Jump to content

Lillyen

Circolo degli Antichi
  • Registrato

  • Ultima visita

Everything posted by Lillyen

  1. Grazie Dream! ma cosa sono le mostrine?
  2. Ho commentato su da ma ho notato che qui hai inserito lo step con le ali. Niente male, anche se il colore lo trovo troppo scuro.
  3. Grazie!
  4. Grazie wiz! Si, le dita sono un po' ciacciotte (bel termine, lo adotto ) ma la mano è stata anche sfigata a causa del taglio. Devo ricordarmi di disegnare su fogli più piccoli. Qui http://jaelle.deviantart.com/art/Pirate-96436558 ho inserito la versione verticale.
  5. Un nuovo esercizio...
  6. Lillyen replied to Ghon's post in a topic in Disegni e Illustrazioni
    Il paesaggio mi piace, soprattutto l'albero
  7. Lillyen replied to Ghon's post in a topic in Disegni e Illustrazioni
    Il corpo delle pixie non mi convince, modificherei alcune parti del corpo, in particolare il sederino. Per farti capire cosa intendo l'ho modificata un pochetto usando ps Perchè non hai disegnato il piede? sembra che abbia perso un pezzo di gamba! Inoltre cercherei di accentuare di più le zone d'ombra e le zone di luce dell'intero lavoro.
  8. Grazie daglator!
  9. Bentornato Danyel!
  10. Nuovo disegno. Sfortunatamente il disegno è troppo grande per il mio scanner () così, dopo aver provato a fare un collage, ve lo propongo tagliato in due. http://jaelle.deviantart.com/art/Fatina-95904608
  11. Grazie! Sono contenta che ti sia piaciuto Aerys!
  12. Grazie dream! ^^ Posto l’ultimo lavoretto, finito di colorare ora, dedicato al racconto Il Ritratto dell'Angelo di Aerys. Per chi non l'ha ancora letto lo può trovare qui: http://lospacciastorie.blogspot.com (fine pubblicità ) Notte!
  13. Beati loro! io non ne ho mai conosciuti.
  14. Ciao Ale! benvenuto!
  15. Grazie a tutti! e grazie per i consigli. Questa follia è fine a se stessa… Il racconto è nato per caso, ho "visto" la torre e la fanciulla che osservava al suo interno… così l’ho scritto di getto il racconto, senza riflettere sulla storia. In seguito ho pensato di costruirci una storia, lavorando soprattutto sull’idea iniziale del giardino delle rose ma non sono mai riuscita a farlo. Uff… devo scappare al lavoro… :-( A più tardi!
  16. Vediamo… mi viene in mente solo un consiglio che considero utile, anche se un po’ noioso, inizia a disegnare oggetti. Ricordo che all’istituto d’arte nel corso di disegno dal vero abbiamo iniziato con le composizioni di bottiglia più bicchieri. In questo modo ti fai la mano ed inizi a studiare luci e ombre.
  17. Lillyen ha pubblicato un messaggio in una discussione in Libri, fumetti e animazione
    Posto un mio racconto. L’ho scritto l’anno scorso in un momento di follia. È un racconto un po’ strano ma lascio a voi il giudizio aggiungere altro. La sua prigione è una struttura conica di pietra lucida che affoga le figure della notte. Mi avvicino lenta, seguendo il ritmo delle ombre. Le mie mani avide sfiorano la superficie fredda. Un brivido. Trovo una fessura, piccola abbastanza da permettermi di osservarlo. L’hanno sorpreso nel giardino delle rose, il giardino di mia madre. Nessuno era mai riuscito a violare quel luogo. Dalla morte della strega dei sogni, ne era stato proibito l’accesso agli estranei. Solo il Signore di Hay, aveva continuato ad ammirare gli sfavillanti colori di quel luogo, caro a Ilyan. Cerco con lo sguardo la sagoma della guardia. Stringe la lancia, il capo è leggermente piegato in avanti. Confido che continui a dormire. Come riuscire a giustificare la mia curiosità? Torno a voltarmi verso la fessura increspando le labbra in un sorriso maligno. È piccola ma adeguata a soddisfare il mio primo desiderio: vederlo. Le mie dita si posano accanto al buco, delineandole i contorni. Le mie labbra sfiorano la pietra, un bacio freddo. I miei occhi riescono a penetrare il suo mondo. Eccolo, condivido ora il suo spazio. È nudo, seduto in terra. Lo immagino aggirarsi tra gli alberi secolari, osservare incuriosito le fate dei sogni. I suoi muscoli sembravano scolpiti dalla luce della luna che illuminava una parte del suo corpo filtrando dalle griglie della torre. Immobile come una statua percepiva la mia presenza. Entrando nel giardino di Ilyan aveva lanciato una sfida. “Perché l’hai fatto?” la mia voce rompe il suo silenzio. Le sue labbra, in attesa di una risposta, sottili, segnate da una piccola cicatrice. La statua solleva lo sguardo verso di me. I suoi occhi grigi sembrano indagarmi. Mi avvicino a lui, il mio mantello nero si posa sulla sua liscia pelle. È perfetto. Non riesco a smettere di guardarlo, lo desidero. La statua muove le mani verso di me, lentamente. Seguo i suoi movimenti mentre la polvere di marmo si sbriciola, scivolando sui nostri corpi per poi sparire sul pavimento. Le sue mani si avvicinano al mio corpo, afferrandolo saldamente. È caldo. Le mie dita diventano artigli che lacerano la sua pelle perfetta. La carne squarciata si colora di rosso. Il piacere si impadronisce di me, accompagnato dal suo atroce lamento che riempie il nostro amplesso. Non sento più nulla, solo il suo lamento che accompagna il mio desiderio. Il mio esile corpo troneggia sul suo, mi muovo piano su di lui. I movimenti del mio corpo seguono il suo respiro… Lenti… Soffocati… Poi il buio improvviso avvolge i nostri corpi. Sento un guanto metallico posarsi sulla mia spalla. Non riesco a respirare, pensieri folli annebbiano la mia mente. “Sangue… Devo pulirmi!” penso cercando di nascondere le mani dietro la schiena, come fanno i bimbi colti in fragrante con le mani nel dolce caldo. Sfodero uno sorriso imbarazzato verso la guardia. Mentre con lo sguardo cerco il mio abito. Rosso. Il sangue cola sull’erba ma il vecchio soldato non ha notato nulla. Cosa succede? Sto sognando? “Spettacolo interessante, Lady?” la sua voce melliflua mi irrita più del suo guanto ancora appoggiato su di me. “Come si chiama?” La guardia alza le spalle. “Non ha più importanza, i cadaveri sono tutti uguali” sento il freddo metallo spostarsi sulla mia pelle, scivolando vicino alla scollatura. Stacco i miei occhi dai suoi, posandoli sulla sua armatura. Provo il desiderio di colpirlo ma in questo modo, lo sappiamo entrambi, mi caccerei in guai peggiori. L’ultima volta, il mio patrigno è stato chiaro: “Al prossimo guaio, finirai ad aiutare la cuoca!” Faccio un passo indietro, appoggiandomi alla parete della prigione. Lui non si distacca. Non vede il sangue che ricopre la veste di seta? Cupida, osservo il suo corpo. Passabile. “Devi portarmi dal prigioniero, lurido verme” penso avvicinandomi a lui. Le mie labbra si posano sulla pelle del suo volto, vicino al lobo. Infastidite dalla sua corta barba, si muovono rapidamente sussurrando parole che farebbero impallidire la mia balia e che ottengono lo scopo previsto. L’uomo, protetto dalla pesante armatura, mi guarda perfido poi si muove lentamente, accompagnandomi alla porta. “Solo pochi minuti, Lady” sussurra aprendo la gabbia. Entro nel suo spazio, ancora bianco. I suoi occhi grigi si posano su di me. Mi aspetta. “Perché l’hai fatto?” chiedo avvicinandomi. Non ha paura. Non mi teme. Non risponde con le parole. Il suo sguardo mi turba. La luce della luna ora illumina la mia lama. Gelida, mi avvicino per concludere il mio secondo desiderio. Proverò lo stesso piacere?
  18. Negli ultimi giorni sono rimasta a casa (causa febbre) così mi sono messa a pasticciare un po’… prima con le matite e poi con il PC. Colorandola volevo che sembrasse risucchiata dalla luce ma il risultato non è dei migliori.
  19. Grazie Bradipo! sei buonissimo! Buono Bradipo, buono!
  20. Mi piace molto! che tipo di carta stai usando?
  21. Più che altro, se scrivi la storia poi mi togli il gusto di leggere il fumetto, guarderei solo i disegni Buon lavoro werecat!!!
  22. Avevo il tuo stesso problema ed ho risolto usando la polvere di grafite (di solito uso quella che resta quando faccio la punta alla matita ) e sfumandola con le dita sulla zona da coprire. I tratti, anche quelli che avevo precedentemente creato, si notano poco. Cmq credo dipenda molto dalla carta.
  23. è stupendo! il paesaggio e soprattutto il cielo sono troppo forti!
  24. Anche a me piace molto, soprattutto il volto. Ho l'impressione che ti sei un po' stancato a "colorare" la giacca