggio che scenda a terra. Rimarremo ad aspettarvi qui. Se dovessero sorgere dei guai, prendero' il largo, ma rimarro' in vista della costa. Se quando tornate non ci vedete, accendete un fuoco e verremo a prendervi. Una settimana.