DM
Nono giorno dall'arrivo a Phandalin, ore 02.15
Vi ritrovate dall'altro lato del crepaccio, Tiabrar risalendolo dal basso mentre Ilianaro e Eaco passando dal ponte nord, il quale non cede al loro peso. Una volta imboccato il corridoio e superata una curva, davanti a voi vi sbarra la strada una parete di pietra. Grazie però alle parole del malvivente balbuziente, sapete che tale parete in realtà nasconde un passaggio segreto, avvicinandovi infatti da questo lato notate i cardini di ferro che spuntano; essa, probabilmente, serve a celare il lato dove già vi trovate.
Il monaco tira verso di sé la porta segreta e vi trovate su una grossa cantina, a fianco di una grossa cisterna di pietra piena di acqua e, ad occhio, pulita e abbastanza profonda. Lungo le pareti sono allineati barili e barilotti, pieni di provviste fresche. In fondo si vede un pianerottolo ad almeno quattro metri e mezzo di altezza, con due brevi rampe di scalini di pietra che salgono verso di essa e, sul pianerottolo, una porta. Probabilmente, da come vi è stata descritta, quella porta sale alle stanze del maniero.
Sotto le scale a nord si nota una porta, e un'altra dall'altro lato della cisterna.
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