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dnd 3e Manuali e loro scelta
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Dargon in Dungeons & Dragons
Mi ricordo di aver buttato un occhio, qualche tempo fa, nella sezione dei Gruppi di Gioco Online del forum e di aver visto che più di un giocatore voleva fare quello di cui hai appena parlato: un GdR di "gestione" di un villaggio/città. Magari trovi ancora qualcosa, o se apri un topic del genere, forse trovi qualche altro utente che ha voglia di imbarcarsi nell'avventura, soprattutto se sei disposto ad accettare il "compromesso" del Play by Forum o del Play by Chat. Tornando IT: Non ho capito una cosa: il ragazzo che farà il Paladino ha sempre interpretato personaggio "piatti" e poco interpretativi? Uhm... Ma lui esattamente per quale motivo gioca, mi viene da chiedermi? Magari, superate le difficoltà di una classe mai provata prima, scopre una nuova via? Insomma, non vorrei che fosse entrato in una sorta di circolo vizioso di classi che crede gli calzino a pennello, ma in realtà non sono esattamente il suo forte... -
Non Mi Verrà Mai In Mente Un Titolo Abbastanza Adatto
Vincent Laymann ha inviato una inserzione nel blog in Paladaini Allo Stato Brado
Oh, porca miseria, ho un blog. Credo che mettermi a disposizione un blog sia un po' come dare ad un bambino una mitragliatrice carica: di certo, sulle prime, lui non sa che farsene, ma stai pure sicuro che prima o poi succederò qualcosa di terribilmente, terribilmente brutto. Ecco, in questo momento io sono il bambino che toglie lentamente la sicura. Da un mesetto buono passo sul mio profilo e l'occhio mi cade su "Inserzioni blog: 0". Se la mia vita avesse una colonna sonora, qui ci sarebbe una bella musica drammatica. Una specie di violentissimo "tan tan taaaaan", come quando nelle serie televisive, dopo seimilaottocento episodi trasmessi, viene rivelato che il fidanzato della protagonista in realtà è suo padre, che il suo migliore amico in realtà è il fratello da cui è stata separata alla nascita e che il suo giardiniere (un simpaticissimo portoricano coi baffi che sembra una versione un po' latina di Super Mario) in realtà non si chiama Ernesto, ma Osvaldo. Giusto per aggiungere un po' più di dramma. Ma sto divagando. Che poi è una delle cose che riesco a fare meglio. Tornando a noi, è ormai un mesetto che quel grosso zero accanto alla voce "Inserzioni blog" mi fissa con fare cattivo, come se mi dicesse "miseriaccia, scrivi qualcosa!". Eh, sì, amico mio, facile: non è che uno riesce a scrivere le cose a comando. Credo che solo Stephen King ci riesca. Ma è meglio se non mi metto a scrivere quello che penso di Stephen King, o scateno un putiferio come quella volta che ho proposto ai ragazzi del gruppo di fare un party di D&d di tutti Monaci, tutti con tutine aderenti di colore diverso. Ci saremmo chiamati "Power Rangers". I miei amici non mi rivolgono la parola da allora. Sto divagando di nuovo, accidenti alla mia logorrea. Fatto sta che questo blog s'ha da riempire in un modo o nell'altro. "D&D", come sempre, è la risposta ad ogni cosa. Sul serio, si può intavolare una conversazione intera rispondendo soltanto "D&D" ad ogni domanda. No, probabilmente non è vero. Ma è una cosa da provare. Quindi, per farla breve e raccontarmela un po' su, sto riscoprendo il Gioco di Ruolo, dopo troppi mesi di astinenza forzata, perchè, al solito, nessuno vuole mai fare il Master, non se ne trova uno nei paraggi e quando uno di noi si costringe a prendere le redini del gruppo, finisce per mollare tutto dopo un paio di mesi. Ho degli amici davvero incostanti. Gli stessi che non mi han rivolto più la parola dopo la storia dei Power Rangers. Ma l'Università mi ha aperto nuove porte: sono riuscito a trovare un gruppo di aspiranti giocatori, tutte persone con un sacco di voglia di fare, pronti a gettarsi in questa nuova avventura. Uno di loro è talmente partito in quinta che in pratica ha già valutato ogni possibile classe e combinazione di classi, ansioso di avere una scheda di fronte ed un dado nel pugno. Mi viene un'ansia pazzesca al solo pensiero che sarò io a fare da Master a questo sgangherato ma bendisposto gruppo di improbabili eroi. Un'occasione perfetta per rispolverare la vecchia campagna che avevo pensato un paio di anni fa, ma che ero stato costretto a mollare (con disappunto di quasi tutti, me compreso) dopo una settimana intensiva di gioco perchè uno dei giocatori ha asfissiato tutti con la storia che voleva fare lui il Master. Certe volte le persone sono davvero incredibili. Quindi, ecco, butterò qui dentro un po' tutto quello che succederà, o che è successo, nel mio D&D. E finalmente, dopo tutto questo tempo, cercherò di nuovo di far sognare i miei giocatori. -
dnd 3e Manuali e loro scelta
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Dargon in Dungeons & Dragons
Mi sa che i nostri punti di vista divergono proprio sulle priorità del gruppo. La cosa che, mi è sembrato di capire, ti preoccupa di più in un gruppo con molte Classi e CdP di verse è che è facile creare squilibri di potere all'interno dello stesso party. Come giustamente hai detto, un Chierico puro ottimizzato risulterebbe sia coerente ruolisticamente (basta che sia un po' bigotto e non gli verrà mai nemmeno la tentazione di esplorare Classi diverse dalla sua) che incredibilmente competitivo: molto più di un personaggio costruito tenendo a mente soltanto il suo carattere, il suo percorso di crescita e la sua identità da un punto di vista psicologico / comportamentale. Beh, ti confesso che non mi sono mai posto il problema : in tutti i party in cui ho avuto il piacere di giocare, sia come Master che come personaggio, c'è sempre stato un personaggio più forte degli altri, o uno più debole, o un paio di personaggi che spiccavano sugli altri come competitività. Io stesso, quando ho interpretato il personaggio di cui parlavo ieri (il Paladino / Ladro / Shadowbane Inquisitor / Pious Templar) ero uno dei personaggi più deboli del gruppo, ma anche riflettendoci con il senno di poi mi sono sempre risposto: e allora? Nella realtà, nella fantasia, nelle storie c'è sempre qualcuno più forte di qualcun altro. Non che debba essere così per forza, ma mi sembrerebbe una cosa piuttosto normale se un personaggio fosse più forte di un altro. Ci saranno giocatori a cui magari può interessare molto avere un personaggio che spicca sul gruppo per potere e competitività, ma ce ne sono sicuramente altri che sono "più forti" dal punto di vista della costruzione del background e dello spessore psicologico: è tutta una questione di priorità! Quando anni fa un mio amico voleva provare a masterizzare una campagna di D&D incentrata sulla trama del Signore degli Anelli, ci sono stati un paio di ragazzi che si sono contesi Aragorn, perchè era il più bilanciato e probabilmente il più competitivo, ma molti altri di noi hanno preferito buttarsi su quei personaggi che avrebbero mostrato una crescita o un'evoluzione più particolare (non che Aragorn non evolva durante il libro, ma io mi sono divertito tantissimo a giocare come Boromir, interpretando il suo lento declino sotto il giogo dell'Anello; un mio amico si è divertito tantissimo con Frodo, che userà la spada mezza dozzina di volte nell'intera saga, ma è quello a cui viene dato più margine interpretativo e un più forte condizionamento da parte dell'Anello). Per cui, tirerò le somme anche questa volta (lo so, sono uno che si perde): non c'è problema se qualcuno è più forte di qualcun altro! Il mondo va così! Magari, per l'economia del gruppo, sarebbe carino concordare fra i giocatori una questione di "gestione degli allineamenti": onde evitare che il personaggio più forte sia un Caotico Neutrale che molla il party nel bel mezzo di una mischia senza una motivazione granchè valida! Magari, ecco, il personaggio più forte del gruppo potrebbe essere molto più forte degli altri... E potrebbe essere un Legale Buono, guardia del corpo giurata del Mago del gruppo. Fortissimo, competitivisimo, ma che sicuramente non soggiogherà mai il party con il suo potere, ma nonostante la sua forza incredibile, si porrà sempre in secondo piano nei confronti del resto del gruppo, evitando tutte le possibili spacconate, ma comportandosi con fare estremamente umile! Oddio, devo parlare coi miei player e organizzare una cosa così! -
dnd 3e Manuali e loro scelta
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Dargon in Dungeons & Dragons
Scusami se ti cito così brutalmente, ma a me dà l'impressione di essere un criterio terribile: non trovi che si vincoli un giocatore a seguire una strada che non sente sua? Non voglio assolutamente criticare la tua idea brutalmente e gratuitamente: sono sicuro che ha i suoi vantaggi, ma io riesco solo a vederci aspetti negativi L'impressione che ne ho avuto, così su due piedi, è un po' questa: un giocatore che vuole dare al suo personaggio una classe di prestigio ha praticamente ipotecato i suoi prossimi dieci livelli. Un personaggio con due classi di prestigio diventerà epico prima di potersi porre il problema di cosa fare della propria vita. E visto che spesso ci vogliono anni di gioco per salire di un buon numero di livelli (soprattutto se il gruppo di Skallo darà punti esperienza sull'interpretazione e non sulla macinazione di mostri), si corre davvero il rischio che un giocatore abbia in noia il suo personaggio, costretto lungo un infinito binario di livelli in sequenza, senza possibilità di sbocco su altre classi o classi di prestigio. Un esempio banale: un personaggio ha preso un po' di livelli da Ladro e (scelta fantasiosa) si è buttato sulla classe di prestigio dell'Ombra Danzante. E' un ladro furtivo che si ammanta di tenebre, che striscia nell'ombra e gioca con l'oscurità come un musicista gioca con le note. Ma un giorno la sua vita cambia, quando incontra improvvisamente la fede e sceglie di mutare la sua esistenza: abbraccia Pelor come suo salvatore e protettore, abbandona le ombre e si immerge nella benevola luce del Dio. Ecco, ad un PG così il Master cosa dovrebbe dire? "Sta zitto e fai i tuoi livelli do Ombra Danzante"? Parlo per me, perchè fare il Master è una cosa assolutamente soggettiva: se un mio giocatore, dopo sei/sette (chiedo perdono, non ho mai ruolato un'Ombra Danzante e non so quanti livelli da ladro servano) livelli da Ladro e quattro da Ombra Danzante mi dicesse: "Master, il mio personaggio è rimasto colpito dalla fede e dalla devozione del PNG che ha appena incontrato e vorrebbe accostarsi anima e corpo al culto di Pelor"... Beh, io come Master mi sentirei realizzato! Perchè saprei che il mio giocatore ha preferito essere coerente e vero, piuttosto che forte e competitivo. Perchè il mio giocatore ha fatto la scelta che farebbe il suo personaggio, rimasto sconvolto da un mondo - quello della devozione - che non conosceva. E non credo che Yrel, giovane elfo che ha trascorso la sua vita rubando e bazzicando l'ombra più buia, farebbe spallucce dicendo: "io resto Ombra Danzante, che fra un po' prendo quell'abilità che volevo prendere da tre livelli!" -
dnd 3e Manuali e loro scelta
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Dargon in Dungeons & Dragons
Di primo acchito mi viene da risponderti: dipende dai giocatori. E' giustissimo che sia il Master a dettare la maggior parte delle regole, ma venire incontro ai giocatori mi sembra una cosa quanto mai interessante, soprattutto per garantire una completa immedesimazione del giocatore nel proprio personaggio (che mi pare sia il tuo obiettivo, visto che vuoi puntare su una campagna molto interpretativa e non "melee oriented"). Per caso loro ti hanno detto che genere di personaggi vorrebbero? Personalmente ho sempre trovato le Classi di Prestigio un interessantissimo stimolo alla caratterizzazione del personaggio: un modo pratico e regolato di "dargli un tono", supportando la sua crescita e la sua evoluzione caratteriale con abilità e capacità "ad hoc", che lo distinguano da un normale personaggio mono/bi-classe. Ho sempre provato una certa diffidenza verso i manuali che non conoscevo nel dettaglio, soprattutto quando, da Master, mi ritrovavo giocatori che proponevano contorti abbinamenti di classi e CdP messe insieme "per rendere il PG più sgravato", ma senza un criterio vero e proprio. Non che sia un problema che un personaggio sia molto "vario", ma ho sempre cercato di contenere la mania di certi giocatori di prendersi sin troppe libertà nella creazione di un personaggio, andando spesso a ignorare delle regole o aggirandone altre. Un esempio che potrei tirar fuori è quello di un giocatore che mi sono ritrovato a masterizzare che si è preso fior fiore di livelli in CdP varie ignorando bellamente i requisiti che non poteva soddisfare. Quando ho scoperto la cosa mi sono comprensibilmente alterato: non perchè fosse andato contro le regole, ma perchè ignorandole con tanta noncuranza faceva passar per fessi tutti i suoi compagni di gruppo che avevano passato molti livelli a soddisfare i requisiti delle CdP che volevano. Sono stato miope o troppo ingenuo io? E' probabile, ma è un errore che mi sono ripromesso di non fare. Con questo, chiaramente, non voglio dire che introdurre le CdP possa indurre i giocatori a "barare" più facilmente, ma personalmente, dopo quel fatto increscioso, ho sempre cercato, quando lo scettro di Master era nelle mie mani, di controllare la situazione, assicurandomi che le CdP fossero prese con criterio e rispetto delle regole. Potrei citarti un altro esempio che mi riguarda personalmente: il personaggio a cui mi sono più legato in tuta la mia vita era un Paladino / Ladro / Shadowbane Inquisitor / Pious Templar. Due classi e due Classi di Prestigio, spendendo quasi tutti i miei talenti per soddisfare i requisiti delle varie classi (compreso quel talento di cui non ricordo il nome che permette di biclassare Paladino / Ladro senza incappare nelle penalità relative). Ma ne è uscito un personaggio che era esattamente come volevo: non forte, non creato perchè fosse il più competitivo dei Pg, ma perchè le sue abilità e le sue capacità rispecchiassero la mia idea di cavaliere austero, fanaticamente devoto al limite dell'ossessione per la sua "crociata continua", un po' tetro e radicale nei modi di fare. Per cui, per concludere questo sproloquio interminabile, la mia opinione è: ben vengano le Classi di Prestigio, se i tuoi giocatori hanno voglia di giocarle con criterio! Soprattutto se non prendono livelli nelle CdP "per avere l'abilità forte", ma per dare al proprio personaggio quel tono che vorrebbero. -
Chiaramente è come dicevi tu! Scusa la svista e grazie per avermela segnalata! ^^
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A Game Of Thrones (LCG)
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Vincent Laymann in Altri Giochi di carte collezionabili
Questo tutorial è assolutamente efficiente. Teoricamente guardando una volta solo tutti i mini-video delle regole nella pagina che ti ho linkato si riesce a giocare senza troppi problemi (poi, al solito, provare "sul campo" le regole è un'altra cosa) E GIUSTO PER FARE IL ROMPISCATOLE, RAGAZZI, VI CHIEDO UFFICIALMENTE DI TORNARE IT: QUESTO E' IL TOPIC DI "A GAME OF THRONES", PER CHTULHU VI CONSIGLIO DI APRIRNE UN ALTRO E PER I VOSTRI CONTATTI, PER UNA QUESTIONE DI PRIVACY, USATE SOLO I MESSAGGI PRIVATI O LE E-MAIL. -
Ti scopro improvvisamente un fan del dio della guerra? Pensa che io, ad un paio d'anni abbondanti da quando me lo sono ritrovato sulle pagine di Iron Man e i Potenti Vendicatori, ancora non riesco a farmelo andare a genio. Insomma, mi sembra sempre e costantemente superfluo, privo di un qualsiasi motivo d'esistere se non il brutale "fa figo, picchia tutti". Al momento i motivi più grossi per cui sto apprezzando i Dark Avengers sono Sentry, che ultimamente se la batte con Rhodes per il titolo di mio supereroe Marvel preferito e Moonstone che mi incuriosisce come nuova Ms. Marvel. Ok, lo ammetto, anche Bullseye nel ruolo di Occhio di Falco mi stuzzica molto. Ma Ares proprio non riesco a sopportarlo.
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Vincent Laymann ha risposto alla discussione di aza in Dragons’ Lair
Assolutamente sì. Funziona alla grande: come temevo era veramente un problema del cavolo. Grazie mille per la dritta. Magari gioco un po' con le impostazioni di Safari per far comparire in fretta l'anteprima. -
mi serve una classe....
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Dylandog in D&D 3e personaggi e mostri
Ok, io sono uno dai gusti molto, molto particolari, quindi come primi ti propongo i due PG che amo di più: Paladino e Bardo. Senza alcuna ragione, per il semplice fatto che sono i due PG più ganzi che esistano a questo mondo. Bene, detto questo, direi che possiamo tornare seri: mi preoccupa un pochino il fatto che non ci sia nessuno che casta incantesimi arcani nel party. E anche con un Mago, se qualcuno riesce a rubare / sottrarre al Mago il suo libro degli incantesimi, la componente arcana del gruppo (che al momento manca) ne risulterebbe seriamente minata. Hai pensato allo Stregone? Lo so, non voglio tirare fuori il solito discorso "ma il Mago è più forte", "ma lo stregone è più figo". Semplicemente per avere qualcuno che casta incantesimi arcani senza la necessità di un libro (ah, i beh ricordi dei maghi senza tomi o senza componente che piangono negli angoli dei dungeon... Ma anche questa è un'altra storia). Il alternativa, ti è già stato proposto il Bardo, la butto sul Duskblade, ma ti ritrovi spessissimo in mischia. Concludo con un'ultima proposta che mi è venuta quando hai detto di voler stare nelle retrovie: un Arciere Arcano? -
Riprendo questo messaggio per consigliare a tutti i fan di Rhodey il volume uscito un paio di settimane fa (probabilmente un mese fa, in realtà: chiedo scusa, ma ultimamente la mia cognizione del tempo è molto creativa) dedicato alla Macchina da Guerra più famosa della Casa delle Idee. Bello se vi piace la tecnologia Stark, bello se vi piace l'idea di un guerriero grossomodo invincibile fatto d'acciaio, bello se quello che chiedete ad un supereroe sono frasi da duro sparate in mezzo ad una valanga di proiettili. Non sono impazzito per i disegni, ma è uno di quei volumi con contenuto di figaggine molto elevato. WAR MACHINE Metà Uomo, Metà Macchina Da Guerra Collezione 100% Marvel 128 pagine a Colori, 12€
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Vincent Laymann ha risposto alla discussione di aza in Dragons’ Lair
Sì, sì, questo lo fa. E' solo che trovavo molto ultime la breve anteprima del messaggio. Tipo che nella vecchia versione mostrava le prime sei / sette parole di un messaggio inviato dall'utente. Più che altro perchè era molto utile quando Spoiler: andavo alla ricerca di bambini spammoni: avevo in una pagina sola una ventina di messaggi di due / tre parole ognuno e potevo fare piazza pulita in pochi secondi di tutto. Ma è davvero una cosa minima. Sono sicuro che ci sono un mucchio di altre funzionalità che hanno la precedenza su questa piccola inezia. -
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Vincent Laymann ha risposto alla discussione di aza in Dragons’ Lair
Ho una domanda di una marginalità allucinante. In realtà è solo una questione su una nuova funzione che mi vede un pelo perplesso (il resto, devo dire, mi sta piacendo molto): Cliccando sul nickname di un utente si può scegliere l'opzione I suoi messaggi, che in sostanza è l'equivalente del vecchio Mostra altri messaggi di [Nome Utente]. Il "problema" che ho riscontrato (in realtà probabilmente sono io che non ho trovato la funzione che sto cercando) è che non compaiono tanto i suoi messaggi (o una loro anteprima), ma tutte le discussioni a cui l'utente ha partecipato, come se stessi visualizzando una normale sezione del forum. Non è che sia un grosso problema in sè, ma se voglio vedere, per dire, tutti gli ultimi messaggi di God, devo cliccare su ogni discussione. E' comodissimo il reindirizzamento automatico al messaggio dell'utente che ho cercato, ma l'idea della mini-anteprima mi piaceva un sacco. So che è una cosa davvero marginale, ma è l'unica cosa del poco che ho esplorato del nuovo forum che mi ha fatto un attimo dire "mi manca la vecchia funzione". Mi sono perso io qualche funzionalità, è una cosa provvisoria o è una scelta specifica? Per il resto, di nuovo, mi torvo davvero benissimo, complimenti al nostro admin! Grazie. -
Ciao, Hanzo. Ho già ricevuto due segnalazioni riguardo la tua firma, mi vedo costretto a chiederti di modificarla per rispetto verso le giocatrici della comunity. Tra l'altro credo che già Klunk ti abbia inviato una segnalazione. Grazie, Vincent.
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Questa è la tua canzone... Two non lo sai...
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Aerys II in Cinema, TV e musica
A tutti gli amici paueroni con cui, quando si gioca a D&D, si passa una mezz'ora buona di autoesaltazione litigando su quale canzone sia più inutilmente pauer. Un abbraccio particolare a quei due che ultimamente non stanno molto bene. Do you believe in powers extreme, Bewildering majesty? Can you percieve a vision supreme, Eruption serene? Grim destiny, Infinity, Radiant intensity. Ethereal sphere, Future severe, Benevolent fear. Into its fortune bestowed, Marvel and let it explode! To the inferno we go! Detonate the sun, And soar into the Supernova! Now it has begun, A solar mass undone! Say can you feel, Destruction surreal, Deadly calamaty. A final demise in godly disguise, Now will arise. Head to the wisdom of old, Unleash a glory untold! To the inferno we go! Detonate the sun, And soar into the Supernova! Now it has begun, A solar mass undone! Head to its fortune bestowed, Marvel and let it explode! To the inferno we go! Detonate the sun, And soar into the Supernova! Now it has begun, A solar mass undone! -
A Game Of Thrones (LCG)
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Vincent Laymann in Altri Giochi di carte collezionabili
Il bello di questo gioco è che non esiste la meccanica della bustina. Per costruire un mazzo in Magic si parte da uno base o si parte da zero e, trovando e scambiando, si inseriscono carte a piacimento. Qui, la metodologia non è quella del Collectible Card Game, ma del (come lo chiamano) Living Card Game: con il core set si può giocare già senza problemi e ogni tanto escono delle espansioni (dette "character pack"): sono mazzetti di quaranta carte circa che possono integrare e potenziare i mazzi preesistenti, andando a potenziarli o particolareggiarli. Invece che comprare una bustina sperando di trovarci dentro qualcosa di particolare e scambiare le carte che non servono fino a trovare quelle desiderate, in ogni chapter pack ci sono tutte le carte dell'espansione, al prezzo di poco meno di dieci euri. La meccanica di gioco è un misto fra Magic (vagamente: esiste la meccanica del "tappare" le carte qui si chiama "kneel", il gioco è in Inglese ma molto semplice da comprendere) e Citadel (si scelgono ruoli e plot diversi ad ogni turno e si trama per ottenere il potere). L'idea è che ogni giocatore interpreti una delle famiglie protagoniste della saga di Martin (è ovviamente possibile realizzare mazzi con carte di più famiglie, ma da questo punto di vista il gioco è meno flessibile dell'uso di un bicolore in Magic), andando a contendere il potere alle altre sul piano militare, d'intrigo e di potere. Ovviamente esistono molte condizioni che vanno a supportare le famiglie che in un determinato momento del gioco sono più potenti e nelle partite che abbiamo fatto ne usciva spesso un intrigante misto di strategia e inganno. -
A Game Of Thrones (LCG)
Vincent Laymann ha inviato una discussione in Altri Giochi di carte collezionabili
Ciao a tutti! Su consiglio del mio fumettaro di fiducia (che praticamente di me e dei miei gusti sa tutto), mi sono avvicinato recentemente al Living Card Game ispirato alla saga di Martin. Con un po' di fatica sono riuscito a procurarmi il core set e questo sabato ho coinvolto tre amici per fare un playtest tutti insieme... E mi sono divertito veramente un sacco! E questo pur giocano la famiglia Lannister (ho fatto pressioni con i miei amici per poter giocare la casata Stark, ma un mio amico si è impossessato del mazzo al grido di "voglio giocarci io con quelli che hanno i lupi!"), per cui non è che io abbia grandissima simpatia (contando che in due partite non mi è mai arrivato il tanto sognato Jaime Lannister)! Il gioco mi piace molto, è immediatamente giocabile all'apertura della confezione base e mi ha davvero intrigato tantissimo, al punto che sto valutando seriamente l'ipotesi di prendere qualche espansione per migliorare i quattro mazzi che si trovano nel core set (dopo un po' ci ritrovavamo tutti con delle Plot Cards che avremmo preferito non giocare). Qualche altro utente ha provato questo gioco? -
film Surrogates / Il Mondo dei Replicanti
Vincent Laymann ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Attratto dal titolo, lo scorso weekend sono andato al cinema a vedere l'ultimo film con Bruce Willis. Non avevo grosse aspettative, questo va detto, ma speravo di ritrovarmi di fronte un film che attingesse, anche vagamente, a quella pietra miliare del cinema di fantascienza che è stato Blade Runner. Poi, beh, solo in seguito ho scoperto (mea culpa per non essermi informato prima) che il titolo è in realtà la solita infelice traduzione nostrana e questo film di bladerunnico ha poco o niente. Il film, devo dirlo, parte abbastanza bene, e nei primi minuti mi ha fatto sperare di essermi ritrovato di fronte una pellicola ricca di possibili risvolti psicologici / sociologici / altre cose che a me piacciono anche abbastanza. No, beh, in gran parte mi sbagliavo. Spoiler: L'idea di fondo è che in un futuro non troppo lontano le persone vivano la propria vita tramite dei Surrogati, androidi (non per forza) simili ai propri proprietari, attraverso cui il possessore può vedere, sentire e, in pratica, vivere la propria vita. Questo potrebbe creare un lunghissimo ed interessante discorso sull'aleneazione dei singoli individui dal mondo esterno, sulla paranoia, sulle ripercussioni e sulle possibilità che questa tecnologia offre, ma l'unico che sembra realmente preoccuparsi di queste cose, nel film, sembra Bruce Willis. Il non più giovanissimo attore si trova infatti invischiato in una poco chiara faccenda in cui sono coinvolti pezzi grossi della polizia locale ed un nutrito numero di dissidenti, che rifiutano i Surrogati in nome di un abbastanza scontato "bisogno di vivere" di ogni uomo, insoddisfabile tramite i pur efficienti androidi. I dissidenti, che vivono in una poco probabile baraccopoli in stile District 9, completamente off-limits per qualsiasi legge o giurisdizione, sono guidati da un santone che è un po' un incrocio grassottello fra Bob Marley ed un generico guru, mentre la polizia è quasi interamente composta da agenti bellissimi ed efficientissimi nei loro sfavillanti surrogati ultimo modello. Il film, purtroppo, si perde poco dopo i venti minuti di girato, incrociando una trama non del tutto convincente ad una serie di clichè sin tropo prevedibili. Se volete vedere un bel film dedicato ai replicanti, riguardatevi Blade Runner. Se vi va un film in cui impegnarsi a seguire la trama non da le soddisfazioni che speravate, ma che comunque ha un paio di idee abbastanza godibili, Il Mondo dei Replicanti fa per voi. Qualcun'altro l'ha visto? -
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Wolf in Libri, fumetti e animazione
Sapete che ho scoperto adesso che Thoros è un seguace di R'hlor? Insomma, probabilente è una cosa che era anche stata detta più volte, ma me l'ero persa completamente! Grazie per il chiarimento! -
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Wolf in Libri, fumetti e animazione
Nella piccola pausa che mi sono preso dalle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco per leggere un po' di altri ibri che stavano prendendo polvere sul mio comodino, un dubbio continuava a rimbalzarmi per la testa. E' più una curiosità che un vero dubbio, ma la cosa mi ha lasciato un po' perplesso, da amante dei Paladini quale sono: Martin ha mai chiarito la "questione degli Dèi"? Mi spiego, per sicurezza in spoiler: Spoiler: C'è chi venera gli Antichi Dèi (sopratuttto al Nord) e chi venera i Sette Dèi, ma fra i due gruppi mi pare ci sia una tolleranza molto abbondante, tanto che ho avuto l'impressione che i Sette Regni siano una sorta di comunità religiosamente utopica dove a tutti è permesso venerare Dèi vecchi o nuovi, a seconda delle loro preferenze e tradizioni. Poi arriva R'lhorr... R'hllor... R'ohllr... Beh, insomma, il piromane pazzo, che è l'unico Dio che viene visto sempre con una prospettiva esterna e non abbiamo mai un Punto di Vista di un suo servitore. Da un punto di vista dell'"efficacia", di R'lhor abbiamo avuto una prova tangibile del suo potere (o di quello di Melisandre?) quando la Donna Rossa ha evocato ombre a destra e a manca per far fuori Renly ed il Lord di Capo Tempesta. Del resto, il potere dei sette Dèi sembra comprovato dal fatto che Thoros (sempre che il potere sia degli Dèi e non suo) ha riportato in vita Beric e Cat. Non mi sono ancora convinto del fatto che questi poteri derivino dalle rispettive divinità e non siano frutto dell'abilità di chi ha "lanciato questi incantesimi" (bisognerebbe chiedere a Martin se sono incantatori Arcani o Divini ). Quindi mi chiedo: Martin ha mai suggerito (o ci sono speculazioni) su come sia costituito il Pantheon delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco? C'è posto per tutti? Ci siamo sbagliati e gli Dèi veri sono quelli antichi? -
[Videogiochi] Castlevania
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di vanuz88 in D&D 3e personaggi e mostri
Beh, ma perchè è f*ga! Insomma, per quanto io stesso sia un amante sfegatato della combinazione spada e scudo per il mio Paladino, mi rendo conto che ormai tantissima gente punta sempre sulle stesse combinazioni di armi, classe permettendo. Personalemente mi piace molto variare e la prima cosa che penso quando devo scegliere che personaggio giocare è il suo impatto estetico. Insomma, mi piace molto di più fare ogni volta personaggi con armi diverse, con stili di combattimento molto diversi. Quando poi, mentre giochiamo, mi capita di fare uno schizzo veloce del personaggio, ogni volta mi immagino anche le pose in cui combatterebbe, le posizioni di atacco e di difesa... Credo fermamente che un personaggio debba avere vita perchè ci si possa divertire tanto (o, almeno, questa è la mia idea: ovviamente ognuno vede D&D a modo suo! ) e debba avere qualcosa che lo rende particolare e unico, e non essere una build con due righe di background che lo tengano in piedi. In un mondo in cui la gente combatte sempre con le stesse armi, Vanuz tira fuori un personaggio con una frusta. Non ho idea di che personaggio ne nascerà, quale sarà la sua storia, il suo background (vi direi che nn mi interessa nemmeno, ma sarebbe una bugia: la cosa mi rende un bel po' curioso, anche se on ho mai giocate a Castlevania!), le sue caratterizzazioni. Se verrà da una famiglia ricca, se sarà arrogante, se sarà allergico a qualcosa. In mezzo ad un mondo di guardie cittadine che combattono con lancia e scudo, di barbari con asce e Ladri con spade corte e pugnali, il personaggio di Vanuz potrà dire "porca miseria, io ho una frusta!". Se fossi il suo Master, vedri molto di buon'occhio una scelta dettata dall'estetica e dal gusto personale, piuttosto che dalla competitività. Tirerai un danno più basso? E allora? D&D, almeno secondo me, non è un gioco in cui si tirano i dadi: è un gioco di ruolo e interpretazione, un po' un incrocio fra un videogioco, un racconto ed uno spettacolo di teatro. Ogni tanto il dado va lanciato, ma preferisco fare 1d2-1 danni piuttosto che essere l'ennesima build senza spessore copiata dal Tome of Battle. Poi, ragazzi, questa è la mia idea! Ognuno di noi è libero di giocare D&D come vuole, con o senza fruste! Adesso, però, mi sa che mi è venuta voglia di fare anche io un personaggio con una frusta! O con un falcione, che sono quattro anni che ho in cantiere un personaggio con un falcione! -
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Wolf in Libri, fumetti e animazione
Al settimo libro della versione italiana (il Portale delle Tenebre). Appena finito. Ma, ragazzi, non è che devo condizionare tutti! Basta che ogni tanto qualcuno mi insulti a morte e mi dica di non leggere gi spoiler che vanno oltre il settimo libro, e io non li leggo! -
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Wolf in Libri, fumetti e animazione
Spoiler: Ok, allora non resta che aspettare che Jon abbia dei figli! O dei nipoti! Sto cercando di ricordare la poca ereditarietà dei caratteri studiata al liceo. E le piante di piselli di Mendel sono grosso modo tutto ciò che mi torna in mente. Che poi è un bel dilemma anche aspettare che Jon abbia dei figli o dei nipoti, perchè se resta Lord Comandante dei Guardiani della Notte, tanti figli non li avrà... E non mi sembra tipo da parcheggiarsi a Città della Talpa, sfornando figli bastardi a ruota libera... E SE JON ESCE DALLA CONFRATERNITA O HA FIGLI IN ALTRA MANIERA, NON DITEMELO, NEMMENO IN SPOILER! Che poi non riesco a trannetermi e apro tutti gli spoiler indiscriminatamente. -
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Wolf in Libri, fumetti e animazione
Ok, allora sono io che non ho capito: Spoiler: Il gene dominante degli Stark, quindi, verrebbe da Lyanna e non da Ned? Insomma, Ned in realtà è lo zio naturale di Jon ed il fatto che il ragazzo abbia i capelli neri degli Stark deriva da sua madre e non da suo padre, differentemente da come pensa Catelyn e praticamente tutto il resto dei Sette Regni? In effetti, se Martin sta attento alla genetica (e ci da un ruolo abbastanza centrale come per la storia dei figli bastardi di Robert Bataheon), le possibilità si riducono molto: o i genitori hanno entrambi i capelli neri, o uno die due ha i capelli neri e l'altro ha un gene fortemente recessivo. Insomma, potrebbe anche saltar fuori qualcosa di completamemte folle come, non so... Balon Greyjoy e Mirr Maz Duur genitori di Jon Snow! Ok, scusami, signor Martin, non volevo dire una cosa così brutta! -
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Wolf in Libri, fumetti e animazione
Ok, non puoi dire una cosa del genere! Insomma, sono un curioso cronico, questo è il genere di psicologia inversa in cui mi tuffo a pesce! Cioè, sarebbe come dire ad un orso di on mangiare il miele, perchè le api finiranno per pungerlo! L'orso quel miele lo va a mangiare anche se poi si ritrova con una ventina di punture d'ape in bocca! Spoiler: Ma allora la figata pazzesca di Raeghar che nella visione di Dany dice "il suo è un canto del ghiaccio e del fuoco" è riferito a Jon? E quindi Dany è la zia di Jon? Mamma mia, che roba assurda!