Matteo Bernardi
Nella mia paranoia, noto il professore portarsi la mano al petto e alla spalla, respirando a fatica. Corro da lui e mi affianco all'uomo che si era presentato come Leonardo. Chiamate un'ambulanza, subito. Esclamo perentorio, poi proseguo. Dobbiamo sdraiarlo, nel caso sarà più facile fargli un massaggio cardiaco. Si sdrai, la prego.
L'uomo fa appena in tempo a sdraiarsi, ma ormai l'infarto è in atto. Impreco.