Niklas Von Aehrentha
Niklas ascoltò con vero interesse l'inizio del discorso del professore, e cercò di tenere il contegno quando Smith si soffermò su quelli che definì "Epifenomeni". Tutto quel discorso fece risalire in lui i ricordi dell'ultimo viaggio, la nebbia che lui non volle attraversare per codardia, e ciò lo riempì di rabbia verso quella che considerava la sua colpa. Per tutta la parte di metà discorso, il teutonico si sentì come all'interno di una bolla, un filtro in cui le parole a fatica passavano e lui, avulso dal tempo, rimuginava sull'avventura passata. Si ridestò alla fine del discorso, atterrito, tentando di riprendere i fili del discorso dell'uomo, che ormai stava parlando degli ultimi trent'anni della scienza e i fantasmi diano indizi su qualcosa di più grande nell'universo.
Applaudì anche lui, a fatica.
Ma non era più molto di anima festaiola come poteva essere prima.