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I Disturbed? Neanche un po'. Per i fanatici di terminologie, fanno Alternative Metal / Nu Metal. Per quanto mi riguarda, non è Metal.
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Ti ringrazio, Doria. Sto cercando di migliorarmi nel tempo libero, perchè ormai, inizata l'università, non è che possa permettermi di distrarmi troppo spesso, a lezione, facendo disegni. Già che sono di passaggio, carico una cosetta banale, fatta l'altro giorno, senza troppa voglia di fare un disegno accurato, o un minimo più preciso. Si tratta del PG che sto avendo la fortuna di interpretare in un PbF, masterizzato da Raemar. Spero non sia male come mi sembra! Ciao e grazie, alla prossima! Vincent.
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L'ho (finalmente) visto ieri sera. Una cosa che ho sentito tantissimo è la netta spaccatura fra la prima parte del film e la seconda. L'inizio è banalotto e grossolano, strappa due risate, niente di impegnato, ma va tranquillamente per una serata fra amici. Ci si diverte, si ride un po', in sala hanno riso più o meno tutti su un paio di battute. Fin qui sarebbe anche un film carino. Non bello, ma carino, di quelli che magari non rivedrai più volte, ma che non ti spiace di essere andato a vederlo al cinema. Poi taglio netto. Da quando Spoiler: viene rivelata la vera identità di Charlize Theron in poi, il film diventa, almeno a mio avviso, totalmente delirante. Come se il regista e lo sceneggiatore si fossero guardati e si fossero chiesti: "Bella, e adesso come lo chiudiamo 'sto film?" E allora giù teorie strane, che il pubblico ha mal sopportato in tutta la sala. Non mi sento di consigliarlo a tutti. Se vi capita di vederlo, fra qualche mese su Sky, potete anche spegnere la TV dopo i primi quaranta/cinquanta minuti. In complesso, cade molto, devo dirlo, nel finale. Peccato, perchè sarebbe potuto essere molto più divertente, e molto più easy-go-lucky (per usare un termine a casaccio che non so dove ho sentito), piuttosto che chiudersi con un finale così improbabile. Alla prossima, Will! Vincent.
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Aerys... Grazie. Semplicemnte grazie. Sul serio, sono arrivato a pagina 33 e mi sono chiesto che diavolo stesse facendo il ratto. Un'idea mi era balenata nella testa, ripendando a cosa era successo nei numeri passati. Giro pagina, e Leo Ortolanti dimostra di essere un vero grande del fumetto. Insomma, è semplicemente geniale. Spettacolare. Incredible. Qualcosa che non si può descrivere a parole. Grazie, Aerys.
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Tosto! sarebbe davvero fantastico! Allora un giorno ci potremmo mettere d'accordo e fare un giro!
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Eh, mi piacerebbe moltissimo. Ma vivendo in una città come Milano, ci metteri ore, solo a cercare un posto buono in cui farlo.
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Your nature's truly royal.
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Dall'album Wings Of Serenity
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Dall'album Wings Of Serenity
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Just riding the winds up high.
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Dall'album Wings Of Serenity
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Chasing his precious day.
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Dall'album Wings Of Serenity
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Tranquillity is your crown.
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Dall'album Wings Of Serenity
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How I envy your chainless ride.
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Dall'album Wings Of Serenity
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dnd 3e Due risate con D&D [Pt. 2]
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di PanuZ in Dungeons & Dragons
Ieri sera abbiamo finalmente ripreso una campagna, mezza sospesa per le vacanze estive. Il nostro immancabile amico, alla sua prima campagna in D&D (ruola un Elfo Bardo/Ladro) ci ha regalato perle di saggezza da altra poesia: La prima, quando, biascicando sulle patatine, gli è uscito un: "... potrebbe esserci anche un combatimento corto a corto: un nano contro uno gnomo in mischia!" La seconda quando, appostatosi all'angolo di una strada a suonare il liuto, per racimolare un po' di soldi, gli viene chiesto come mai abbia un taglio di capelli così inusuale (era appena finito nelle fogne, ed i capelli erano impastati di... beh, avete capito cos). Il bardo si giustifica dicendo: "no, è che io suno in una band, e nella mia band tutti devono avere i capelli uguali!". L'immagine del bardo dei Beatles è stata inappagabile! L'ultima, sempre sua, è saltata fuori subito dopo il passaggio di livello (ha appena preso il suo primo livello da ladro), e gli viene chiesto se sia capace di scassinare una serratura. La risposta, in nome del metagame, non può che essere: "certo, mi sono appena biclassato ladro!" E infine, tocco di classe, il nostro Chierico Nano che affoga nelle fogne, mentre al resto del party l'acqua arrivava sì e no alle ginocchia. -
Grazie mille per l'ospitalità, la compagnia, le pizze, le birre, la serata, il pingpong, tutti i giochi... E soprattutto il mimo! Alla prossima!
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Grazie mille a tutti e due! Sto cercando di capire bene come funzionino le proporzioni, come hai notato, Dream: in avaczna ho avto un bel po' di tempo, e questi sono solo alcuni degli orrori che ho tirato fuori (alcuni erano davvero improponibili ^^). E grazie mille Akéiron: in effetti è venuta fuori una cosa molto Matrix, alla fine: ne sono rimasto piacevolemnte sorpreso nche io, una volta finito il tutto. Ho pensato di mettere, già chr sono qui, una cosuccia fatta fra ieri e occi, perchè mi sono reso conto che del paladino ho disegnato tutto, tranne lo scudo. E poi volevo imparare a disegnare delle ali, ma mi sa che non mi sono venute troppo bene...
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Ciao a tutti. Ho pensato di riesumare questo vecchio Topic, in vista di quello che, per ora, dovrebbe essere l'"Untitled Cloverfield Project 2", di cui si parlava anche in siti (di solito) bene informati, come IMDb. Recentemente, non trovo più la pagina relativa a questo film... Si farà? Non si farà? Si tiene tutto sotto silenzio fino alla fine? Lo so che è un altro film, rispetto a quello che molti di noi sono andati a vedere, ma ho pensato di riprendere questo topic, piuttosto che aprirne un altro, visto che moltissimi utenti, in tutto il mondo, hanno letteralmente setacciato il primo film alla rierca di indizi sul secondo, sull'identità della creatura, su cosa l'abbia portata a New York... Mi piacerebbe vedere se altri ne sanno più di me, visto che la mia curiosità si sta facendo insaziabile e che recentemente sono saltate fuori dichiarazioni ufficiali dello stesso JJ Abrahms piuttosto inquietanti. Per non rovinare a nessuno la visione del film, metto in spoiler un paio di "facts" che sono stati notati: Spoiler: 1- Credo tutti, ormai, sappiano che nella sequenza fiale del film, in quell'ultimo flashback in cui vediamo i due protagonisti su una ruota panoramica, si possa intravvedere qualcosa cadere in acqua. Ora, Abrahms stesso ha detto che quella "cosa" che cade in mare è in realtà un satellite della Slusho!, l'industria giapponese produttrie di bibite per cui il protagonista sarebbe andato a lavorare, di lì a poco. Ora, la mia domanda è: che se ne fa un'industria di bibite come la Coca-Cola di un satellite? 2- Una cosa inquietante che ho avuto modo di ascoltare è la voce registrata dopo i titoli di coda. Ascoltata normalmente, si sente in modo abbastanza chiaro che questa misteriosa voce dice "help us". Ma se la si ascolta all'indietro, si può chiaramente sentire "it's still alive". Mi è preso il panico quando l'ho sentito. 3- C'è gente che parla di premonizione: nella scena iniziale della festa, Hud (il ragazzo con la telecamera) incontra Marlena. C'è una canzone, sotto, dei "The Blood Army". Un verso della canzone è stato deliberatamente cambiato, nel fiolm, perchè dicesse "... till someone explodes", che poi è l'orrido destino a cui va incontro la povera ragazza. 4- La cosa più inquietante, però, è un'osservazione che è stata fatta da molti: i mostri probabilmente sono due. Qualche fan sfegatato del film, che deve esserselo visto migliaia di olte, ha notato che il mostro che attacca New York, e semina il panico fra le strade (ne si vede la "testa" in una sequenza, poco prima che i protagonisti entrino in metropolitana), è diverso da quello che, alla fine del film, uccide Hud. Molti hanno notato una diversa posizion dei denti, degli occhi, e di quelli che sembra essere un paio di narici. Ancora più interessante è una dichiarazione fatta da Abrahms, che credo sia reperibile da qualche parte su Wikipedia: Spoiler: Abrahms avrebbe dichiarato, testuali parole, che il mostro è in realtà "a baby". Questo darrebbe valore all'ipotesi che i mostri siano, in effetti, due, ma ancora non è stato rivelato granchè. Questo fantomatico "Cloverfield 2" dovrebbe uscire (se mai uscirà) entro un annetto (massimo due) nelel sale. Che cosa ci aspetta? Ai posteri l'ardua sentenza. CloverVincent.
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Caaaaapelli! Caaaaaaapelli! Sono andati via, e non torneranno mai... In piazza, li rimpiazzo, con un prodigio della tecnica, frutto di ricerche e sperimentazioni che ci aiutano nel look. ^^ Grande, Pad: il vero Elio della D'L!
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Questa è la tua canzone... Two non lo sai...
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Aerys II in Cinema, TV e musica
E' una canzone a cui sono molto legato per vari motivi, anche se forse non è propriamente il mio "genere". Dedicata a tutti coloro che hanno resistito nonostante tutto. A tutti coloro che hanno creduto fino in fondo in qualcosa per cui valeva la pena sognare. A tutti coloro che ancora ci credono, ed a tutti coloro che non si fermeranno mai. "WHERE MY HEART WILL TAKE ME" - RUSSEL WATSON It's been a long road, getting from there to here. It's been a long time, but my time is finally near. And I can feel a change in the wind right now, nothing's in my way. And they're not gonna hold me down no more, No they're not gonna hold me down. 'Cause I've got faith of the heart, I'm going where my heart will take me. I've got faith to believe I can do anything. I've got strength of the soul, no one's gonna bend or break me. I can reach any star, I've got faith, I've got faith, faith of the heart. It's been a long night, trying to find my way, Been through the darkness. Now I'll finally have my day. And I will see my dream come alive at last, I will touch the sky. And they're not gonna hold me down no more, No they're not gonna change my mind. 'Cause I've got faith of the heart, I'm going where my heart will take me. I've got faith to believe I can do anything. I've got strength of the soul, no one's gonna bend or break me. I can reach any star, I've got faith, I've got faith, faith of the heart. I've known a wind so cold, and seen the darkest days. But now the winds I feel are only winds of change. I've been through the fire and I've been through the rain. But I'll be fine. (Woah-e-Woah! Woah-e-woah!) 'Cause I've got faith of the heart, I'm going where my heart will take me. I've got faith to believe I can do anything. I've got strength of the soul, no one's gonna bend or break me. I can reach any star, I've got faith... I've got faith of the heart, I'm going where my heart will take me. I've got faith to believe I can do anything. I've got strength of the soul, no one's gonna bend or break me. I can reach any star, I've got faith, I've got faith, faith of the heart. It's been a long road... -
I Nightiwish dipende: per i primi album (ho in mente soprattutto il bellissimo Angels Fall First), la band era portatrice di un Gothic puro e semplice, supportato dalla bellissima voce di Tarja Turunen, che credo non necessiti di particolari spiegazioni. Suppeccivamente (e penso all'EP Over the Hills And Far Away, ma anche a Once), la band è scivolata sempre più su un Power leggero, piuttosto "tranquillo" per i canonici di questo genere. Poi sappiamo tutti come è andata a finire, dopo la dipartita della Turunen e l'arrivo della Ozlon...
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Ti confesso che non sono per nulla d'accordo: Morbis Vision è considerato (e non solo da me) un monumento del Death degli anni ottanta. Le sonorità ci sono tutte, lo stile è puro, ancora pesantemente incontaminato dalle scelte future che i Sepultura faranno. Sì, forse da Schizophrenia in poi si iniziano a delle forti sonorità thrash (anche se lo stesso Schizophrenia lo considero un album molto più Death che Thrash). Di lì in poi si scivola sempre più sul Thrash. Non metto in dubbio sia difficile trovare le moltissime sfumature di una band che ha all'attivo una dozzina di album, ma, almeno a mio avviso, di Black non è che ci sia tutta questa presenza. In tutta sincerità, io non mi sognerei mai di definire i Sepultura una band Black Metal. Ok, forse qualche vaga eco ce la puoi trovare, ma il loro percorso, per quanto mi riguarda, è stato: Death Metal | V Death Metal/Thrash Metal | V Thrash Metal/Death Metal | V Thrash Metal Un passaggio graduale, libero, forse contaminato, ma molto personale, che di Black ha ben poco. Forse si può fare un discorso a parte per dischi come Roots e Against, che scivolano un un Alternative che a me non piace per nulla (c'è chi ci vede dell'Hardcore Punk, lì in mezzo). Ovviamente, tutto ciò è IMHO.
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L'unica foto in cui ci fossi io, di tutta la vacanza: mannaggia il mio animo da fotografo! Eravamo a Celerina, sulle montagne vicino al Pitz Nair (chiedo perdono, ma non so come si scriva!) P.S.: Ho tagliato i capelli!
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Ciao a tutti. Sono riuscito a mettere le mani sulle otto tracce che compongono il nuovo album dei Dragonforce, il (almeno da me) tanto atteso Ultra Beatdown. Mi scuso per il doppio post, ma, del resto, è passato un mese dall'ultimo mio messaggio in questo topic, e ho pensato, dopo vari e approfonditi ascolti del nuovo album, di improvvisarmi critico e provare una rapida recensione, per tutti coloro che volessero mettere le mani su questo nuovo album. ULTRA BEATDOWN - Dragonforce Iniziamo subito con Heroes of Our Time, in versione ovviamente più lunga da quella che si può ascoltare nel video. L'inizio è subito deciso, carico, forte del marchio Dragonforce e del bisogno di rapidità insaziabile di questi ragazzi. Le linee vocali scorrono via molto piacovelmente, mettendo insieme anche una certa varietà che si fa ascoltare volentieri. Come già avevo anticipato, è chiaro il tentativo del sestetto di rinnovare il sound della band, anche se, come ha detto recentemente Herman LI (chitarrista della band): "tutti ci dicono che siamo troppo veloci, ma perchè dovremmo suonare più piano, quando ci sono migliaia di altre band che già suonano più piano di noi?". Direi che è un discorso inattaccabile. La canzone riempie i canonici sette minuti tranquillamente, senza rinnovarsi troppo, ma presentando in ogni caso un bel passo avanti rispetto ai precedenti album. The Fire Stell Burns si apre subito con un cantato, con qualcosa che a stento riesco a definire "Dragonforce", non fosse per l'inconfondibile voce di Zp Theart. E' una traccia in cui più volte si cerca di evitare l'abbinamento chitarre/voce, lasciato che il vocalist sfoghi la sua voce sul quasi totale silenzio per la prima strofa. A seguire, si rientra più sui canoni tipici a cui questi ragazzi ci hanno abituati. E' una canzone piacevole, che forse non decolla come dovrebbe, ma che si fa ascoltare volentieri. Forse leggermente sottotono rispetto alla precedente, ma comunque pregevole. Sa un po' di già sentito, ma si sente un impulso al rinnovamento, anche se un po' soffocato dalle abitudini rapide e precise dei due chitarristi. Bello il pezzo prima dell'immancabile assolo di chitarre gemelle, in cui Zp Theart la fa da padrone, prima che Herman Li e Sam Totman si lancino nelle loro tempeste di fuoco soniche. Consigliata agli incrollabili fan dei Dragonforce. Reasons To Live attacca subito martellando con suoni violenti, senza però risparmiarci le sonorità da videogame che, notoriamente, ispirano questi eterni Peter Pan del Power Metal. E' una canzone piacevole, che alterna note tirate a pezzi più veloci e spediti tipici. Va al sodo girandoci un po' intorno e perdendosi un po' in piccoli intermezzi, ma tutto sommato si fa apprezzare. Qualcuno potrebbe trovare un po' sfiancante l'alternanza di note lunghe e pezzi più veloci. Molto bella la prova di Dave Mackintosh (batterista), che dimostra di non essere solo una drum machine, ma di avere la testa per intervallare ritmi diversi. Il ritornello è qualcosa di inedito per la band: non è sparato a velocità supersoniche, ma ricorda moltissimo le colonne sonore dei vecchi arcade anni '80, a ricordarci, come sempre dichiarato dalla band, quanto questi ragazzi apprezzino anche questo genere di musica. Con Heartbrak Armageddon si torna ai Dragonforce "old stile": si parte con una intro tranquilla, che accelera molto presto, per buttarsi su riff che sanno un pochino di già sentito. Anche qui delle scelte vocali simili a quelle di The Fire Still Burns, fino ad un pre-chorus ed ad un chorus abbastanza tranquilli. Dopo il primo ritornello si riparte a gran velocità, per poi rallentare dopo il secondo. Si ha sempre più l’impressione che il sestetto dei Dragonforce non sia stato sordo alle critiche avanzate da molti, sull’eccessiva velocità degli assoli. Questa impressione viene smentita dopo un minuto e mezzo di assolo, quando tutto il gruppo si rilancia nell’ormai classico assolo velocissimo e martellante, con chitarre distorte e una batteria veramente instancabile. Consigliata a chi si aspetta dei Dragonforce un po’ cambiati, ma non troppo. Passiamo la prima metà dell’album con Last Journy Home, che si impone subito con note lunghe e altisonanti, forse cercando di dare un accenno di epic al brano. Anche in seguito abbiamo un sonoro rallentamento, in cui le voci sono accompagnate da una batteria cadenzata, per poi passare ad un pezzo in cui voce e tastiera creano un’interessante atmosfera. Ma subito le chitarre gemelle ritornano a segnare la traccia. Si passa ad un ritornello di facile ascolto, che almeno in parte entra in testa subito. Di nuovo, chitarra da sola, che mi ricorda qualche vecchio pezzo epic/power, prima che lo stile Dragonforce riemerga nuovamente, sempre carico di sonorità al limite del videogame da sala. Forse la traccia si fa un po’ lunga, ma sa farsi apprezzare ulteriormente negli ultimi due minuti, con un piacevole rallentamento. Come ho detto, credo ci sia un vago tentativo di piazzare un po’ di epicità nella traccia, anche se il marchio di fabbrica Dragonforce è diffiicile da nascondere. Si passa rapidamente a A Flame For Freedom, che attacca con un inizio sereno, che non può non ricordare Dawn Over A New World, dal loro secondo album, Sonic Firestorm. Le linee si somigliano: inizio tranquillo, che poi accelera, fino al ritornello, in cui le chitarre iniziano a calcare la scena, mentre la voce non sforza mai il ritmo. E’ una canzone piacevole, forse la “lenta” dell’album, anche se viene davvero difficile usare la parola “lento” quando si parla di questi ragazzi. E’ una canzone carina, che prenderà di certo chi vorrà abbandonarsi ad essa. Sfido tutti a non ritrovarsi a canticchiare il ritornello, dopo un paio di ascolti: anche perché si tratta di una canzone “breve” (sempre parlando in termini Dragonforce), che passa via tranquilla, facendoci riprendere un po’ il fiato dopo la precedente. Inside The Winter Storm si merita probabilmente il premio di “mia canzone preferita in quest’album”: lo stile è quello già consolidato di Operation Ground And Pound, con suoni rapidi e riff velocissimi, mentre la voce segue le chitarre dopo una intro che entra subito nelle orecchie. La canzone procede rapidamente, alternando pezzi di voce a pezzi di chitarra, fino ad un ritornello molto orecchiabile, per poi bloccarsi improvvisamente, sotto la spinta di un lento coinvolgente, dandoci finalmente la dimostrazione che anche ZP Theart è un vocalist versatile. Il lento è un’illusione rapida, dietro al pre-chorus ed al chorus che riattacca. L’ho trovata una traccia molto bella, in grado di alternare pezzi lenti a pezzi di facilissimo ascolto, e dando un suono di epicità al titolo, invocato dall’intero gruppo. L’assolo ricorda un po’ quelli dei primi due dischi, in particolare quello di Revelations, brano molto carino di Valley Of The Damned. A mio avviso è una traccia molto carina. E per una volta, mi piace anche il testo che c’è sotto. Siamo in dirittura d’arrivo, e troviamo The Warrior Inside, che vi farà chiedere se state ascoltando la colonna sonora di Super Mario, o l’ultimo CD dei Dragonforce. Ma ci pensano le chitarre di Herman Li e Sam Totman a fugare ogni dubbio, andando incontro a pezzi spediti, eredità del precedente Inhuman Rampage, che non si stemperano troppo, nemmeno con il ritornello. Sì, si sente una vaga eco di innovazione, ma questa è probabilmente la traccia più “vecchio stile” della band, consigliata davvero solo ai loro incrollabili fan. In parte ricorda anche Cry Of The Brave, la bonus track di Sonic Firestorm. Il Cd si chiude così, senza un finale propriamente malinconico, ma comunque dai toni larghi, ampi, a chiudere queste otto nuove tracce, salutando tutti i fan con la speranza di un futuro ancora più roseo, nell’alba dei giorni che verranno. Il sapore che mi resta in bocca è quello di una fremente attesa per i prossimi album: sono ansioso di vedere se il gruppo deciderà di rinnovarsi, proseguendo sulla strada che qui pare abbozzata, e non presa del tutto. Ci sono delle belle idee, ma manca forse il coraggio di buttarsi a testa bassa in avanti, verso sperimentazioni un po' diverse. Tutto sommato, è un bell’album: non è al pari dei primi due (Valley Of The Damned e Sonic Firestorm), ma ci si avvicina un po’ timidamente, superando di certo il precedente Inhuman Rampage, forse il disco meno riuscito a questi ragazzi. E’ un disco interessante, perfetto per gli amanti del genere, che vogliono sentirsi otto tracce dei Dragonforce, ma senza ricadere eccessivamente nel banale. Ci sono echi dei vecchi brani (a tratti mi ha ricordato molto Black Winter Night, dal primo disco), ma credo che per questi ragazzi sarebbe impossibile tagliare i ponti con quanto è stato fatto, per innovarsi completamente. Per tirare le somme: sconsigliatissimo a tutti i fan della band ed a chi non disdegna le chitarre spedite. Aspettatevi di meglio rispetto all’ultimo album, ma nulla di troppo vicino ai (a mio avviso migliori) primi due album. Intanto: il nove febbraio ’09 saranno all’Alcatraz di Milano, con i Turisas (grandissima band). Io ci sarò, e voi? PowerVincent.
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Questa è la tua canzone... Two non lo sai...
Vincent Laymann ha risposto alla discussione di Aerys II in Cinema, TV e musica
Questa la vorrei dedicare a tutti quelli che, come me, non si sono mai sentiti veramente a casa. E' una canzone che ha significato molto, per me, da quando l'ho sentita, e mi è sempre stata vicino, a ricordarmi chi sono, e chi vorrei essere. "HEADING NORTHE" - STORMWARRIOR Wilde at hearte, defiant minde, Surrender is not my fate. I've cross'd the seas, for all the years, And always have prevail'd. I've seen the tempest in darkest nights, I've faced the eyes of Thor. I've felt the icy colde winde blow, So mystical and raw. I've never fear'd the open battlefielde! (never fear'd the open sea!) I've always brav'd the wildest storms! (brav'd the wildest storms!) But when I close my eyes I see the northern skies... And I see the place where I was borne. We're heading northe, heading home, Where the northern son was borne, And the northewinde fills my hearte again, Withe the flame that miss'd so longe. We're heading northe, heading home, To the shores where we belonge, Njörd's daughters take me home again, To the ones we've left alone. We're heading northe! I've conquered oh the stormy seas, Laid waste the foreign shores. The scars of countless victories revive the days of yore. I've never fear'd the open battlefielde! (never fear'd the open sea!) I've always brav'd the wildest storms! (brav'd the wildest storms!) But when I close my eyes I see the northern skies... And I see the place where I was borne. We're heading northe, heading home, Where the northern son was borne, And the northewinde fills my hearte again, Withe the flame that miss'd so longe. We're heading northe, heading home, To the shores where we belonge, Njörd's daughters take me home again, To the ones we've left alone. We're heading northe! I've never fear'd the open battlefielde! (never fear'd the open sea!) I've always brav'd the wildest storms! (brav'd the wildest storms!) But when I close my eyes I see the northern skies... And I see the place where I was borne. We're heading northe, heading home, Where the northern son was borne, And the northewinde fills my hearte again, Withe the flame that miss'd so longe. We're heading northe, heading home, To the shores where we belonge, Njörd's daughters take me home again, To the ones we've left alone. We're heading northe! -
L'ho visto ieri sera, con gli amici, giusto per passare una serata divertendoci e senza pensare troppo. Che dire? E' un film divertente che più volte strappa molto volentieri una risata. Noi tutti ci siamo andati senza grandi pretese, ben sapendo che si trattava di un filmetto per divertirsi, e niente più, e ne siamo usciti piacevolmente soddisfatti. Divertente, alcune scene hanno scatenato l'ilarità dei ben venti spettatori della sala dell'Odeon di Milano. Nel complesso un bel film da vedere fra amici, spegnendo il cervello per un'oretta e mezza e godendosi un po' di comicità molto rilassata. Che dire di Eddie Murphy? Sicuramente mi è piaciuto molto più questo film, del precedente Norbit (che ho trovato davvero brutto e grossolano). Questo è simpatico, si fa vedere piacevolmente, e in più di una scena ha fatto ridere tutti quanti davvero di gusto. Spoiler: Quella del gatto, quella della stretta di mano. Non voglio fare quello che ride delle solite, stucchevoli battute sull'omosessualità, ma ho trovato divertente anche il cambiamento dell'Ufficiale Tattico (credo il Numero 4), che scopre la sua "vera via" dopo aver visto il musical. Poi, inevitabilmente, è una di quelle commedie che deve cadere nel solito clichè della storia d'amore obbligatoria. Secondo me questa è l'unica vera pecca del film: la storia d'amore fra il Comandante e Numero 3, che mi sembrava tanto di "storia d'amore da mettere per forza". Forse anche fin troppo scontato il finale "la terra sembra un posto cattivo, ma in realtà è buono" da cartone della Disney, ma da una commediola non ci si poteva aspettare altro che un finale come questo. Ad ogni modo, per quanto mi riguarda, giudizio positivo: raggiunge a pieno ed abbondantemente la sufficienza. Chiaramente, non andate a vederlo convinti che sia il film del 2008 (visto che Il Cavaliere Oscuro è nelle sale da più di un mese ). In ogni caso, buona visione! Vince.